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Autore: DadaOttantotto    14/06/2013    7 recensioni
[ATTENZIONE: Grossi spoiler per chi non segue la terza stagione!]
"Potresti... puoi restare?"
In realtà dovrebbe correre a casa e aiutare suo padre nelle ricerche di Heather, ma Derek glielo sta chiedendo, per una volta, e non ordinando con uno dei suoi soliti ringhi che lo fanno tremare da capo a piedi, e Stiles decide che sì, può restare, rimanere ancora un po' con il sourwolf e il corpo morto di Erica sopra le loro teste.
[Sterek; post 3x02]
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Slash | Personaggi: Derek Hale, Stiles Stilinski
Note: AU, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
- Questa storia fa parte della serie 'That's so Sterek'
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Wait, and please stay Quando entra in casa con il corpo senza vita di Erica tra le braccia, non fa caso alle due persone che lo osservano, in attesa di una spiegazione. Supera Peter e Stiles, sale le scale e depone ciò che rimane della sua beta sul letto.
Deve pensare a cosa fare, adesso, come comportarsi. Il branco ha perso troppi elementi, e quelli che rimangono non sono esattamente in perfetta forma. Scott è di nuovo distratto da Allison, Isaac è ancora terrorizzato all'idea di rivedere gli Alfa. Peter... beh, suo zio è stato molto chiaro su ciò che pensa della situazione.
E ora Erica è morta, non può più cercare di convincersi del contrario, non ora che ha la prova concreta sotto il naso. Pensava di trovarla viva, insieme a Boyd; si era immaginato varie volte la scena, il momento in cui li avrebbe rintracciati e poi salvati, riportati a casa, e allora il branco sarebbe stato di nuovo completo. Invece li ha persi entrambi. E vorrebbe prendersi a pugni, perché se non fosse stato così affamato di potere non li avrebbe mai trasformati, e ora non sarebbero in questo casino. Boyd non sarebbe fuori controllo. E Cora... cristo, Cora. Sua sorella. La piccola peste che gli saltava sulla schiena, gli tirava i capelli, non lo lasciava un attimo in pace. Se chiude gli occhi può ancora udire le sue grida, sentite troppe volte negli incubi che gli fanno compagnia ogni notte, mentre gli chiede, lo implora di tirarla fuori da quell'inferno, di salvare la vita a lei, e a mamma, a papà. Di spegnere quel fuoco che brucia impietoso, distrugge, uccide.
Cora avrebbe dovuto essere morta. E invece era lì, in quella banca, viva, davvero viva. E' cresciuta dall'ultima volta in cui l'aveva vista. Non può fare a meno di chiedersi come sia stato, per lei, vivere per così tanto tempo con gli Alfa, essere loro prigioniera. Si domanda se ha mai pensato a lui e a Laura, se lo ha mai odiato per quello che è successo, se ha mai pregato affinché la salvasse, se gli avrebbe perdonato di non essere mai arrivato.
Dovrà dirlo a Peter, prima o poi. La notizia, ne è sicuro, lo sconvolgerà. Magari potrebbe prendere in prestito un po' di sarcarmo da Stiles, giusto per indorare un po' la pillola, uscirsene con qualcosa di simile ad un 'Ehi, zio, ti ricordi di Cora? Sì, tua nipote. Quella che doveva essere morta. Beh, è viva. Sta con gli Alfa ed è completamente fuori di testa'. Ma lui non è il tipo da fare dell'ironia, soprattutto in casi come questo.
Derek torna a guardare Erica, immobile, e in fondo spera ancora che apra gli occhi e torni ad essere la sua beta ribelle e irrequieta, come ha sperato di vederli tornare indietro, lei e Boyd, la sera in cui hanno deciso di lasciare il suo branco e sono stati catturati da quello di Deucalion. Non ha funzionato allora, non funzionerà neanche questa volta.
Erica è morta, morta sul serio, Derek adesso se ne rende conto. E la colpa è sua, solo sua.

***

Sarà passata un'ora, forse due, ma finalmente Derek è sceso al piano di sotto. Vicino alla finestra, osserva il mondo esterno, ma senza vederlo realmente. Tanto, lui lo sa, lo ha vissuto sulla propria pelle, il mondo fa schifo, in qualsiasi modo lo si voglia vedere.
E' solo, tranne che per la persistente e irritante presenza che ora siede sulla poltrona, quasi immobile - perché per Stiles Stilinski rimanere del tutto fermo è praticamente impossibile, lo sanno tutti. Non ha pronunciato nemmeno una parola da quando Peter se ne è andato, e a Derek piace pensare che stia rispettando il suo dolore; ma è più probabile che il ragazzino abbia paura che, se aprisse bocca, verrebbe sbranato vivo. Idea che, deve ammetterlo, al momento lo alletta molto.
