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Autore: Acridouis    13/06/2013    1 recensioni
i wonder if he'd miss him
Genere: Comico, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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yeah baby,it's a bet.


 

Ho sempre pensato di non essere bravo con le presentazioni e forse ho ragione. Non sono una persona loquace,non mi va di parlare con la gente,ma non sono un tipo scorbutico. Nah,per niente.
 

Tutti se n’erano accorti a scuola. Tutti lo avevano capito e avevano deposto le armi,insomma,avevano rinunciato a rivolgermi la parola.
Tutti,tranne Niall.
Diciottenne,biondo (credo tinto),occhi azzurri come il mare,profilo perfetto e bocca da massacrare a morsi.
Mi aveva incantato con la sua vocina e poi sa che i suoi occhi fanno colpo. Era un dio,alto e possente.
La sua posizione eretta gli dava un nonsochè di estremamente bello. E’ difficile non perdersi nei suoi occhi quando ti parla: ti fotte. Sono come due fosse in cui è raccolto il mare e il cielo all’orizzonte.
Quindi,come dicevo,Niall era l’unico amico che mi ero fatto e ne andavo fiero; un amico così bello lo trovano in pochi.
Solo lui era riuscito,quindi,a parlare ad Harry Styles. Tutti lo conoscevano per questo.
Ed era grazie a me se tutte quelle ragazzine sclerotiche e con gli ormoni in agguato gli andavano dietro.
Ma lui se ne importava poco perché,come dire,era…gay.
Dio,lo hai appena descritto come un angelo e ora te ne esci col fatto che è gay?
So che state pensando questo e la risposta è sì. Niall è gay,il più gay di tutti i gay. Mi dispiace donne,magari potete farvi una plastica,che so.
Amavo il suo modo strafottente e menefreghista che riempiva le mie giornate. Il suo ‘giorno bellezza’ e a fine giornata,con voce roca ‘a domani tesoro’ mi facevano star bene.
Niall,con la stessa strafottenza,ci provava con chiunque. Gay e no. E a volte,grazie alla sua perfezione,riusciva a convertire un etero facendolo passare all’altra sponda.
Passava per i corridoi ritto,con le solite canotte che lasciavano intravedere la pelle e con i soliti cappellini di tutti i colori,con la visiera che gli lasciava coperti gli occhi. Aveva il brutto vizio di appoggiarsi agli armadietti di tutti,solo con un braccio e con l’altra mano si massaggiava la pancia,come se volesse attrarre la preda,in modo veloce. Lo faceva anche con le ragazze (a volte),ma solo perché gli piaceva vedere le loro guance arrossire in modo violento e il loro sguardo abbassarsi per la timidezza. Niall Horan fa quest’effetto su etero,omosessuali e bisex,tutti. Riusciva ad attirare parecchia gente nel 99% dei casi; la percentuale restante era costituita da eterissimi e quelli che non lo sopportavano. Tra quelli che non lo sopportavano,però,c’era anche il più etero di tutti,ma anche il sogno proibito di Niall. Alto,magro,bruno con gli occhi azzurri,profondi. La barbetta sexy che abitava sul suo mento avrebbe fatto sbavare anche le settantenni. Chi era? Tomlinson,Louis Tomlinson. Non aveva mai parlato con nessuno,peggio di me. Io almeno lo avevo un amico,lui no,nemmeno un criceto o un pesce rosso,nulla. Poverino…
Il biondino lo fissava in modo rapito,con gli occhi lucidi ed era l’unico momento della giornata in cui si levava il cappello e seguiva con lo sguardo ogni movimento del suo corpo e soprattutto del suo bacino mentre attraversava la mensa o i corridoi.
-cosa vorresti farci,Horan?- chiesi poco prima di addentare il mio panino.
-di tutto. Però…povera anima,mi sembra eterissimo.- piagnucolava.
Risi quasi soffocando –e tu non eri quello che convertiva gli etero?pft.-
-no Styles,certe persone sono delicate da prendere.-
Cercavo di convincerlo in tutti i modi,dicendo che ce l’avrebbe fatta. Comunque,alla fine,il nostro pranzo finì con –Niall,tu puoi riuscirci.-
-Hazza.- sospirò –lo faccio solo per te e sì,piccolo,è una scommessa. Scommettiamo cento dollari?-
-non li hai nemmeno cento dollari,Horan.- gracchiai.
-li avrò quando perderai.- e detto questo si alzò e si allontanò verso gli armadietti con passo leggero,mentre si aggiustava il cappello rosso fuoco con la scritta ‘OBEY’.
Se Niall aveva un sogno proibito,anche io,Harry Styles,ne avevo uno.
Il mio prendeva il nome di Zayn Malik.
Alto,moro,occhi scuri,carnagione altrettanto scura. Aveva uno di quei sorrisi stupendi,che partono da un angolo della bocca e arrivano all’altro. Aveva l’arcata superiore estremamente dritta e bianca,perfetta. L’arcata inferiore,a differenza di quella superiore,era leggermente storta (lì non aveva messo la macchinetta),ma non importava. Zayn Malik era Zayn Malik: il dio del sesso selvaggio. Dio,un maschio diventerebbe gay solo nel vederlo tutti i giorni fuori scuola appoggiato al muretto con una gamba piegata e il fumo che gli esce dalla bocca,anche quella perfetta.
Passando per i corridoi lasciava una scia di profumo mischiata all’odore del tabacco. Non avevo mai sopportato quell’odore acre di fumo,ma lui me lo faceva adorare.
Zayn Malik (per mia fortuna) era gay e ne andavo fiero. Se proprio volete saper tutto, lui mi aveva fatto diventare omosessuale. Ora racconto: in terza media,il primo bacio,lo diedi a lui. Schifato mi pulii la bocca,come se avessi appena assaggiato un veleno cattivo. Le guance in fiamme e gli occhi lucidi.
Lui sorridendomi disse –però non è stato tanto male.- e se ne andò lasciandomi a bocca aperta.
Da quel giorno non credo di avergli mai più rivolto la parola,ma credo che lui non si sia dimenticato di me. A volte avevo la tentazione di salutarlo,di dirgli ‘ehy,esisto’,ma quando passava ogni cosa si cancellava e Harry Styles smetteva di respirare. Sconvolto,mi giravo e ritornavo a mensa o in classe. Lui è esattamente un’apparizione per me.



