Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Tenru Dragon    16/06/2013    0 recensioni
"Iniziò tutto tre giorni fa, il giorno del mio diciottesimo compleanno"
Questa storia parla di una ragazza di nome Clarissa che perde la madre e va a vivere con il padre e la sua famiglia...
Tra nuovi amici e una numerosa nuova famiglia, Clarissa conoscerà anche l'amore...
Spero che recensiate numerosi
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
CLARISSA
Prima che Jai lasciò la mia stanza notai un luccichio che lo circondava come se ci fosse una pioggia di stelle.
Il giorno dopo, cioè domenica, mi alzai presto e mi diressi verso la cucina, appena entrata vidi Marta, la mia matrigna, e mi venne un’allucinazione, mi immaginai un mio vecchio ricordo, mia madre che mi versava l’acqua e mi diceva buongiorno, dopo questa visione scossi la testa e risposi: -Buongiorno anche a te Marta – lei mi sorrise dolcemente e dopo avermi versato l’acqua mi versò il latte.
Mi accomodai e dopo poco arrivarono anche gli altri, tutti tranne Jai così chiesi dove fosse andato e mi rispose mio padre: -È andato al lavoro-
Io, come lui, avevo l’età adatta per trovarmi un lavoro così, subito dopo colazione, corsi fuori e senza accorgermene andai a sbattere contro Jai.
Io gli chiesi: -Non eri al lavoro??-
Lui mi rispose: -Certo, ma avevo dimenticato una cosa a casa e il mio capo mi ha permesso di venirla a prendere-
-Che lavoro fai?- chiesi curiosa
-Il meccanico- rispose
-Ti piace il tuo lavoro?-
-È un interrogatorio? Comunque sì, mi sono sempre piaciute le auto e sono felice di doverle aggiustare- dopodiché entrò in casa, quando uscì mi chiese: -Ti serve un passaggio, dove vuoi andare?-
-Devo andare a cercare lavoro, tu mi puoi consigliare?-
-Salta su, ti porto nel posto perfetto per te- detto questo mi aprì la portiera dell’auto e mi fece salire
-Che gentiluomo-dissi ironica e entrambi scoppiammo a ridere
Mi portò davanti a uno studio fotografico e mi disse: -Quando ti ho accompagnato in camera tua ho notato delle foto che uscivano dalla valigia, erano foto di paesaggi e ho pensato ti piacesse no?-
Io lo guardai e gli sorrisi tristemente, notai che ci era rimasto male e gli spiegai: -Mia madre faceva la fotografa mi ha insegnato lei, grazie mille-  senza rendermene conto lo abbracciai, quando mi staccai notai il suo stupore, mi resi conto di quello che avevo appena fatto poco dopo e subito iniziai a chiedergli mille volte scusa ma lui sorrise e mi disse: -Non ti preoccupare, mi ha fatto piacere-
Detto questo arrossimmo entrambi, io scesi dall’auto e mi diressi all’interno dello studio.
Mi condussero dal capo che mi fece delle domande dopodiché mi fece fare delle prove fotografiche e mi assunse, la sera, quando tornai a casa, ero felicissima perché il lavoro che avevo trovato era un po’ stancante ma perfetto per me.
 
JAI
Appena rientrata a casa era felice anche se mi sembrava parecchio stanca e subito dopo cena corse a farsi una doccia, quando si fu messa il pigiama tornò in bagno per lavarsi i denti e vide mia sorella Mira che non riusciva a togliersi un nodo enorme tanto che si mise a piangere sui suoi capelli rovinati.
Clarissa le chiese: -Ti posso dare una mano?-
-Se vuoi- rispose mia sorella un po’ sorpresa
Clarissa prese la spazzola, il balsamo e le disse: -Ora laviamo i capelli con il balsamo e poi li pettineremo ok?-
Mia sorella annuì e quando ebbero finito iniziò a ringraziare Clarissa, arrivò persino ad abbracciarla da quanto era felice, dopo le disse: -Sono felice di essere tua sorella, sarai felice nella nostra famiglia-
Quella frase, non so perché ma mi rese triste, non volevo che lei fosse di famiglia, forse volevo che fosse qualcosa di più ma non me ne ero ancora reso conto.
Il giorno dopo Clarissa era molto agitata perché era il suo primo giorno nella scuola nuova, mio padre prima di partire mi spiegò: -D’ora in poi Clarissa verrà a scuola con te e sarà anche nella tua stessa classe, ho chiesto al preside se potevi farle fare un giro della scuola e ha detto di sì, buona giornata!-
Io annuii ed entrai in macchina, quando salii la vidi con le cuffie che ascoltava musica e guardava fuori dal finestrino, non appena fummo arrivati la feci scendere e la accompagnai per tutta la scuola, le mostrai la nostra aula, i bagni, e la palestra, poi la condussi in giardino e la portai nel mio posto preferito, un piccolo laghetto nascosto tra degli alberi nessuno conosceva quel posto tranne me e ora lo potevo condividere con qualcuno, cioè lei, quando lo vide ne restò affascinata e andò a sedersi accanto alla sponda, mi sembrava immersa nei suoi pensieri così le chiesi: -Che ne dici, ti piace?-
-È fantastico grazie per avermelo mostrato, di certo è meglio dei bagni- disse ridendo, la sua risata fu contagiosa perché passarono meno di cinque secondi che mi misi a ridere anche io.
 
Nota d’autrice: questo capitolo l’ho pubblicato prima del previsto perché mi sembrava bello e siccome era già pronto ho pensato che vi facesse piacere….vorrei ricevere delle recensioni per capire se questi capitoli vi sono piaciuti….
Baci Tenru Dragon
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Tenru Dragon