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Autore: _Angelica__    13/06/2013    3 recensioni
Un mondo magico in cui ogni abitante possiede due forme: una umana, l'altra animale.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Moonlight

 

Si dice che nell'Universo ci siano moltissimi pianeti, ma quello che interessa a noi, ignoto all'occhio umano, è il più particolare e magico di tutti .....

 

Selena non si era mai fatta troppi problemi, era giovane e bella in entrambe le forme. Come detto in precedenza, si tratta di un mondo alquanto diverso da come lo conosciamo noi: i suoi abitanti possiedono due forme una umana, l'altra animale. Selena di giorno era un piccolo uccellino azzurro con alcune piume dorate, e di notte era un'incantevole giovane con lunghi capelli corvini e occhi d'ambra. La nostra storia incomincia in una notte di maggio: Selena camminava in riva al mare, il formicolio che sentiva sulla pianta del piede le ricordava quanto le sensazioni fossero diverse da quelle animali, di certo le due zampette del dì non le avrebbe mai e poi mai sostituite a quei soffici e sinuosi piedini dal colore di perle; un fruscio tra gli alberi la fece sobbalzare e si fermò di colpo.

-C-chi c'è? - era spaventata, anzi terrorizzata. Di nuovo il fruscio, intravide qualcosa nel boschetto poco distante dalla spiaggia, azzurro, verde, non ricordava di preciso il colore che aveva scorto. Si girò di nuovo verso il bagno-asciuga e continuò a camminare. I capelli le si scostarono causa un improvviso vento proveniente da dietro, si girò lentamente e i suoi occhi di miele si spalancarono: un gigantesco drago cinese le si parava davanti, la guardava con occhi verde acqua inespressivi: i lunghi baffi argento risplendevano sotto la luce della luna. -Uh, ciao- ovviamente il drago non rispose. Selena si avvicinò piano, con cautela, chissà quanti anni aveva, dalla grandezza sembrava essere più grande di lei, non lo poteva sapere con certezza, era talmente rapita da quegli occhi favolosi che non riusciva neanche a pensare. Un lampo nella sua mente collegò quegli occhi ad un viso, ad un corpo, ad un sorriso.

- Tu sei El! Il ragazzo che fa il garzone nel negozio di incantesimi! - un piccolo sorriso si dipinse sul suo volto candido. Il drago si inchinò, era la sua forma di saluto, forse. Rimasero ad osservarsi fino all'alba, quando la morbida pelle della giovane mutò in preziose piume indaco e oro, e il suo già esile corpo si faceva minuto e leggero; come sempre chiuse gli occhi e quando li riaprì la vista da volatile notò che di fianco a lei, che la guardava, c'era un ragazzo, quel ragazzo. Gli occhi di quell'inconfondibile colore la osservavano, i capelli dorati risplendevano e piccole screziature rosa si posavano momentaneamente su di essi, quale meraviglia poteva regalare l'alba. La bocca perfetta incorniciata da una velata peluria sorrise.

-Si sono El, e tu devi essere Selena giusto? - il piccolo volto dell'uccellino si piegò, ora era lei che non sarebbe stata capita cinguettando.

-Ascolto sempre il tuo canto- era serio, ma al contempo imbarazzato. Selena volò fino ad appoggiarsi al tronco di un albero caduto, lo guardò, se solo avesse potuto rispondergli.

- Ti aspetto stanotte, qui, ci sarai? -

Selena lo avrebbe aspettato tutte le notti, per cento anni solo per vederlo un minuto, di questo ne era profondamente certa.

Così passarono le giornate seguenti: il dì lei gli volava di fianco e lui parlava, oh quanto le piaceva ascoltare i suoi racconti, conoscerlo attraverso i ragionamenti, i pensieri, i movimenti; di notte era lei a parlare a raccontare, e a volte si chiedeva se El fosse interessato a ciò che diceva quanto lo fosse lei.

 Era una bellissima notte d'agosto, Il drago si inchinò.

-Vuoi che salga? - El annuì

-Oh no io ...  - poi il dragò la guardò negli occhi, oh come poteva non fidarsi di lui!

Si convinse e salendo, si mise a cavallo dell'animale. Chiuse gli occhi.

-Però piano che......- non riuscii a terminare la frase, che erano già nel cielo stellato.

Lei aprì prima un occhio e quando si vide circondata di stelle aprì l'altro. Si strinse ancora più forte ad El, al suo El, e si lasciò cullare dal mare che sotto di lei si increspava.

 

Quella mattina in paese c'era un gran fermento, tutti erano contenti e parlottavano tra loro, sia gli animali che gli umani, Selena svolazzava di strada in strada, per capire ciò che scatenava quell'agitazione.

-Stanotte, esattamente a mezzanotte!- diceva una chiromante.

-Finalmente potremo capirci io e mio figlio!- diceva la sarta.

-Purtroppo dura solo due minuti- disse piangendo la mendicante.

Selena cominciò ad agitarsi, El era fuorì città quel giorno, non avrebbero mai passato quei due minuti insieme. Quella notte, esattamente per due minuti tutti gli abitanti sarebbero stati in forma umana, lei ed El, umani insieme, senza destini avversi come al solito. Se lo sarebbe perso. Il cuore le andò in mille pezzi.

Mezzanotte, Selena era di fronte al mare, con i piedi bagnati dalle onde. Non sarebbe venuto, ma lei non riusciva a stare in mezzo agli altri, era invidiosa di quel dono che non sarebbe stato concesso a lei ed El.

Dei passi dietro di lei, due braccia le avvolsero i fianchi, si sarebbe di certo spaventata se non avesse riconosciuto il profumo di foresta e fiori di campo, si girò lentamente con gli occhi pieni di lacrime.

-El-

-Selena-

 

  
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