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Autore: C r a z y    13/06/2013    3 recensioni
Ron e Hermione diventano i protagonisti della fiaba ”La bella addormentata“.
Questa volta però non ci sarà Harry a fare da terzo in comodo come spesso e volentieri è già successo e quindi i due innamorati potranno vivere felici e contenti
Un'altra rivisitazione di una fiaba in modo potteriano
Questa storia fa parte della serie "Quando le fiabe incontrano una Potterhead"
Genere: Parodia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
- Questa storia fa parte della serie 'Quando le fiabe incontrano una Potterhead'
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Questa storia fa parte della serie Quando le fiabe incontrano una Potterhead

Tanto tempo fa, in un paese lontano lontano, vivevano un re e una regina che desideravano moltissimo una figlia. E il loro desiderio fu esaudito: nacque loro una bambina che chiamarono Hermione. Per festeggiare la nuova nata diedero una grande festa. Su invito dei sovrani tutto il regno, vestito dei suoi migliori abiti, andò alla festa portando doni per la bimba.
Re Arturh, che regnava nel paese vicino, arrivò con il figlio Ron al seguito. Da tempo i due re bramavano di unire i loro regni per mezzo di un matrimonio tra i loro figli. E in quell'occasione annunciarono il fidanzamento del principe Ron e della principessa Hermione.
Nel bel mezzo della festa arrivarono tre minuscole streghette per porgere i loro doni alla piccola principessa.
«Io ti donerò la bellezza» disse Ginny mentre la bacchetta volteggiava sopra la culla.
«Il mio dono sarà una voce dolcissima» disse Luna. Ma quando la terza strega, Cho, stava per offrire il suo dono. Vi fu una luce accecante e poi comparve la malefica Lavanda. Era furente perché non era stata invitata ai festeggiamenti.
«Voglio fare anch'io un dono alla bambina» annunciò
«Lei crescerà in grazia e bellezza, amata da tutti quelli che la conoscono. Ma prima che cali il sole sul giorno del suo sedicesimo compleanno, si pungerà un dito con il fuso di un arcolaio... e morirà!» concluse. La povera regina prese la sua bimba dalla culla e la strinse forte a sé, come per proteggerla dalle terribili parole della strega. Le guardie circondarono Lavanda e le puntarono contro le lance, ma con la sua potente magia lei si circondò di fiamme e scomparve in una nuvola di fumo. Cho, che non aveva ancora offerto il suo dono, agitò rapidamente la sua bacchetta sopra la bimba dicendo: «Re e regina non disperate! Anche se non posso annullare questa terribile maledizione, posso essere d'aiuto». Poi, mentre la bacchetta creava magici disegni nell'aria, disse: «Dolce principessa, un fuso ti pungerà il dito, ma non morirai; ti addormenterai e dormirai fino a quando non riceverai il primo bacio d'amore» Re Stefano, ancora atterrito per la vita della figlia, ordinò che lo stesso giorno tutti i fusi e gli arcolai del reame venissero bruciati. Le tre streghe non erano sicure che questo sarebbe bastato a proteggere la principessa, così persuasero il re e la regina a permettere loro di nascondere la piccola: l'avrebbero portata a vivere in mezzo alla foresta e si sarebbero tutte travestite da babbane. E così per sedici lunghi anni, la principessa, chiamata Rosaspina dalle tre streghe, crebbe nascosta in una capanna di taglialegna, avendo come compagni gli uccelli e le creature del bosco. In tutto questo tempo, Lavanda cercò di trovare la ragazza, ma invano, perché le streghe la tennero ben nascosta. Vissero come comuni babbani, e non usarono mai la magia nel timore che, se lo avessero fatto, Lavanda avrebbe potuto scoprirle.
Il giorno del sedicesimo compleanno della principessa, Ginny , Luna e Cho vollero farle la sorpresa di una torta e di un abito nuovo. La mandarono a raccogliere bacche nel bosco, quindi si misero al lavoro per preparare una torta e cucire un vestito. La torta riuscì un disastro e il vestito orribile.
«Vado a prendere le bacchette magiche» disse Cho sconfortata.
