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Autore: xmaliks    14/06/2013    7 recensioni
Che dire dell’amore?
Perché sei più freddo dell’inverno?
Tu prendi tutto
E non mi lasci niente.
Tu tagli le mie ali
Ora sto cadendo.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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What about love?

 

Che dire dell’amore?
Perché sei più freddo dell’inverno?


Tu prendi tutto
E non mi lasci niente.

Tu tagli le mie ali
Ora sto cadendo.



«Dovrà partecipare allo spettacolo che si terrà a fine anno, signor Payne» disse il Preside serio, giocherellando con una biro fra le mani.
Il ragazzo finse una risata e calmo rispose: «Mi scusi, non posso proprio»
«Non mi importa! Ha raggiunto il limite con la sua ultima trovata e se non vuole che la espella, allora dovrà fare quella che le ho detto»
Liam si finse indifferente alzando le spalle e, alzandosi fece un’ultima domanda: «Dove si terranno le prove?»
«Nell‘aula di teatro, oggi pomeriggio alle due»

‘Stronzo di un preside’ continuava a pensare Liam. Insomma, uno dei ragazzi più famosi e desiderati della scuola recitare davanti a tutti i secchioni nerd della scuola? Che figura avrebbe fatto?
Mentre camminava spedito verso la mensa vide il suo amico Louis camminargli incontro e salutarlo.
«Ehi, Payne!»
«Louis»
«Allora, cosa ti ha detto questa volta il vecchio Burlone?»
«Purtroppo questa volta non scherzava» disse entrando nella mensa seguito dall’amico Louis.
Si sedettero al loro solito tavolo e continuarono a parlare.
«Che ti ha detto di fare, allora?»
«Dovrò recitare nello spettacolo di fine anno. Ma ti rendi conto? La cosa più sfigata che io potessi fare!»
Louis scoppiò a ridere e dando una pacca all’amico scherzò: «Vedrai che passerai anche questa».
Stufo, Liam sbuffò e iniziò a mangiare la sua porzione di pranzo.


«Lily! Lily, aspettami un secondo!» gridò una voce alle mie spalle. Mi voltai e vidi Chantal, la mia migliore amica.
«Ehi, che succede?»
«Voglio venire anch‘io a vederti!»
«Ah, beh, non sarà granché, però»
«Ti prego non voglio tornare a casa da quella rompipalle di mia madre»
Ridacchiai e feci strada alla mia amica verso l’aula di teatro.
Appena arrivate all’aula bussai ed entrai per prima.
«Oh, signorina Evans!» mi salutò con un gran sorriso la professoressa Collins.
«Salve professoressa, avete trovato qualcuno adatto al ruolo di protagonista?»
«Ebbene sì, Lily. Penso si chiami Liam Payne»
«Liam? Payne?»
«Esattamente, perché?»
«Nulla, nulla» finsi un sorriso e voltandomi verso Chantal bisbigliai: «E‘ Liam! Il protagonista è Liam!»
«Cosa? Ma davvero? E‘ la tua occasione, allora!»
«Non lo so, Chantal. Lui non sa nemmeno che io esisto!»
«Ma va là!»
Pochi istanti dopo la portò si riaprì e ad entrare questa volta fu lui.
«Ciao» azzardai ma fui liquidata immediatamente. Non mi degnò di un misero sguardo.
«Non ti avrà sentita, avanti» mi incoraggiò Chantal.
Ma sapevo che mentiva.
«Ora che siamo tutti presenti, vorrei chiamare Ricky al centro per parlarci della sua opera!» annunciò la prof. E portando una sedia al centro fece sedere Ricky, l’autore della storia che avremmo dovuto interpretare.
Quest’ultimo iniziò a parlarci della sua ispirazione, della trama della storia e di quanto ci tenesse. Fu abbastanza lungo e noioso, ma per me il tempo volò perché passai tutto il tempo a fissare Liam.
«Direi che va bene così, Ricky. Grazie mille» seguì un breve applauso e il silenziò tornò a regnare.
«Ora vorrei ripassare i ruoli della storia» continuò la professoressa e lanciai un veloce sguardo a Liam. «I protagonisti, Tom e Felicity saranno interpretati dal signor Liam Payne e dalla signorina Lily Evans, poi c‘è la matrigna della ragazza che verrà interpretata da Hope Stweart….»
Appena terminò il lungo elenco la prof ci distribuì i copioni e iniziammo a leggerli recitandoli.


