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Autore: la ragazza del pane    13/06/2013    11 recensioni
Mio padre lavora come avvocato a Cincinnati, che dista 32 km da Union, e spesso e volentieri fa tardi. Perciò trovarmi seduta a tavola con gli Hutcherson almeno cinque sere su sette è del tutto normale. Da quando i miei genitori hanno divorziato, si è buttato a capofitto nel lavoro. Forse non era del tutto pronto a lasciare mia madre. Non come diceva lui.
Ho incontrato Connor un paio di mesi dopo il divorzio, il primo giorno di scuola superiore.
Eravamo entrambi in un momento di totale smarrimento della nostra vita. Suo fratello si era appena trasferito a Los Angeles per lavoro e a lui mancava terribilmente. Così, quando ci eravamo trovati seduti allo stesso tavolo della mensa avevamo cominciato a chiacchierare come se ci fossimo conosciuti da sempre. Da quel giorno siamo sempre seduti vicini, in qualsiasi occasione.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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IL FRATELLO DEL MIO MIGLIORE AMICO
 
Fans: “JOSHUA RYAN HUTCHERSON!”
Josh all’intervistatore: “Così è come mi chiama
 mia madre quando combino qualche guaio”
 
Capitolo sei

 
<< CONNOR!>>
Sono sdraiata sul pavimento di casa Hutcherson, con le braccia spalancate e la guancia spiaccicata sulla moquette. Okay, non crediate che io abbia la passione di stendermi sul pavimento delle abitazioni altrui. A dire il vero, la dinamica del mio incidente potrebbe risultare parecchio divertente ad occhi estranei, ma vi assicuro che per me non lo è stato affatto.
Sono entrata in casa Hutcherson utilizzando le chiavi nascoste nel vaso di begonie fuori dalla porta d’ingresso, dato che nessuno veniva ad aprirmi. Ho aperto la porta con tutta la tranquillità del mondo e sono entrata riponendo le chiavi nel vaso. Ed è stato in quel piccolo, minuscolo!,  momento di distrazione che sono inciampata in un enorme valigia rosa shocking posta proprio in mezzo all’entrata, ritrovandomi stesa sul pavimento.
<< Sam?>>
Giro il collo di qualche centimetro, giusto per poter inquadrare il mio migliore amico che mi guarda turbato. Sembra davvero molto preoccupato.
<< Ehi, ma quello che indossi è un grembiule di pizzo?>>
Connor arrossisce fino alla punta dei capelli e si sbriga a disfare il nodo che gli tiene legato quel ridicolo grembiule. Sto facendo davvero del mio meglio per non ridere, ma la cosa viene davvero molto difficile.
Incomincio a ridere, rotolandomi sulla schiena, con le braccia strette intorno ai fianchi. Sento dei passi arrivare, ma non me ne curo più di tanto. Cerco di fare dei respiri profondi per calmare la ridarella e quando finalmente riesco nel mio intento, individuo quattro paia di occhi intenti a fissarmi.
Un paio appartiene a Michelle, che mi osserva divertita, scuotendo leggermente il capo; un altro appartiene a Josh, che indossa un imbarazzante grembiule su cui è stampato il corpo statuario e abbronzato di un uomo in mutande.
Mi giro di nuovo sulla pancia, sostenendomi sui gomiti e squadro le due persone rimanenti. E quando riconosco la bellissima ragazza affianco a Josh non riesco a trattenermi: << OH MIO DIO! TU SEI VICTORIA JUSTICE!>>
 
Okay, la mia reazione può sembrare un tantino esagerata, lo ammetto. Ma immaginate di trovarvi faccia a faccia con l’idolo della vostra infanzia e capirete come mi sto sentendo.
Zoey 101 per me è stato il telefilm per eccellenza e il personaggio di Lola Martinez (interpretato da Victoria) era per me un assoluto genio. È stato per sua influenza che quando ero più piccola ho deciso che mi sarei tinta i capelli!
Josh bofonchia qualcosa del tipo ‘Quando ha visto me non ha mica fatto così’, strisciando il piede sul pavimento, e Victoria gli tira una gomitata, sorridendomi.
<< Tu devi essere Sam, giusto? Sono così contenta di conoscerti! Connor e Josh ci parlano sempre di te!>> e mi abbraccia con le sue braccia esili. Dopodiché si stacca, sempre sorridendo, e indica il ragazzo rimasto: << Lui è Avan, Avan Jogia>>
Guardo il bellissimo ragazzo dai capelli neri e la pelle caffèlatte. È più alto di Josh di tutta la testa e anche lui sorride cordiale.
Conosco Avan di fama e soprattutto per il suo impegno nelle campagne pro-gay. Io e Connor, con altri nostri compagni di scuola, partecipiamo spesso a manifestazioni in favore dei gay e siamo molto attenti al programma della SBNN, la fondazione creata da Avan e di cui Josh è testimonial.
Mi porge la mano e io l’accetto più che volentieri:<< È un onore conoscerti>> dico, piena di ammirazione << Il tuo impegno a sostegno dei gay è qualcosa di inredibile>>
<< Grazie. Connor dice che anche tu non sei una che si tira indietro>>
<< Faccio del mio meglio>> replico con un sorriso imbarazzato.
<< Bene>> esordisce Josh, con un ampio gesto delle braccia << Papà sarà qui a momenti e, dato che io sono il festeggiato, proclamo di andare tutti a tavola, perché sto morendo di fame!>>
 
