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Autore: Lady Sif 1984    14/06/2013    0 recensioni
"tutto incomincio quando io e Yugi ci siamo scontrati nel l'ultimo duello nel regno dei duellanti.
Da quel giorno non fui più lo stesso...
Allora mi ricordo che la mia mente era avvolta nelle tenebre del l'occhio millenario che mi tenevano prigioniero, pensavo solo alla distruzione del mondo e volevo il potere nascosto del faraone. La mia mente era così corrotta che non mi accorgevo di fare del male a tutti, ma yugi sconfiggendomi mi ha fatto capire che sbagliavo, infondo dovrei essergli grato e in parte lo sono visto che ora sono finalmente libero da quell’oscura presenza che mi portava a vivere come un dannato, ma in parte non gli sono grato perché lui con quello scontro mi ha portato via qualcosa che mi apparteneva che era mio che volevo più d’ogni altra cosa l'anima di Seto Kaiba che avevo catturato con tanta fatica giocando pure con la mia vita...Non so spiegare perché mi stesse così a cuore l'anima di quel ragazzaccio che ho cercato quasi di uccidere per avere il controllo della sua azienda, so solo che volevo tenerlo con me, non volevo che qualcuno me lo portasse via, ma così è
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Maximilian Pegasus, Seto Kaiba
Note: Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno
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III PARTE

Seto entro' nella casa di Pegasus, come casa era molto raffinata e piana di buon gusto si vedeva che pegasus era uno di alta classe, infatti c'erano appesi molti quadri famosi e cerano tante statue in stile neoclassico, poi di fronte alla porta di ingresso dove era entrato c'era un'immensa scalinate da li si senti una voce.
"Benvenuto Seto !"
Seto diresse lo sguardo sopra alla scalinata e vide il maggiordomo di Pegasus scendere
Seto:"Spero di non essermi perso niente di importante! Visto che mi avete fatto aspettare un’ ora all'aeroporto!"
Il maggiordomo fece un inchino in segno di scusa e aggiunse:"Mi dispiace di averla fatta aspettare.Vorrebbe gentilmente seguirmi il signore la aspetta!"
Seto annui poi si fece accompagnare dal maggiordomo nello studio di Pegasus che era al piano superiore dopo la scalinata.
Arrivarono alla porta di ingresso dello studio, il maggiordomo entrò ma Seto si fermò per un attimo sulla soglia. Stava pensando che dietro a quella porta stava per incontrare il suo nemico che aveva cercato di appropriarsi della sua azienda che aveva rinchiuso la sua anima in una carta, era un po' teso nell'entrare, avrebbe fatto anche a meno di farlo se Pegasus non avesse insistito tanto nel vederlo, e poi si chiedeva :"Ma che diavolo vuole una iena come lui da me?!..", mentre pensava il maggiordomo lo interruppe invitandolo ad accomodarsi;"Prego Signor Seto Kaiba!..."
Seto a quel punto torno con i piedi per terra ed entrò in silenzio.
Seto dopo essere entrato vide Pegasus che era girato con la sua poltrona verso la finestra di fronte alla poltrona era disposta la scrivania che aveva dei fogli sparsi delle penne e matite raccolte in un porta penne molto raffinato.
Seto rimase immobile senza fiatare.
Quel momento era molto intenso sembra che tutti e due stessere aspettando qualcosa, alla fine pero si fece avanti Pegasus che era sempre girato verso la finestra e disse con un po' di ironia: "Allora Seto!...Che cos'c'e' ? non saluti i vecchi amici?"
Seto capi al volo e gli rispose a tono:" Tsck Io non ho mai avuto amici!"
Pegasus si giro con la poltrona di fronte a Seto in modo che i due si potessero guardare , Seto non appena lo vide fu preso da un po' di rabbia dato che pensava a tutto quello che gli aveva fatto passare quell'uomo che ora era li seduto ,sembrava quasi beffarsi di lui, ma non era certo questa l'intenzione che aveva Pegasus, lui voleva solo parlargli.
Pegasus:"Un vero peccato vero?Sai e' triste non avere amici, ti senti sempre solo un po' come mi succede a me.Sono molto contento che sei venuto."Disse facendo un sorriso.