I giorni passavano. Ogni giorno a casa studiavo una piccola parte del copione e un giorno avvenne il miracolo.
Qualcuno bussò alla porta e di corsa mi fiondai ad aprirla.
«Tu?» chiesi confusa.
«Posso entrare?»
«S-sì, certo» balbettai e fece entrare in casa, Liam.
«Come mai qui? A casa della sfigata, insomma»
«Beh, ho bisogno d‘aiuto.»
«Su cosa?»
«Su questo cazzo di spettacolo»
«Ti pregherei di usare parole più adeguate, Liam»
Lui scoppiò a ridere urtando seriamente i miei nervi.
«Mio padre è di sopra» gli dissi seria e lui si ricompose.
«Ok, ok. Beh, ti va se ogni martedì passo da te per studiare il copione assieme?»
Deglutì e grattandomi il capo risposi: «Ecco, io non saprei»
«Avanti, Evans»
«E va bene. Alle tre, martedì prossimo.»
Lui sorrise compiaciuto e alzandosi si diresse verso la porta.
«E se iniziassimo oggi?»
«Cosa?» domandai.
«Sì, oggi. Non ho niente da fare»
«Oh, poverino» lo prendo in giro. «Comunque va bene. Ma andiamo in giardino»

«Forza, sii serio, però!» lo sgridai seria.
«Ma è una stronzata! Come può un ragazzo rifiutare una notte di sesso?»
Alzai gli occhi al cielo e scuotendo la testa divertita esclamai: «Si da il caso che la vita per alcuni ragazzi non sia solo sesso, ma sia fatta anche di altre cose come..»
«Ok, Evans, ok. E’ meglio se continuiamo.»
Annuì e ripresi a recitare.

Le settimane passavano e Liam sembrava cambiare, ma mi sbagliavo.
Un giorno mentre andavo verso l’aula di biologia lo incontrai mentre scherzava con i suoi amici e mi avvicinai.
«Ciao Liam»
Un ragazzo biondo scoppiò a ridermi in faccia per poi chiedere all’amico: «Chi cazzo è questa sfigata?»
Offesa, aspettai una reazione di Liam. Era serio, mi fissava e non sapeva che dire.
«Non lo so» pronunciò quelle tre parole con tanta freddezza che le mie lacrime non tardarono nemmeno un secondo a scendere. Era freddo, più dell’inverno.
Lo credevo diverso, ma purtroppo sbagliavo. Come sempre, sbagliavo.

Ero arrabbiata, furiosa, incazzata e profondamente delusa.
Erano passate settimane dall’ultima volta che avevo parlato a Liam e da lì in poi non lo avevo più visto.
Improvvisamente bussarono alla porta, e sicura che fosse mio padre andai ad aprire.
«Cosa diavolo ci fai tu qui!» sputai.
«Ogni martedì alle tre» disse normalmente.
Sorrisi. «Sono due settimane che non ti presenti, che mi eviti a scuola come se avessi la peste, sono due settimane che mi sento un‘emerita nullità per colpa tua, sono due settimane che sei fuori dalla mia vita, Liam».
«Lily» azzardò ma alzai un dito per farlo stare zitto.
«No, Liam. Vaffanculo.»
«Ascoltami, ti prego. Posso spiegarti»
«Non voglio! Ho capito: non vuoi avere nulla a che fare con me, e mi va bene. Ma non rivolgermi più la parola e non provare nemmeno più a presentarti a casa mia. Non lo sopporterei»
«Cosa stai dicendo? Perché..»
«Perché mi piaci, mi piaci da impazzire, Liam. Ma, ecco, cosa dire dell‘amore? Per me non esisterà mai perché sono solo una sfigata, no?»
«Non sei una sfigata, Lily»
«Peccato tu me lo abbia sputato in faccia due settimane fa»
«Non volevo, te lo giuro. E‘ che i miei amici sono degli emeriti stronzi ma tu, tu, sei diversa. Mi hai cambiata e anche loro se ne sono accorti»
Risi falsamente. «Patetico, Liam. Davvero, patetico. Ora perfavore, va‘ via»
Non attesi un secondo in più e gli chiusi la porta in faccia.
Lo avrei dimenticato. Ma, sarei riuscita?



