Libri > Harry Potter
Segui la storia  |      
Autore: Becky Lee    16/06/2013    2 recensioni
Raccolta di miei pensieri per lo più autobiografici attribuiti a personaggi legati alla mia infanzia e adolescenza. Situazioni non legati ad un contesto preciso della saga,semplicemente abbinati a personaggi che potrebbero rispecchiare il mio pensiero.
Un grazie speciale a J.K. Rowling.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sorpresa
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Albus respirava piano,sdraiato affianco a me sull’erba soffice del parco. Il lago cullava i nostri pensieri con il fruscio delle onde,così calmo all’apparenza,nascondeva la vita nel suo profondo e lo difendeva dalla crudeltà sulla superficie. Papà ci raccontava spesso la storia di quando a 14 anni,zio Harry durante il Torneo Tre Maghi lo aveva salvato dalle sirene che abitavano quelle acque misteriose e di come lui avesse aiutato la sorella di zia Fleur a risalire in superficie. e avevamo riso molto sentendo zio Harry raccontare di quando papà andò a finire tra i rami del platano picchiatore con la macchina del nonno.
-   Mi manca Scorpius. – sussurrai all’improvviso.
-   Parlagli. - Disse semplicemente Albus
-   Non è così facile Al. Tu non capisci. Quella sera,io… io ho rovinato tutto. Ho sbagliato. Andava tutto bene ma poi ho deciso di fare la cretina che sono e dirgli tutto. Ora sto provando a rimediare,ma commetto un errore dietro l’altro. Gli ho mandato quella lettera anonima e se mi scopre sono nei guai.
-   Che c’era scritto? – domandò continuando a scrutare il cielo
-   Che vivere senza di lui mi fa stare bene fino un po’,ma poi come quando stai in apnea ho bisogno di riaverlo vicino. Lui è il mio ossigeno. – risposi respirando fino a riempire i polmoni,ma avevo bisogno del suo profumo. – se mi scopre perdo tutto quello che ho tentato di ricostruire in queste settimane.
-   Ammetto che non salutarlo quella mattina è stata una mossa pessima. Lo hai fatto rimanere male e te l’ha anche spiegato. Neanche cercare un chiarimento per tutto quel tempo non è stata la tua mossa migliore. Ora avete chiarito, ma se è questo quello che provi che ti scopra o no non dovrebbe essere un problema per te.
-   Non posso osare,non posso perdere la sua amicizia di nuovo. – esclamai con enfasi – non posso permettere che esca dalla mia vita e i miei sforzi lo stanno dimostrando!
-   Ma non puoi essere amica di una persona che ami,perchè finiresti per “tradire di nuovo la sua fiducia” come in quella sera. E da quello che dici e da come ti comporti la tua non è una semplice amicizia,lo dicono le tue parole,i tuoi atteggiamenti,la tua gelosia e soprattutto lo dicono i tuoi occhi quando lo guardi. E lo sai Rose,i tuoi occhi non mentono mai. E tu non puoi mentire a te stessa!
-   Non mento a nessuno,gli voglio bene e mi manca il rapporto che avevamo. Si,durante tutta la settimana ci calcolavamo quel poco che bastava a fare di noi due conoscenti,ma poi arrivava il sabato e tutto cambiava. – la mia voce divenne un soffio e la mia mente cominciò a vagare in ricordi che sembravano lontani mille anni luce. – passeggiavamo per la scuola e chiacchieravamo, ridevamo,scherzavamo.. poi arrivava quel momento in cui ci sedevamo vicini e mi stringeva forte forte tra le sue braccia e io respiravo il suo profumo. E allora mi rendevo conto che avevo trattenuto il fiato per l’intera settimana e mi sentivo finalmente a casa dopo un lungo viaggio. Era come se ogni centimetro del mio corpo avesse bisogno di quell’abbraccio,di quell’amore incondizionato,di quei baci che mi facevano bollire le guancie dove aveva poggiato le labbra,del sentirmi chiedere un bacio e poi un altro, sentire dalla sua voce che con me abbracciato in quel modo stava benissimo. Ne ho bisogno,o affogherò.  Ora non mi guarda neanche in faccia. – ormai la mia voce sembrava un lamento
-   Questa non è semplice amicizia – osservò tranquillo ancora perso tra le nuvole.
