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Autore: Larryshug    14/06/2013    2 recensioni
“Davvero pensi che io ti perdoni perché mi lascio abbindolare con una stupida canzone?”. Chiese Jennifer dando cuscinate ogni tanto.
“Jen io…” Iniziò a dire Harry ma la ragazzo lo fermò e gli disse “Ci sei riuscito, Harry.” E iniziò a baciarlo dolcemente.
Genere: Commedia, Drammatico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Three months. 
 
 
“Harry Styles, tra di noi è tutto finito. Non cercarmi più.”  Disse la ragazza mora varcando la soglia della porta e sbattendola alle sue spalle.
Erano passati tre mesi da quella fatidica frase e Harry piangeva ogni notte come un bambino che era stato abbandonato dalla madre.
Harry era in un bar a parlare con il suo amico Niall come ogni sabato che si rispetti.
“Secondo me Harry, dovresti lasciarla andare, lo sai. Vieni da me ogni sabato sera a chiedere consigli su consigli e io ti dico sempre lo stesso, prova ad accettare la realtà amico, lei se ne andata. Non tornerà indietro.” Disse l’amico mentre puliva un bicchiere bevuta da Harry poco prima.
“Lo so’ ma io non riesco a dimenticarla, i suoi occhi ghiaccio, le sue labbra rosee, i suoi capelli corvino, la sua pelle così bianca e liscia…” Iniziò Harry mentre si stava incantando e Niall gli sventolò una mando davanti alla testa.
“Senti Harry, hai diciannove anni cazzo, ora vai da lei, la sbatti al muro e le dici quanto la ami ancora”. Disse Niall posando il bicchiere nel lavello mentre si affrettava ad andare da un altro cliente mentre Harry lo osservava con lo sguardo.
“Sai una cosa Niall? Hai ragione, io sono giovane non posso continuare a pentirmi di avermi lasciato andare da lei solo perché era un periodo no e l’ho trattata come non meritava.” Disse Harry lasciando una banconota da 5£ sul bancone e poi si rivolse verso Niall “Grazie Niall, sei un amico, davvero.” Disse uscendo dal locale e iniziando ad incamminarvi verso casa sua.
Quando fu arrivato buttò il cappotto per terra e iniziò a pensare sul da farsi. Aveva già una mezza idea in testa ma non era sicuro che i negozi fossero ancora aperti a quell’ora quindi pensò di continuare la canzone che stava già scrivendo e quando finì era un capolavoro e si congratulò con se stesso. Poi guardando l’orologio si accorse che si stava facendo tardi così uscì da casa sue e andò dalla sua vicina. Busso alla porta e lo aprì una signora sulla settantina, cicciottella che gli sorrise dolcemente.
“Salve Harry, cosa ti serve?” Chiese dolcemente la vecchia.
“Signora Cooper mi scusi doverla disturbare ma volevo chiederle se ha delle rose bianche.” Chiese Harry sorridendo e ricordando che le rose bianche erano le sue preferite. La signora Cooper se ne andò un secondo per poi ritornare con un mazzo bellissimo di rose bianche che porse ad Harry.
“Grazie signora Cooper, quanto le devo?” Chiese Harry gentilmente.
“Oh Harry mi fai sentire vecchia, chiamami Isabel, comunque non ti faccio pagare niente ora va’ corri da lei.” Disse la signora Cooper sorridente e Harry andandosene la ringraziò e non fece molto caso su come la signora Cooper sapesse che lui doveva andare dalla sua amata.
Harry ritornò in casa, prese la chitarra, i fiori e uscì fuori casa chiudendo bene la porta poi iniziò a correre.
Continuava a correre poi arrivò al tram che lo avrebbe portato da lei e ci saltò sopra, era super impaziente di rivederla dopo tre lunghissimi mesi.
Quando sentì da quella voce metallica il nome della fermata uscì dal tram e ricominciò a correre come se finisse tutto stanotte e dovesse fare in fretta.