Seto rispose sempre mantenendo una certa distanza:"Che cosa vuoi da me?"
Pegasus gli ripose sempre con una certa tranquillità:"Seto mio caro ragazzo calmati! Cerca di rilassarti."
Seto:"E come faccio a rilassarmi dopo quello che mi hai fatto!Avrei voluto benissimo non venire!"
Pegasus:"Capisco come ti senti, ed e' per questo che ti ho fatto venire qui.Sai Non mi piace essere in cattivi rapporti con te vorrei chiederti scusa e esserti amico.Spero che tu me lo permetterai!"
Mentre parlava Pegasus aveva lo sguardo triste sembrava quasi implorare Seto,infatti lo stesso Seto si stupì molto nel vederlo così, si ricordava che l'ultima volta che lo aveva visto era diverso, aveva un aria così beffarda e allo stesso tempo così atroce che ne aveva sempre avuto paura.
Forse era l'occhio del millennio che gli dava quella sensazione di disagio, non lo sapeva, ma in quel momento Pegasus era profondamente dispiaciuto e gli aveva chiesto scusa,Seto però non sapeva se crederli oh no.
Seto:"Tu mi fai venire qui solamente per chiedermi scusa?..."seto dopo aver pronunciato questa frase scoppiò a ridere poi aggiunse:"Non essere ridicolo, pensi che io sia stupido?Non mi farò di nuovo incantare da te e dalle tue belle parole da oratore!Sai cosa ti dico?..." Seto alzo' il dito indice e lo puntò in direzione di Pegasus come se lo stesse accusando di qualcosa, in effetti Pegasus si rendeva conto di avergli fatto molto male, quindi non si aspettava di certo subito il suo perdono, ma ha voluto lo stesso provare anche perché si era accorto che anche Seto era cambiato in qualche cosa altrimenti conoscendolo non sarebbe mai venuto da lui.
Seto continuo' a parlare:"Delle tue scuse non me ne faccio niente ! Te le puoi pure tenere!Quello che hai fatto a me e a mio fratello e' stato troppo! Io non posso assolutamente perdonarti anche volendo."
Gia' Seto forse voleva perdonarlo dato che aveva visto che Pegasus era veramente pentito ma il suo orgoglio non poteva permetterglielo quindi dopo aver detto così si appresto ad andarsene.
Pegasus si alzò dalla poltrona di colpo e lo ricorse mettendogli le braccia intorno al collo Seto era girato di spalle e sentì le braccia di Pegasus attorcigliarsi sul suo collo e il suo viso appoggiarsi alla sua spalla mentre la sua bocca gli sussurrava qualcosa vicino all’ orecchio.
Seto in quel momento non riusciva a capire cosa gli stesse dicendo, perché fu preso un po' alla sprovvista e il suo cuore gli batteva, non si aspettava che il suo nemico lo abbracciasse così, le sue sensazioni erano un po' contrastanti.
Finalmente dopo Seto riuscì a capire cosa gli diceva.
Pegasus lo stava implorando come un bambino :"Ti prego Seto non te ne andare adesso!Non voglio che te ne vai."
Mentre parlava Pegasus stringeva forte Seto a se sembrava che non lo volesse lasciare andare mai,Seto si sentiva imprigionato in una morsa d'acciaio. Avrebbe potuto liberarsi quando voleva ma era bloccato dalle parole che pegasus gli aveva detto, forse si sbagliava su di lui perònon perse comunque la calma si ricordava sempre che lui era il suo nemico anche se lo stava implorando.
Seto:"Lasciami andare Pegasus!Non posso più stare qui con te ! Ho da fare a casa, non voglio perdere tempo con uno come te é troppo tardi per supplicare perdono."
Seto cercò di divincolarsi dalla stretta di Pegasus, che non lo voleva lasciare, allora poi decise di prendere una decisione un po' drastica anche se non lo avrebbe mai voluto fare, lo allontanò bruscamente con una gomitata sul torace. Pegasus rimase un po' indolenzito quindi si staccò poi Seto lo prese per la camicia e gli disse chiaro e tondo:"Non provare più a toccarmi. Io non sono uno sprovveduto ti ho già detto che non mi incanti più!Lasciami vivere in pace!".
