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Autore: _becks1725    13/06/2013    5 recensioni
Sono una di quelle persone che ama stare nel suo rifugio segreto per ore, con le cuffia alle orecchie, assorta nei propri pensieri.
Sono senza alcun dubbio una persona complessa.
Credo anche di non essere in grado di trasmettere ciò che provo, e questo mi fa stare male, perchè non riesco a dimostrargli quanto lo amo e quanto ci tengo a lui.
“La cosa che più mi preoccupa è che ho paura di non essere importante per te. Ho pensato che ti sei pentito di me” era un po’ agitato.
“No.. Tu sarai sempre la mia unica certezza. Ti amo Liam” le parole mi uscirono dal cuore.
“Ti amo anch’io Zayn” disse felice.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Liam Payne, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                               My Thoughts

‘Un uomo non è pigro, se è assorto nei suoi pensieri;
esistono un lavoro visibile ed uno invisibile.
Victor Hugo’

Sono una di quelle persone che ama stare nel suo rifugio segreto per ore, con le cuffie alle orecchie, assorta nei propri pensieri.
Già, mentre molti hanno come hobby scrivere, leggere, suonare, cantare, il mio hobby è pensare.
Forse non è un hobby, ma un lavoro a tempo pieno.
I miei pensieri prendono tutto il mio tempo, e spesso, vagando nella mia mente, mi capita di non prestare attenzione e di non ascoltare chi mi sta intorno.
Pensare molto, forse, gioca a mio sfavore. Per molti è un mio grande difetto, per me ogni tanto è una grande risorsa.
I miei pensieri partono sempre dall’elemento più banale e arrivano all’argomento più complesso.
Io sono senza alcun dubbio una persona complessa. Sono capace di crearmi i problemi anche quando non ci sono, e la mia autostima è pari a sottozero.
Tutti mi vedono come una persona figa, ribelle, con un carattere forte, forse perché fumo, o forse, solo perché io appaio così e voglio che sia così.
Ma sono tutto il contrario.
Io sono una persona tranquilla, debole ma non troppo, sdolcinata se serve, simpatica, silenziosa e timida.
Non mi piace parlare, e non sono neppure eccellente nel conversare. Ma questo non mi ha impedito di trovare un fidanzato, anche se non so nemmeno io come lo abbia fatto innamorare.
Credo anche, di non essere in grado di trasmettere ciò che provo, e questo mi fa stare male, perché non riesco a dimostrargli quanto lo amo e quanto ci tengo a lui.
Ricordo ancora di quella volta che, seduto con me in spiaggia, mi osservava e cercava di capire cosa non andava in me.
Il sole era alto nel cielo e faceva un caldo soffocante. L’acqua era cristallina, pulita come non mai e piatta. La spiaggia era piena, non avevo mai visto tanta gente al mare.
Me ne stavo li, sotto l’ombrellone, a contemplare l’orizzonte in silenzio.
“Cosa c’è che non va?” mi chiese preoccupato.
“Niente” risposi con tono freddo e distaccato.
“Non sembra. È una bellissima giornata di sole, il mare è stupendo e noi siamo qui, fermi, a contemplare l’orizzonte. Dovremmo divertirci, non deprimerci” non mi aveva mai rimproverato.
Era più che ovvio che quando io stavo male, lui stesse peggio e viceversa.
Era del tutto logico che si preoccupasse per me e viceversa.
Non sempre riusciva a capirmi, a tirarmi su di morale, ma a volte ero io non a permetterglielo.
“Hai ragione, è che la stanchezza si fa sentire. Il lavoro mi sta distruggendo” mi voltai per incrociare il suo sguardo ma non lo trovai.
Teneva gli occhi fissi sull’ombrellone davanti al nostro e non disse una parola.
Mi sentivo in colpa.
Mi chiedevo sempre come lui si fosse innamorato di me, cosa lo avesse attratto.
Lui era alto, magro, capelli color miele ed un paio d’occhi color nocciola che erano la fine del mondo.
Era dolce, premuroso, amichevole, forse un po’ timido, ma comunque perfetto.
Aveva un sorriso meraviglioso. Era persino contagioso.
