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Autore: Niley story    13/06/2013    7 recensioni
Ero convinta si sapere cosa volesse dire amare, ma dal suo arrivo mi rendo conto che quello che fino a oggi chiamavo amore, era solo affetto. "Lui" è appena arrivato, "lui" è riuscito a farmi esplodere il cuore con un solo sguardo, "lui" mi ha fatto capire cosa vuol dire amare, "lui" è riuscito a farsi odiare da me..."lui" è il mio sinonimo di amore...più cercavo di allontanarmi più sentivo la necessità di stargli vicino
Genere: Romantico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Leon, Violetta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Emm...allora come prima cosa mi scuso per il ritardo XD...Ad ogni modoooo ecco qui per voi il cap 11 ù_ù

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Xxx: *accende la luce* Vilu!!! e...Leon?!

Io sbiancai al suono di quella voce mentre Leon si staccò dalle mie labbra in modo calmo e tranquillo come se la cosa non lo avesse toccato per niente...

Violetta: Zia!!!
Leon: Ciao Angie...
Angie: Ma cosa...che state...oh mio Dio...
Leon: A differenza di ciò che può sembrare sotto siamo ancora vestiti
Angie: Ci mancherebbe!
Leon: *Ride* Non essere gelosa perché non sei l'unica a vedermi a dorso nudo
Angie: *Ride* Non provocarmi Leon! Vengo lì e ti prendo a schiaffi

Guardai prima Leon per le sue parole e poi mia zia per la risposta...perché sono così in confidenza?! Non riuscivo a darmi una spiegazione...

Angie: Hey ma...sei andato in palestra? I tuoi muscoli son cresciuti
Leon: Si per un pò ci sono andato poi mi sono annoiato...

mi schiarii la voce per attirare la loro attenzione mentre cercavo di alzare le mie lenzuola e mia zia mi guardò...ero l'unica a sentirmi in imbarazzo?

Angie: Se arriva tuo padre e vi vede così sei morta!
Violetta: Lo so zia! Per questo non deve vedermi!ù
Leon: Ma che stai facendo?

Chiese Leon guardandomi negli occhi mentre cercavo di alzare le lenzuola fino alle sue spalle...

Violetta: Sto...cercando di coprirmi
Leon: Coprirti o coprirmi?

Disse sul punto di ridere

Violetta: Coprirti-mi...coprirmi
Leon: *Ride*
Angie: Va bene mi lascio, Leon non andate oltre!
Leon: Ciao Angie!
Angie: Buona notte

Disse mia zia spegnendo la luce e roteando gli occhi mentre usciva dalla mia stanza chiudendo la porta. Immediatamente Leon tornò con le labbra sul mio collo e io alzai la testa all'indietro lasciandolo fare. Era più forte di me, era come se perdessi il controllo del mio corpo. Strinsi le braccia intorno al suo collo e sentivo ancora le sue dita premere con delicatezza sui miei fianchi. Chiusi gli occhi lasciandomi trasportare da tutte quelle emozioni che solo lui riusciva a farmi provare. Baciò il mio ventre fino a salire su arrivando al mio orecchio e senza rendermene con ansimavo sempre più forte...

Leon: Ti amo

A quel punto aprii gli occhi per guardarlo. Dio mi faceva impazzire. Poggiai le mani sul suo volto e mi avvicinai per baciarlo. Sentivo la sua mano sinistra accarezzarmi la gamba e con una spinta riuscì a farlo girare mettendomi io sopra di lui mentre continuavo a baciarlo con foga. Lentamente ripresi fiato staccandomi dalle sue labbra ma continuando comunque a tenerle molto vicino...

Violetta: Anche io ti amo Leon...

Mi alzai restando seduta sulla sua pancia e lui mi sorrise accarezzandomi la guancia sinistra e io ricambiai. Si alzò a mezzo busto per guardarmi negli occhi

Leon: Lo sai, sei la prima ragazza in in tutta la mia vita che sento di amare...
Violetta: Anche io Leon...prima di conoscerti...non sapevo cosa fosse l'amore

Mi sorrise e mi baciò nuovamente. Un bacio dolce a fior di labbra...

Leon: Vuoi che dorma accanto a te o me ne vado?