«Penso che tu abbia ragione» fece eco Luna. Con la magia, infatti avevano sempre fatto tutto, ma non erano molto brave senza di essa. Le bacchette trasformarono la torta in un capolavoro di pasticceria mentre il vestito diventava splendido. Sfortunatamente Lavanda aveva contatti stretti con il Ministero e la loro magia fu intercettata. Nel frattempo il principe Ron, che per puro caso stava passeggiando nel bosco, udì un dolce canto. Cercando colei che cantava, trovò Rosaspina che danzava con le creature del bosco, e si unì a loro. Cantando insieme, il principe e la fanciulla si innamorarono all'istante l'uno dell'altra. Ma si stava facendo tardi, e Rosaspina doveva andare.
«Quando potrò rivederti?» le chiese il principe.
«Vieni questa sera alla capanna nella foresta» rispose la fanciulla. «Sarò là con le mie zie»
Subito dopo si affrettò verso casa per raccontare a Ginny, Luna e Cho che aveva incontrato un meraviglioso cacciatore e se n'era innamorata. Ma anche le tre streghe avevano delle notizie per lei: «Mia cara, tu sei in realtà la principessa Hermione» cominciò Ginny.
«E stanotte ti riporteremo a tuo padre, il re Stefano. Devi dimenticare quel cacciatore. Non fa per te». Tristemente, la fanciulla si lasciò condurre via dalla capanna prima che il principe Ron vi giungesse. Le streghette l'accompagnarono alla sua stanza nel castello, dove si gettò singhiozzando sul letto. Re Stefano e re Arturh stavano festeggiando il ritorno della principessa, e brindando alla futura unione dei loro figli e dei loro reami. In quel momento l'arrivo del principe Ron interruppe le loro fantasticherie. «Padre» annunciò il giovane agitato. «Ho appena incontrato la ragazza che sposerò. Non la principessa Hermione, ma una contadinella» All'udire questo, re Arturh s'infuriò col figlio, ma tutto fu vano; allora supplicò e adulò, ma non ci fu nulla da fare. Il principe Ron insistette: voleva sposare la fanciulla che amava. E partì per incontrare Rosaspina nella capanna del bosco, lasciando suo padre nello sconforto. In tutto quel tempo la principessa era rimasta sola a piangere nella sua camera. Là Lavanda entrò trasformata in un anello di fumo, lanciò un Imperio alla fanciulla e la condusse in una stanza segreta in cui c'era un arcolaio, l'unico rimasto in tutto il Paese. Hermione tese la mano verso il fuso e si punse il dito. Immediatamente cadde al suolo svenuta.
Le tre streghe la trovarono stesa sul pavimento e la portarono nel più bell'appartamento del palazzo. Le tre streghette decisero di addormentare tutti nel palazzo. Poi volarono via  a cercare il principe Ron, solo lui avrebbe potuto svegliare la principessa. Intanto Ron arrivato nella casetta nel bosco trovò Lavanda ad aspettarlo. Ella lo imprigionò nel suo castello e lo schernì dicendogli che la sua contadinella non era altro che la principessa Hermione , addormentata nel castello del re Stefano! Hermione era condannata a dormire finché il suo bacio non l'avesse destata. Le tre streghe riuscirono a trovare il principe e lo liberarono. Dopo averlo armato della possente Spada di Grifondoro lo aiutarono ad uscire dal castello di Lavanda. Ron corse al castello del re Stefano e trovò le mura sommerse da una foresta di rovi, mentre Lavanda, trasformatasi in un drago stava a guardia del levatoio. Luna fece volare la Spada  diritta nel cuore del drago e lo uccise. Cadendo, il terribile animale riprese l'aspetto di Lavanda. Il principe giunse quindi dove giaceva la principessa Hermione, la baciò delicatamente.... la principessa si destò, sorrise a Ron e tutta la stanza si illuminò. Tutta la corte si destò e davanti agli occhi compiaciuti di re Stefano, della regina e di re Arturh, Ron e Hermione si sposarono e vissero da quel giorno felici e contenti!
  
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