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Autore: allyouneedisloool    13/06/2013    1 recensioni
''Abbiamo sbagliato, ma infondo, chi non sbaglia mai? Ho capito solo una cosa. Siamo troppo giovani per parlare del futuro''
Salve, spero che la storia sia di vostro gradimento. Vi regalo un unicorno rosa e un biscotto se recensite o almeno mi date un parere. Ricordate: Ogni critica, negativa o positiva, sarà costruttiva per migliorare il mio modo di scrivere. :) Thanks x
Genere: Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una botta. Un’altra. Un’altra,più forte. Eh che cavolo,la gente di mattina vuole dormire! ‘’ Charlotte Rose Jones, apri questa santissima porta,o giuro che la sfondo!’’ Oh cavolo. Mi alzo velocemente per poi scontrarmi contro la porta. Giro la chiave nella serratura e la apro lentamente, vedendo lo sguardo furioso di mia madre posarsi su di me per poi squadrarmi. ‘’Ehm,ciao mamma’’ dico sorridendo,mostrando tutti i miei denti. ‘’Charlie, come può succedere la stessa cosa tutte le mattine? Quante volte ti ho ripetuto che non devi…’’ ‘’… chiudermi a chiave nella stanza la sera’’ finisco la frase per lei. ‘’Si,mamma, lo so. Ma evidentemente non l’hai ripetuto abbastanza volte’’ concludo. Mi lancia un’occhiataccia mentre rimette in ordine il letto. ‘’Ok,scusa;ma se io fossi nuda e Spancer aprisse la porta?’’ ‘’Charlie, è tuo fratello; ti ha visto nascere, se così si può dire’’ ‘’Si,mamma. Adesso vado a fare colazione, se non ti dispiace’’ sbuffo. Scendo lentamente le scale fino ad arrivare in cucina. ‘’Buongiorno tesoro!’’ augura mio padre sorseggiando del caffè e leggendo il suo solito quotidiano. ‘’ciao papà!’’ replico, baciandogli dolcemente la guancia. ‘’Di buon umore oggi,eh?!’’ ‘’no,sono stanchissima’’ sbadiglio. ‘’Beh,fatti passare la stanchezza,trascorreremo la prossima settimana dalla nonna’’ Annuisco per poi rubare un toast dalla tavola e addentarlo, salutando papà che si sta avviando al lavoro. Rientro in camera mia,notando che tutto è in ordine, e non come l’avevo lasciata dieci minuti prima. Sorrido e tiro fuori un jeans e una t-shirt dall’armadio. Indosso le mie converse e prendo il cellulare. Mando un messaggio a Sophie,la mia migliore amica. A: Soph. Ehi, bellaaaa!Che ne dici di incontrarci? Poco dopo mi arriva la risposta. Da: Soph. E me lo chiedi?! McDonald,vero? A: Soph. Ovvio babe! Ci vediamo lì alle 12.00 Metto il cellulare nella borsa per poi avvisare mia madre che sarei tornata nel pomeriggio. Esco di casa e mi avvio per le strade di Milton Keynes, fino ad arrivare alla destinazione. Mi fermo all’entrata e aspetto che Sophie arrivi, finchè non mi sento toccare una spalla. Mi giro e vedo una testa bionda saltarmi addosso. ‘’Ciao anche a te,Soph!’’ ‘’ Ciao babe’’ replica cacciando la lingua. ‘’Allora,vogliamo entrare?’’ ‘’ovvio’’ mormoro prendendola per un polso e trascinandola dentro con me. ‘’Allora, programmi per la prossima settimana?’’ chiede curiosa Sophie, addentando il suo panino. ‘’Beh, probabilmente tornerò con i miei dalla nonna, tu?’’ ‘’Beh, penso che uscirò al mare con Bruce’’ sussurra con gli occhi sognanti. Sorrido, sentendo quel nome. ‘’Aww, siete così dolci insieme’’ ‘’Lo so’’ ride. Tra chiacchiere e risate arriva il pomeriggio, e io rientro a casa. ‘’Mamma, sono rientrata!’’ urlo entrando in casa e posando le buste della spesa. ‘’ Mamma è a lavoro, idem papà; se non sbaglio’’ ride ironicamente mio fratello. ‘’Ciao anche a te Spanc’’ borbotto. Mio fratello. Venti anni, alto,muscoloso e ‘sottuttoio’ ma vabbè. ‘’Mamma mi ha detto che tornerà verso le otto, quindi stasera ceneremo con papà’’ ‘’Ok’’ lo liquido io. Salgo in camera mia per poi rimettere in ordine i vestiti comprati con Sophie, poi prendo il computer sulle gambe e mi distendo sul letto. Navigo in internet, finchè non sento mio padre che mi chiama per la cena. Scendo in salotto e saluto mio padre con un bacio sulla guancia. Mi siedo