Poggiai le braccia intorno al suo collo, che domanda stupida era quella?

Violetta: Ovviamente voglio che tu dorma accanto a me
Leon: Non hai paura che tuo padre ci scopra?
Violetta: è eccitante il pericolo...e poi accanto a te non ho paura di niente

Dissi per poi avvicinarmi a lui e baciarlo. Lui sorrise mentre si stendeva nuovamente con me sopra di lui. Dopo quel bacio lo guardai un ultima volta negli occhi per poi poggiare il capo sul suo petto. Sentivo la stretta delle sue braccia intorno la mia vita e mi sentivo protetta, al sicuro. Così chiusi gli occhi e mi addormentai. La mattina seguente sentì qualcos di morbido posarsi con delicatezza sulle mie labbra. Aprì lentamente gli occhi e sorrisi quando vidi che si trattava delle labbra di Leon. Avvolsi le braccia intorno al suo collo per ricambiare quel bacio e quando si allontanò mi sorrise...

Leon: Buongiorno principessa
Violetta: Adoro svegliarmi così
Leon: Anche io dolcezza, ma ora dobbiamo muoverci
Violetta: Non ho voglia di alzarmi dal letto

Dissi guardandolo e mordendomi il labbro inferiore mentre i miei occhi cadevano sul suo petto

Leon: Mi dispiace tesoro ma lo dovrai fare

Detto questo mi prese in braccio alzandomi dal letto e portandomi vicino la porta del bagno per poi poggiarmi delicatamente a terra e io risi.

Violetta: Va bene, e che fai mentre io mi faccio la doccia?
Leon: è un invito a fare la doccia con te?
Violetta: No scemo!

Dissi ridendo e colpendogli la spalla per spingerlo, cosa inutile perché non si mosse di un centimetro

Leon: Vado a casa mia e mi cambio
Violetta: E poi mi vieni a prendere?
Leon: Aha...
Violetta: Okey
Leon: Okey

Mi avvicinai a lui per dargli un bacio a stampo e poi allontanarmi e per guardarlo

Leon: Lo sai se non chiudi la porta del bagno sarà difficile che io me ne vada
Violetta: Bhe non è che io abbia tutta questa voglia di farti andare via

Dissi guardandolo quando da fuori si sentirono dei passi...e una voce maschile chimarmi...mio padre!

Violetta: Oh no papà!
Leon: Io vado ciao
Violetta: Cia...

Mi diede un altro bacio a stampo per poi prendere la sua maglietta dal pavimento e correre verso la finestra e con un salto sparì. La porta della mia stanza si aprì allo stesso tempo...

Violetta: Papà! Non si usa più bussare?
German: Ah bhe scusami tesoro credevo che stessi ancora dormendo
Violetta: No, per favore esci fuori mi devo cambiare
German: Non ti serve niente? Devo andare?
Violetta: Si grazie!
German: Va bene calma!

Mio padre uscì fuori e io andai nel bagno a farmi una doccia. Quando uscì aprì il mio armadio e indossai una gonna panna di pizzo con il tulle sotto e una maglietta bianca con un cuore sopra dello stesso colore della gonn con su scritto in nero love in corsivo. Misi le scarpe e prima di scendere mi guardai intorno...notai la giacca di Leon sulla mia sedia e mi avvicinai per prenderla...ha ancora il suo profumo...non potei fare a meno di sorridere e la indossai...scesi le scale e presi una fetta biscottata per poi dirigermi verso la porta

Violetta: Buongiorno!
German: Tesoro! Siediti a fare colazione!
Violetta: Emm...no papà vado al bar con Fran e Cami
German: Di nuovo? Ma non si mangia più normalmente qui?
Angie: Dai German lasciala stare

Disse mia zia per poi alzarsi e avvicinarsi a me...

Angie: Esci con Leon?
Violetta: Si perché?
Angie: Ma...non stai con Diego?
Violetta: è una lunga storia zia, te lo racconto stasera
Angie: Aha...

