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Autore: WizardSdaughter    13/06/2013    2 recensioni
Una nuova fanfiction!!
Una delle tante "What If?". E se Luna Lovegood si ritrovasse a fare da baby sitter a Fred Junior e a Roxanne? E se Luna riuscisse a domare quelle due pesti, con delle semplici lettere? Se riuscisse a riportare lo zio Fred tra loro?
Mille "se"... verranno risolti?
***
- Dov'è Fred?- chiese la donna alla figlia.
Fred? Come Fred? Fred non c'era più...io lo sapevo.
- Quella peste è là- rispose Roxanne.
Il cuore mi batteva fortissimo. Com'era possibile che Fred...no, non è possibile.
Un bambino, molto simile a suo padre, si avvicinò.
Ovvio, era suo figlio. Che scema.
***
- Questi due sono delle pesti. Non troveremo mai una baby sitter adatta...-
- Vi serve una baby sitter?- mi informai. I due annuirono.
- Potrei farla io la baby sitter- proposi.
- Sicura? Luna, quei due sono satana in persona-
- No, no. Sono sicura. Tanto non ho niente da fare- sorrisi allegra.
***
- Riconosci qualcuno?- mi chiese, mentre me la rigiravo tra le mani. Sentii il battito del cuore aumentare: l’esercito di Silente.
Ed eccomi lì: l’aria svagata, come se fossi capitata lì per caso. Ero accanto a Ron, sorridente.
I miei occhi si spostarono sulle altre persone: Ginny...Fred.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Angelina, Johnson, Fred, Weasley, Fred, Weasley, Jr, George, e, Fred, Weasley, Luna, Lovegood, Roxanne, Weasley
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Nuova generazione
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Arance e limoni

Aprii la porta titubante. Ok, non si vedeva molto di casa Weasley/Jonhson dalla porta, ma solo al primo sguardo mi sembrò molto spaziosa e pulita.

- Posso entrare?- esclamai per farmi sentire da qualcuno.

- Sì sì- la voce di Angelina risuonò nel corridoio. Chiusi la porta alle mie spalle e mi mossi verso il salotto, se quello era il salotto. Nel corridoio c'erano appesi diversi quadri e foto: George e Angelina a Quiddicht, i loro figli appena nati, la famiglia Johnson...la famiglia Weasley. Fred sorrideva felice nella foto, accanto al suo gemello. La guerra non era ancora arrivata in quella foto. Guardai la data in fondo al quadro: un anno prima della battaglia. Il cuore ripetè il suo movimento, solo di velocità moltiplicata per mille.

Raggiunsi il salotto, pulito e ordinato. Seduto sul divano chiaro, c'era George Weasley, immerso nella Gazzetta del Profeta. Angelina era in cucina, che sistemava le ultime cose prima di uscire.

- Oh, ciao Luna- mi salutò George.

- Ciao- risposi - dove sono Fred e Roxanne?-

- In camera loro, prima vai da Angelina che ti spiega tutto- annuii e mi diressi verso la piccola cucina. La mora mi rivolse un piccolo cenno e mi consegnò un foglietto di carta.

- Qui c'è scritto tutto. Roxanne ti darà una mano. Noi torniamo stasera tardi, ok? Ti dispiace metterli a letto prima del nostro ritorno?-

- No no, non ti preoccupare. Vado da loro, ok?-. Mi avvicinai alla camera di Fred, mentre sentivo la porta sbattere. I genitori erano usciti.

- Fred?- aprii incerta la porta, per poi ritrovarmi un secchio d'acqua in testa. Risi, perchè tutto sommato era stato divertente, e Fred ne rimase deluso. Voleva che mi arrabbiassi.

- FRED! la voce di Roxanne esplose nitida nella stanza - NON LO FARE PIU'!-

- Non fa niente- la tranquillizzai.

- Lui non deve fare questi scherzi- continuò lei. Lessi il primo punto del foglietto: ATTENTA AGLI SCHERZI.

Sorrisi e passai al secondo punto: alle una falli mangiare, ho preparato il pranzo. E' da scongelare, quindi ti basterà un incantesimo e sarà pronto.

