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Autore: Small Wolf    14/06/2013    3 recensioni
Hinata si avvicinò lentamente al suo piccolo Naruto, seduto sulla cesta accanto alla ringhiera del balconcino di casa loro. Nonostante il suo silenzio, però, il bimbo si accorse dei suoi passi e si voltò verso di lei.
-Tesoro, cosa stai facendo? E' molto tardi.-gli disse amorevolmente carezzandogli la testina bionda.
Il bimbo la guardò stranito per un istante con i suoi stessi occhioni lillà, come se il suo pensiero per il compleanno del papà dovesse essere per forza come quello della mamma, poi sorrise un pò sdentato e le mostrò il tubetto di bolle di sapone che teneva con una manina cicciotta.
-Sto mandando gli auguri di buon compleanno al papà!
-E lo stai facendo con le bolle di sapone?-gli chiese teneramente.
Il bimbo annuì:-Così arrivano prima delle parole su in cielo.
Genere: Fluff, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Nuovo Personaggio | Coppie: Hinata/Naruto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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La notte era carica di stelle e l'aria di ottobre non aveva quel classico sapore autunnale che ci si aspetterebbe da una stagione simile. La luna piena illuminava tutta Konoha con i suoi pallidi raggi, distribuendo ombre e luce alternate in modo da creare un fantastico gioco di chiaro scuro.
La città era nel silenzio del sonno e solo poche finestre espandevano la loro luce giallastra.
Hinata, quella sera, era particolarmente malinconica forse perchè come da cinque anni ormai la notte del compleanno di Naruto le metteva addosso sgomento e tristezza. Era come se, rammentare il suo compleanno, significasse fossilizzare il suo ricordo a quei diciassette anni a cui si era fermato il suo viaggio. L'aveva lasciata per combattere Madara e vincerlo ma non l'aveva abbandonata sola: un pezzo di lui le era rimasto, un esserino che dapprima non aveva creduto possibile essere vivo dentro di lei ma che infine era nato piangendo, portandole il suono dolce di una nuova vita. E per questo, il figlio che aveva concepito una notte, poco prima della guerra, assieme a colui che più amava era stato chiamato come suo padre.
La giovane Hyuga si aggirava per la casa proprio alla ricerca del suo bambino quando l'ombra minuta di questo si proiettò sulla tenda che copriva l'entrata del terrazzino di casa sua, di quella casa che aveva comprato a sue spese dopo che Hiashi l'aveva ripudiata per il gesto spudorato e indecoroso che aveva commesso.
Hinata si avvicinò lentamente al suo piccolo Naruto, seduto sulla cesta accanto alla ringhiera del balconcino. Nonostante il suo silenzio, però, il bimbo si accorse dei passi e si voltò verso di lei.
-Tesoro, cosa stai facendo? E' molto tardi.-gli disse amorevolmente, carezzandogli la testina bionda.
Il bimbo la guardò stranito per un istante con i suoi stessi occhioni lillà, come se il suo pensiero per il compleanno del papà dovesse essere per forza come quello della mamma, poi sorrise un pò sdentato e le mostrò il tubetto di bolle di sapone che teneva con una manina cicciotta.
-Sto mandando gli auguri di buon compleanno al papà!
-E lo stai facendo con le bolle di sapone?-gli chiese teneramente.
Il bimbo annuì:-Così arrivano prima delle parole su in cielo.
Lei dovè distogliere lo sguardo dall'espressione innocente e felice del bambino per evitare di scoppiare in lacrime dalla commozione. Le pareva di intravedere nel sorriso solare di suo figlio lo stesso fare d'infantile entusiasmo che aveva sempre caratterizzato il suo amore. Poi si chinò e lo strinse forte a sè, circondandogli il corpicino con le braccia chiare e coperte solo dalla vestaglia di tela che scivolava fin sul pavimento di mattonelle rosse. 
Nell'urto con la madre un pò d'acqua saponata cadde a terra ma nessuno dei due se ne curò, lui troppo preso dal gesto d'affetto per pensare al pavimento scivoloso, lei semplicemente immersa in una preghiera di ringraziamento ai kami per avergli lasciato un pò dell'unico uomo che avesse mai amato più di se stessa.
-Mamma, mamma, non ho finito le bolle! Non ho finito di salutare papà!-protestò dopo un pò cercando di distanziarsi senza scortesia da lei.
-Ma certo, amore. Avanti mandiamo in cielo l'ultima bolla a papà.
-Si! Si!-esclamò entusiasta.
Hinata lo prese in braccio e, poggiando la testa bruna sulla sua piccola spalla soffiò insieme a lui nel cerchietto tondo che il piccolo aveva posizionato in modo da contornare la luna lontana, come se fosse munita di un'aura porpora.
Assieme formarono una perfetta bolla di sapone che volò, trasportata dalla leggera brezza verso le stelle, e racchiudeva i loro due respiri.
Entrambi guardarono la bolla danzare con le sue sfumature multicolore alla luce del pianeta argenteo e sparire poi nel buio.
-Mamma, perchè piangi?-chiese il bimbo voltandosi verso il grazioso viso rigato di lacrime della sua mamma-Mamma, allora?-insistè.
Hinata non rispose troppo presa a guardare il luccichio della bolla salire al cielo e scoppiare poco lontano liberando alle stelle il suo grazie eterno a colui che, per la seconda volta, le aveva donato la vita.
 
  
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