a tavola e addento una forchettata di pasta,per poi cominciare a chiacchierare animatamente con i due. Dopo aver sparecchiato saluto mia madre che è appena arrivata e salgo in camera mia. Noto che fuori dalla mia camera,in terrazza, l’aria è fresca. Quindi prendo il mio libro preferito ed esco in terrazza, sedendomi sulla poltrona che ho fatto spostare molto tempo prima lì da Spanc. Leggo ben tre capitoli, cercando di mandare via i milioni di moscerini che mi si sono avventati addosso; poi, socchiudendo leggermente gli occhi, mi addormento. Vengo svegliata dal cinguettio degli uccelli che svolazzano nel cielo, e dal venticello fresco che mi scompiglia leggermente i capelli. Troppo da film, vero? Infatti mi sveglio a mezzogiorno,presumo; con un sole che spacca le pietre e tutta sudata. Imprecando, mi alzo entrando in casa. Scendo in cucina e noto un post-it sul frigo. ‘’ Saremo a casa per cena, baci mamma e papà’’ Ok. Il che vuol dire che avrei passato il pranzo e il pomeriggio con mio fratello. Perfetto. Mi siedo sul divano e resto per più di due ore a guardare un film che stavano trasmettendo . Dopo un po’ vado in cucina, apro il frigo e prendo il succo. Sospiro, prendo un bicchiere e, prima che avessi l’occasione di metterlo sul tavolo scivolo, ma riesco a mantenermi alzata,mantenendomi sulla sedia. Dio, perché quando distribuivi l’equilibrio mi hai mandato in bagno, perché?! Metto il succo nel bicchiere e, mentre lo bevo vado a posare la bottiglia. Come non detto, appena chiuso il frigo, scivolo e mi rovescio il succo addosso. Il bicchiere, naturalmente cade a terra e si frantuma in mille pezzi e, come se non bastasse mi taglio sulla gamba. Perfetto, meglio di così non può andare. Mi alzo imprecando e raccolgo i pezzi di vetro, stando attenta a non tagliarmi. Dopo aver finito, salgo in camera di mio fratello. ‘’ Spanc, dov’è la valigetta del pronto soccorso?’’ ‘’ Perché?’’ ‘’ Mi sono tagliata,forse?’’ rispondo ironicamente. ‘’Ok, dovrebbe essere in bagno, trovala tu’’ ‘’Grazie’’ borbotto mentre entro in bagno. Apro tutti i cassetti possibili e immaginabili, finché non trovo la cassetta. La apro e predo dell’ovatta e dell’acqua ossigenata. Poggio l’ovatta imbevuta sulla gamba e sobbalzo quando il taglio comincia a pizzicare. Impreco sottovoce e, dopo aver asciugato tutto il sangue attorno al taglio, vado a farmi una doccia. L’acqua tiepida sulla mia pelle è la miglior cosa che mi aiuta a dimenticare tutti i milioni di problemi che ho, e poi… è rilassante. ‘’Charlie, sei ancora viva?’’ urla, presumibilmente, mio fratello preoccupato. Sobbalzo per la paura e mi alzo dalla vasca. ‘’Si, Spanc. Scusa, mi ero addormentata!’’ ‘’ C’è Sophie qui!’’ ‘’Ok, dille che arrivo tra pochissimo’’ replico asciugandomi. Mi vesto e corro al piano inferiore, salutando Sophie con un bacio sulla guancia. ‘’Allora, ti va di uscire?’’ cinguetta lei con un sorriso sulla faccia. ‘’ A quest’ora?’’ Replico, notando che sono già le otto di sera. ‘’Si, perché?’’ domanda lei ‘’ Ehm, io devo ancora preparare le valigie per domani,non so…’’ rispondo guardando Spancer. ‘’Muoviti, te le preparo io!’’ ride mio fratello, dopo aver capito cosa volevo. ‘’Grazie Spanc!’’ rido. Io e Sophie saliamo velocemente in camera mia, e ci fiondiamo sul mio letto. ‘’Dove si va?’’ domando curiosa, mentre cerco qualche vestito nell’armadio. ‘’Discoteca, babe’’ urla lei, sorridente. ‘’Yeeeep’’ sorrido io. Usciamo velocemente di casa, per poi trovarci una Range Rover davanti. Saliamo nell’auto, sorridendo. ‘’Ciao Bruce’’ ‘’Ciao rosellina’’ ‘’Basta con questo stupido soprannome’’ borbotto. ‘’Dai, non fare la permalosa’’ride lui,mettendo in moto. Arriviamo dopo circa dieci minuti, credo. Usciamo dall’auto e ci fermiamo all’entrata del locale, dove già si può sentire la puzza di alcol e la musica che fa rimbombare le pareti. Si prospetta una lunga, lunga serata.
  
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