Quel giorno di metà ottobre,io e Niall stavamo per dirigerci verso la classe di chimica per la nostra ultima ora. I corridoi bianchi con gli armadietti rosso fuoco,davano l’idea di essere in una prigione. Le pareti tappezzate di annunci e le porte di legno mettevano ansia,come l’asilo nido. Da una di quelle stesse porte di legno uscì un ragazzo alto,la cui figura non era nuova a Niall.
-ehy Liam!- accennò un saluto con la mano. Il ragazzo si girò di scatto e gli partì un sorriso.
-Niall! Ehy amico come va?- gli strinse la mano e il biondino arrossì.
-mh b-bene- balbettò –tu? Mi sembri in gran forma.-
Il ragazzo osservò le sue movenze e soddisfatto disse –awh grazie,io sto apposto.- poi si avvicinò all’orecchio di Niall e sussurrò –grazie a te.-
Gli occhi di Niall si illuminarono e le guance si colorarono di un rosso acceso. Quello lo salutò con una pacca sulla spalla e il biondino continuò a camminare come se non fosse successo nulla,senza nemmeno rivolgermi la parola.
-Niall?- sussurrai.
-mh?- piagnucolò appena interruppi i suoi pensieri. –cosa c’è?-
-spiegami cosa è successo tra te e…quello.-
-quello si chiama Liam.- disse acido,quasi come se avessi toccato un tasto dolente. Fui colpito da quella risposta. Non si era voltato a parlarmi e i suoi occhi puntavano fissi alla sala di chimica. Gli pizzicai il fianco e lui –Styles!- saltò al tocco –ma sei impazzito?-
Risi,aveva una voce così carina.
-Horan- amava quando lo chiamavo per cognome –ti prego,dimmi cosa è successo.- gli sfiorai la spalla con il pollice,provocandogli un brivido e si intravedeva la pelle d’oca che si stava impossessando delle sue braccia. Del resto sapevo di essere irresistibile e ..il mio tocco funziona sempre.
Il biondino sospirò e quasi stanco si voltò verso di me –Cosa devo dirti?- la sua voce questa volta era più tranquilla.
-quello…Lian?- mi fulminò.
-Liam,si chiama L I A M- fece scandendo ogni lettera –comunque che vuoi sapere? Se me lo sono fatto? Risposta positiva: sì. Ora sei contento?-
Strabbuzzai gli occhi e feci un passo all’indietro –non me lo hai detto…tu in genere me lo dici sempre.-
-ti saresti arrabbiato. Se saltiamo l’ora ti spiego.- annuii e ci dirigemmo verso la porta sul retro che portava al cortile.
Ampio anche quello. L’albero di pino posto al centro e varie orchidee ornavano i lati dei muretti che cingevano il cortile. La fontanella poco più lontana con i pesciolini che ci sguazzavano dentro mi ricordava la mia infanzia.
Ci sedemmo su uno di quei muretti e vidi Niall cacciare una sigaretta dalla tasca.
-posso?- sussurrai indicando il pacchetto ancora aperto vicino il pantalone. Con un cenno della testa approvò e sfilai anche io una sigaretta.
-quindi…- cacciò il fumo dalla bocca –essermi fatto Liam Payne ha una doppia fine.-
-la prima?- chiesi tra una tosse e l’altra a causa del fumo.
-la prima è che…mi piace e che uno così non poteva essere sprecato per le ragazze, lo voglio io.-
Rise soffocato dalla nube di fumo che aveva creato con la bocca.
-e la seconda?- lo guardai fisso negli occhi,mentre una folata di gelosia attraversava la mia mente e il mio stomaco sembrava vuoto,all’improvviso.
-è amico di Tomlinson.-
Al suono di quel nome mi venne il voltastomaco, cosa c’entrava quello?
-lo conosce benissimo.- continuò –e,dopo ieri sera, io e te siamo invitati alla festa di Natale,a casa Payne. Ci va tutta la scuola. E sì,quindi intendo anche Malik e compagnia.-
Mi…illuminai. Sì,illuminai è adatto e Niall se ne accorse perché iniziò a ridere e ad affondare le sue dita nelle mie fossette,provocate dal mio sorriso enorme.
-Malik…dici? Interessante.- ridemmo –quando’è ‘sta festa?- continuai spegnendo la sigaretta sul muretto sotto il mio sedere.
-1° dicembre. Ci sarai?-
Malik.
Quel cognome rimbombò nella mia testa e dalla bocca uscì un lieve e semplice –sì.-

  
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