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Autore: Ink_    13/06/2013    4 recensioni
«Mi dispiace» disse solamente. Rimasi per un attimo interdetto, poi capii a che cosa alludesse
«Non importa,davvero! Avrei solo preferito che me ne avessi parlato prima, tutto qui. E’ tutto a posto»
«Sì che importa» disse con rabbia «Importa eccome, perché è tutto dannatamente vero!»
«Cosa significa che “
è vero”?!» 
(...)
«Se non posso convincerti con le parole, posso farlo con i fatti» sospirai al suo orecchio.
Non replicò quando lo sospinsi lentamente verso il pavimento di pietra.

(...)
Lo sentii agitarsi tra le mie braccia nel tentativo di liberarsi, strinsi più forte.
{Harry/Draco ♥ hurt/comfort}
Genere: Angst, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter | Coppie: Draco/Harry
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: PWP | Contesto: Da VII libro alternativo
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Disclaimer: I personaggi citati sono esclusiva proprietà di sua altezza J.K Rowling, io mi limito a prenderli in prestito e a torturarli psico- fisicamente costringendoli a comportamenti improbabili.
Avvertimenti: Storia ri-pubblicata. Non azzardatevi a segnalarmi per plagio!
Note: Drarry, Slash :3, accenni inesistenti e inutili a Harry/Ginny. SeventhYear!AU; protective!Harry, hurt!Draco
 

Try
{happy ending exists only in fairy tales}

 

 
“Where there is desire
There is gonna be a flame
Where there is a flame
Someone’s bound to get burned
But just because it burns
Doesn’t mean you’re gonna die
You’ve gotta get up and try”

-Try, P!nk

 
«Eccoti finalmente! Credevo non arrivassi più» dissi sollevato nel vederlo giungere verso di me.

«Qualcosa non va Harry?» chiesi notando la sua espressione: un misto fra preoccupazione, rabbia e tristezza. Mi fissò di rimando con i suoi grandi occhi verdi incorniciati da quei buffi occhiali

«Mi dispiace» disse solamente. Rimasi per un attimo interdetto, poi capii a che cosa alludesse

«Non importa, davvero! Avrei solo preferito che me ne avessi parlato prima, tutto qui. E’ tutto a posto» dissi allungando una mano per carezzargli la guancia. L’allontanò con un colpo secco, costernato lasciai la mia mano sospesa a mezz’aria «Sì che importa» disse con rabbia «Importa eccome, perché è tutto dannatamente vero!»

«Cosa significa che “è vero?”» mormorai preoccupato «Ti sei davvero innamorato della Rossa e vuoi stare davvero con lei?» chiesi allarmato

«No, no, no!» disse scuotendo la chioma scura e prendendo le mie mani nelle sue «Io non la amo! E non voglio stare con nessun altro che non sia tu, Draco, ma sono stato costretto a farlo!» quelle parole mi colpirono con l’intensità di uno schiantesimo

«Costretto?»  ripetei sedendomi automaticamente sul pavimento della Torre di Astronomia, seguito da Harry che si inginocchiò di fronte a me

«Sì, Draco, costretto. Tutto questo è diventato troppo pericoloso, per tutti e due e io non voglio che tu soffra» disse accarezzandomi i capelli. Questa volta su il mio turno di scansarlo bruscamente, mi alzai in piedi e diedi sfogo a tutta la mia rabbia

«Non vuoi che io soffra? Non vuoi che io soffra!?» gridai «Troppo tardi Harry! Troppo tardi! Non puoi capire l’inferno che ho passato! Quanto ho sofferto per imparare a convivere con questo amore, il male che mi faceva conoscere spocchiose purosangue pronte ad infilarmi un anello al dito alla prima occasione, vivendo nell’angoscia che il mio destino fosse legato a una di loro e non a te! Cosa credi che abbia provato quando ho sentito che Harry Potter si era innamorato di Ginevra Weasley, eh? Ho pensato che mi avessi tradito e ingannato per tutto questo tempo, ma no! Mi sono convinto che fossero solo voci di corridoio, chiacchiere! Mi sono convinto che tu mi amassi davvero!»

