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Autore: Jane_    29/12/2007    8 recensioni
I pensieri di Hermione mentre la pioggia le fa compagnia. Il destino di tre ragazzi uniti per la vita.
SPOILER DEATHLY HALLOWS, quindi se non lo avete ancora letto, non continuate!!
Genere: Song-fic, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger, Il trio protagonista, Ron Weasley | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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-QUESTA STORIA CONTIENE SPOILER SU DEATHLY HALLOWS!-
Niente spoiler sull'epilogo, ma sono presenti invece spoiler fino al capitolo 19; quindi, se fino ad ora siete riusciti a non essere spoilerati - e davvero vi ammiro perchè avete spirito combattivo - e volete continuare a non esserlo, girate alla larga!





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Questa storia è stata scritta di getto questa estate, subito dopo aver letto quel capolavoro altrimenti detto Deathly Hallows. Per troppo tempo è rimasta a impolverarsi dentro un cassetto... ed ora che il 7° libro sta per uscire anche tradotto in Italia, ho ritenuto i tempi maturi. Mi piace pensarla come il mio personale saluto al mondo che per tanti anni mi ha fatto compagnia, senza il quale per milioni di persone non sarebbe stato possibile sognare. Il fatto che stia per uscire anche in Italia (sorvoliamo sul ritardo clamoroso della Salani) significa proprio che siamo alla fine, vero? Ma certe cose non finiranno mai. Grazie zia Jo.
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Le parole della canzone sono dei Negramaro e appartengono alla stupenda canzone Cade la pioggia, ft. Jovanotti. Se non l'avete mai sentita, fatelo!
Era luglio, avevo appena finito di leggere DH, nonchè in piena crisi post-lettura, quando ascoltando di continuo questa song potevo chiaramente vedere Hermione, seduta su quella roccia a piangere. Ho adorato Hermione in DH. Si tratta di uno dei miei personaggi preferiti sin dal primo libro, ma in questo libro è stata assolutamente meravigliosa. E la Rowling gliene ha davvero fatte passare tante, povera. Quando Ron decide di andarsene - il momento che poi descrivo in questa storia - potevo davvero percepire la loro disperazione. Scrivere secondo il punto di vista di Hermione è sempre stato più facile per me, ma non potevo non dare a Ron una chance di riscattarsi. Per questo ho incluso anche i suoi pensieri. Dopotutto ho amato incondizionatamente anche lui in DH xD Ma adesso basta con le ciance, buona lettura!
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C’era una ragazza seduta su una roccia.
Non riusciva quasi a sentire il freddo di fine autunno che penetrava le sue ossa attraverso il muschio e la terra, che nella ruota del destino inesorabile di ogni creazione e creatura, eseguono, da quando la vita fu pensata, il compito per cui furono voluti; ma era in grado di udire il muto grigiore del suo cuore.
Era come se un qualche demone avesse scelto di divertirsi mirando grosse pietre dritte al suo organo, fino a farlo sanguinare. Sentiva i tanti brandelli in cui il suo cuore si era trasformato continuare a sbriciolarsi, in attesa di giungere al limite del dolore.
Forse non sarebbe mai arrivato.
I suoi occhi scuri e lucidi erano rossi e gonfi e le guance,umide ed esangui, venivano solcate da calde gocce che si rincorrevano senza darsi mai tregua.
Neanche lui sarebbe mai arrivato.
I capelli crespi ricadevano scomposti sulle guance bagnate.
E non occorreva aggiungere nessun forse, stavolta, perché era la pura e semplice verità. Come se fosse stata scritta in un libro.
Non sarebbe arrivato nessuno a scostarle con gentilezza una ciocca, come da qualche tempo osava in un’ormai dolce abitudine.
Neanche Harry sarebbe venuto; solo per questa volta non avrebbe osato offrirle la sua spalla, lo sapeva.
Il suo migliore amico. Il suo primo, vero amico e fratello. Dai tempi in cui le pagine dei libri odoravano ancora di ingenuità e avventure.
Credevo che il libro in cui scrivere la mia vita sarebbe stato diverso.
Ma sei stato tu a scegliere le parole della fine.
Hai scelto lui.