Anche se gli da le spalle, sa che Stiles lo sta guardando. Percepisce il suo sguardo sulla schiena, sente nell'aria l'odore della sua curiosità, delle domande che non ha il coraggio di fare, delle informazioni che vorrebbe avere ma sa che è meglio non chiedere. Ma non da peso a nessuna di queste cose, Hale, e rimane concentrato sui rettangolini di vetro che lo separano dal resto di Beacon Hills.
"Derek?" mormora all'improvviso il figlio dello sceriffo, titubante, e Derek spera che non gli chieda come sta, perché in quel caso lo sbranerebbe sul serio.
"Cosa vuoi?"
Stiles si alza e si avvicina. Il suo odore arriva più forte alle narici del lupo, che si trattiene dall'inspirare profondamente.
"Stavo pensando... dato che non c'è più nessuno, io... insomma, andrei anche io."
Ora è vicino, troppo vicino per i suoi gusti. Tanto che se alzasse le spalle, queste toccherebbero quelle del ragazzo, e non gli piace. O meglio, non sa se gli piace o meno. E' un po' di tempo che non sa cosa gli piace e cosa non gli piace quando si parla di Stilinski, ma la cosa lo irrita a tal punto che automaticamente il suo cervello cataloga tutto sotto la voce 'Non buono' senza ragionarci troppo sopra.
Derek si volta e i suoi occhi incontrano quelli del petulante ragazzino. Non abbassa lo sguardo, Stiles, come fa di solito, preferendo il pavimento al volto serio dell'Alfa, ma lo fissa nel suo, lo sostiene. E il lupo non sa come o perché, ma la cosa gli fa piacere, gli fa sentire una morsa alla bocca dello stomaco, qualcosa che non può spiegare a parole e neanche vuole farlo. Vorrebbe dirgli di andare via, di lasciarlo in pace, ma se lo facesse Stiles gli darebbe retta e allora Derek rimarrebbe solo, davvero solo. Solo con sé stesso e con il senso di colpa che lo attanaglia, e chissà cosa potrebbe combinare. Forse ha bisogno di qualcuno che lo tenga ancorato alla realtà e al buonsenso e, dio non voglia, quel qualcuno potrebbe essere Stiles.
"Aspetta."
L'altro si blocca, un piede già fuori dalla soglia della stanza, fermando la quasi corsa che aveva iniziato per uscire da quell'appartamento che, al pari della vecchia e fatiscente casa Hale, gli da un senso di tristezza e angoscia a livelli piuttosto elevati.
"Potresti... puoi restare?"
In realtà dovrebbe correre a casa e aiutare suo padre nelle ricerche di Heather, ma Derek glielo sta chiedendo, per una volta, e non ordinando con uno dei suoi soliti ringhi che lo fanno tremare da capo a piedi, e Stiles decide che sì, può restare, rimanere ancora un po' con il sourwolf e il corpo morto di Erica sopra le loro teste.
"Dammi solo il tempo di mandare un messaggio e sono tutto tuo" esclama con un sorriso, mentre osserva Derek scuotere la testa rassegnato.

***

Stiles si è seduto a terra, le gambe distese e la schiena appoggiata alla finestra, e Derek lo ha raggiunto poco dopo. Non hanno parlato per un tempo che al figlio dello sceriffo, abituato a riempire ogni attimo di silenzio con un numero di parole che supera l'immaginazione, è sembrato infinito.
"Scott mi ha scritto che Allison non ha preso bene la verità su sua madre" dice finalmente per rompere il ghiaccio, mostrando il telefono che poi torna a posare accanto a sé.
"Era ora che lo sapesse" borbotta Derek.
"Magari adesso smetterà di incolparti."
"Ne dubito."
Perché, in fondo, anche quella volta era stata colpa sua, no? Che si trattasse di salvare Scott o meno, erano suoi i morsi sul corpo di Victoria Argent.
"Vuoi parlare di quello che è successo alla banca, Derek?"
Beh sì, in realtà vorrebbe parlarne, ma non sa se è pronto per farlo. Dovrebbe raccontargli di come sono entrati - e sa che Stilinski sorriderebbe se gli dicesse che ha veramente sfondato la parete a pugni -, di quando sono stati attaccati, di quando ha trovato il corpo di Erica. A quel pensiero lo stomaco si stringe di nuovo e il suo cuore ha un lieve sussulto.
"Ehi, non sei obbligato a farlo se non vuoi" esclama il ragazzino, dandogli un piccolo buffetto sul braccio.