«Ed è così!» mi interruppe urlando «Io ti amo! Ti amo con tutto me stesso! Te l’ho ripetuto milioni di volte e lo rifarei ancora se servisse a convincerti che lo sto facendo solo per te»

«Per me? Mi stai lasciando dannazione! L’unica persona che abbia mai dato un senso alla mia vita mi sta abbandonando con la scusa del “lo faccio per proteggerti”? Da cosa poi? Da cosa vuoi proteggermi?» abbaiai mentre le lacrime cominciavano a rigarmi il viso

«Da Voldemort!» disse a voce bassa, con disprezzo «Sai che ho accettato il tuo marchio, ma questo non significa che mi fidi di lui! Quel bastardo ti controlla e se scoprisse che del nostro legame potrebbe usarti per arrivare a me!»

«Ah, è così che la metti? Hai paura di rischiare la pelle»

«No! Ho paura che per arrivare a me faccia del male a te! Non potrei sopportarlo!» disse prendendosi la testa tra le mani, mi inginocchiai davanti a lui e gli sfilai delicatamente gli occhiali rotondi

«Morirei piuttosto che consegnarti nelle sue viscide mani» dissi con fermezza. Harry mi accarezzo delicatamente il viso asciugandolo, mentre piccole gocce salate percorrevano il suo

«Ed è questo che voglio assolutamente evitare. La storia di Ginny è una copertura … io voglio proteggerti. Farò di tutto per evitare che ti accada qualcosa. Questa notte partirò alla ricerca degli Horcrux e voglio la garanzia che tu sia al sicuro» disse piano

«Partirai?» chiesi allarmato. Annuì.

«Non voglio che tu vada via … »

«Nemmeno io … ma devo farlo»

«No!» scattai di nuovo in piedi «nessuno ti obbliga! Possiamo scappare e vivere la nostra vita, proprio come la vogliamo noi, senza guerre e Signori Oscuri che ci inseguono»

Scosse la testa affranto «Non hai idea di come lo desideri, ma non abbiamo via di scampo» arretrai in preda al panico
«Harry, ti prego provaci» un singhiozzo strozzato lacerò il silenzio che era sceso tra noi, lo avvolsi tra le mie braccia, stringendolo forte la petto per paura che potesse scivolare via da me da un momento all’altro

«Provaci» ripetei singhiozzando con lui

«Ci ho provato, ma non c’è soluzione migliore»

«Potremmo andarcene … e cominciare a vivere sul serio, come amanti veri e non come due criminali che si devono nascondere negli stanzini nelle scope per amarsi» proposi specchiandomi nei suoi occhi smeraldini. Appoggiò il capo sul mio petto e respirò profondamente «Mi mancherà il tuo profumo Draco» aveva dunque deciso, se ne sarebbe andato. Imbarcato in qualche missione suicida e mi avrebbe lasciato qui, solo. Di nuovo.

«Harry, se è vero cha mi ami, provaci! Prova ad essere felice con me per una volta … »

«Una volta?» chiese sbalordito fissandomi intensamente  «Draco Malfoy, da quanto ho capito si amarti la mia vita non è stata più la stessa, non ho mai vissuto niente di più bello ed intenso del nostro amore! A cosa credi che pensi quando evoco il mio Patronus? A te! Il mio principe dagli occhi d’argento» disse facendomi sorridere «Per me è lo stesso ed è per questo che non voglio che finisca» sospirai affondando il viso nei suoi capelli corvini. Mi stinse forte le braccia intorno al torace  «Neanche io Draco, neanche io» 

Restammo così per un po’, a stringerci disperatamente nel tentativo di prolungare quell’attimo il più possibile e pregando silenziosamente che l’alba non giungesse mai. Chiusi gli occhi e mi abbandonai alla sensazione di pace e gioia che la sua vicinanza mi trasmetteva, estraniandomi da tutto il resto. Lo sentii agitarmi tra le mie braccia nel tentativo di liberarsi, strinsi più forte.

«Devo andare» disse piano, guardandomi con tenerezza

«No» dissi fermamente. Sembrò irritato e la cosa mi ferì

«Verrò con te» continuai fermamente

«Non ci pensare nemmeno» disse a denti stretti

«Troppo tardi- dissi scattando in piedi e dirigendomi verso la porta. Harry mi afferrò saldamente per il braccio, esercitando più pressione di quanta ne servisse «Tu non verrai con me» scandì le parole lentamente, come se stessa parlando ad uno stupido, ma io non lo ero e stavo cominciando a capire

