Serie TV > Dr. House - Medical Division
Segui la storia  |       
Autore: angelikfire    31/12/2007    5 recensioni
Rivisitazione di una piccola parte della quarta stagione (a partire dall'episodio 4.09) interpretando con un pò di fantasia gli avvenimenti dell'11 episodio della seconda stagione. E' un esperimento... Spero vi piaccia ^^
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Greg House
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Qualche giorno fa, rileggendo le trame dei vecchi episodi della seconda stagione di House, mi è venuta l'idea per questa storia (e non si può uccidere l'ispirazione, vero? ^^). E' un ipotetico proseguimento della quarta stagione (sono presenti spoiler fino all'episodio 4.09, titolo inglese Games) interpretando, con un pò di fantasia, gli avvenimenti dell'undicesimo episodio della seconda stagione (titolo inglese Need to Know, titolo italiano E' meglio sapere). La storia si sviluppa attorno i vecchi personaggi (e a qualche vecchia conoscenza); i nuovi collaboratori di House saranno a malapena delle comparse, dei meri soprammobili (anche perchè credo di odiarli più di qualsiasi altro personaggio che sia mai apparso in questo show, Tritter e Vogler inclusi). Il titolo della fan fiction è tratto da una frase presa da una bellissima canzone (secondo me) dei Manic Street Preachers: Your love alone is not enough. Gli aggiornamenti di questa fan fiction saranno piuttosto lenti, un paio di capitoli al mese (ottimisticamente pensando). Spero vi piaccia... BUONA LETTURA!

 

 

 

Through all the pain your eyes stayed blue... baby blue

 

1° capitolo - The dust is blowing away

 

 

Allison Cameron inspirò la fresca aria mattutina, sorridendo. Non c'era nulla meglio di una passeggiatina distensiva, prima di cominciare il turno all'ospedale. Si era svegliata presto apposta, quel giorno. Non le piaceva molto camminare per le strade di Princeton quando erano affollate di gente: chi andava a fare compere, chi - con la ventiquattrore in mano - si recava in ufficio, chi portava a spasso il cane... A quell'ora, tutte quelle persone si stavano ancora alzando. E la libertà regnava... ancora per poco, però.

Svoltando l'angolo, decise di cercare un bar per andare a fare colazione; non aveva intenzione di cominciare la giornata con il "caffè" (sempre se si poteva definire tale) della macchinetta del Reparto Emergenza del PPTH.

Già... Niente più casi impossibili da risolvere assieme a Chase e Foreman; il primo ora lavorava in Chirurgia mentre il secondo, dopo essere stato licenziato dal posto di Primario di Diagnostica al Mercy, era tornato al PPTH come assistente "esperto" di House.

La dottoressa non poteva certo lamentarsi del lavoro che aveva ora: un buono stipendio, bravi colleghi e molta più stima di prima, sotto un certo punto di vista. Però, adesso nulla era più come prima; per quanto motivati fossero i suoi nuovi colleghi, non avrebbero mai fatto di tutto per trovare una soluzione ad un caso. Quel tutto poteva significare perdere il posto di lavoro, o rimanere tutta la notte ad analizzare campioni, eseguire esami pericolosissimi oppure irrompere senza permesso nella casa del paziente alla ricerca di qualche batterio.

Ora quel tutto non c'era più. Alle sette, quando si finiva il turno, si smetteva di essere un dottore, e i pazienti non esistevano più. Sarebbero stati curati dai dottori del turno seguente. Punto. E il giorno dopo tutto ricominciava daccapo.

Cameron sospirò. Doveva ancora abituarsi a questo nuovo modo di ragionare, dopo tre anni passati a lavorare con House. Bastava soltanto avere un pò di pazienza, e forse dopo anche lei sarebbe stata in grado di tornare completamente alla sua vita, ai suoi problemi, dopo essere uscita dal portone del Princeton Plainsboro Teaching Hospital, la sera

Ma voleva veramente lasciare andare tutto quello a cui si era abituata in quei tre anni?

Quasi senza accorgersene, la donna entrò nel bar, ordinò un caffè e una brioche e prese posto in uno dei tavolini. Aveva appena cominciato a sorseggiare il suo caffè, sempre immersa nei suoi pensieri, quando qualcosa attirò la sua attenzione.

