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Autore: LazyBonesz_    14/06/2013    1 recensioni
Non dico che Harry abbia scritto la canzone per Louis o cose del genere ma ho deciso di interpretarla così. Se non vi va bene non leggete.
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-E voglio farti capire che sono stanco-
-Stanco di cosa?-
-Stanco di essere solo e non averti. Ti amavo, ti amo ma mi hai lasciato- spiegò il ragazzo dagli occhi verdi che si riempivano di lacrime salate.
-Ti amo e non sai quanto. Non ci sono parole per descrivere ciò che provo quando i miei occhi scontrano i tuoi. Quando le mie mani prendono le tue. Quando le tue labbra toccano le mie. Quando il mio cervello pensa sempre a quel ragazzo dai capelli assurdi che amo più di me stesso-
Harry sorrise per le dolci parole e le loro bocche si scontrano ancora e ancora come se il tempo non esistesse. Come se l'aria non serviva ma solo l'amore reciproco.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Don't let me go.




Louis ha 25 anni.

Louis ha un vita che non gli va bene.

A Louis manca qualcosa, manca qualcuno. 

A Louis manca Harry.

Louis vive con Eleanor ma non si sente bene. Non si sente completo. La sua metà è chissà dove.
Quella mattina era come tutte le altre. Non aveva voglia di alzarsi nè tantomeno di lavorare. Era stravaccato sul divano mentre un luce calda arrivava fino alle sue caviglie. Non andava oltre. Era come se anche i raggi del sole lo evitassero. Non riusciva a sentirsi felice, non lo era mai.
La sua allegria dipendeva solo da due occhi verdi, da delle fossette, da dei ricci da stringere tra le mani, da quel sorriso e da quella voce.
Eleanor uscì dal bagno con il suo solito sorriso frizzante. Era l'unica che credeva che la loro relazione potesse andare avanti.
Si illudeva che quando a volte sorrideva quel sorriso era per lei. Si illudeva che quei baci finti erano per lei. Si illudeva che i suoi pensieri erano per lei.
Si illudeva di tutto e non andava oltre. Non apriva gli occhi.
-Porti tu Hanna al parco?-chiese la ragazza.
Louis fissò un punto davanti a sè e si riscosse quando sentì quel nome.
Hanna era sua nipote e lui la vestiava come se fosse un mini-Harry. Vederla ridere e giocare con il beanie del ragazzo riccio lo faceva rasserenare. 
Una volta gli aveva chiesto chi era la persone con lui in una foto. Lui aveva risposto con ''il mio amore''.
Hanna ne era rimasta incantata.
-Ok, ciao- disse il castano con un sorriso forzato.
La nipote di appena 5 anni era vicino alla madre davanti a una BMW nera.
-Grazie, Lou, sei uno zio perfetto- disse la donna. La bimba aveva degli occhi azzurri stupendi, assomigliavano a quelli di Niall. Aveva delle fossette tenerissime come quelle di Lui.
Louis la prese per mano e si incamminarono verso il parco di Doncaster.
Da quando gli One Direction si erano sciolti per colpa dei modest che non accettavano ''Larry'' Louis viveva nella sua città natale.
Hanna strinse la mano dello zio prima di correre verso l'altalena.
Il ragazzo la osservò. Indossava dei jeans neri skinny, una maglia bianca, le converse bianche e basse e un beanie verde.
La madre sapeva quanto facesse piacere a Louis vederla vestita a quel modo. Infatti lui si emozionava e immaginava Harry.
Si sedette su una panchina e giocherellò con un fiore che gli era caduto sulle gambe da un albero di ciliegio. Lo fissò per un po' e quando alzò lo sguardo una visione gli spezzò il cuore.
Di felicità? Di tristezza? Di rabbia?
Lo vide, vide lui.
Parlava con Hanna e rideva per il fatto che fossero vestiti uguali. Le chiese da chie era stata accompagnata. A quel punto i loro occhi si scontrarono.

Harry guardò Louis così a lungo. Avevo bisogno di sentirlo affianco a se. Non lasciarmi andare, non lasciarmi andare gli aveva detto l'ultima volta.
Non poteva sentirsi solo, non poteva dormire solo.
Ora era lì, davanti a lui e ha di nuovo paura. Non riesce a respirare, ha paura che lo lasci ancora e ancora.
Un luce interiore lo aveva guidato in luogo nascosto del suo cuore. Lì aveva trovato una foto, una foto piena di ricordi.
Non aveva dubbi, era una loro foto.
I suoi vetri sono rotti come il suo cuore. Si sono rotti quando Louis ha detto quella frase: ''non possiamo stare assieme ma ricordati io ti amo''.
Ma ora i suoi occhi rimarrano aperti, gli occhi di entrambi.
Ma ora le loro braccia rimaranno aperte, le braccia di entrambi.

-Non lasciarmi andare, sono stanco di sentirmi solo- sussurrò Harry mentre un vento trasportò le parole fino all'orecchio di Louis.
Gli aveva promesso che sarebbero andati dietro una stella dove Larry poteva esistere, dove non c'era nè la modest nè altre persone che pensavano a criticare. Ci sarebbero stati solo loro e il loro amore.
Da il giorno in cui si erano detti addio Harry guardava Louis da lontano. Lontano perché erano effettivamente lontani ma i loro cuori battevano all'unisono, l'uno per l'altro.

Il riccio corse dal ragazzo che amava. Le lacrime scendevano dagli occhi di entrambi.
-Harry...- mormorò l'altro prima di alzarsi. Le sue calde braccia forti strinsero il corpo di colui che un tempo era debole e non riusciva ad andare avanti.
-Louis...- sussurrò Harry con voce rotta.
-Perché sei qua?- 
-Io... speravo in questo momento da tanto tempo- disse il riccio triste ma felice per quella situazione.
Louis sorrise prima di baciarlo.
-E voglio farti capire che sono stanco-
-Stanco di cosa?-
-Stanco di essere solo e non averti. Ti amavo, ti amo ma mi hai lasciato- spiegò il ragazzo dagli occhi verdi che si riempivano di lacrime salate.
-Ti amo e non sai quanto. Non ci sono parole per descrivere ciò che provo quando i miei occhi scontrano i tuoi. Quando le mie mani prendono le tue. Quando le tue labbra toccano le mie. Quando il mio cervello pensa sempre a quel ragazzo dai capelli assurdi che amo più di me stesso-
Harry sorrise per le dolci parole e le loro bocche si scontrano ancora e ancora come se il tempo non esistesse. Come se l'aria non serviva ma solo l'amore reciproco.
E come qualche anno fa le loro mani si unirono. E come qualche anno fa il loro amore venne sigillato. E come qualche anno fa il mondo scomparve per fare spazio a loro due.



Ciao, pepiii. Quando sono rientrata da artistica ho sentito don't let me go per 3920820 volte, la so a memoria e quiiiiindi ho deciso di scriveeeere una OS larry.
Recensite, please?





   
 
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