È
la fine dello scontro tra Harry e Voldemort.
Tutti
gli Horcrux sono stati distrutti, Harry e Voldemort giacciono a terra
sospesi
entrambi tra la vita e la morte, perché nessuno dei due
può vivere se l’altro
sopravvive.
Harry
giace tra le braccia di Ginny, le cui lacrime inzuppano il corpo del
ragazzo.
Sospeso
tra la vita e la morte, Harry fa uno strano sogno.
Camminava
in un paesaggio avvolto nella nebbia, senza avere una meta precisa.
Non
ricordava come era arrivato lì.
Il
suo ultimo ricordo era che stava combattendo contro Voldemort e
poi….questo
paesaggio.
Ma
dov’era finito?
“Sei
in un luogo di transito, Harry.”disse una voce alle spalle
del ragazzo,
facendolo sobbalzare e voltare.
Vide
la persona che mai si sarebbe aspettato di rivedere, ma di cui aveva
sentito la
mancanza più che mai.
Sirius
Black gli sorrise, avvicinandosi.
Aveva
i capelli corti ed indossava una tunica bianca che gli arrivava ai
piedi che
erano completamente nascosti dalla nebbia fitta che ricopriva ogni cosa.
Assomigliava
moltissimo all’unica foto che aveva di lui, quella del
matrimonio dei suoi
genitori.
“Sirius….”mormorò.
“Come?
Cosa?”
“Stai
tranquillo, Harry.
Andrà
tutto bene.”
Sirius
aveva la voce calma e rassicurante e Harry si sentì subito
più tranquillo.
Gli
sorrise, gli occhi lucidi.
Abbassò
subito lo sguardo, accorgendosi di avere gli occhi umidi.
“Harry,
stai bene?”
Sirius
si chinò su di lui.
Harry
annuì, allontanandosi da lui, tremante.
Rivederlo,
gli aveva fatto rivenire in mente la notte della sua morte e ci stava
male.
Sirius
sembrava aver capito il suo stato d’animo ed i pensieri che
gli passavano per
la testa.
Gli
cinse le spalle con le braccia e lo strinse forte a sé, cosa
che non aveva mai
fatto quando era vivo.
Harry
lo lasciò fare e lo abbracciò.
Sentiva
le lacrime farsi strada, ma le trattenne.
“So
che stai male, Harry.”sussurrò Sirius
all’orecchio.
“Mi
dispiace.”sussurrò, il volto affondato tra le
braccia del padrino, le lacrime
che sgorgavano dagli occhi senza argini.
“Non
è stata colpa tua, Harry.
Tu
non c’entri nulla.”
“Se
non avessi seguito quello stupido sogno, se non fossi sceso
nell’Ufficio
Misteri, tu saresti ancora vivo!”
Harry
tremava fortissimo.
Sirius
lo strinse ancora più forte, tentando di calmarlo.
“Non
devi più pensarci.”
“Non
hai idea di come mi sei mancato, di come avrei voluto ritornare a
quella notte,
per poter evitare di fare quell’errore, per riuscire a
salvarti!”
“Non
avresti potuto fare nulla, Harry.
Era
scritto nel mio destino e così è stato.
Non
sono pentito delle mie azioni di quella notte.
Se
noi dell’Ordine non fossi scesi lì per aiutarvi,
voi ragazzi sareste morti.”
“E
tu mi hai anche salvato dalla possessione di Voldemort.”
Sirius
lo allontanò da sé per un attimo, guardandolo
negli occhi.
“Cosa?”
“E’
la verità, me l’ha detto Silente.
Quando
Voldemort si è impossessato di me ed ha detto a Silente di
uccidermi, io ho
pregato che lo facesse perché la morte sarebbe stata
migliore di tutto ciò ed
ho pensato che, se io fossi morto, ti avrei rivisto.”
Harry
evitò di guardarlo, imbarazzato.
“Non
ne avevo idea.”sussurrò lui, sbalordito.
“Neanche
io, finchè non me l’ha detto Silente.
Ma
dove siamo?”chiese.
“In
un luogo di transito.”
“Che
significa?
Vuoi
dire che sto morendo?”
Harry
fissò il padrino che sostenne lo sguardo.
“Sì.
Mi
dispiace, Harry.
Ma,
secondo la profezia, se tu non muori, neanche Voldemort
potrà farlo.”
“Vuoi
dire che è ancora vivo?
Anche
dopo lo scontro?”
“E’
nelle stesse tue condizioni.”
“Ma
quindi, se io sopravvivo, anche lui vivrà?”
Sirius
annuì.
Harry
gemette, angosciato.
“Vieni,
ti mostro una cosa.”
Sirius
lo prese per mano e lo condusse attraverso la nebbia fitta,
finchè Harry non
intravide un’enorme prato e un immenso lago.
Erano
a Hogwarts.
Harry
intravide la tomba bianca di Silente.
“Siamo
a Hogwarts?”
“Sì.
Ma
non in quella vera.
È
solo una ricostruzione del luogo di transito.”
“Cosa
siamo? Fantasmi?”
“Una
sorta, sì.
Ma
non come quelli di Hogwarts.
Come
vedi non siamo di un bianco perlaceo.”
Harry
annuì.
Sirius
lo condusse ad una panchina che Harry non aveva visto e si sedette.
Il
padrino di Harry mosse la mano nell’aria ed apparve
all’improvviso una piccola
finestrella, una sorta di buco che dava verso il luogo del
combattimento tra
Harry e Voldemort.
