Note: Per chi li vuole vedere ci sono accenni Shonen-ai, se no è Friendship .
 

Disclaimer: I personaggi non mi appartengono e non scrivo a scopo di lucro.
 
 



Naruto Uzumaki e un ninja sicuramente lento a capire – o che proprio non capisce in senso lato.
E sarà anche il salvatore del mondo ninja, ma in primis è senza dubbio stupido a livelli celestiali.
Si potrebbe anche provare scientificamente se la squadra medica gli sezionasse la scatola cranica.
Ma fintanto che la disgrazia rimane in vita, il compito di ricordargli lo stato pietoso del suo cervello è Sasuke Uchiha – che svolge la sua crociata in maniera egregia.
 
Dobe cerebroleso quando diventerai Hokage organizzerò una veglia funebre.
E’ deciso, se diventerà il leader del Villaggio della Foglia disporrà un Harakiri in grande stile, perché col cavolo che obbedirà ad uno che basa la sua dieta unicamente su spaghetti in brodo.
"A forza di trangugiare ramen ti si è distaccato l’encefalo".
“Encefa-che?”.
“Ti sei risposto da solo, stai in pace”.
 
Il genio non capisce perché nessuno veda i suoi evidenti deficit mentali. Tutti che lo elogiano e lo venerano come nuovo prodigio. Ma per favore, il ninja è utile solo a far diventare Teuchi capo di un’impresa milionaria.
 
E poi Naruto è stupido perché non se ne va. Indipendentemente da quello che gli si dice.
Insomma, se uno sostenesse che vuole ammazzarlo e gli ordinasse di sparire lui – lui gli trancerebbe la carotide seduta stante.
E’ fatto così, fa parte del suo carattere.
Ma una persona comune che avesse un minimo di spirito di conservazione se la filerebbe e di corsa, in particolare se la minaccia l’ha fatta un Uchiha.
 
 E invece lui no. Rimane lì come carta moschicida. Gli sorride l’idiota, sempre.
Quando vede le occhiate malevole che gli rivolgono – e che lui ignora, perché se ne frega del giudizio altrui – lui incomincia a starnazzare inferocito.
E lo conforta, gli stringe una spalla e gli dice di non preoccuparsi perché ci sarà sempre.
Lui sbuffa, mica era una damigella da salvare, era un ex-mukenin per Dio. Che si era trovato uno stalker imbecille con problemi di udito. Che rottura.
 

…
 


Quando apre gli occhi il buio lo avvolge. Non c’è luce. Ci sono solo gli occhi di Itachi che lo guardano, lo avvolgono.
Il sangue. Il sangue è dappertutto, non se va. Le sue mani sono lorde, lorde di sangue. Sangue di fratello amorevole.
Si prese la testa tra le mani, gemendo. No, no, no, va via, va via ti prego. Prende a dondolarsi avanti e indietro.
Un rumore lo fa sussultare e una voce lo raggiunge. “Ehi Teme, tutto bene?”.
E’ lui, l’idiota. Ogni tanto lo fa. Fregandosene della violazione di domicilio entra di soppiatto. Per controllare dice. Controllare che?
Incubi notturni che ogni notte lo portano sulla soglia della pazzia? Complimenti genio ora te ne puoi anche andare.
E’ rannicchiato su se stesso, non parla. Non vuole parlare perché la voce uscirebbe incrinata. Debole. Patetica.
“Tranquillo Sask’è”.
Ma tranquillo un corno! Aveva appena rivissuto il suo fratricidio, non certo l’uscita del sabato sera. Aveva il sacrosanto diritto di essere sconvolto.
Lo sente avvicinarsi e piegarsi alla sua altezza. “Sei qui Sasuke, con me, da nessun’altra parte”.
Vorrebbe pensare a qualcosa di cattivo, ma il cervello non collabora.
Dopo qualche secondo le sente, le braccia che lo avvolgono. E per una volta decide di non scostarsi. Appoggia la testa sulla sua spalla, sospirando.
E il sangue è scomparso e la paura è una cosa lontana. Gli incubi non torneranno, almeno per quella notte.
 
Dopotutto, che Naruto sia patologicamente ritardato non è un gran problema, l’importante è che ci sia.


Continua a camminare al mio fianco Dobe.
 
 
 

Angolo autrice
Oddio parliamone. Voglio rassicurare i lettori che io a Naruto voglio un gran bene.
Mi sono tuttavia immedesimata in Sasuke, che non deve vedere l’amico come questo pozzo di saggezza.
 
Naru non temere! La zia sta venendo a consolarti!  

E si sono partita per la tangente ormai.