- Allora, mentre aspettiamo che sia l'ora di mangiare, vi ho portato qualcosa da fare-

- No, disegni no!- gemette Fred, subito interrotto da una gomitata da parte della sorella.

- Mi ricordi tanto tuo padre...e tuo zio. Comunque non sono disegni- il rosso sospirò sollevato.

Poi mi guardò e chiese - Anche lo zio era come me?-

Roxanne seguiva curiosa ogni mio movimento.

- Oh, sì. Siete identici-

- Cavoli, mi piacerebbe conoscerlo- esclamò Roxanne, con Fred che annuiva alle sue spalle.

La tristezza mi riempì il cuore. Purtroppo non era possibile. Però...

- Sapete, ho portato delle cose da farvi vedere. Parlano dello zio e anche di vostro padre. Vi va di vederle?-

I due bambini annuirono. Li presi per mano, e scendemmo giù in salotto. Insistettero perchè mi sedessi sulla poltrona (si sente meglio da lì, mi disse Roxanne), mentre loro si acccomodarono sul divano.

Presi la mia borsa e tirai fuori un pacco enorme di lettere, foto e prodotti Weasley. Fred li guardò entusiasta.

- Allora, non ce la faremo a vedere tutto questo oggi, ma se ci vedremo altre volte vi prometto che vi farò vedere tutto quello che mi resta dei gemelli Weasley. O dei Bolidi Weasley, come li chiamavo io. Ovviamente se vi va-

- Sì sì, ci va- mi informò Roxanne.

- Allora...inizio dal mio primo anno, la prima volta in cui li ho visti- i due mi guardarono, avidi di sapere.

*FLASHBACK*

- Corvonero!- il Cappello Parlante pronunciò la parola che aspettavo da tanto. I Corvonero però non applauidavano, o almeno solo alcuni. Erano confusi. Una Corvonero io? Dal mio aspetto, pensavano di no, probabilmente. O forse erano stati solo attaccati dai Nargilli, pensai.

La Sala Grande era silenziosa, non come al solito. Mi fissavano tutti, mentre saltellavo al mio tavolo. Poi due mani iniziarono ad applauidire. Non appartenevano ad un Corvonero. Cercai la fonte di questo suono, e vidi un rosso che applaudiva. Suo fratello, anzi suo gemello, lo assecondò e dopo un po' tutta la Sala si unì a quel "clap clap".

Sorrisi eccitata, voltandomi per vedere tutti quelli che applaudivano. Trovai i gemelli e mimai un grazie. Loro in tutta risposta, fecero un segno vicino alla testa, come quando si saluta il capitano di una nave.

***

La scuola era enorme e non era un'impresa facile trovare le varie classi. A volte passavano alunni più grandi, ma se chiedevo loro un'informazione, mi ridevano in faccia.

Sospirai all'ennesima risata e mi immersi nella mappa donata ad ogni nuovo Corvonero. Camminavo qua e là, senza guardare. Poi urtai un ragazzo: era più grande di me, alto e con i capelli rossi. Lo guardai e riconobbi il ragazzo che mi aveva applaudito la sera prima.

- S-scusa- mormorai.

- Non fa niente. Ti sei persa eh?-

- Sì...probabilmente devo avere qualche Gorgosprizzo in testa-

- Gorgocosa? Beh, comunque io sono Fred-

- Luna. Sto cercando l'aula di incantesimi, mi puoi dire dov'è?-

- Gira a destra e sali le scale. Là c'è la classe-

- Ah, meno male. Ho chiesto a tutti ma nessuno mi rispondeva-

- Davvero? Beh, guarda cosa succede...- si avvicinò al gruppetto che prima mi aveva riso in faccia e offrì loro un sacchetto pieno di strane caramelle. Loro le ingoiarono e dopo tre secondi si trasformarono in galline. Feci una risata fragorosa e salutai Fred, che si rotolava dalle risate.

*FINE FLASHBACK*

- Quindi lo zio aveva quelle pasticche? Le voglio anche io!- sbottò Fred.

- Oh, credo che tuo padre ne abbia ancora- risposi.

- Davvero?- intervenne la bambina.

Annuii e guardai l'orologio.

- Venite andiamo a mangiare- dissi, mentre raggiungevamo la cucina.

  
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