Potrebbe non essere così sbagliato aprirsi con qualcuno, dopotutto. Non avrebbe mai pensato di farlo con Stiles, ma c'è lui qui, e gli sta facendo capire che è disposto a restare e ascoltare tutto ciò che ha da dire, senza giudizi.
"Siamo stati attaccati."
"Dagli Alfa?"
"Da Boyd e..." Qui Derek si blocca, tormentato dall'indecisione. Forse non è il caso di rivelargli chi altro fosse presente, anche se, prima o poi, sarà Scott a raccontarglielo.
"E?" lo incalza Stiles, a cui quella semplice vocale non è di certo sfuggita.
"Mia sorella."
Hale sente i muscoli del ragazzo fremere a quella notizia, quasi volesse saltare in piedi e fare qualcosa, qualsiasi cosa lo aiuti a metabolizzare la novità. Inizia a pensare che farebbe meglio a tenere un po' di Adderall in casa, per precauzione.
"Tua sorella? Laura?" chiede l'altro, gli occhi sgranati e fissi sul volto del lupo. "Ma non è possibile perché Laura è morta, no?"
E mentre lotta contro la voglia di sotterrarsi per la poca delicatezza usata nell'ultima frase, Stiles si concentra per un attimo sui lineamenti di Derek, più duri del solito, sul verde delle sue iridi, reso più scuro dal dolore che certamente deve provare in quel momento. Il suo cervello iperattivo partorisce un'idea stupida e alquanto bizzarra, subito ricacciata in un angolino: Derek è bello, e lo sarebbe ancora di più se sorridesse. Dannazione, Stiles, ti sembrano cose a cui pensare in un momento come questo?
Ora l'Alfa lo sta guardando, perplesso, probabilmente chiedendosi cosa diamine gli stia passando per la testa, e lui lo invita a continuare con un cenno della mano.
"No, non Laura. Cora. Mia sorella minore."
"Non sapevo avessi un'altra sorella."
"Non eri tenuto a saperlo" ribatte caustico Derek.
Come al solito, il sourwolf sprizza simpatia da tutti i pori.
"Ok, ok" ammette. "Ma la tua famiglia non era deceduta nell'incendio?"
"E' quello che credevo anche io. Per questo rivederla è stata una sorpresa. Non mi aspettavo di trovarla lì, e dalla parte degli Alfa, poi."
"Quindi ora che si fa?"
"Devo tirarla fuori di lì, Stiles. Tirarli fuori entrambi. Ho già lasciato che uccidessero Erica, non posso permettere che succeda a qualcun altro."
Derek si prende la testa tra le mani, e il ragazzo avverte il dolore che lo tormenta, lo percepisce dai suoi movimenti, dai muscoli tesi, dalla tono basso della voce. E vorrebbe poter fare qualcosa per aiutarlo, vorrebbe farla davvero, ma non può resuscitare i morti e ancora non può curare la schizofrenia. Non avrebbero avuto problemi con Kate Argent o Jackson, altrimenti. E' un semplice umano con una buona immaginazione e una parlantina sconfinata, niente di più, e tutto quello che può fare è prendere una delle mani del lupo e stringerla tra le sue, guadagnandosi un'occhiata tra lo sconvolto e il stupito.
"La morte di Erica non è colpa tua, Derek."
Con grande sorpresa di Stiles, Hale non ritira la mano. Beh, in realtà non si muove proprio, ma che importa? Non lo ha ucciso e non si è spostato, tanto basta.
"Ero il suo Alfa, avrei dovuto proteggerla. Lei si fidava di me, pensava che l'avrei salvata e non l'ho fatto. Come può non essere colpa mia?"
"Non sapevi nemmeno dove si trovasse!"
"Questa non è una scusante valida."
"Stammi a sentire: non è colpa tua. Non potevi fare più di ciò che hai fatto."
"Ne sei sicuro?"
"Sicurissimo. Sicuro come che il cielo è azzurro e il sole è caldo."
Derek sospira, guardando le loro dita intrecciate.
"E per Cora hai qualche consiglio da darmi?"
"La riporteremo a casa."
Hale non gli dice che ha una paura fottuta di ritrovarsi davanti sua sorella. E non per la forza che la ragazza sembra aver acquisito, ma perché ha il terrore che lei possa detestarlo, odiarlo per averla abbandonata, e questo non potrebbe davvero sopportarlo. Non dopo averla finalmente ritrovata.
"Riporteremo?" ripete, chiedendo implicitamente spiegazioni sul perché Stiles abbia usato il plurale e, cosa più importante, si sia incluso nel gruppo.