La cena procede tranquilla, tra chiacchiere e risate. Victoria è una vera forza della natura e continua a parlare, senza fermarsi un attimo. Mi racconta anche divertenti aneddoti su Josh e sulla sua vita a Los Angeles.
<< Dovresti vedere casa sua!>> dice, indicando il suo migliore amico << Ci sono vestiti ovunque! È la persona più disordinata sulla faccia del pianeta!>>
<< Vic, non esagerare! Sono un maschio, è normale!>> si difende Josh, alzando le mani sopra la testa.
<< Avan non è così disordinato>> ribatte lei.
<< E tu lo sai bene, eh?>> fa il fratello del mio migliore amico, inarcando un sopracciglio.
Sia Avan che Victoria gli lanciano un’occhiataccia.
<< Josh..>> sussurra Avan tra i denti, gettando un’occhiata preoccupata a Michelle e Chris, che però non stanno prestando attenzione alla nostra conversazione.
<< Tranquillo, amico, non mi hanno sentito>>
Cominciamo a parlare d’altro, quando Michelle si rivolge a me con uno dei suoi soliti stupendi sorrisi:<< Ti fermi a dormire, Sam?>>
Non mi sembra una grande idea, hanno già due ospiti e non voglio disturbare.
<< Grazie, Michelle, ma ci sono già Avan e Victoria. Non voglio creare problemi..>>
<< Non dire stupidaggini! Ci sarà un motivo se abbiamo aggiunto altre camere, no? E poi tu sei di famiglia. Non provare nemmeno a pensare di essere un problema!>>
Josh, seduto al mio fianco, si avvicina al mio orecchio:<< Io non la farei arrabbiare, fossi in te>> ridacchia.
<< Okay, mi fermo>>
 
<< Guardiamo Hunger Games!>> esclama Victoria, andando a recuperare il DVD dal mobile di fianco alla televisione.
<< No, ti prego, un film con Josh no>> si lamenta Connor, sdraiandosi di pancia sul tappeto << Inizia a fare commenti su come poteva recitare meglio, su come aveva i capelli, sulle sue espressioni: è da suicidio>>
<< Grazie, fratellino. Sei sempre così gentile>>
<< Non c’è di che>>
<< Dai, JHutch, non rompere>> fa Avan, stravaccandosi su una poltrona. Victoria inserisce il DVD e va a sedersi con la schiena appoggiata alle sue gambe << Non parlare e andrà tutto bene>>
Josh sbuffa e si siede con me sul divano:<< A te piace Hunger Games, vero?>>
<< Lo adoro>> rispondo, incrociando le gambe << E non preoccuparti: hai recitato benissimo e i tuoi capelli erano a posto. Non potevano scegliere Peeta migliore>>
Lui sorride e si mette a guardare il film e io lo imito.
Non stacco gli occhi dallo schermo neanche un secondo: rido per Caesar; piango per la morte di Rue, per quella di Clove e anche per quella di Cato; sorrido per il bacio nella caverna; digrigno i denti quando Katniss, nell’ultima scena, saluta Gale e Prim senza più pensare a Peeta.
Quando finalmente arrivano i titoli di coda, ci alziamo tutti con uno sbadiglio e, dopo esserci augurati la buona notte, ognuno va nella sua camera.
Io e Victoria entriamo nella nostra e lei si butta a peso morto su uno dei due letti. Dopo qualche secondo si alza sui gomiti e mi guarda con una strana espressione sul viso.
<< Cosa c’è?>> le chiedo, infilandomi il pigiama, una vecchia e sformata maglia dei Beatles.
<< Cosa ne pensi di Josh?>> domanda, non muovendosi dalla sua posizione.
<< È un ragazzo simpatico. E molto carino. Perché?>>
<< Non l’ho mai visto guardare una ragazza come guarda te>> riflette.
<< E come mi guarderebbe, scusa?>> faccio, confusa.
<< Come qualcosa che ha paura di perdere. Insomma, Josh è un bravo ragazzo e ogni volta che guarda una ragazza la fa sentire ‘speciale’. Ma con te è diverso. Sei molto di più>>
<< Non è vero…>> arrossisco, mettendomi sotto le coperte.
<< Credimi, so quello che dico>> s’infila il pigiama, ma non si mette a letto << Senti, io vado da Avan e…>>
<< Tranquilla: sarò muta come una tomba>> la rassicuro, con un sorriso.
Lei ricambia ed apre la porta:<< Pensa a quello che ti ho detto>>
 
