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Autore: blueflaws    13/06/2013    8 recensioni
Se c'è una cosa che Harry Styles proprio non sopporta è sentirsi dire, dalle persone, "Io non farò mai". [...]
E, malgrado lo ami, detesta anche Louis.
Perché è il perfetto esempio di ciò che non sopporta.
843 words | Larry
Genere: Angst, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I’ll Never Do (Maybe)

 
 
 
 
Se c'è una cosa che Harry Styles proprio non sopporta è sentirsi dire, dalle persone, "Io non farò mai" perché inevitabilmente saranno le prime a fare esattamente l'opposto di ciò che hanno giurato.
Ed è proprio lì, nello "giurare", il fastidio. Perché lo dicono, quasi lo proclamano, con solennità e saccenza. Come se a loro fosse data la certezza, la presunzione di sapere che "mai" faranno quella cosa.
Harry detesta queste persone. E, malgrado lo ami, detesta anche Louis.
Perché è il perfetto esempio di ciò che non sopporta.
 
Tutto è cominciato con il suo primo tatuaggio, la stella sul tricipite. Harry se l'era tatuata un po’ per gioco, un po’ per l'ebbrezza di avere dei soldi suoi da gestire come voleva. Ma poi le aveva attribuito un significato, una punta per ogni componente della band e quello che era partito come un capriccio aveva assunto un nuovo valore. Louis l'aveva preso in giro un po’ per la banalità del disegno, non per il significato, e aveva dichiarato a tutti, anche al mondo intero che lui, un tatuaggio, non se lo sarebbe mai fatto.
L'ultima volta che hanno fatto l'amore, i tatuaggi sul corpo di Louis erano sedici. Harry li ha contati uno per uno.
 
Le sorelle di Louis sono quattro e Harry sa che lui si preoccupa quattro volte tanto per ognuna di loro. Le ha sempre difese e da bravo fratello maggiore si preoccupa che qualcuno possa fare loro del male.
Per questo ci ha tenuto a informare i genitori di Eleanor circa la sua buona fede e il rispetto che avrà nei confronti della loro figlia. "Non giocherò mai con il cuore delle persone" recitava l'ultimo messaggio inviato alla madre della ragazza.
La sera, però, tra le lenzuola umide e sfatte non è il corpo di Eleanor quello che tiene stretto.
 
Da quando sono stati uniti come band, Harry ricorda di aver sempre visto Zayn con una sigaretta tra le labbra. Che inizialmente fosse di nascosto, per paura del giudizio degli altri, poi in seguito davanti agli occhi di tutti, ricorda sempre l'odore del tabacco che gli sentiva sulle dita e sui vestiti. Ricorda che aveva offerto una sigaretta a tutti e cinque, ma loro avevano rifiutato; Harry per paura che gli sarebbe piaciuta, Liam aveva già un rene fuori uso e non ci teneva a giocarsi anche i polmoni, a Niall semplicemente bastava il cibo.
Louis si era allontanato da Zayn e "Solo l'odore fa vomitare". "Figuriamoci se fumerò mai".
E' passato molto tempo, ma Harry osserva benissimo le dita che stanno rollando una canna. E' quasi inutile dire che non sono quelle di Zayn.
 
Sono in hotel, a Miami, e Paul ha già bussato due volte per avvertirli che la cena sarà servita a breve.
Harry è steso supino al centro del letto, l'Iphone abbandonato tra le lenzuola con lo schermo che si illumina a intervalli regolari ad ogni nuovo tweet sul vine che ha appena postato.
Louis è poco distante, chino sulla valigia alla ricerca di abiti puliti e continua a parlare della giornata appena trascorsa. Ridacchia tra una parola e l'altra. Harry lo trova fastidioso.
Decide di chiudere gli occhi e provare ad ignorarlo, quando il materasso si piega da un lato e l'odore di erba gli invade le narici mentre Louis gli bacia le labbra.
Harry ci prova, ma il gusto è insopportabile e con un leggero 'pop' volta il viso di lato.
Le labbra di Louis si posano sul suo collo e "Che c'è?" ridacchia di nuovo, facendogli vibrare la pelle all'altezza delle corde vocali.
"Puzzi" è l'unica risposta di Harry, mentre si sfila da sotto il suo corpo.
"Oh, andiamo, ce l'hai con me per una sigaretta?"
"Era una canna!"
"Per favore Haz..." anche Louis si è alzato, si stanno fronteggiando dai lati opposti del letto che dovrebbe unirli, non separarli.
"No, finiscila tu, Louis. Se almeno la smettessi, dio, di dire sempre che non farai mai questo o quello. Perché è inevitabile che poi succederà. Non sai dove ti porterà la vita, le scelte che dovrai compiere, ciò che certe situazioni ti spingeranno a fare. Niente è veramente per sempre o impossibile. Perciò smettila, smettila".
Harry ha quasi l'affanno per la foga che ci ha messo nel tirarsi fuori tutto il discorso. Louis ha smesso di ridacchiare da un po’ e tiene stretto al petto il suo cambio d'abiti.
Quando è chiaro che nessuno dei due ha intenzione di aggiungere altro, si incammina lentamente verso il bagno, non sa se per lavare via la stanchezza della giornata, l'odore della canna o le parole di Harry.
L'acqua sta già battendo sulle piastrelle, quando la figura di Louis ritorna sulla porta del bagno ed Harry lo vede nitidamente, lo sguardo che ha imparato a temere, e vorrebbe impedirgli di dire quelle parole, ma ormai non ne ha più la forza.
"Hai ragione, le cose cambiano. Ma tu ed io saremo per sempre".
Harry lo sa, mentre osserva la schiena del suo ragazzo sparire di nuovo, che sarà proprio quel "per sempre" la prossima cosa a cambiare.
 
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Note:
Ecco qui una piccola riflessione dopo aver visto le foto dei ragazzi sullo yacht a Miami.
Tutto il discorso che fa Harry è essenzialmente quello che penso io, e Louis è sempre il mio capro espiatorio. E non ho ancora finito con lui XD
Grazie a chi leggerà e vorrà lasciare un parere :)
 
Alla prossima,
Elena

   
 
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