La stretta di seto era molto forte Pegasus non riusciva quasi a respirare, subito dopo Seto lo spinse a terra lasciandolo. Pegasuus cadde dopo di che si riprese dalla stretta di Seto che lo aveva appena lasciato.
Seto lo guardò con uno sguardo molto freddo dopo di che si presto ad andarsene,appoggiò la mano sulla maniglia della porta ma lo fermò qualcosa, un singhiozzo strozzato.
Seto lasciò un attimo la porta e si girò di scatto sentendo quel singhiozzo, dopo di che vide Pegasus che stava piangendo,come un bambino, le sue lacrime gli scendevano giù e brillavano come cristalli, aveva lo sguardo basso , sembrava quasi un cane bastonato a vederlo cosi’. No non sembrava affatto il Pegasus che Seto aveva conosciuto nel regno dei duellanti, no non era più quell’essere diabolico ora era solo un uomo solo che aveva bisogno d’affetto, Seto lo capi benissimo, tanto che si senti un po’ in colpa per quello che aveva fatto forse aveva fatto soffrire un anima innocente. Provo’ una gran pena , allora si avvicinò a Pegasus, gli pose una mano sulla testa e gli accarezzò i lunghi capelli argentati , delicatamente poi disse mettendo da parte per un attimo il suo ferreo orgoglio e tutto l’odio che nutriva nei confronti di quell’uomo che una volta era malvagio, ma che adesso gli sembrava così indifeso che si era abbassato addirittura a chiedergli scusa, gli disse facendogli un lieve sorriso:”Scusami...”
Pegasus alzò il suo sguardo guardò Seto ,mentre le sue lacrime gli brillavano sul viso, avrebbe voluto non farsi vedere in quelle condizioni da Seto, dopo tutto aveva un orgoglio pure lui,ma in quel momento si sentì cadere nel vuoto soprattutto quando Seto lo buttò giù a terra , pensava che non lo avrebbe mai perdonato e questo lo faceva soffrire  più del dolore della botta di Seto che passava in secondo piano. Neanche lo aveva sentito quello, però poi vedendo Seto con quel lieve sorriso mentre gli toccava i capelli lo fece tranquillizzare forse Seto non era cattivo come sembrava.
Pegasus si asciugò le lacrime, Seto lo abbracciò facendo appoggiare la testa di Pegasus sul suo torace dove aveva la camicia leggermente aperta, infatti pegasus senti il leggero contato della sua pelle e gli sembrò così soave restare li.
Fu un attimo davvero magico…
“Seto...” Disse poi con una voce soffocata Pegasus .
Seto:”Cosa c’e’?Ti do fastidio?”
Pegasus:”No anzi vorrei che tempo si fermasse qui in quest’attimo e’ così bello poterti stare vicino così…” poi aggiunse timidamente :”Posso toccarti?...” glie lo chiese perché prima gli e’ sembrato di capire che a Seto d’asse fastidio essere toccato da lui, quindi non si azzardò a farlo senza il suo permesso.
Seto ci pensò un attimo poi disse:”Va bene puoi toccarmi se ti fa piacere!”
Così Pegasus mise la sua mano sinistra sul torace dell’altro che aveva ancora la sua camicia.
Iniziò a toccarlo leggermente poi la sua mano arrivo con le dita vicino all’apertura della camicia di Seto.
Pegasus senti il contatto delle sue dita con la pelle di Seto.
Seto sentì pure lui il contatto e tutto ad un tratto senti un calore immenso che lo travolse…
Seto:”Pegasus...io...” disse con voce soffocata quasi avesse paura.
Pegasus gli sfiorò con il dito indice la bocca dopo di che gli sussurrò qualcosa…
“Schhh...Non preoccuparti Seto ! Non devi temere niente.Ora ci siamo solo io e te!” Dopo di che Pegasus avvicinò la sua bocca a quella di Seto gli sfiorò le labbra lievemente.
Seto ebbe un po’ paura:”…No aspetta Pegasus...Lo sai cosa succederà se noi due…”
Pegasus:”Non mi importa di ciò che succederà! Seto.Ora il mio desiderio e’ solo di poterti baciare fino domani mattina!”
