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Autore: Sherry07x    13/06/2013    1 recensioni
Quando l’ennesima macchina passò a tutta velocità accanto a me mi resi conto di quanto fossi insulsa ed insignificante, di non avere nessuno a prendersi cura di me, tantomeno a fingere di farlo.
[Joseph Morgan] [Altri personaggi]
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Bussai al campanello sperando fosse quello giusto e formulai per l’ennesima volta nella mia mente la frase da dire, tanto che quando aprì e me lo trovai davanti,ascoltarla uscire dalla mia bocca suonò strana.
‘Ciao Joseph, ero passata per farti vedere quell’articolo. Ti disturbo?’
Sorrise, uno di quei sorrisi che non si limitano a curvare le labbra con sufficienza, non quei sorrisi che li guardi e pensi ‘si ok, lo fa per gentilezza’. No. Lui sorrideva totalmente. I suoi occhi sorridevano, le sue guance addirittura sembravano essersi colorite in un secondo. Uno di quei sorrisi che ti danno sicurezza, che ti fanno passare i dubbi,le paure. Uno di quei sorrisi che ti fanno sentire nel posto giusto, che ti fanno sentire importante. Quel sorriso con il suo calore fece evaporare ogni insicurezza, ogni paura che avevo di bussare a quella porta.
‘Assolutamente. Entra, vieni!’
Il mio sguardo per qualche secondo aveva focalizzato solo su quel sorriso, lo osservai meglio mentre mi faceva spazio per entrare. Portava una t-shirt semplice, nera con un paio di jeans scuri. Entrai imbarazzata con in mano la mia scatola con il dolce che avevo preparato per lui in quella casa che profumava di legno nuovo, di detersivo alla lavanda e di fiori d’arancio. Li vidi sul tavolo dell’ingresso, che coprivano il volto della ragazza che vi era seduta accanto. Potei scorgere solo la chioma bionda per qualche secondo, fino a quando il giovane si decise di presentarmela e in quel momento, lo sguardo di lei fece comparire nuovamente ogni insicurezza  e disagio.
‘Ti presento Emily,la mia ragazza.’ Disse con imbarazzo. La bionda di Everwood mi squadrò dalla testa ai piedi con superiorità ed un sorriso minaccioso.
‘Lei è Sharon, la ragazza di cui ti parlavo.’
Le allungai la mano e a malincuore la afferrò con aria di disprezzo.
Un muro di freddezza e distacco si alzò immediatamente, farfugliai un ‘piacere di conoscerti’, ma lo sguardo e l’atteggiamento della ragazza mi irritò talmente tanto che non riuscii a pronunciarla quella frase.
‘Io comunque ho le riprese, a stasera amore’. Lo baciò guardandomi con aria soddisfatta e se ne andò senza nemmeno rivolgermi la parola. Simpatica. Già, l’avevo sempre pensato. Quando lei uscì mi sentii in imbarazzo, con un dolce fatto da me che probabilmente non era nemmeno buonissimo a casa di un attore famosissimo.
‘Scusa se si è comportata così. Noi…siamo in un brutto periodo, probabilmente ti vede come una minaccia’. Cercò di giustificarsi grattando la testa in maniera nervosa.
‘va tutto bene,figurati. Spero solo di non averti creato problemi con lei.’ Cercai di tranquillizzarlo.
‘Dubito che qualcun altro potrebbe peggiorare la situazione. E’ già bravissima lei a farlo.’ Sospirò. Il suo sguardo si incupì, il suo volto cambiò. Non era quello che mi aveva aperto, sembrava diverso. Era diventato grigio, scuro e aveva preso il posto di quella marea di colori che il suo viso aveva preso nel momento in cui mi aveva visto. Mi diedi immediatamente della sciocca a pensare di esser stata io il motivo di quel suo cambiamento di umore, mi sentii stupida a pensare che potessi esser stata io quella che l’aveva fatto sorridere in quel modo.
‘E’ un periodo dai, capitano incomprensioni.’ Cercai di tirarlo su.
‘E’ troppo diversa da me. Penso che stia con me soltanto per i giornali, per farsi pubblicità e perché le piace far parlare di lei.’ Sbuffò. ‘Ti sto annoiando, perdonami.’ Si scusò subito dopo.
‘No ma va, figurati. Sul serio se può farti sentire meglio in qualche modo parlarne e ti fa va fallo pure. Cioè non so fino a quanto possa farti piacere visto che non ci conosciamo così bene in fondo.’
‘Beh ti conosco quanto basta, a dire il vero.’ Sorrise ma quel sorriso fu diverso. Non era bello come quello di prima.
‘Ti ho portato questo.’ Dissi porgendogli il pacchetto verde che avevo tra le mani. ‘l’ho fatto prima di scendere, è ancora caldo.’
‘Non dovevi, davvero. Grazie, sei sempre troppo gentile con me.’
‘Hei, mi hai salvato la vita,non dimenticarlo!’
Rise e poggiò il dolce sul tavolo accanto al vado di fiori colorati sul tavolo.
‘Ci sediamo ?’
Indicò il divano e annuii senguendolo.
Tirai fuori dalla borsa il giornale e aprii la pagina del mio articolo.
‘Dimmi sinceramente che ne pensi.’

POV Joseph.