C’era un ragazzo inginocchiato sulla sabbia.
L’eco del mare e il rumore delle onde gli riempivano le orecchie. Per un attimo si lasciò incantare dalla visione di quella distesa azzurra. Era inverno, e il sole illuminava timido il rame dei suoi capelli, il viso di giovane uomo. Era un volto triste, segnato dalla stanchezza. Lacrime salate quanto il mare lo rigavano, colandogli dal lungo naso.

Cade la pioggia e tutto lava
cancella le mie stesse ossa


Disapparire. Disapparire è cancellare le tue ossa, le tue membra, le tue vene.
Smaterializzarsi; spostando il tuo corpo, i tuoi pensieri e il tuo cuore al di là del buio verso un altro scopo, un’altra via e un’altra vita.
E quando il vuoto non scompare? Quando il cuore è rimasto indietro, tu che indietro hai lasciato tutta la tua vita, e ne sei solo ora, sentendo questo vuoto, consapevole?

Cade la pioggia e tutto casca
e scivolo sull’acqua sporca


Linciami acqua. Colpiscimi, e trascina via ferendomi la mia codardia. No, non puoi purificarmi, ma io non posso non sporcare te del fango dei miei errori. Non puoi farmi più male di quel che io, sporcando la mia vita, abbia già provato.

Si, ma a te che importa poi

Cosa stai provando in questo momento per me, Hermione, accucciata fra le lacrime nel tuo giaciglio... indifferenza, disprezzo, indignazione? Mi odi, Hermione.
Come biasimarti, tu che sapevi già tutto. Tu che hai letto nel mio cuore già sette anni fa, che hai letto nei miei occhi la paura, l’orgoglio.
Avrei voluto farti leggere anche amore, quando avresti osato rispecchiarti in me un’altra volta. Ma tu mi odi. Leggerei solo questo io, nei tuoi occhi che non posso vedere.

rinfrescati se vuoi
questa mia stessa pioggia sporca


Sai cos’altro vedresti Hermione? Vedresti la gioia nei miei occhi, se questi scorgessero i tuoi adesso, anziché la pioggia. Mi vedresti correrti incontro, pregare la pioggia perché mi lavi per essere degno di te, io che a detta di nessuno di niente sono stato degno mai, ma degno vorrei essere di vederti apparire qui, accanto a me. Per essere di nuovo noi.

Dimmi a che serve restare
lontano e in silenzio


Stare qui, a che serve, se non ci sei tu? La mia anima ha ricordato solo adesso, finalmente libera, non più posseduta da un crudele cuore metallico, che la mia vita è sempre e solo stata con voi, che io non sono niente senza voi.

a guardare

Voglio solo guardare te Hermione, voglio solo passare la mia vita a guardarti, anche se in questa vita c’è la guerra e non esiste un domani, oggi vorrei semplicemente guardare

la nostra passione che muore
in un angolo e non sa di noi, non sa di noi
non sa di noi


Noi. Siamo sempre stati noi, Hermione, anche da prima che lo desiderassi, anche da prima che lo sapessi. Esisterà ancora un noi? Vorrei potermi dire che se esiste il mondo, allora per l’inevitabile legge della natura che mi lega a te dovrà per forza esserci di nuovo un noi, ma non so neppure se il mondo continuerà ad esistere domani. Ce la farà? Ce la faremo?






