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Autore: LucreziaPo    29/12/2007    11 recensioni
ciao a tutti!!!! eccomi di nuovo qui a postare l'ennesima storia, forse l'ultima dell'anno 2007..ma chissà potrebbe venirmi un'idea pazzerella nel bel mezzo della notte e postarne un'altra alla fine dell'anno!!!! non ci fate caso, alla fine dell'anno sono sempre un pò strana... questa storia l'ho scritta parecchio tempo fa e se la leggerete capirete anche quando precisamente... non so perchè la posto proprio ora..ma frugando nel mio pc sempre pieno di roba ed incasinato l'ho trovata e ho deciso di sottoporla al vostro giudizio!!! parla della fine della battaglia tra Harry e Voldemort e non ci sono spoiler perchè quando l'ho scritta non sapevo un bel niente del settimo libro... scusate se è incoerente o cose così...ma dopotutto è un sogno quindi non deve essere per forza razionale!!! spero vivamente che vi piaccia!!! lasciatemi un vostro commento e ditemi cosa ne pensate!!! auguro a tutti voi uno splendido anno 2008, pieno di novità e bellissime cose!!! Vi adoro, ragazzi!!! un Bacione a tutti quanti!!! Lily Black 90
Genere: Triste, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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È la fine dello scontro tra Harry e Voldemort.

Tutti gli Horcrux sono stati distrutti, Harry e Voldemort giacciono a terra sospesi entrambi tra la vita e la morte, perché nessuno dei due può vivere se l’altro sopravvive.

Harry giace tra le braccia di Ginny, le cui lacrime inzuppano il corpo del ragazzo.

Sospeso tra la vita e la morte, Harry fa uno strano sogno.

 

Camminava in un paesaggio avvolto nella nebbia, senza avere una meta precisa.

Non ricordava come era arrivato lì.

Il suo ultimo ricordo era che stava combattendo contro Voldemort e poi….questo paesaggio.

Ma dov’era finito?

“Sei in un luogo di transito, Harry.”disse una voce alle spalle del ragazzo, facendolo sobbalzare e voltare.

Vide la persona che mai si sarebbe aspettato di rivedere, ma di cui aveva sentito la mancanza più che mai.

Sirius Black gli sorrise, avvicinandosi.

Aveva i capelli corti ed indossava una tunica bianca che gli arrivava ai piedi che erano completamente nascosti dalla nebbia fitta che ricopriva ogni cosa.

Assomigliava moltissimo all’unica foto che aveva di lui, quella del matrimonio dei suoi genitori.

“Sirius….”mormorò.

“Come? Cosa?”

“Stai tranquillo, Harry.

Andrà tutto bene.”

Sirius aveva la voce calma e rassicurante e Harry si sentì subito più tranquillo.

Gli sorrise, gli occhi lucidi.

Abbassò subito lo sguardo, accorgendosi di avere gli occhi umidi.

“Harry, stai bene?”

Sirius si chinò su di lui.

Harry annuì, allontanandosi da lui, tremante.

Rivederlo, gli aveva fatto rivenire in mente la notte della sua morte e ci stava male.

Sirius sembrava aver capito il suo stato d’animo ed i pensieri che gli passavano per la testa.

Gli cinse le spalle con le braccia e lo strinse forte a sé, cosa che non aveva mai fatto quando era vivo.

Harry lo lasciò fare e lo abbracciò.

Sentiva le lacrime farsi strada, ma le trattenne.

“So che stai male, Harry.”sussurrò Sirius all’orecchio.

“Mi dispiace.”sussurrò, il volto affondato tra le braccia del padrino, le lacrime che sgorgavano dagli occhi senza argini.

“Non è stata colpa tua, Harry.

Tu non c’entri nulla.”

“Se non avessi seguito quello stupido sogno, se non fossi sceso nell’Ufficio Misteri, tu saresti ancora vivo!”

Harry tremava fortissimo.