L’avevo aspettata.
Avevo maledetto ogni volta il postino, ogni singolo venditore o chiunque altro venisse a bussare quando mi accorgevo che non era lei. Avevo odiato quel suono del campanello a furia di immaginarlo con lei al di la della porta. A tal punto che avevo smesso di crederci, mi ero rassegnato che non sarebbe mai passata e che prima o poi mi sarei fatto coraggio e l’avrei cercata. Prima o poi. Magari quando sarei riuscito a chiudere definitivamente con Emily. E invece era riapparsa li, come un pacco a sorpresa, come un regalo che non ti aspetti più. Si era materializzata per davvero a furia di sognarla ed era stato addirittura meglio di come avevo creduto. Dolce e sexy, in tutto il suo splendore. Mi sentii stupido ed infantile, mi sentii idiota a desiderare così tanto di rivederla. In fondo avevo passato qualche serata con lei, come potevo volerla rivedere così ardentemente?
Finii di leggere il suo articolo con cura e mi sentii soddisfatto per tutte le cose carine che aveva scritto, per tutti i parallelismi impeccabili che aveva fatto con ‘Klaus’, il personaggio che ormai mi identificava e mi aveva dato maggiore popolarità.
‘E’ perfetto. Ottimo lavoro!’ mi complimentai soddisfatto. ‘Hai capito molte più cose tu in pochi minuti che persone con cui passo giornate intere.’
‘Non è così difficile capirti, in fondo.’ Mormorò .
‘Ultimamente mi sembra di si.’ Sbuffai ripensando alla situazione con Emily e mi pentii di averlo detto, non volevo parlare di lei. ‘Scusa se sono lamentoso.’
‘Non sei lamentoso.’ Disse con tono pacato. ‘Sei semplicemente triste. E ti senti sbagliato forse o almeno non ti senti capito come vorresti dalla persona che ami.’
‘Io non so se la amo.’ Ammisi. ‘E il fatto che non lo sappia e che non sia sicuro di lei mi porta a pensare che non lo sono affatto. Però si, mi sento decisamente solo. Sai c’è un mare di persone che mi circonda ma la maggior parte lo fa per ipocrisia. E mi fa schifo tutto questo.’
‘Pensi che io sia qui perché voglio trarne qualcosa?’ in quella frase mi resi conto di averla ferita, mi resi conto che le avevo fatto fraintendere. Mi avvicinai afferrandole la mano e subito risposi.
‘No,almeno non credo. Non volermene ma io non so più nulla. Avrò la conferma con il passare del tempo ma non mi riferivo a te, ti giuro.’
‘Hai ragione, deve essere difficile.’
‘Mi rende insicuro.’
‘Ah beh, benvenuto nel club.’sospirò.
‘Non ne hai motivo. La gente ti sta accanto per quello che sei, non avrebbe nessun altra ragione di fingere.’
‘Infatti non lo fa. E’ per quello che sono sola.’
‘Non sei sola. Hai Rosie e…’mi fermai sospirando.’..hai me, se vorrai.’ Mi fissò dritto negli occhi e quei due sguardi che si incrociarono furono come due onde che si scontravano, due nuvole che si univano, due frammenti di cielo che si ritrovavano e si abbracciavano formando un’unica cosa meravigliosa. Non potei fare a meno di avvicinarmi di più e per un secondo mi sembrò di assaporare le sue labbra ma fu soltanto la mia immaginazione, perché lei chinò la testa schivando il mio gesto con gentilezza e con un pizzico di delusione poggiai le mie labbra sulla sua fronte. Sapeva di cioccolato bianco e di vaniglia allo stesso tempo.
‘Non li trovi dolci i baci sulla fronte?’dissi cercando di rimediare al suo rifiuto. Mi sorrise appena e poi si alzò.
‘Mi sa che devo scappare ora. Ci vediamo presto ok?’
‘Ci vediamo presto.’
Ripetei accompagnandola alla porta.
Non avrei aspettato ancora mesi, non avrei permesso al tempo e ai miei gesti sbagliati di rovinare tutto.

____________________________
Tadààà. 
Eccomi qua, addirittura in anticipo.
Per questo capitolo devo un ringraziamento speciale alla mia Ciglio e alle sue consulenze notturne anche se whatsapp ci è avverso noi siamo più forti!
La bionda finta mi sta sulle scatole (Giuggi so che troverai soddisfazione nell'insultarla.) e anche se quei due ,per fortuna, si sono lasciati da un pezzo ormai mi sono affezionata e devo insultarla per bene, anche se la vecchiaccia neanche mi ispira tutta questa simpatica! Ma vabbè, un giorno lui capirà di amarmi.
Sto divagando, torno alla fan fiction. 
Ringrazio come sempre voi dolci anime che commentate e che mi fate sentire meno sola, quelli che seguono la storia, la aggiungono alle preferite o a quelle ricordate o a chi semplicemente la legge. Davvero grazie <3
Vi do appuntamento (come sono professionale!) alla prossima settimana, Giovedì come al solito u.u
Ah! Stavo dimenticando di dire una cosa. Questo capitolo mi è uscito stranamente più lungo. E' quell'omone sexy a darmi ispirazione (io lo dico che ispira tante cose quello!) 

Buuuuonanotte splendori,fatemi sapere cosa ne pensate di questo capitolo! 

   
 
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