"Certo" risponde quello con una leggera scrollata di spalle. "Non sei solo, Derek. Hai me. E Isaac. E Scott, che magari è ancora un tantino contrario alla questione 'stesso branco', ma non ti abbandonerà. Oh, e c'è anche Peter, benché quell'uomo mi dia ancora i brividi."
Il lupo sorride e stringe un po' più forte la mano del ragazzo. C'è qualcosa, in quel contatto, che lo tranquilizza, che lo rassicura; è come se fino a quel momento avesse avuto un peso addosso e la semplice vicinanza di Stiles lo avesse fatto sparire. Ma non è una cosa che può dirgli così, su due piedi. Non può dirglielo perché neanche lui lo capisce, non riesce a comprendere perché, tra tutti, l'unico a farlo sentire in pace con sé stesso sia proprio quell'essere logorroico e iperattivo, al quale ogni tanto vorrebbe chiudere la bocca. Il 'come' vorrebbe fargliela chiudere è irrilevante.
Derek non sa che per Stiles è lo stesso, che anche lui prova emozioni mai provate prima, nemmeno con Lydia. Non sa che Stiles ha pensato molto a come sarebbe baciarlo, se la barba gli farebbe il solletico, alla sensazione delle mani dell'Alfa sul viso, sulla schiena, dappertutto. Non sa che Stiles non ha paura di lui, ma dell'effetto che gli fa. Ha paura che il lupo fiuti l'odore dell'eccitazione o senta il battito accellerato del suo cuore. Ha paura che lo ucciderebbe se solo sapesse quanto è attratto da lui.
Stiles ricambia la stretta, senza riuscire a trattenere un brivido.
"Andrà tutto bene" gli sussurra, e, con più coraggio di quello che pensava di avere, posa la testa sulla spalla di Derek. Che si irrigidisce un po', ma non si muove, e Stiles comincia a pensare che forse, e solo forse, quella situazione non dispiace neanche a lui.
Usciranno da questo casino, ne è sicuro. Si riprenderanno Boyd e Cora, elimineranno gli Alfa e tutto tornerà alla normalità, per quanto normali possano essere le loro vite. Supereranno anche questa e poi, magari, riuscirà a parlare con Derek e dirgli la verità. Così, se già non lo avranno ucciso i grossi lupi cattivi, perirà per mano di Hale. Morire per amore a sedici anni fa un po' schifo, deve ammetterlo, ma vabbé.
"Stiles?"
La voce di Derek lo riporta alla realtà, e quasi non si accorge che il naso è tra i suoi capelli e che il lupo lo sta annusando. La cosa dovrebbe sembrargli strana, ma a quel punto non c'è praticamente più niente che lo meravigli.
"Resterai anche dopo? Intendo, quando sarà tutto finito."
"Tu vuoi che resti?"
Sente il sospiro di Hale sulla nuca, il suo fiato caldo gli accarezza la pelle.
"Potrebbe andarmi bene" borbotta, e il ragazzo non può fare a meno di sorridere.
"Beh, la mia sciatta e vuota vita di essere umano mi lascia molto tempo libero, sai com'è. Potrei pensare seriamente di accettare la tua proposta. In fondo, cosa ho da perdere?"
Ed è cinque secondi dopo aver pronunciato quella frase che sente Derek Hale ridere, ridere davvero, per la prima volta. Un suono così bello, si dice, non lo aveva mai sentito.
"Perfetto" esclama l'Alfa, prima di rilassarsi completamente contro il corpo di Stiles.

Dunque... siamo qui riuniti per celebrare l'arrivo della mia 150esima storia.
Ebbene sì, è da 150 storie (in meno di quattro anni, fate voi il calcolo) che vi do il tormento, su ogni fandom, con ogni personaggio, con tutti gli avvertimenti e i generi. Vi porgo le mie più sentite scuse.
Di due cose non sono del tutto convinta in questa lunghissima shot: il finale (che reputo un tantino troppo sdolcinato) e l'appartamento di Derek. Insomma, c'è un letto al pian terreno, ma ci sono anche le scale... e se portassero ad un'altra camera da letto sarebbe perfetto. Nell'ignoranza, noi facciamo finta che sia così, ok? :)
La mia intenzione non era assolutamente minimizzare la morte di Erica, anche se così potrebbe sembrare.
Il titolo è gentilemente preso in prestito dalla canzone 'Stay' di Elisa. La storia si colloca tra la 3x02 e la 3x03, ed è nata dal promo del terzo episodio in cui si vede Derek con il corpo di Erica tra le braccia.
Che dire di più? Lascio la parola a voi, cari lettori, sperando di non causarvi malesseri e/o danni permanenti. Ringrazio anticipatamente chi recensirà, inserirà in una delle tre liste questa chilometrica shot!
Alla prossima! :)
Baci8
   
 
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