Sirius lo strinse ancora più forte, tentando di calmarlo.

“Non devi più pensarci.”

“Non hai idea di come mi sei mancato, di come avrei voluto ritornare a quella notte, per poter evitare di fare quell’errore, per riuscire a salvarti!”

“Non avresti potuto fare nulla, Harry.

Era scritto nel mio destino e così è stato.

Non sono pentito delle mie azioni di quella notte.

Se noi dell’Ordine non fossi scesi lì per aiutarvi, voi ragazzi sareste morti.”

“E tu mi hai anche salvato dalla possessione di Voldemort.”

Sirius lo allontanò da sé per un attimo, guardandolo negli occhi.

“Cosa?”

“E’ la verità, me l’ha detto Silente.

Quando Voldemort si è impossessato di me ed ha detto a Silente di uccidermi, io ho pregato che lo facesse perché la morte sarebbe stata migliore di tutto ciò ed ho pensato che, se io fossi morto, ti avrei rivisto.”

Harry evitò di guardarlo, imbarazzato.

“Non ne avevo idea.”sussurrò lui, sbalordito.

“Neanche io, finchè non me l’ha detto Silente.

Ma dove siamo?”chiese.

“In un luogo di transito.”

“Che significa?

Vuoi dire che sto morendo?”

Harry fissò il padrino che sostenne lo sguardo.

“Sì.

Mi dispiace, Harry.

Ma, secondo la profezia, se tu non muori, neanche Voldemort potrà farlo.”

“Vuoi dire che è ancora vivo?

Anche dopo lo scontro?”

“E’ nelle stesse tue condizioni.”

“Ma quindi, se io sopravvivo, anche lui vivrà?”

Sirius annuì.

Harry gemette, angosciato.

“Vieni, ti mostro una cosa.”

Sirius lo prese per mano e lo condusse attraverso la nebbia fitta, finchè Harry non intravide un’enorme prato e un immenso lago.

Erano a Hogwarts.

Harry intravide la tomba bianca di Silente.

“Siamo a Hogwarts?”

“Sì.

Ma non in quella vera.

È solo una ricostruzione del luogo di transito.”

“Cosa siamo? Fantasmi?”

“Una sorta, sì.

Ma non come quelli di Hogwarts.

Come vedi non siamo di un bianco perlaceo.”

Harry annuì.

Sirius lo condusse ad una panchina che Harry non aveva visto e si sedette.

Il padrino di Harry mosse la mano nell’aria ed apparve all’improvviso una piccola finestrella, una sorta di buco che dava verso il luogo del combattimento tra Harry e Voldemort.

Harry vide sé stesso giacere tra le braccia di Ginny, circondato da Lupin, Tonks, Malocchio, Ron, Hermione ed i gemelli Weasley.

“GINNY!”esclamò Harry, appena vide la scena.

“Io non voglio che soffra a causa mia.”disse, rivolto al padrino.

Sirius non rispose.

“Cosa devo fare, Sirius?

Morire o vivere?

Posso decidere io se lasciarmi andare o ritornare, vero?”

Sirius annuì.

“Ma se torno, dovrò trovare un modo per eliminare Voldemort e non ce ne sono di soluzioni!”

Harry era disperato.

“Hai paura di morire?”

“E’ tanto brutto?”

“Dipende, ma si soffre di più pensando a ciò che perdi, non morendo.”

“Ed io perderò parecchio.”sussurrò il ragazzo, triste, guardando la scena.

D’un tratto, come se fossero stati tracciati da una penna invisibile, accanto alla panchina, apparvero i binari di un treno i cui contorni che si perdevano nella nebbia.

“Dove portano quei binari?”chiese Harry, anche se già temeva di conoscere la risposta.

“In Paradiso.”

“Esiste?”

“Eccome!”

“Com’è?”

“Lo vedrai quando sarai morto, Harry.

Io non posso dirti nulla, ora.”

Harry annuì.

“Capisco.”