-   Beh,per lui comportarsi così equivale ad essere semplici amici. Perchè non dovrebbe essere lo stesso per me? – osservai tra l’ironico e l’indispettita
-   Perchè si capisce dai tuoi occhi. Non è amicizia per te. - ripetè Albus con calma
-   Non puoi immaginare di come mi stia sentendo male in questo periodo. È tutto troppo grande e complicato. Scorpius non mi cerca,non mi dimostra nulla,non mi pensa e con te non ne parla. Non mi ha mai voluto bene. È come quando si costruisce un palazzo. Se si costruisce su un terreno  instabile,che può franare da un momento all’altro,non si può sperare che il palazzo non cada giù al primo temporale.
-   È molto piu faticoso ricostruire sulle macerie di una casa in rovina che abbandonare tutto e costruire su un terreno pianeggiante – osservò Albus dopo qualche minuto di silenzio – devi solo capire se ne vale la pena.
-   Ma non è da sciocchi ricostruire una casa su un terreno franoso dopo che è già franata una volta? Se la base su cui poggia la casa non è solida,la casa crolla anche se la costruisci con tutte le forze che hai in corpo.
-   La casa la si ricostruisce dalle fondamenta e non dal tetto! Se un tempo il terreno è stato solido,lo sarà ancora, basta solo ricostruirlo un po’. – rispose convinto voltandosi a guardarmi.
-   Ma il terreno era instabile e la casa non andava costruita. L’amicizia di Scorpius non esisteva e il rapporto era a senso unico: io gli volevo bene,lui no e tutto è crollato. Così come la casa. – sentenziai
-   Ma perchè la casa che volevi tu era un nido d’amore,mentre voi avevate iniziato a costruirla per essere abitata da
due amici. La seconda può essere ricostruita. Solo perchè tu il letto lo volevi matrimoniale e lui a castello,non vuol dire che il terreno era franoso! Il terreno siete voi due e vi volete bene entrambi! – ricominciò a guardare il cielo.
Risi per la battuta sul letto e restai un po’ in silenzio. Guardai il cielo riflesso nel lago per un po’ e risposi:
-   La casa non crolla per uno stupido letto,ma o se le mura sono deboli o se il terreno è franoso. Io non ho resistito ad una scossa di terremoto e il terreno instabile mi ha fatta crollare.
-   Anche se gli inquilini la distruggono a picconate non parlandosi la casa cade. – sospirò spazientito – parla con Scorpius di tutto sto casino.
-   Non posso! Abbiamo chiarito da molto poco! Sarebbe un suicidio.
-   Preferisci restare così? Perderlo? Restare in apnea? – chiese combattivo Albus che mi guardava piangere.
-   Preferisco lasciarlo andare e allontanarmi da qualcuno che non mi vuole al suo fianco. Preferisco affogare fra “il fango delle macerie della nostra casa”.




Angolo dell'autrice. Ehm.. Salve?! Beh questa è la prima storia che scrivo quindi NON ABBIATE PIETÀ' DI ME! Vorrei davvero sapere i vostri commenti anche e soprattutto le critiche,che se fondate,possono solo aiutarmi a crescere e a migliorare! 
Beh questa scena è ispirata a fatti realmente accaduti alla sottoscritta (purtroppo) e ho pensato di esorcizzare il mio dolore facendolo diventare,in questo caso,della povera Rose Weasley. Come avete potuto leggere è una raccolta di OS quindi i vari capitoli non saranno legati tra loro se non dal fatto che sono fatti personali.
Che altro posso dire... spero di ricevere qualche commento. 
A presto 
Becky 

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Becky Lee