Adoravo vederlo sorridere, perchè non c’era cosa che potesse rendermi più felice.
Lo vidi poche volte triste e rammaricato, proprio come quel giorno.
Non era da lui essere silenzioso e non era da lui stare con le mani in mano quando avevo qualcosa che non andava.
“Non so più cosa fare. Come posso aiutarti??” mi prese le mani e cerò il mio sguardo.
“Io…non lo so. Ma non preoccuparti, è solo un periodo. Vedrai che passerà” risposi cercando di tranquillizzarlo.
“Dici sempre cosi. Ma quando…quando passerà??” era arrabbiato. Senza pensarci 2 volte si alzò e se ne andò, lasciandomi li tra i miei pensieri e le mie preoccupazioni.
Non riuscivo a capire cosa ci fosse di sbagliato in me.
Seppur cercassi in tutti i modi di aprirmi, non riuscivo a parlare con lui e dirgli ciò che sentivo, ciò che volevo sapesse.
Ma non potevamo più andare avanti in quel modo.
Sapevo che si sarebbe stancato di me, se non avessi cominciato ad avere più fiducia in lui e a fidarmi di più di lui.
Sapevo che mi avrebbe lasciato, anche si mi amasse alla follia.
Non potevo lasciarlo andare.
Non potevo continuare così.
Corsi a casa a parlargli, con il cuore aperto.
Era arrivato il momento di dire tutto, di svuotarmi e di fargli sapere che per me era importante, tanto, troppo.
“Liam, devo parlarti” dissi entrando e chiudendo velocemente il portone.
Sorrise a quelle parole e mi fece  segno di accomodarmi accanto a lui.
“Ascolta mi dispiace. So che in questo periodo ti ho fatto stare male, ma non era mia intenzione. Io sono così, non riesco ad esprimermi. Sono sempre preso dai miei pensieri e ti trascuro da troppo tempo. Ti prometto che cercherò in tutti i modi di aprirmi di più e renderti partecipe dei miei pensieri.” riuscì a dirlo per una volta.
I nostri sguardi erano uno lo specchio dell’altro.
Lui era l’unico che amavo, più di me stesso.
Lui era l’unico che riuscissi a sentire mio.
Lui era l’unico che potesse avermi e amarmi per davvero.
“La cosa che più mi preoccupa è che ho paura di non essere importante per te. Ho pensato che ti sei pentito di me” era un po’ agitato.
“No.. Tu sarai sempre la mia unica certezza. Ti amo Liam” le parole mi uscirono dal cuore.
“Ti amo anch’io Zayn” disse felice.
Senza esitare, diminuì la distanza tra noi e mi baciò.
Fu un bacio sincero, pieno d’amore e caldo come il sole d’estate.
I brividi mi percorsero la schiena.
Ogni volta che mi stava vicino, il cuore mi batteva all’impazzata ed io non capivo più nulla.
Ogni volta che mi sfiorava, che mi accarezzava, mi sentivo al settimo cielo.
Mi sentivo AMATO.
“A cosa stai pensando??” gli chiesi curioso.
“A quanto posso amarti” ripose felice.
E riprese a baciarmi e coccolarmi.

‘Si potrebbe fissare un prezzo per i pensieri.
Alcuni costano molto, altri meno.
Ma con cosa si pagano i pensieri??
Con il coraggio.
Ludwig Wittgenstein’
 

Archylee
Eccomi tornata con la mia prima Os sugli Ziam.
Allora come primo punto devo ringraziare Tatia e Martina, che mi hanno motivato e mi sono state vicine, proprio quando volevo abbandonare tutto. È per merito loro se l’ho scritta.
Come secondo punto, non so cosa mi stia succedendo. Sono molto confusa, forse ho qualche problema esistenziale. Non ho la più pallida idea di come sia uscita questa os, però ci ho lavorato tanto, anche se stavo male, non avevo voglia di scrivere e non ero più sicura di me stessa e di cosa significasse per me scrivere. Credetemi, è bruttissimo non essere più convinti delle proprie passioni.
Come punto tre, volevo ringraziare tutti coloro che giornalmente passano a leggere e recensire le altre storie.
Grazie ai lettori silenziosi.
Grazie ai recensori.
Grazie a tutti coloro che hanno messo le storie tra scelte/preferite/ricordate.
Grazie di cuore a tutti per i consigli, il sostegno, le critiche ecc.
Much love xxxx
 
Becks <3
   
 
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