«Non mi vuoi, vero?» disse aspramente. Con un  verso furioso mi attirò verso di lui, per poi schiacciarmi contro una colonna di pietra. Mi fissò dritto negli occhi, abbassando lievemente lo sguardo vista la mia altezza inferiore, lacrime amare continuavano a scivolargli lungo le guance contratte per la rabbia

 «Perché non capisci!» gridò ad un centimetro dal mio viso, sbattendo violentemente il pugno contro la colonna e facendo tremare il mio corpo per il contraccolpo «Perché rendi tutto così difficile? Ti amo, voglio proteggerti e per farlo devo allontanarti da me! Lo capisci che se fosse per me scapperemmo seduta stante in qualche luogo isola della Gran Bretagna, insieme? Ma non dipende da me e l’unico mezzo in mio possesso che mi garantisce di rivederti è questo! Credi mi renda felice separarmi da te?»

Rimasi immobile, lasciando che si sfogasse. Lacrime lucenti solcavano il suo viso, mi addolorava vederlo così, ma non potevo permettere che una stupida guerra ci separasse, dovevo fare il possibile per convincerlo a restare con me, o almeno a portarmi con lui.

Colmai la poca distanza che ci divideva con un bacio, nel disperato tentativo di trasmettergli tutto il mio amore e la mia paura di perderlo. Harry rispose appassionatamente alla mia richiesta, sentii fluire in me le sue preoccupazioni e i suoi desideri; gli allaccia le braccia intorno al collo e approfondii quel contatto che, certamente, mi sarebbe mancato da morire.

«Provaci» sussurrai quando ci dividemmo per riprendere fiato

«No» disse fermamente riallacciando le sue labbra alle mie. Accarezzai lentamente i suoi capelli scuri, scendendo lentamente verso il suo collo, le spalle … slacciai velocemente la sua cravatta rosso-oro e la camicia immacolata, scoprendo il suo petto ampio e possente

« Draco … » cominciò intuendo dove volevo andare a parare

«Se non posso convincerti con le parole, posso farlo con i fatti- sospirai al suo orecchio. Non replicò quando lo sospinsi lentamente verso il pavimento di pietra.

«Provaci- insistetti tra un bacio e l’altro

«No- vezzeggiai il suo collo con una scia di baci leggeri come ali di farfalla, mentre con le mani armeggiavo abilmente con la cintura dei suoi pantaloni. Lo sentii ridacchiare

«Non ti arrendi?»

«Perché dovrei?» assaporai ancora un volta il dolce nettare delle sue labbra, accarezzandole lievemente con la punta della lingua.

«Per-perché non riuscirai … a convicer … mi» ansimò quando presi a sfiorare la parte più sensibile del suo corpo, dove tutti i suoi desideri erano stati chiamati a raccolta. Continuai a lungo e lentamente, nel tentativo di farlo cedere, continuando a sussurrare “Provaci” sperando che la mia preghiera venisse esaudita, ma puntualmente venivo sconfitto da un “No”, sempre più vacillante e flebile.

Feci un altro tentativo: «Provaci Harry» mormorai fissandolo negli occhi verdi carichi di lussuria. Mi afferrò per le spalle e in un attimo mi ritrovai schiacciato tra il suo peso e il pavimento ghiacciato

«No» ripeté ancora una volta «E non mi farai cambiare idea in questo modo» concluse alzandosi. Mi sedetti di scatto, chinando il capo per nascondere le lacrime intrise di disperazione che mi rigavano il viso. Sentii le calde dita di Harry avvolgere il mio mento e sollevarvi il viso verso il suo

«Se non posso averti per sempre, sii mio almeno per quest’ultima notte» implorai accarezzando il suo viso combattuto con lo sguardo

«Se ti accontentassi il nostro distacco sarebbe molto più doloroso, lo sai» mi ammonì

«Non mi importa. Io voglio essere felice adesso,non domani e non mi interessa se quando mi sveglierò domattina tu non sarai al mio fianco,perché ti voglio adesso- dissi tra i singhiozzi. Questo sembrò piegare la sua irremovibile decisione poiché i suoi occhi glaciali si sciolsero, diventando due pozze di lussuria che mi fissarono fameliche.

Mi prese per le spalle e mi spinse verso il pavimento.
 

 
Quella notte fu la più bella della mia vita.

