Holmes Chapel, 8 Agosto.

Nei camerini si respirava un'aria mista tra tensione e frenesia.

Le sarte giravano per la stanza con ago, filo, forbici e stoffa cercando di accontentare tutte le richieste delle ragazze.

"Più stretto!" Gridava una.

"Ahi! Mi fai male!" Si lamentava l'altra.

L'unica calma in quella stanza  era Charlot, sebbene in quel momento dovessere essere l'unica ad agitarsi.

Stava seduta sulla sedia, in accappatoio, mentre la parrucchiera le sistemava i capelli e la truccatrice le dava gli ultimi ritocchi di correttore per farla apparire nel migliore dei modi.

Era assorta nei pensieri, aveva uno sguardo assente. Forse era per quello che era tranquilla e rilassata, forse non si era ancora resa conto di cosa stava facendo, e cosa sarebbe accaduto dopo che avrebbe varcato la porta principale della chiesa.

"Forza Charlot, indossa il vestito e prendi i fiori che siamo già in ritardo!" le ordinavano le sue quattro migliori amiche, tutte vesite con lunghi abiti color porpora.

"Arrivo, arrivo, non c'è fretta" rispose lei, dando conferma del fatto che, a pochi minuti dall'evento, non si era ancora resa conto del fatto che stava per far avverare il suo sogno.

Una Lamborghini nera portò Charlot e le sue quattro migliori amiche davanti ad una bellissima chiesa. Era addobbata con Ibischi, Iris e Azalee che circondavano la porta principale.

Fuori non c'era nessuno, ma dentro la chiesa si sentiva un brusio. Colpa forse delle trecento persone che erano state invitate all'evento.

Charlot prese un bel respiro, si aggiustò il vestito e spalancò la porta della chiesa, entrando accompagnata da suo padre, che la reggeva sottobraccio.

Alla vista del portone della navata principale, l'organista cominciò a suonare la classica musica, e tutti gli invitati si voltarono verso Charlot.

Aveva un vestito color crema, attillato sul bustino senza maniche e con la gonna che scendeva liscia a terra, lasciando dietro uno strascico lungo qualche metro.

I suoi capelli erano raccolti in uno chingon, tranne due ciuffetti che le cadevano ai lati del viso. Tra i capelli aveva delle piccole roselline color porpora, intonate agli orecchini che le pendevano.

Era bellissima, e gli invitati se ne resero subito conto. 

Tutti gli occhi erano su di lei, cominciava a rendersene conto. Cominciava a capire perchè era lì. Doveva sposarsi.

Le quattro damigelle la seguirono, percorrendo la navata a braccetto con i testimoni dello sposo.

Giunta all'altare, Charlot si sentì mancare l'aria.

Aveva davanti l'uomo della sua vita, colui che durante la sua adolescenza le aveva fatto perdere completamente la testa, che lei vedeva solo come una persona impossibile da raggiungere, come sun sogno. 

Era sempre stata innamorata di Harry Edward Styles, fin dal primo momento in cui l'aveva visto, e farsi notare da lui era stara veramente un'impresa.

Il prete cominciò e parlare e la messa iniziò.

Arrivò il momento delle promesse.

"Vorrei avere tre secondi per dirti ti amo, una vita per guardarti e un'eternità per amarti" disse lui, con le lacrime agli occhi ed il nodo in gola.

"Prometto di amarti come meriti e di avere la pazienza che l'amore richiede. Prometto di vivere per sempre nel calore del tuo cuore, e considerarlo casa mia." agiunse, strofinandosi le mani per l'agitazione.

"Prometto di sostenerti in ogni tua scelta, prometto di guardarti sempre con gli occhi dell'amore, e di amarti sempre come quando ci siamo conosciuti. Prometto di baciarti cercando di trasmetterti lo stesso amore di quello che provavo all'inizio. Ti amo." disse lei, improvvisando questa promessa di matrimonio su due piedi perchè per colpa dell'agitazione si era scordata quella che aveva preparato.

A quel punto il prete intonò le famose domande.

"Vuoi tu, Harry Edward Styles, prendere come tua futura moglie Charlot Jasy Rode?"

"Sì, lo voglio"

"E vuoi tu, Charlot Jasy Rode, prendere come tuo futuro marito Harry Edward Styles?"

"Sì, lo voglio con tutta me stessa"

"Bene, con l'autorità conferitami vi dichiaro ufficialmente marito e moglie. Harry, puoi baciare la sposa"

Lui la guardò sorridente, consapevole di avere davanti la Signora Styles, le sollevò il velo e le diede il più bel bacio che aveva nel suo repertorio.

Le campane suonarono e i due sposini uscirono fuori.

Petali e chicchi di riso venivano lanciati agli sposi.

Lei, Charol Rode, aveva avverato il suo sogno.

Aveva sposato il suo idolo, l'amore della sua vita da quando aveva quattordici anni.

E lui, Harry Styles, aveva appena trovato l'amore della sua vita, quella ragazza che gli aveva fatto perdere il fiato, che gli aveva rubato il cuore.

Potevano essere più felici di così?