Infatti era arrivata sera tardi.
“No...”Seto voleva resistere a tutti i costi non voleva che tra lui e Pegasus ci fosse un legame così stretto, aveva paura di quello che sarebbe capitato a lui stesso, gli sembrava tutto così spaventoso.
Pegasus però aveva un fare così seducente , le sue mani lo toccavano da per tutto, sembrava quasi ipnotizzarlo anche adesso che non aveva il suo occhio millenario. Seto si senti bruciare sotto il tatto di Pegasus che aveva delle mani così morbide e delicate, riusciva a sentirle anche se aveva la camicia e il suo giaccone viola addosso.
Seto sentiva che non poteva sfuggire a quella trappola seducente fatta di mani e di sguardi , anche se Pegasus per guardarlo usava solo un occhio a Seto sembrava molto più che un occhio, gli sembrava una sonda che guardava la sua anima e sembrava capirlo, ma il suo obbiettivo era averlo.
Seto rimase in silenzio chiuse gli occhi,Pegasus capi che ormai aveva raggiunto il suo obbiettivo;Finalmente Seto era ancora in suo potere, ma non come l’altra volta , questa volta era diverso perché Seto anche se aveva paura sembrava stare bene con lui altrimenti (Sempre conoscendo Seto) lo avrebbe allontanato, poi Pegasus chiuse il suo occhio e si avvicinò di nuovo a lui sfiorandogli le labbra, poi a quel punto iniziò a baciarlo delicatamente.
Seto ormai era confuso non sapeva cosa fare in quel momento, allora si lasciò andare in un impeto di passione e iniziò a divorare le labbra di Pegasus che finalmente era felice di quello che stava accadendo, poi sempre lui Seto buttò a terra il suo ex rivale e gli bloccò le braccia mentre continuava a baciarlo.
Alla fine di quel bacio che sembrava infinito,Seto si fermò e riprese il controllo di se anche se aveva un po’ il fiatone, Pegasus aprì il suo occho per vedere la faccia del suo spasimante, erano tutti e due sdraiati per terra Seto sopra di Pegasus.
Seto:”Direi basta !Ci conviene non andare oltre.” Disse allentando la presa sulle braccia di Pegasus.
Pegasus:”Perche’ hai paura di andare oltre?”Chiese timidamente.
Seto si alzò e si mise a sedere a gambe incrociate sul pavimento poi rispose:”Non e’ questo il tipo di cose che mi piace fare. Si ho paura.”
Pegasus si rialzò anche lui e si mise a sedere pure lui.
Pegasus aveva capito che Seto era un ragazzino alle prime armi, di certo non poteva pretendere subito tutto da lui:”E’ la prima volta?”
Gli chiese cosi’ per curiosita’.
“Si’ non ho mai provato neppure con le ragazze. Non avevo mai baciato nessuno fino ad ora.Tu sei la prima persona che bacio e se dovessimo andare avanti non se ne sarei capace.” Disse Seto un po’ sconsolato.
Pegasus stette zitto un attimo, poi però parlò e disse un po’ sorridendo :”E’ strano. I ragazzini di solito sono i primi a provare il sesso sai sei un po’ come me anche io ho iniziato tardi, ma solo perche’ i miei non volevano! Sai nelle famiglie aristocratiche e’ cosi’!Comunque non e’ poi così bello se devo essere sincero non l’ho mai fatto convinto di amare, invece e’ uno sbaglio perché bisogna essere davvero convinti se si vuole essere felici.”
Seto lo ascoltava attentamente poi disse:”Con me pensi di essere felice?”
Pegasus:”Certo altrimenti perche’ ti avrei fatto venire qui pur sapendo che tu mi odiavi. Ho fatto di tutto per farmi perdonare da te. Seto tu non sai quanto ho bisogno di te...”Pegasus prese le mani di Seto gli le strinse poi le bacio’:”Seto voglio che stanotte sia una notte speciale per noi, ma no qui!” Dopo di che Pegasus si alzo,’ con lui anche Seto che si lasciò guidare da lui.
I due uscirono dallo studio e Pegasus portò Seto nella sua camera da letto.