Per un attimo mi sembra di vedere uno sbuffo di vapore. Ma dev’essere solo un’altra illusione provocata dalla neve e dalla pioggia. Un lampo colora il cielo, e la sua luce dorata è elettrica e spettrale, niente che richiami nebbiosi anelli di vapore.
Ero così sicura la prima volta che i miei occhi videro quelli sbuffi. Avrei frequentato la più prestigiosa scuola del mondo; e nella mia divisa fiammante cercavo di apparire sicura, se non con me stessa almeno all’esterno. Avevo avuto la risposta alla differenza che sentivo sotto la mia pelle, la magia era il tassello mancante che si era aggiunto prepotente al proprio posto, lasciandomi scoprire chi veramente fossi, a quale mondo appartenessi. Ero talmente piena di speranze. Ero talmente piena di paure.
Avrei ottenuto il diploma solo dopo sette anni di intensa istruzione, mi dicevo, e mi sarei impegnata al massimo. Non avrei mai e poi mai infranto alcuna regola. E avrei sempre cercato di impedire a quei due buzzurri, che dentro di me invidiavo, di fare altrettanto, così da sottrarre punti al nostro dormitorio. E non avrei mai permesso a quel rosso insolente di insultarmi di nuovo.
Che sciocca che ero. Che sciocca continuo a essere. Ti ho permesso molto, molto più che di insultarmi.
Quanti M.A.G.O. avresti preso, Hermione? Quanti bambini avresti punito da caposcuola? Quante volte avresti ancora litigato con Ron, e quante ripreso Harry?
Ricordo troll di montagna, voli, creature, paure e avventure. Sorrido, rivedendo fra me e me l’immagine di tre ragazzini: uno mingherlino, coraggioso e occhialuto, l’altro con un topo grigio e dello sporco sul naso. Con loro c’era sempre una bambina dai capelli crespi e troppi libri per poterli trasportare.
Harry è ancora qui, accanto a quella ragazzina ormai cresciuta. Porta ancora gli occhiali; e porterà per sempre il segno di un dolore non voluto e di una fama non cercata, ma adesso è un uomo. Il mio migliore amico è cresciuto, come sono cambiata io... e non riesco a focalizzare l’esatto momento in cui siamo diventati l’uomo e la donna che vedo ora.

Cade la pioggia e tutto tace
lo vedi sento anch’io la pace


Vorrei solo poter sentire un po’ di pace. Riuscire a riposare qualche ora, senza sentire il peso del letto accanto a Harry così vuoto. Senza dover udire questo silenzio.
Vorrei sentire la gioia di bambini che non potrò mai avere.
Il conforto di amici di cui non conosco il destino, che forse non potrò più vedere.
La carezza di una madre che non ricorda il mio volto.
Per il suo bene.

Cade la pioggia e questa pace
è solo acqua sporca e brace


Bruciami acqua. Brucia più di quanto faccia il sale di queste lacrime.
Perché? Perché gli uomini provocano l’un l’altro tanto male? Lo chiesi a mia madre una volta, ma ora lei non c’è più; e sono felice che non saprà mai che la figlia che non ricorda morirà domani, o fra un mese, o fra un anno, che lei non piangerà mai qualcuno che non ricorda. Ma io ricordo e piango e soffro e muoio.
Ci hanno tolto il diritto ad una casa, ad una identità; perché la nostra è stata schedata, bandita e calpestata. Quello che io sono non è degno di far parte di questo nuovo mondo, di questo regime.
Io che fin da bambina sentivo la potenza della magia scorrere nel mio sangue.
Verrei catturata se qualcuno adesso ci trovasse. Verrei uccisa. Potrei morire domani.
Tu potresti morire domani. E io non lo saprei, perché non so dove ti trovi, non so se ti rivedrò ancora in questa vita.
Perché l’hai fatto, Ron?
Perché quando finalmente ti ho consegnato il mio cuore hai deciso di scappare da quello che sei... e di non portarlo via con te?