Una donna era appena entrata nel piccolo bar (un pò troppo affollato per quell'ora), spingendo un passeggino. Capelli neri, tailleur elegante; doveva sicuramente avere più di quarant'anni. Cameron la fissò attentamente, cercando di ricordarsi dove l'aveva già vista. E poi si ricordò l'identità della donna, mentre un piccolo shock bloccò per qualche secondo il flusso dei suoi pensieri.

Stacy Warner, l'ex di Gregory House.

Per un momento Cameron pensò di far finta di nulla, tanto probabilmente la donna non si ricordava di lei. Ma poi le sue buone maniere presero il sopravvento, e si alzò dirigendosi verso Stacy.

"Lei è la signora Warner, vero?" chiese con gentilezza.

La donna si voltò, osservandola per un paio di secondi.

"Oh, ma lei è la dottoressa Cameron, no?" chiese, porgendole la mano. "Dell'equipe di House"

"Sì, sono io" rispose Cameron, ricambiando la stretta di mano. "Ma ora non lavoro più per House"

"E' stata licenziata?" chiese Stacy, accigliandosi.

"No, mi sono dimessa io" spiegò l'immunologa. "E anche Chase e Foreman. Diciamo che House ha voluto... cambiare aria"

Stacy annuì. "E' un pò strano. A Greg non sono mai piaciuti i cambiamenti"

"Già..." mormorò Cameron. "Ehm... è suo figlio?" chiese, indicando il bambino addormentato nel passeggino.

"Sì" rispose Stacy. "Mio... e di Mark"

Cameron osservò il bambino: non doveva avere più di un anno e mezzo. Dormiva talmente della grossa che non era minimamente disturbato dal rumore che lo circondava. La testina castana era posata sul bordo del passeggino, e stringeva a sè un orsacchiotto.

"Congratulazioni" disse Cameron alla donna. "Anche a suo marito"

Chissà se House lo sa si chiese la giovane dottoressa, mentre Stacy le rispondeva con un "Grazie".

"Come mai è qui a Princeton?" le chiese Cameron, maledicendosi per la sua curiosità.

"Lavoro" rispose velocemente l'avvocatessa. "Le offro un caffè, vuole?" 

Cameron ebbe l'impressione che la donna volesse svicolare da quell'argomento. "Mi dispiace, ma devo scappare a lavoro" rispose, dando un'occhiata all'orologio. "Allora, arrivederci, signora Warner"

"Sì... allora arrivederci, dottoressa Cameron" la salutò la donna, mettendosi in fila per ordinare alla cassa.

Cameron pagò la sua ordinazione e raggiunse la porta del bar. Prima di uscire, lo sguardo le cadde nuovamente sul figlio di Stacy.

Il bambino si stava svegliando proprio in quel momento. Sbadigliò e si guardò intorno, probabilmente spaesato nel vedere tutta quella gente. Alzò la testa e cominciò ad osservare l'ambiente, con un'innata curiosità. Per una brevissima frazione di tempo, lo sguardo del bambino incrociò quello della dottoressa, ferma alla porta.

Allison Cameron si ghiacciò, mentre la bocca le si spalancava per lo stupore.

Il bambino aveva gli occhi azzurri.

Azzurri.

Quell'azzurro.

Solo un'altra persona li aveva uguali.

Gregory House.

 

 

 

 

Ed eccoci giunti alla conclusione di questo primo capitolo (piuttosto breve), poco più di un esperimento (ma forse è meglio definirlo "sclero mentale"... ^___^). Aspetto i vostri pareri, per sapere se vale la pena continuare oppure no... Ringrazio tutti coloro che hanno avuto la pazienza di leggere questo capitolo, e magari di recensirlo. Grazie! Significa molto per me.

Quasi dimenticavo: volevo ringraziare martozza, elyxyz, SHY, Nike87 e Lily Black 90 per aver recensito la mia precedente shottina natalizia, Santa Cl... House Whishes you a Merry Christmas. Grazie, siete state gentilissime ^^!

 

E BUON 2008 A TUTTI!!!

 

Al prossimo capitolo (forse)

Angelikfire

  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Dr. House - Medical Division / Vai alla pagina dell'autore: angelikfire