Seto prima di entrare fece un sospiro, sapeva cosa gli sarebbe capitato una volta dentro con Pegasus, comunque entrò.
La camera di Pegasus era piena di pupazzi di dual monster Toon quelli che Seto odiava c’era anche il pupazzetto de suo drago bianco occhi blu’ in versione toon , la visione era un po’ inquietante per Seto.
“Ehm...Lo so che i mostri toon non sono di tuo gradimento!Però loro sono i miei unici compagni dopo la morte della mia ragazza cerca di capire! Non farci troppo caso.” Disse Pegasus cercando di far comunque stare a suo agio Seto.
Seto:”Sinceramente! Non sono poi così brutti!” Disse guardandoli meglio, e poi ora che sentiva in Pegasus qualcosa di positivo non voleva rovinare l’atmosfere con la storia del suo odio nei confronti di quei mostri, poi prese in mano il pupazzetto del drago bianco e aggiunse:”Simpatico...”e lo guardò a lungo.
“Se vuoi te lo regalo.” Disse Pegasus.
Seto sorrise :”No ! ho dei brutti ricordi su di lui meglio lasciarlo qui!” Posò il pupazzo che sembrava prenderlo in giro con quello sguardo un po’ diabolico.
“Se ne vuoi scegliere un altro fai pure tanto ne ho tantissimi.” Pegasus si tolse la giacca intanto perche’ faceva caldo, Seto si tolse il suo giaccone e lo lasciò appoggiato all’appendi abiti li vicino.
Seto:”No grazie...ehm senti...Cosa devo fare?”
Pegasus si avvicinò a Seto e disse:”Non ti preoccupare ci penso io a guidarti!”dopo di che, iniziò di nuovo a toccarlo da per tutto con le sue mani sensuali che arrivarono fino all’apertura della camicia e qui Pegasus iniziò a sbottonare il primo bottone, inserendo le sue mani sul torace di Seto che sentiva un brivido lungo il corpo mentre lo toccava.
Poi Pegasus con la mano destra mentre lo guardava con il suo occhio felino si tolse il nastro nero che gli legava il colletto della camicia e inizio a sbottonarsela.
Seto più lo guardava può sentiva incontrollabile un po’ come era successo prima nello studio forse stava per accadere la stessa cosa di prima che Seto non si accorse nemmeno di poter fare, quella sensazione così viva, calda e inebriante lo stava di nuovo per stregare.
Pegasus gli sfilò lentamente la camicia, Seto rimase così nudo con solo i pantaloni neri addosso, le mani di Pegasus non si fermavano continuavano a toccarlo a palparlo, a stregarlo, poi Pegasus senti che anche Seto iniziava a volere la sua parte e quindi gli permise di sfilargli la camicia e si fece toccare da quel ragazzo che ora voleva solo lui. Glie lo leggeva negli occhi, quegli occhi glaciali che prima erano così freddi ma ora aveva una fiamma accesa, forse era quella dell’amore?Oh quella del desiderio?...Non importava a cosa si riferisse quella fiamma , fatto sta che Pegasus senti il tocco delle mani di Seto sulla sua pelle, erano così passionali quelle mani, avevano un tocco molto intenso ben diverso da quello seducente e sensuale delle sue, si sentiva rabbrividire pure lui, gli sembrava quasi impossibile che un ragazzo così passionale non avesse mai provato una esperienza di quel tipo, un po’ infondo ne era contento così gli lo avrebbe insegnato lui, ma Seto non aveva certo bisogno di insegnamenti, aveva già capito tutto.
Pegasus :”Seto vedo che non hai più bisogno di me!...”Disse Pegasus con un filo di voce.
Seto:”Ci sto prendendo un po’ la mano. Come sto andando?...Vabene cosi’?”Seto si avvicinò a Pegasus e mentre lo toccava lo abbracciò.
Pegasus:”Si sei più bravo di me devo ammettere, mi piacciono le tue mani che mi toccano. Sono così passionali e intense.”.
Poi pegasus iniziò a sfiorare il collo di Seto con le sue labbra e iniziò a baciare con tocchi lenti e seducenti il torace di Seto che era tutto un fuoco.