Mi godetti ogni carezza, bacio o sguardo acceso di passione che il mio amante mi regalò nell’oscurità, come se fosse l’ultimo … fino all’alba quando, finalmente, mi sentii completo. Ma la consapevolezza dell’abbandono aleggiava pressante su di me, dovevo accettare il fatto che tra pochi minuti la mia sola ragione di vita si sarebbe svegliata e sarebbe partita per una missione di cui non era certo l’esito e da cui, nel peggiore dei casi, non avrebbe fatto ritorno. Lo guardai nuovamente, il suo capo appoggiato sul mio petto nudo, le iridi smeraldine nascoste dalle palpebre, le labbra socchiuse da cui filtrava lentamente il suo respiro, i capelli neri e spettinati accarezzati dalla giochi di luce dell’alba. Dubitavo che potesse esistere creatura più perfetta al mondo.

«Provaci, Harry. Pensaci, prova ad immaginare di svegliarti ogni mattina così, invece che ritrovarti accampato in qualche antro sperduto. Non sarebbe meraviglioso?» sussurrai al ragazzo addormentato guardando il sole farsi largo tra le tenebre

«A me piacerebbe. Continui a ripetere che devi proteggermi, ma perché non provi a vedere la cosa dal mio punto di vista? Anche io voglio proteggerti da tutto questo male che ci affligge, perché non provi a rendermi le cose un po’ più semplici?» dissi ancora. Dalla bocca del mio amante uscì un rantolo che preannunciava il suo risveglio, questo significava che il mio tempo era scaduto. Stinsi il suo corpo caldo in un ultimo e disperato abbraccio, poi chiusi gli occhi e mi finsi addormentato, non volevo guardarlo negli occhi mentre se ne andava, volevo conservare quella celestiale immagine: lui, perfetto, disteso sul mio petto e protetto dal mio abbraccio.

Con un grugnito sì alzò, districandosi dalla mia stretta. Mi sforzai di apparire addormentato, regolando pesantemente il respiro, nonostante il mio cuore battesse all’impazzata, le dita leggere di Harry mi accarezzarono le guancia. Lo sentii chinarsi verso di me per sussurrarmi poche dolorose parole all’orecchio

«Ti amo, non dimenticartelo mai» la sua voce era roca e rotta dal pianto e dai singhiozzi, alcune lacrime amare mi macchiarono il viso. Mi sentii avvolgere dal suo abbraccio caldo, leggero come un sospiro per non rischiare di svegliarmi. Il desiderio di stringerlo a me, di implorarlo di non lasciarmi e di baciarlo fino allo sfinimento era quasi doloroso, ma dovevo resistere. Se avessi aperto gli occhi e l’avessi visto così, piangente e sofferente, non sarei mai riuscito a scacciare quell’orribile immagine dalle mente e il dolore ad esso correlata sarebbe stato schiacciante. Mi lasciò andare delicatamente ed il fruscio dei vestiti, il pianto silenzioso di Harry e il mio respiro tremante furono gli unici suoni che riempirono il silenzio immobile della Torre di Astronomia. Il rumore leggero dei suoi passi mi preannunciò che si stava avvicinando a me, cercai di rimanere il più immobile possibili, anche quando si chinò e mi lasciò un ultimo e disperato bacio sulle labbra socchiuse. Rimasi fermo nonostante ogni singola fibra del mio corpo mi spingesse e rispondere a quella muta richiesta. Interruppe quel contatto troppo presto ed aprì la porta facendola cigolare, socchiusi gli occhi incapace di resistere e scorsi la sua figura scura e sfuocata sparire nell’o, lasciando che le lacrime mi rigassero il viso:

«Provaci» mormorai a vuoto, l’unica risposta fu l’eco dei passi affrettati di Harry che correva giù per le scale.
 
 
________
La domanda fondamentale è: perché mi metto a scrivere Drarry quando ho ventordici cose da finire?

Tuttavia quando l’ispirazione bussa alla tua porta è maleducazione non rispondere.

Onde evitare spiacevoli convenienti che si sono verificati già in passato, ci tengo a sottolineare che il sottotitolo non è stato messo a caso, ma per evidenziare che questa storia non avrebbe avuto un lieto fine. Pertanto se vi aspettavate che Harry si portasse Draco dietro, mi dispiace, ma le cose qui non vanno così, se il finale non vi è piaciuto, la colpa non è mia. Non tutti i gusti sono alla menta.

Detto ciò, spero che la storia vi sia piaciuta.

Kissh kissh!
 

Hope you liked,
hope you review,
remember how much Ink loves you!

 
 
 
   
 
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