C'era qualcosa nel tono di voce e nell'espressione di mia zia...non era felice per me...sembrava...preoccupata...perché?...di sicuro non perché non le piaceva Leon, da quello che ho visto gli vuole molto bene...e se mia zia fosse gelosa?...se Angie fosse innamorata di Leon?...no no no no che sto dicendo? Lei è mia zia! è più grande di Leon...anche se solo di cinque anni...ma no...no non può essere...uscì di casa e sorrisi appena vidi che Leon era già lì pronto ad aspettarmi...

Leon: Quella è la mia giacca?
Violetta: Aha...

Rise per poi tnedermi il casco. Lo indossai e facemmo come il giorno precedente. Andammo a fare colazione, gli diedi la giacca e poi arrivammo allo studio separati...ero con le ragazze e guardammo tutte quante Leon entrare dalla porta e il solito fun club di ragazze urlanti andargli incontro...patetiche!

Ludmilla: Leon si fa ogni giorno più bello
Violetta: Si lo puoi ben dire

Non mi resi conto nemmeno di quello che dissi, so solo che ad un tratto mi ritrovai gli occhi di Francesca, Camila, Ludmilla e Nata addosso.

Violetta. Emm...cioé lo puoi ben dire che è sempre più presuntuoso! E solo per la sua bellezza! pff!

Ludmilla: Presuntuoso o meno resta perfetto per me!

Disse sorridendo riprendendo a fissarlo...non la sopportavo era così fissata con Leon che mi dava su i nervi! E poi ecco Leon avvicinarsi a noi. Camila gli diede un bacio sulla guancia per salutarlo e anche Nata mentre Ludmilla...

Ludmilla: Ciao Lyon!

Disse saltandole praticamente addosso e avvolgendo le braccia intorno al suo collo come una piovra...

Ludmilla: Come stai!?

Chiese urlando mentre lo strangolava

Leon: Emm...bene Ludmilla ma...
Violetta: Non vedi che lo stai strozzando? Lascialo respirare!

Dissi prendendo il braccio di Ludmilla allontanandola da lui...ancora una volta gli sguardi meravigliati delle ragazze erano su di me...e io fissai il pavimento...

Francesca: Ciao Leon

Disse lei sorridendogli per poi dargli un bacio sulla guancia e abbracciarlo. L'abbraccio di Francesca era più normale, e Leon sorrise ricambiandolo.

Francesca: Ma vai in palestra?

Chiese Fran ancora tra le sue braccia mentre gliele toccava...

Leon: Si cioé ci andavo
Francesca: Wow sei
Violetta: Si Fran abbiamo capito

Dissi prendendo il suo polso per allontanare anche lei da Leon. Cioé gli stava appiccicata da ore!...no okey ore no ma da un minuto come minimo si!

Maxi: Hey Leon anche tu hai leizone con Beto?

Chiese Maxi arrivando alle sue spalle

Leon: Si perché?
Maxi: Ce l'ho anche io ci andiamo insieme?
Leon: Si okey...ci vediamo ragazze
Ragazze: Ciao!

Maxi si portò via Leon, e io corsi nell'aula di Gregorio per evitare domande delle ragazze

Francesca: Hey no! Aspetta!!!

Disse Fran correndomi dietro e raggiungendomi. Mi prese il braccio mentre continuavamo a camminare...

Francesca: Com'è che sei così gelosa di Leon?
Violetta: Che?! Io?! Gelosa?!!? Hahahah

Iniziai a ridere nervosamente e...si anche eccessivamente...sembravo un'oca...

Francesca: Okey smettila di ridere!

Disse le seria non sopportando la mia ristata...la capisco non la sopportavo neanche io...

Francesca: Tanto prima o poi me lo dirai...

Aha...contaci Fran...sembrava quasi una minaccia...mi sentii afferrare il polso e mi voltai...e prima che potessi pronunciare il nome della persona che avevo davanti, questa mi interruppe...ovviamente...

Violetta: Ludmi...
Ludmilla: Che fai?
Violetta: Mi preparo per la lezione prima che arrivi Gregorio e ci ammazzi
Ludmilla: No non mi riferisco a questo! Tu cerchi di ostacolare la mia storia Leon!

Storia?! Ma quale storia?! Quella nella sua testa?!...Datele il numero di un buon opsicologo per favore...

Ludmilla: Non ti devi intromettere tra me e il mio futuro ragazzo!