Sono le tre e due minuti, quando mi sveglio. Ho la gola completamente secca e un assoluto bisogno di bere qualcosa.
Mi giro verso il letto di Victoria, ma lei non c’è ancora. Scendo, tastando il pavimento con i piedi alla ricerca delle mie infradito.
Imbocco le scale, stando attenta a non fare rumore e a cadere, e quando finalmente arrivo sana e salva davanti alla porta della cucina tiro un sospiro di sollievo.
Entro e quando noto una figura nera stagliarsi nel riquadro illuminato creato dal frigorifero aperto devo trattenere un grido. Nonostante tutto inciampo nei miei stessi piedi e la figura misteriosa si accorge di me.
<< Sam?>>
Riconosco la voce di Josh, che si è girato a causa del rumore e adesso da le spalle al frigorifero.
<< Ciao, Josh. Come mai sveglio?>>
<< Ho avuto un incubo e mi sono svegliato. Vuoi un po’ di latte?>> chiede, agitando la bottiglia che ha in mano.
<< Sì, grazie>>
Accende la luce sotto la credenza e la cucina si illumina un poco.
<< E tu come mai sei in piedi?>> domanda, riempiendomi un bicchiere di latte e porgendomelo. Questo ragazzo è di una gentilezza incredibile.
<< Mi sono svegliata e avevo sete. Niente di che>> rispondo, cominciando poi a sorseggiare il mio latte. Il liquido fresco che scende per la gola è un sollievo.
Poso il bicchiere dentro il lavandino.
<< Oggi è il tuo compleanno>> osservo, considerando che da poco più di tre ore è il 12 di ottobre << Auguri!>>
<< Grazie>> sorride << Domani qui in casa sarà il delirio>>
<< Se tua madre reagisce al tuo compleanno come a quello di Connor, di sicuro>> ridacchio, ripensando a ‘ciclone-Michelle’ il giorno del compleanno del mio migliore amico.
Rimaniamo in silenzio qualche minuto, poi Josh mi si avvicina, ponendo tra di noi solo pochi centimetri.
<< Stavo pensando: visto che è il mio compleanno devo esprimere un desiderio, no?>>
<< In teoria lo si fa quando si spengono le candeline>> gli faccio notare.
Lui mi sposta una ciocca di capelli dietro l’orecchio, ma una volta messi in ordine non toglie la mano: inizia ad accarezzarmi la guancia con il pollice, lentamente e con delicatezza quasi avesse paura di rompermi.
Il mio respiro inizia a farsi irregolare e il calore che sento irradiarsi sulle guance mi fa capire che sto arrossendo. Lo pancia inizia a farmi male e ho paura di capire il significato di ‘sentire le farfalle nello stomaco’.
<< Non so se riuscirò ad aspettare fino alla torta…>> sussurra, per poi annullare la breve distanza che separa le nostre bocche. Le sue labbra premono con dolcezza sulle mie, adattandosi alla loro forma sottile. Non so esattamente cosa stia succedendo, fatto sta che la mia mano destra, che fino ad un attimo prima era stesa lungo il fianco, afferra la parte dietro del suo collo, avvicinandolo più a me, mentre la sinistra va a stringere la maglietta di cotone che usa per dormire.
Le sue braccia forti stringono la mia vita, attirandomi verso il suo corpo, mentre le nostre lingue s’incontrano, accarezzandosi dolcemente l’una con l’altra.
È un bacio dolce, giusto, non rabbioso e avido come quelli che mi scambiavo con Alex. Questo sa di buono.
Quando ci stacchiamo, rimaniamo fermi a guardarci negli occhi, cercando di capire che cosa abbia significato tutto ciò sia per me che per lui.
L’unico pensiero che riesco a formulare in questo momento è uno solo: ho baciato il fratello del mio migliore amico. E mi è piaciuto.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
BANCONE DELLA RAGAZZA DEL PANE!
 
Ehilà gente!
Scusate il ritardo, ma la scuola mi ha davvero uccisa fino all’ultimo giorno D: perdono!
Cosa dire del capitolo? I nostri piccioncini dududada si sono baciati! E Victoria e Avan stanno insieme (io li scippo si si u.u). povero Connor. In questo capitolo era solo soletto .__.
By the way, sono un po’ di fretta!!
Ringrazio tutti per le bellissime recensioni che ogni volta mandano il mio cuore in estasi asdfghjkjhgfdsa :3
Questo capitolo è dedicato alla Ila e al nostro fugace, quanto inteso incontro al concerto dei Green Day lo scorso 24 maggio!
Se andate sulla mia pagina facebook troverete il mio ‘calendario estivo’, dove sono elencati i miei impegni, così da darvi un’idea, more or less, di quando aggiornerò!
Vi voglio davvero una marea di bene!
Un abbraccio stritola-costole
 
l.r.d.p.
  
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