Rimasero parecchi minuti in silenzio, ognuno immerso nei propri pensieri, fissando senza vederla la scena dell’agonia di Harry.

D’un tratto sentirono il fischio di un treno.

Harry si voltò di scatto verso il padrino, che annuì.

“Sentiranno la mia mancanza, vero?

Soffriranno a causa mia?”

Sirius annuì.

“La morte fa parte della vita, Harry.

Soffriranno, sì, ma poi capiranno che non vi era altra scelta.

Non ti dimenticheranno, mai!

Ma come ben sai, chi muore non se ne va mai del tutto, lascia sempre una parte di sé nelle persone che ama e che lo hanno amato e così il suo ricordo non si spegnerà mai, anche se la sua vita sì.”

Harry annuì.

“Lo so.”

Il fischio del treno si fece ancora più forte.

Sirius richiuse la finestrella che dava sulla Terra e si alzò, tendendo la mano ad Harry.

“Andrà tutto bene. Ci sono qui io.

E non ti lascerò mai.”

Lo strinse forte a sé.

Harry si alzò e si diresse verso i binari.

Il treno arrivò poco dopo.

Era completamente bianco ed Harry si voltò indietro a vedere Hogwarts, prima di salire.

Sirius era già dentro, lui l’aveva già fatto quel viaggio, quindi era tranquillo.

Tese la mano ad Harry che l’afferrò con non poca esitazione.

“Andrà bene.”ripetè lui, rassicurante.

Nel preciso istante in cui il ragazzo saliva sul treno, l’Harry che giaceva tra le braccia di Ginny morì portando con sé anche Voldemort.

Il treno partì velocemente.

Harry si sedette accanto a Sirius in uno scompartimento.

“Sarà un viaggio breve.”disse il suo padrino.

Harry annuì e guardò fuori dal finestrino.

Tutt’intorno era di un bianco accecante e non si vedeva nulla, tranne dei cancelli dorati davanti a loro.

Davanti ad essi c’erano due persone ad attendere il treno.

Harry non riuscì a vederli, ma subito capì chi fossero.

Già poteva sentire il calore del loro abbraccio…..

 

 

 

La storia si conclude con la morte di Harry, una morte dolorosa ma necessaria.

Con Harry se ne va anche Voldemort e così la profezia si conclude.

L’Oscuro Signore se è andato e la vita nel mondo della magia e in quello babbano prosegue felicemente.

Ma il ricordo di Harry e di Sirius, Silente, Cedric, Amelia Bones, Emmeline Vance e di tutte le persone uccise da Voldemort vivrà per sempre nei cuori di chi le ha amate.

 

 

 

Ciao a tutti coloro che leggeranno questa storia.

Non ci sono spoiler riguardanti il settimo libro perché quando l’ho scritta, non ne sapevo nulla!

Questo è un sogno che ho fatto io il 16 febbraio del 2006, sette mesi dopo l’uscita di Harry Potter e il Principe Mezzosangue…ma che ho deciso di postare su questo sito solo ora perché….boh!!! sono un po’ strana alla fine dell’anno…chissà perché…mmmm….

Non ci sono spoiler, perché quando l’ho scritta non avevo ancora letto il libro!!!

Spero vi piaccia!!!!

Lasciatemi almeno un commentino piccino piccino!!!

Fatelo come regalo di fine anno e perdonatemi se è incoerente o cose del genere…dopotutto è un mio sogno e faccio spesso sogni incoerenti…

Un bacione a tutti voi e vi auguro un bellissimo 2008, pieno di novità (come l’uscita di Harry Potter and the Deathly Hallows in italiano) e di tantissime belle cose!!!

Dedico questo chappy a tutte le persone che mi sono state vicine durante questo anno e anche a quelle che ho conosciuto da pochissimo, ma a cui voglio moltissimo bene…ovvero le mie nuove amiche di msn!!!!

Felice Anno Nuovo!!!

Lily Black 90

 

 

 

  
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