“Pegasus...mi stai facendo morire...” disse Seto con una voce provocante appoggiato all’orecchi di Pegasus dopo di che glie lo mordicchio leggermente, mentre con una mano gli toccava i lunghi capelli, che sembravano fili d’argento che gli si attorcigliavano tra le dita.
Pegasus:”Seto!...” sospiro’ leggermente.
Poi Seto lo sbattete sul letto bloccandolo di nuovo, Pegasus aveva capito che il suo compagno pretendeva di più glielo continuava a leggere negli occhi allora gli disse:”Seto vuoi continuare tu?...”
Seto era un po’ indeciso però voleva provare:”Si !Posso farlo?”
Pegasus chiuse il suo occhio:”Fa pure cio’ che devi, tanto abbiamo tempo ancora.”
Così in quella notte i due si scambiarono l’amore che provavano, ma che era nascosto dall’odio…
Il giorno dopo Pegasus e Seto erano rimasti addormentati nel letto dopo la notte d’amore , Pegasus era rimasto addormentato sul torace di Seto mentre Seto era abbracciato a lui.
Pegasus si sveglio e vide che Seto era ancora addormentato, era arrivata mattina erano le dieci ora di alzarsi anche perché se fosse arrivato il Maggiordomo e li avesse visti non so cosa sarebbe capitato, quindi Pegasus sveglio lentamente Seto.
Si avvicinò all’orecchi di Seto e gli sussurrò piano:”Seto?...mio piccolo draghetto svegliati...” poi gli diede un lieve bacio sulla guancia.
Seto si svegliò:” Che ore sono peggy?”
Pegasus si appoggiò di nuovo sul torace di Seto e iniziò a giocare con i suoi capezzoli con i polpastrelli delle sue dita poi disse :”Le dieci e’ meglio che te ne vai prima che arrivi Alfred il mio Maggiordomo a svegliarmi.”
Seto :”Già devo andare ! Chissà Mokuba come sarà preoccupato per me.” Seto accarezzò di nuovo capelli di Pegasus.
“Ti e’ piaciuto stare con me sta notte?”Chiese Pegasus.
Seto:”Si come prima esperienza non e’ stato male!Sei un tipo che si scatena però vero?”
Pegasus:”Beh anche tu non sei da meno, a quanto ho potuto vedere, e meno male che era la prima volta ...” dopo di che soffocò una lieve risata che poi si perse con la risata di Seto che intanto lo aveva bersaglia con il cuscino , Pegasus rispose e iniziò così una mini battaglia di cuscini.
Alla fine però Seto dovette andarsene per davvero si rivestirono in fretta poi Pegasus lo accompagnò alla porta di ingresso.
“Grazie!” Gli disse Seto con un sorriso.
“No !Sono io a ringraziarti!...ah a proposito tieni questo insisto che tu lo prenda così ti ricorderai di me !” Pegasus diede a Seto un pupazzetto che raffigurava la maga nera toon.
Seto lo prese e lo guardò, Poi disse:”Beh questo e’ meno beffardo del Drago bianco.Grazie! me ne ricorderò …” poi dopo aver detto questo Seto tirò fuori dalla tasca qualcosa che doveva dare a Pegasus per farsi ricordare di lui.
“Tieni questo e’ un regalo molto prezioso. Voglio che lo conservi tu mi raccomando abbine molta cura !” Seto tirò fuori dalla tasca una carta di duel monster e la ripose nelle mani di Pegasus .
“Ci vediamo!” disse Seto mentre si apprestava a salire sulla limosine che lo avrebbe portato all’aeroporto.
Pegasus fece un sorriso poi guardò la carta , era la carta piu’ preziosa che aveva Seto “il drago bianco occhi blu!” non si aspettava che Seto gli potesse dare un regalo tanto prezioso, gli spunto’ una lacrima dal suo occhi era così felice, ma Seto era già salito a bordo della macchina , però glielo gridò lo stesso:” Grazie!...non ti dimenticherò mai!...”, Seto fece in tempo a sentirlo e sorrise mentre guardava il pupazzetto che gli aveva regalato quell’uomo che prima era un suo nemico ma che ora era il suo amante.

Fine
   
 
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