Il giorno dello spettacolo successe quello che mai mi sarei aspettata.
Una cosa non prevista nel copione, ciò che mi provò che era serio: mi baciò, nell’ultimo atto dell’ultima scena. Liam James Payne baciò Lily Evans davanti a tutti i suoi amici, a tutte le ochette venute per vedere solo lui, ma lo fece.
E lo adorai.

Terminato lo spettacolo dietro le quinte mi tirò per un braccio verso lui.
«Ora mi credi?»
«Io..»
«Lily, farò di tutto per provarti che tu sei speciale per me, diversa da tutto e tutti»
«Non voglio»
«Cosa?» domandò confuso.
«Mi va già bene che tu abbia fatto quello che hai fatto.»
«Quindi mi credi?»
«No, certo che no»
«Perché, Lily? Perché no?»
«Credi che io sia così stupida? Liam, ho visto come quell‘oca di Jade, la tua ex, ti guardava! L‘hai fatto solo per farla ingelosire!»
«Ma cosa dici! No, no, a me non importa più di lei, davvero»
«Ma smettila!» corsi via e andai a fermarmi nel giardino della scuola.
«Lily» sussurrò Liam. «Ti giuro che non ti ho baciata per far ingelosire Jade»
«Ma se non mi hai mai calcolata per due anni nonostante ci conoscessimo!»
«Ero cieco»
«E tutte quelle volte che ho provato a salutarti?»
«Ero sordo»
«No, Liam. Non eri ne cieco ne sordo eri semplicemente uno stronzo
«Lo vedi? Anche tu hai usato il passato! Anche tu hai visto che sono cambiato!»
«Io..no, cavolo, cosa c‘entra?»
«Lily, lasciati andare per una volta. Ascolta il tuo cuore cosa ti dice?»
Che sei sempre un fottuto stronzo, ma ti amo.
«Non mi dice niente»
«Avanti, so che hai pensato a qualcosa»
«Come faccio a sapere che tu non mi tradirai un giorno?»
«Devi fidarti di me, è l‘unico modo»
«Sarò sicura che tu non mi taglierai le ali lasciandomi cadere?»
«Te lo prometto, Lily. Sarò il tuo angelo custode, ma tu sii il mio»
«Voglio provarci.»
Liam sorrise e lentamente prese il mio viso fra le sue mani, e mi baciò.
Quel bacio che da due anni aspettavo ora era mio. Ora lui era mio, e nulla me lo avrebbe portato via. Lo amavo.





Vi do il permesso di lanciarmi pomodori, ebbene sì.
Ho iniziato a scrivere questa one shot, di sera, dopo un giorno di studio e l’ho terminata solo oggi perciò sono sicura che faccia schifo.
Comunque, ho avuto l’ispirazione ascoltando “what about love’’ di Austin Mahone, premetto che non sono una mahomie ma la canzone mi piace davvero molto e leggendo la traduzione mi è venuto in mente tutto un filmino che ho poi scritto trasformandolo in questa os ahahaha, potete anche essere sincere e dire che fa schifo, davvero, non mi offenderò.
In ogni caso, grazie per aver letto, e per favore recensite  fghj
Un bacio xx
@ljamsoul
*va a ripulirsi dai pomodori*



   
 
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