Harry
vide sé stesso giacere tra le braccia di Ginny, circondato
da Lupin, Tonks,
Malocchio, Ron, Hermione ed i gemelli Weasley.
“GINNY!”esclamò
Harry, appena vide la scena.
“Io
non voglio che soffra a causa mia.”disse, rivolto al padrino.
Sirius
non rispose.
“Cosa
devo fare, Sirius?
Morire
o vivere?
Posso
decidere io se lasciarmi andare o ritornare, vero?”
Sirius
annuì.
“Ma
se torno, dovrò trovare un modo per eliminare Voldemort e
non ce ne sono di
soluzioni!”
Harry
era disperato.
“Hai
paura di morire?”
“E’
tanto brutto?”
“Dipende,
ma si soffre di più pensando a ciò che perdi, non
morendo.”
“Ed
io perderò parecchio.”sussurrò il
ragazzo, triste, guardando la scena.
D’un
tratto, come se fossero stati tracciati da una penna invisibile,
accanto alla
panchina, apparvero i binari di un treno i cui contorni che si
perdevano nella
nebbia.
“Dove
portano quei binari?”chiese Harry, anche se già
temeva di conoscere la
risposta.
“In
Paradiso.”
“Esiste?”
“Eccome!”
“Com’è?”
“Lo
vedrai quando sarai morto, Harry.
Io
non posso dirti nulla, ora.”
Harry
annuì.
“Capisco.”
Rimasero
parecchi minuti in silenzio, ognuno immerso nei propri pensieri,
fissando senza
vederla la scena dell’agonia di Harry.
D’un
tratto sentirono il fischio di un treno.
Harry
si voltò di scatto verso il padrino, che annuì.
“Sentiranno
la mia mancanza, vero?
Soffriranno
a causa mia?”
Sirius
annuì.
“La
morte fa parte della vita, Harry.
Soffriranno,
sì, ma poi capiranno che non vi era altra scelta.
Non
ti dimenticheranno, mai!
Ma
come ben sai, chi muore non se ne va mai del tutto, lascia sempre una
parte di
sé nelle persone che ama e che lo hanno amato e
così il suo ricordo non si
spegnerà mai, anche se la sua vita sì.”
Harry
annuì.
“Lo
so.”
Il
fischio del treno si fece ancora più forte.
Sirius
richiuse la finestrella che dava sulla Terra e si alzò,
tendendo la mano ad
Harry.
“Andrà
tutto bene. Ci sono qui io.
E
non ti lascerò mai.”
Lo
strinse forte a sé.
Harry
si alzò e si diresse verso i binari.
Il
treno arrivò poco dopo.
Era
completamente bianco ed Harry si voltò indietro a vedere
Hogwarts, prima di
salire.
Sirius
era già dentro, lui l’aveva già fatto
quel viaggio, quindi era tranquillo.
Tese
la mano ad Harry che l’afferrò con non poca
esitazione.
“Andrà
bene.”ripetè lui, rassicurante.
Nel
preciso istante in cui il ragazzo saliva sul treno, l’Harry
che giaceva tra le
braccia di Ginny morì portando con sé anche
Voldemort.
Il
treno partì velocemente.
Harry
si sedette accanto a Sirius in uno scompartimento.
“Sarà
un viaggio breve.”disse il suo padrino.
Harry
annuì e guardò fuori dal finestrino.
Tutt’intorno
era di un bianco accecante e non si vedeva nulla, tranne dei cancelli
dorati
davanti a loro.
Davanti
ad essi c’erano due persone ad attendere il treno.
Harry
non riuscì a vederli, ma subito capì chi fossero.
Già
poteva sentire il calore del loro abbraccio…..
La
storia si conclude con la morte di Harry, una morte dolorosa ma
necessaria.
Con
Harry se ne va anche Voldemort e così la profezia si
conclude.
L’Oscuro
Signore se è andato e la vita nel mondo della magia e in
quello babbano
prosegue felicemente.
Ma
il ricordo di Harry e di Sirius, Silente, Cedric, Amelia Bones,
Emmeline Vance
e di tutte le persone uccise da Voldemort vivrà per sempre
nei cuori di chi le
ha amate.
Ciao
a tutti coloro che leggeranno questa storia.
Non
ci sono spoiler riguardanti il settimo libro perché quando
l’ho scritta, non ne
sapevo nulla!
Questo
è un sogno che ho fatto io il 16 febbraio del 2006, sette
mesi dopo l’uscita di
Harry Potter e il Principe Mezzosangue…ma che ho deciso di
postare su questo
sito solo ora perché….boh!!! sono un
po’ strana alla fine
dell’anno…chissà
perché…mmmm….
Non
ci sono spoiler, perché quando l’ho scritta non
avevo ancora letto il libro!!!
Spero
vi piaccia!!!!
Lasciatemi
almeno un commentino piccino piccino!!!
Fatelo
come regalo di fine anno e perdonatemi se è incoerente o
cose del
genere…dopotutto è un mio sogno e faccio spesso
sogni incoerenti…
Un
bacione a tutti voi e vi auguro un bellissimo 2008, pieno di
novità (come
l’uscita di Harry Potter and the Deathly Hallows in italiano)
e di tantissime
belle cose!!!
Dedico
questo chappy a tutte le persone che mi sono state vicine durante
questo anno e
anche a quelle che ho conosciuto da pochissimo, ma a cui voglio
moltissimo
bene…ovvero le mie nuove amiche di msn!!!!
Felice
Anno Nuovo!!!
Lily
Black 90