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Autore: purplelight    15/06/2013    0 recensioni
Isabel è la figlia di un dio caduto sulla terra....reso umano...tormentato dalle paure e dai sensi di colpa di secoli di vita tra guerre e perdite.
Isabel così vive con la madre Rose tra i silenzi di una grande casa, bianca....in mezzo alle ombre ed ai cimeli antichi del padre...che tiene dentro di sé un segreto....
"Quel giorno voleva mettersi una giacca, di quelle che aveva visto addosso alla madre.... andò in camera dei suoi genitori, spalancando la porta.
La luce invase la stanza....era in ordine, le persiane chiuse...il letto fatto e il grande specchio davanti ad esso...i mobili erano chiari, avrebbero di sicuro brillato se ci fosse stata la finestra aperta...e sarebbe stato bellissimo."
Genere: Angst, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Doctor - 10, Doctor - 10 (human), Doctor - 11, Jack Harkness, Rose Tyler
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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Il vestito di papà


Le ombre cadevano scure sulla  rampa delle scale. Quel giorno pioveva di nuovo....
La primavera in quelle campagne era uggiosa e profumata....una luce bianca, dipingeva i contorni dei mobili in legno....
Isabel era seduta per terra, intenta a colororare un disegno....le matite sparse...i fogli di fianco, lindi.
Era sola....sua madre era uscita per andare a lavorare... e suo padre dormiva...
In quelle ore la piccola si divertiva a disegnare o a prendere i vestiti della madre per travestirsi davanti allo specchio...da signora.
Prendeva un piccolo sgabello, ci saliva sopra e incominciava a truccarsi , spalmandosi il rossetto di Rose con mani maldestre sulla bocca. Sorrideva, guardando nello specchio la sua immagine....

Quel giorno voleva mettersi una giacca, di quelle che aveva visto addosso alla madre.... andò in camera dei suoi genitori, spalancando la porta.
La luce invase la stanza....era in ordine, le persiane chiuse...il letto fatto e il grande specchio davanti ad esso...i mobili erano chiari, avrebbero di sicuro brillato se ci fosse stata la finestra aperta...e sarebbe stato bellissimo.
Isabel avanzò....guardandosi attorno....tutto era in silenzio....solamente la pioggia, bussava sul tetto...come un rilassante sottofondo.
Arrivò fino all'armadio e lo aprì.
Dentro vi erano una moltitudine di giacche , magliette , sciarpe, cappotti....tutti molto colorati. Questo parve strano alla piccola Isabel....di solito i suoi genitori si vestivano sempre con indumenti scuri...parchi. In quella casa solamente le tende avevano un acceso colore blu...
Toccò i tessuti...cotone grezzo, seta, lana...le sua mani vagarono tra i colori...fino a giungere ad un completo blu...intenso.
Adorava il blu.
Quello però non sembrava un vestito da donna....
Prese lo sgabellino e cercò di tirarlo giù.
Era una giacca...molto bella....grande e lunga....sorrise, estasiata...probabilmente era di suo padre.
Il cuore incominciò a batterle veloce nel petto... aveva finalmente trovato uno dei completi preferiti di suo padre...sua madre quando parlava di lui gli ricordava che ai tempi, lui, il Signore del Tempo, amava indossare un capotto lungo....immenso, che svolazzava ribelle al vento mentre camminava....quello, però l'aveva perduto nella sua ultima battaglia...disse che quando era venuto ad abitare sulla terra andava sempre in giro vestito in tinte blu.
Lei, naturalmente non l'aveva mai...visto...
Quando gli mancava, chiudeva gli occhi e se lo immaginava così....un uomo in blu.

Provò ad infilarsi la giacca...per poi togliersela accorgendosi quanto fosse grande. Sbuffò, scocciata.

- Cosa stai facendo?- una voce, rauca e bassa la raggiunse da dietro.
Restò immobile.
Fece un profondo respiro e si girò.

Suo padre la guardava, il volto in ombra...e le braccia conserte, poggiate sul petto....
Le parve altissimo.

Era strano sentirlo parlare......poche volte era capitato. Si alzò subito, stirandosi con le mani sporche di rossetto il vestito rosa. Accennò un timido sorriso.
Lui rimase fermo.
Poi, tossì diverse volte, come per schiarirsi la gola.
-La mamma ti fa entrare nella nostra stanza?....- domandò, con voce leggermente più dolce.

Isabel annuì.
Lui fece un lungo sospiro....si passò una mano sulla fronte, arruffandosi i capelli e si sedette sul letto prendendosi la testa tra le mani. Rimase zitto in quella posizione.
Isabel, si sforzò di vedere la sua faccia....ma c'era poca luce....e lui era ricurvo su sè stesso.
-Stai male papà?- chiese avvicinandosi.

Lui alzò il capo verso di lei, incontrando i suoi occhi, dorati. Isabel fissò il suo sguardo....stupendo...
Si annotò che quando fosse stata abbastanza grande da avere un fidanzato, lui, avrebbe dovuto avere uno sguardo come suo padre...che ti leggeva dentro, togliendoti il respiro.

Il padre sorrise debolmente - ho fatto tanti incubi sta notte bambina mia....-
-E' per quello che non esci mai dal tuo studio....hai paura?-

Lui spalancò gli occhi stupito...poi rise. Annuendo con la testa.
-Sì....è per quello....-

-E perchè hai paura?-



to be continued...............

  
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