Futuro ragazzo?! No ora scoppia a ridere...oh Ludmilla se solo sapessi che Leon appartiene a me...e che non te lo cederei neanche tra cent'anni dovessi lottare con le unghie con i denti per tenerlo!

Violetta: Va bene Ludmilla, l'ho fatto solo perché volevo che tu guadagnassi punti con lui e quello non era il modo giusto ma se non vuoi più che io ti aiuti va bene...

Dissi annuendo col capo e sorridendole

Ludmilla: Oh....emm...va bene...

Mi si allontanò sbattendomi i suoi capelli in faccia...capelli che in quel momento avrei usato volentieri per pulire il pavimento!...no ma che sto dicendo?!...Non sono mai stata così...aggressiva...però sento qualcosa pulsare nelle mie vene quando la sento parlare così...definitivamente posso affermare che oltre l'amore, adesso so benissimo che cos'è la gelosia...ora dovrò solo riuscire a dominarla...come se fosse cosa da niente...se certo...finita l'ora di lezione con Gregorio mi diressi verso l'aula di Beto dove vidi uscire Maxi e Braco seguiti da altri ragazzi. Mi poggiai alla porta aspettando che Leon uscisse ma...non uscì. Stavo per andarmene quando qualcuno mi tira per il polso e mi fa entrare. Era Leon che mi cinse la vita facendomi poggiare al mure e chiudendo la porta con il piede. Gli sorrisi e lui poggiò la sua fronte sulla mia...

Leon: Cercavi qualcuno?
Violetta: Leon è pericoloso! qui possono vederci

Dissi ridendo mentre istintivamente le sue braccia avvolsero il suo collo

Leon: Non hai detto anche tu che il pericolo è eccitante?

Prima che potessi rispondergli si impossessò delle mie labbra facendomi chiudere gli occhi e ricambiando. So che è stupido ma amo il suo modo di riuscire a possedermi, di farmi sentire sua, di farmi sentire intoccabile per chiunque altro. Le sue labbra continuavano a muoversi famelicamente sulle mie e io non potei fare a meno di ricambiare e stringere di più la stretta intorno al suo collo per sentire il suo petto posarsi sul mio. Il forte rumore della porta ci spinge a smettere di baciarci e dedicare la nostra attenzione alla persona che era entrata...cominciavo davvero ad odiarla per questa continua interruzione...

Violetta: Zia!
Angie: Scusatemi ma...dobbiamo parlare...

Leon fece scivolare le mani dalla mia vita mettendosi dietro di me e abbracciandomi da dietro, per poi poggiare il mento sulla mia spalla...

Violetta: Emm...si...suppongo tu voglia parlare di ieri sera...

Dissi imbarazzata chinando il capo...

Angie: No...voglio parlare con Leon
Violetta: Oh...va bene di che cosa?
Angie: è una cosa che riguarda solo me è lui...
Violetta: Ma io...
Angie: Per favore Vilu...

Mi disse lei indicando la porta con il capo. Leon mi lasciò lentamente la vita. Ero confusa...guardai un ultima volta Leon e poi mia zia per poi uscire...Appena io uscii mia zia chiuse la porta. Mi allontanai da questa cominciando a camminare nervosamente in cerchio nel mezzo del corridoio...ma cos'avranno da dirsi di così importante?! Perché io non potevo ascoltare?!...sono chiusi lì dentro da ormai tre minuti minimo pensai fissando il mio orologio...se che non è corretto origliare ma...non ce la facevo. Avvicinai il mio orecchio alla porta mentre dal rettagolo trasparente di questa potevo vedere mia zia camminare nervosamente avanti e indietro

Leon: Angie puoi stare tranquilla!

Disse lui prendendole le spalle per farla fermare...

Leon: Ti ho detto che Vilu non sa niente...

Niente di cosa?...mia zia sospira e gli sorride...

Angie: Sai...in questo momento avrei bisogno di un tuo abbraccio...

Sentì un nodo alla gola quando vidi Leon sorriderle e abbracciarla mentre lei ricambiava. Presi coraggio e aprì la porta entrando nella stanza...mi fermai a pochi passi da loro e incrociai le braccia al petto

Violetta: SI PUO' SAPERE COS'è CHE NON SO!?

   
 
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