C’è aria fredda intorno a noi

Sai quanto freddo si prova la notte, pensando che forse l’unica persona che tu abbia mai amato possa essere morta? Che non potrò mai vederti, perché io stessa ogni giorno devo eseguire gli incantesimi che ci tengono in vita ma che ci fanno scomparire dal mondo, barriere che non permetteranno nemmeno a te di raggiungerci?
Devo scegliere Ron, fra la mia salvezza e la mia vita, e ogni incanto è una lama che trafigge ciò che resta del mio cuore, consapevole che mi nasconde da te. Ma abbiamo scelto, Ron.
Io non ho scelto lui, io ho scelto il mondo. Ho scelto di sperare che potremo regalare altri tramonti a persone innocenti. Voglio far si che innocente non sia più sinonimo di indegno.
Credevo che lo avessimo scelto insieme. Credevo che alla fine ci saremmo seduti insieme, se ci fosse stato concesso, per vedere anche noi quel tramonto. Anche se adesso c’è solo pioggia.

abbracciami se vuoi
questa mia stessa pioggia sporca


Per la terza volta Harry sta portando a termine il mio turno di guardia, e non mi ha lasciato far niente per impedirglielo. So che anche oggi ha sentito i miei singhiozzi.
Questa pioggia sporca bagna anche lui, ed è come se mi lasciasse trasparire la sua anima. Ha perso suo fratello, un fratello mai avuto e donatogli all’inizio del suo cammino, che mai era sicuro si sarebbe staccato da lui, da noi, così.
Scusami Harry.
Scusami se il mondo è stato duro con noi, se ci ha costretti in una tenda, se ci ha tolto il nostro migliore amico, se ha rivelato solo a noi il segreto per salvarlo sacrificando la nostra gioventù e chiedendo anche la nostra vita.
Lo raggiungo e glielo sussurro, ed è la prima parola che finalmente riesco a dirgli dopo tanto tempo, troppo.
“Scusami.”
Mi stringe di rimando e mi permette di piangere sulla sua spalla le lacrime che finalmente gli concedo di vedere. E non dice niente, perché sa che mi sto scusando per essere rimasti soli, per avere solo diciassette anni e dover salvare il mondo, perché arranchiamo feriti e senza forze in una guerra di cui non riusciamo ad essere i vincitori. Per la mancanza di Ron che sentiamo e perché non osiamo dire il suo nome. Perché dobbiamo farci forza e perché ricorderemo per sempre la nostra ultima avventura se riusciremo a portarla a termine, fratelli adesso e per la vita.
Non chiedermi scusa anche tu Harry, non ripetere che questo destino era solo tuo e non avremmo dovuto sacrificarci. E che Ron lo ha capito. Non è vero Harry.

Dimmi a che serve restare
lontano e in silenzio


“Ci bagneremo, Hermione” dici invece, per mascherare la tua commozione. E siamo già inzuppati Harry, siamo già segnati, ma ci avviamo all’interno della tenda, insieme.



a guardare

Vorrei far guardare anche a te le mie lacrime, adesso. Come ho lasciato fare a Harry. Ma Basterebbe?
A che serve guardare

la nostra passione che muore
in un angolo e dimmi
a che serve sperare


A che serve sperare

se piove e non senti dolore

Vorrei poter non sentire

come questa mia pelle
che muore
che cambia colore
che cambia l’odore









*
Se siete qui significa che avete avuto la temerarietà di arrivare alla fine. lol xDDD
Devo fare le mie scuse ai Negramaro per aver infangato così una delle loro canzoni, ma forse dovrei anche fare le mie scuse a voi lettori, non è così?! Ho scritto questa storia in un momento critico, che oggi ricordo solo come una scena tragicomica, ormai, ma all'epoca ero davvero depressa! Sapere che la saga che ti accompagna da quando eri una bimbina è finita... e che da ora in avanti non ci sarà più un libro da aspettare, non ci saranno più nuove avventure del trio da leggere, è DEVASTANTE all'inizio, ve lo assicuro. E mi sentivo davvero in pena per Hermione in quel momento. Ringrazio anche chi ha recensito Christmas Roses, l'ha inserita tra i preferiti o ha semplicemente letto! Devo dire che il numero delle visite mi ha lasciato spiazzataa. Spero di sentirvi anche qui, magari anche solo per tirarmi pomodori, criticarmi in qualsiasi modo etc. ma mi piacerebbe sentire la vostra opinione! Un augurio a tutti quelli che si apprestano a leggere il libro della Salani dopo averlo tanto aspettato... buona lettura!

  
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