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Autore: CUCCIOLA_83    29/12/2007    2 recensioni
Avete presente quelle persone che cercano d'intromettersi nella vita degli altri? Ecco questa storia parla proprio di questo, di come una storia d'amore possa dare fastidio ad alcune persone con la mente incanalata nelle loro più assurde idee.
Genere: Romantico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Remus/Ninfadora
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Cosa succederà alla nostra coppia preferita? Riusciranno a sfuggire alle grinfie della vecchia megera, e del suo tirapiedi?

Scopritelo! Buona lettura!







Quando Remus riaprì gli occhi non riconobbe il posto in cui si trovava. Era buio e umido, con le pareti di pietra, provò a muoversi, ma le braccia erano bloccate da delle grosse catene

«ma cosa succede?» si chiese.

Qualche immagine confusa cominciò a farsi strada nella sua mente. Avevano suonato alla porta, e lui aveva aperto, un giovane ragazzo gli aveva detto di seguirlo perché Tonks aveva avuto un incidente, poi più niente.

D’un tratto sentì scattare la serratura della porta e una fioca luce entrò nella stanza,

«ben svegliato. Dormito bene?chiese lo stesso ragazzo che si era presentato alla porta

«cosa ci faccio qui? Dov’è Tonks?» chiese Remus cercando di muoversi,

«non ti agitare. Rischi di farti male, e sappiamo quanto puoi essere “delicato” dopo le trasformazioni» disse Ian girandogli in torno

«dov’è Tonks?» chiese nuovamente Remus,

«oh sì, la tua “ragazza”» disse puntando la bacchetta verso l’alto, accendendo piccola luce azzurra, poi fece la stessa cosa sulla parte di fronte a Remus, subito dopo comparve un vetro e dall’altra parte la stessa luce illuminò Tonks, legata ad una sedia con una bacchetta puntata contro il viso,

«Tonks!» urlò, «lasciatela andare!»,

«Remus! Mi dispiace, è tutta colpa mia!» urlò a sua volta Tonks,

«ma che dolci, fate quasi tenerezza» disse Ian, mettendosi tra i due, e con un rapido gesto, fece un taglio sul viso di Remus,

«no! Lurido bastardo lascialo stare!» urlò Tonks, ma il trattamento, per lei, non fu molto diverso, la ragazza che le puntava la bacchetta contro, la zittì con uno schiaffo,

«Tonks! Cosa volete da lei?» chiese Remus,

«io da lei voglio molte cose ma, sfortunatamente, tu sei un notevole ostacolo. Guardati, cosa potrà mai trovarci in uno come te? Vestiti logori, cicatrici su tutto il corpo» disse strappandogli la camicia,

«pensavo che avesse gusti migliori» continuò Ian,

«è quello che gli ho sempre ripetuto per mesi e mesi, ma non ha voluto sentire ragioni» disse Remus sorridendo beffardo,

«non fare lo spiritoso con me!» disse Ian tirandogli un pugno,

«lascialo stare, Remus è un uomo mille volte migliore di te!»urlò Tonks,

«ne sei certa?» chiese Ian per poi sferrare un altro colpo, questa volta verso lo stomaco.

Proprio in quel momento qualcuno entrò nella stanza di Tonks,

«salve signorina, le piace lo spettacolo? E pensare che se non fosse un “ibrido” sarebbe anche passabile. Peccato» disse la Umbridge,

«è tutta colpa sua lurida..»ma il resto della frase fu interrotto dall’ennesimo schiaffo,

«dovrebbe calmarsi un po’ signorina, e starmi a sentire. C’è un modo per far terminare tutto questo, anzi, forse è proprio l’unico modo. Basta che lei rinunci a quell’ibrido» disse la ex professoressa,

«mai!» disse Tonks con fermezza, e Ian diede un altro pugno a Remus,

«fermati, non sei degno di toccarlo!» urlò ancora Tonks,

«non ti preoccupare, ho sopportato di peggio» tentò di tranquillizzarla,

«zitto!» disse il giovane colpendolo ancora,

«vede signorina? Dipende tutto da lei» disse la Umbridge.