Arrivò al parco di fronte casa della ragazza e vide attraverso la finestra della sua stanza la sua figura snella mentre raccoglieva i suoi capelli corvino in una coda alta ed a Harry si gelò il cuore, era ancora più bella. E a questo punto a Harry gli sorse una domanda nella sua mente: ‘Diamine Jen ma sei reale?’. 
Quando arrivò al portico gli affiorarono in mente tantissimi ricordi, il primo ballo della scuola insieme a lei., quando d’estate da quindicenni ritornavano con un gelato in mano mentre ridevano e scherzavano, il loro primo appuntamento e il loro primo bacio a sedici anni, il fidanzamento ufficiale a diciassette anni e l’ultimo ballo scolastico a diciotto anni. Harry scacciò via dalla mente tutti quei pensieri e bussò al campanello. Gli aprì la mamma di Jennifer e sorrise ad Harry.
“Harry, da quanto tempo! Come stai tesoro?” Disse cortesemente la signora Richards sorridendogli.
“Bene zia Judy, c’è Jen?” Chiese tagliando corto Harry, non voleva sembrare sgarbato ma non vedeva Jennifer da tre mesi e non riusciva a stare senza.
“Si è di sopra, ma non vi eravate lasciati?” Disse Judy mentre Harry si affrettava a salire le scale.
“Non ancora per molto.” Urlò Harry in cima alle scale e Judy sorrise, gli era sempre piaciuto quel ragazzo e sperava che si facesse coraggio per ritornare con sua figlia.
Harry bussò alla porta e si becco un “Mamma non ho fame.” di Jennifer Harry sorrise e rabbrividì nel sentire la sua voce dopo tre lunghi mesi.
“E se ti dicessi che non sono tua mamma?” Chiese Harry entrando nella stanza di Jennifer e chiudendo la porta a chiave e Jennifer si voltò di scatto. I suoi occhi ghiaccio incontrarono quelli verdi Harry dopo tre mesi e sentì una morsa allo stomaco e lo stesso per Harry.
“Esci fuori dalla mia stanza!”. Urlò Jennifer ma Harry non si oppose minimamente anzi, continuò a camminare fino al letto della ragazza dove posò la sua chitarra e la prese dalla custodia con dei fogli.
“Jen, io non sono bravo con le parole perciò ascoltami, ti prego.” Disse Harry guardandola negli occhi e la mora acconsentì sedendosi sulla sedia di fronte al letto.
Harry iniziò a cantare una canzone che Jennifer capì che si chiamava “Don’t let me go” e mentre ascoltava il suo corpo si riempiva di brividi e alla fine della canzone aveva gli occhi lucidi e si avvicinò ad Harry con un cuscino.
“Davvero pensi che io ti perdoni perché mi lascio abbindolare con una stupida canzone?”. Chiese Jennifer dando cuscinate ogni tanto.
“Jen io…” Iniziò a dire Harry ma la ragazzo lo fermò e gli disse “Ci sei riuscito, Harry.” E iniziò a baciarlo dolcemente.

“Poi nonna? Cosa successe?” Chiese curioso il piccolo Thomas a sua nonna Jennifer.
“Beh loro due si sposarono.” Disse sorridendo la vecchietta.
“Davvero? Quando?” Chiese sempre curioso il piccolino.
“Beh, il 4 Luglio 1984.” Disse Jennifer sorridendo al piccolo.
“E come è stato il matrimonio?” Chiese sempre Thomas ormai diventato troppo curioso per fermarlo.
"Lo sai come sono i matrimoni, tutti noiosi ma quello è stato speciale.” Disse la vecchietta asciugandosi una lacrima.
“E Harry? Dove è adesso?” Chiese sempre il piccolo.
“Beh, piccolino mio ora Harry è in cielo, come ogni angelo che si rispetti.” Disse la vecchia mentre le scendevano altre lacrime e asciugandole prontamente.
 
 
Hi people. 
Mi chiedo perché scrivo queste cose strappalacrime.
Mh…comunque questa storia mi è venuta mentre
ascoltavo per la 486466 volta la canzone 
“Don’t let me go” madò è bellissima.
Alloora spero che la storia vi sia piaciuta, 
non so’ più che scrivere quindi
un bacio.
Hi.
   
 
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