13/06/2013
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La ragazza entra con passo esitante nella luminosa e triste stanza dell’ospedale; sul letto è steso un ragazzo castano, con gli occhi chiusi, una mascherina dell’ossigeno sul volto e una flebo attaccata al braccio.
Bip, bip, bip.
L’elettrocardiogramma vicino al letto scandisce il tempo con i suoi suoni corti e penetranti, che rimbombano nella testa della giovane.
Lei osserva il ragazzo steso, sa che, se fossero aperti, gli occhi sarebbero azzurri.
Bip, bip, bip.
Si siede su una poltroncina grigia accanto al letto, accarezza la mano del malato.
-Sai, Louis, avrei voluto dirti tante cose- esordisce -ma non l’ho fatto. Non ho parlato quando avrei dovuto.-
Si sistema meglio sulla sedia e continua: -Ti ricordi quando ci siamo conosciuti? Avevamo undici anni-
Una ragazzina stava correndo per il corridoio della scuola, in ritardo per le lezioni, quando sbattè contro un ragazzo più alto di lei, e cadde a terra. Rossa in volto, accettò la mano che il ragazzino le porgeva.
–Mi… mi dispiace, non guardavo, stavo correndo, sai, sono in ritardo, e…- cercò di scusarsi, ma quello la interruppe.
–Non ti preoccupare, non fa nulla- disse –io sono Louis, tu sei..?-
Lei arrossì ulteriormente e rispose: -Emma, piacere.-
Louis sorrise e disse: -Il piacere è tutto mio, Emma.-
Quel ragazzo le piaceva, ma non lo disse, per non far brutta figura.
Bip, bip, bip.
-E poi,- continua Emma –mi ricordo benissimo quando mi presentasti la tua fidanzata, a sedici anni.-
-Emma! Emma!- Louis chiamò l’amica.
Lei si girò, con gli occhi che brillavano, come facevano ogni volta che era insieme a lui. –Sì, Louis?- chiese.
Lui sorrise e le disse: -Volevo presentarti Holly.- Una ragazza spuntò da dietro di lui e tese la mano ad Emma, e le disse: -Sono la sua fidanzata.-
La ragazza guardò interrogativa Louis, mentre sentiva il cuore spezzarsi un poco. –Da quando hai una fidanzata?- chiese.
L’amico si grattò la nuca imbarazzato e disse: -Beh, da poco più di un mese.-
Emma sorrise, trattenendo le lacrime, e disse: -Complimenti, ma ora devo proprio tornare a casa.-
Andò via, senza aspettare risposta, lasciando che il dolore le invadesse il viso bagnandolo.
Lei sarebbe voluta essere la ragazza di Louis, ma non lo disse, perché lui sembrava così felice con Holly.
Bip, bip, bip.
-Sai, Louis, Holly mi aveva anche minacciato, ma tu non lo sai…- dice con aria triste la ragazza.
Era passato ormai un anno dal fidanzamento di Louis e Holly, quando quest’ultima fermò Emma fuori dalla scuola.
–Ti serve qualcosa, Holly?- chiese Emma.
–Senti, vado subito al punto- rispose quella sprezzante –non ti avvicinare a Louis. So che voi siete amici da qualche anno, e prima girava anche la voce che voi steste insieme. Stagli alla larga, o sarà peggio per te. Lui è mio, chiaro?-
L’altra ragazza, che aveva ascoltato in silenzio e con gli occhi sgranati, annuì.
Avrebbe voluto raccontare tutto a Louis, ma non lo fece, non le avrebbe creduto.
Bip, bip, bip.
Emma stringe la mano di Louis e dice: -Poi, quando vi lasciaste si sistemò tutto. Ma ti ricordi quella serata al cinema, un anno fa?-
Louis aveva invitato Emma al cinema, un appuntamento da amici.
–Che vediamo?- chiese lei.
–“Non aprite quella porta”, un horror. Sei contenta?- disse l’amico.
–Oh, no! Lo sai che odio gli horror, Lou!- protestò.
–Ti proteggerò io, non ti preoccupare.- le rispose il ragazzo.
Durante tutto il film Emma rimase avvinghiata al braccio di Louis, per non guardare il terribile film.
Verso la fine lui protestò: -Em, mi stai polverizzando il braccio!-
Lei lasciò la presa e si scusò: -Scusa Lou, ma fa paura.-
Louis la guardò negli occhi e, spinto da un desiderio nascosto, la baciò. Lei ricambiò il bacio, emozionata, perché erano ormai anni che lo aspettava, ma l’amico si staccò poco dopo.
–Scusami, non so che mi abbia preso- le disse.
Lei lo rassicurò, ma in realtà voleva quel bacio.
Bip, bip, bip.
Emma sospira e si asciuga una lacrima. –Oh Louis, non sai quanto mi dispiace di aver litigato con te per quella sigaretta che ti sei fumato, l’altro giorno. Se non l’avessi fatto magari qualche ora fa tu saresti stato con me, a mangiare una pizza, e non avresti fatto quest’incidente. Ora stai morendo e le ultime cose che ti ho detto sono state insulti. Avrei voluto dirti che ti amavo, dal primo momento in cui ti ho visto, e ti amo ancora, adesso che abbiamo diciannove anni.-
La ragazza ormai ha il volto pieno di lacrime e singhiozza, disperata.
-Sai, ti amo anch’io Emma.-
La ragazza alza la testa e, incredula, si fa baciare dal ragazzo che ha sempre amato, Louis.
Perché anche lui, nonostante tutto ha taciuto tante cose.
Ma ora possono dirsi tutto, hanno superato anche la morte.
SPAZIO AUTRICE
Allora, questa è la mia prima one shoot, spero vi piaccia. Mi ci sono impegnata, ma non mi convince molto... Se potete, lasciate delle recensioni, positive o negative, accetto tutto, basta che sia qualcosa di costruttivo. IL capitolo della FF è quasi finito, lo posterò presto.
Grazie per aver letto :)
Donut