Calde lacrime cominciarono a scendere dagli occhi della giovane auror, «non posso rinunciare a lui. Sarebbe come smettere di vivere» disse Tonks,

«amore mio..» sussurrò Remus,

«ma che bel discorsetto, mi voleva commuovere? Fatto sta che voi non potete, e non dovete stare insieme. Gl’ibridi devono essere isolati dal resto della popolazione civile» disse con la sua solita voce stridula,

«la smetta di chiamarlo così»disse ancora Tonks,

«lasciala pure parlare. Lei non può sapere un bel niente. Per queste persone conta solo l’aspetto esteriore, e le così dette razze. Dei sentimenti se ne infischiano altamente. Se volete sbarazzarvi di me, per quello che sono, fate pure. Ormai non ho più rimpianti, non da quando Dora ha riaperto il mio cuore all’amore, lo stesso amore che, forse, voi non avete mai provato. Io amo quella dona più della mia vita, e voi non potrete mai cambiare questo fatto» disse Remus, continuando a guardare negli occhi Tonks, la quale, benché stesse piangendo, continuò a sostenere il suo sguardo,

«ti amo..» sussurrò, e Remus le sorrise,

«ora basta!» urlò Ian, puntando la bacchetta contro Remus, «sono stanco di giocare! Av..» ma non riuscì a finire di pronunciare la maledizione perché finì schiantato contro il muro, di nuovo

«non dovresti giocare con incantesimi di cui non conosci la potenza, ragazzo» disse Moody andando a liberare Remus, e fissando Ian steso a terra. Bill e Arthur, nel frattempo, immobilizzarono la Umbridge e la ragazza che era con lei, per poi liberare Tonks, «tutto bene?» le chiese Bill, lei si alzò di scatto e si diresse verso la vecchia strega,

«c.. cosa vuole fare?» balbettò, ma Tonks non rispose e le diede un pugno che la fece cadere a terra priva di sensi,

«ora sto meglio disse, poi corse da Remus, nell’altra stanza,

«Remus! Come ti senti?» chiese abbracciandolo,

«sto bene. E tu?»chiese a sua volta, lei annuì,

«Hey voi due, quante volte ve lo dovrò ripetere? Vigilanza costante!» disse Moddy,

«non temere Alastor, d’ora in poi non la perderò mai di vista» disse baciandola, Moody alzò gli occhi al cielo ed usci dalla stanza, «andiamo. Le guardie stanno arrivando per fare pulizia. E voi due avete bisogno di cure» disse l’ex auror.

Nella frenesia del momento quasi nessuno si era accorto che Kaelee, non aveva partecipato attivamente alla retata, ma aveva preferito rimanere nell’ombra.

*****

Il soggiorno al San Mungo durò una sola notte, e come promesso, Remus non volle perdere di vista Tonks nemmeno per un minuto, tanto che persino i medimaghi dovettero rassegnarsi a farli rimanere nella stessa stanza.

«amore, dormi?» chiese Tonks,

«no sono sveglio. Ma tu dovresti cercare di dormire» rispose,

«non ci riesco» disse mettendosi seduta, «posso venire nel tuo letto?» chiese ancora Tonks, Remus annuì facendole posto, lei si accoccolo tra le sue braccia,

«ecco, così va meglio» disse, Remus sorrise,

«hai pensato a quello che ti ho chiesto giorni fa? Ti vuoi trasferire da me?» gli chiese.

Remus rimase in silenzio per qualche istante,

«io avrei un’idea migliore. So che questo non è decisamente il posto più romantico del mondo, e prometto che, se vorrai, rifaremo tutto in un luogo più adatto» cominciò,

«dove vuoi andare a parare? Se hai in mente di fare “qualcosa di strano”..» disse Tonks, quasi scandalizzata,

«no, ma cosa vai a pensare..lasciami finire o perderò il filo del discorso. Allora..dov’ero arrivato?» chiese, ma guardando verso Tonks si accorse che si era appena addormenta.

«buonanotte piccola» disse dandole un leggero bacio sulla testa, disse sorridendo.







Allora cosa ne dite?

Siamo quasi giunti alla fine, il prossimo sarà l'ultimo capitolo di questa ff, è stata dura ma ce l'abbiamo quasi fatta ;)

tao tao A presto ;)

   
 
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