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Autore: ofarrowsandbows    16/06/2013    2 recensioni
Quinn Fabray vive con suo padre a Lima, Ohio. Russell Fabray è un ex poliziotto che è stato cacciato via a causa della sua dipendenza dal gioco d’azzardo, così apre un’agenzia privata con la figlia, e si specializzano nei “tradimenti”, fino a quando, un giorno, Sue Sylvester incontra la ragazza in un bar di Lima e le offre un’opportunità che non può rifiutare. La vita di una giovane detective sotto copertura in una Yale piena di intrighi amorosi, segreti di famiglia e la ricerca del “cuore” inserito nella famiglia di Rachel Berry.
Dal capitolo 1: « I nostri tirocinanti non sarebbero plausibili come ragazze della sorellanza del college. Sono piuttosto muscolose e hanno i baffi. E parlo delle donne. […] A undici anni sapevi sparare e sei un’esperta di Jiu Jitsu. Io sono esperta in Aikido. » « Beh, mi dispiace. disse la bionda scrollando le spalle. » « Perché? » « Perché l’Aikido è la moda delle casalinghe grasse per perdere peso all’equinozio locale. » « Mi stai paragonando ad una casalinga grassa? » « Si. »
Fanfiction crossover tra Glee e il film So Undercover.
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Quinn Fabray, Rachel Berry, Santana Lopez, Sebastian Smythe, Un po' tutti | Coppie: Blaine/Kurt, Blaine/Sebastian, Brittany/Santana, Quinn/Rachel, Quinn/Santana
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
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« Merda. »

Quinn alzò lo sguardo dal computer per portarlo su Mercedes, che stava seduta a gambe incrociate sul suo letto e aveva un librone tra le mani.

« Che succede? »

« Corso di finanza. Perché non posso essere come le altre della casa e sposarne uno? »

Quinn sorrise per tornare a guardare il computer.

« Cosa sono quei libri? »

« Non sono libri, sono libri mastro. Grossi, voluminosi libri contabili. »

« Lo sai che ci sono i computer per quelli, vero? »

Mercedes scosse la testa sbuffando.

« La nostra sadica insegnante ce li fa fare a mano. Dice che così impariamo sul serio. »

Quinn scosse la testa e si concentrò sulle immagini delle telecamere: Rachel stava uscendo dalla sua camera e si stava dirigendo all’ingresso.

Mercedes lanciò via un libro e si alzò in piedi. « Mi serve una pausa. » disse avvicinandosi al letto di Quinn, che subito chiuse la finestra facendo così apparire lo sfondo dello stemma di Yale.

« Ciao Harmony. »

« Ciao ‘Cedes. »

Quando si fu accertata che Rachel fosse uscita dal raggio visivo delle telecamere sgattaiolò dalla finestra per andare alla finestra della camera della mora. La aprì ed entrò nella stanza.

Iniziò a cercare sotto il letto, nell’armadio, qualsiasi cosa che potesse aiutarla a trovare ciò che Sue stava cercando.

Trovò una serie di peluche in un cestino sotto il letto, uno di questi catturò la sua attenzione: era un cagnolino su una botte di legno, e su questa botte vi era un cartellino con su scritto a lettere cubitali “DOG BRANDY”.

« Che strano.. – disse rimettendolo nel cesto – Qui non c’è niente. »

Decise quindi di guardare nella cassettiera quando sentì entrare qualcuno.

« Che stai facendo? »

Quinn stava quasi per prendere un colpo. Era solo Brittany.

« Ehy, Brittany. – disse sorridendo – Come va? »

Brittany si fermò sulla porta e rimase un po’ a pensare.

« Soffro di ritenzione idrica e non so perché. Perché sei nella nostra stanza? »

« Ehm.. stavo.. prendo solo delle cose in prestito, si.. il perizoma di Rachel. Sai quanto amiamo prestarci le cose.. »

Brittany la guardò confusa e poi annuì.

« Credo di si. »

« Brandy. »

« Eh? »

« Se bevi brandy smetti di trattenere tutta quell’acqua. »

« Davvero? »

La bionda annuì.

« Va bene.. grazie Harmony. »

« Figurati. » disse uscendo dalla camera con ancora in mano la biancheria intima della Berry.

Brittany chiuse la porta e tutto quello che Quinn riuscì a sentire fu un « Ci devo provare. »

Improvvisamente sentì qualcosa vibrare nella tasca posteriore della tuta.

« Il telefono di Batman. » disse con tono solenne mentre leggeva il messaggio.

Sue le aveva dato appuntamento all’ultima fermata del tram, perché così non avrebbero destato sospetti. Certo, perché una diciannovenne da sola in un tram, a notte fonda per giunta, non avrebbe destato alcun sospetto.

Durante il tragitto aveva avuto modo di conversare con Tina, Mercedes, Kurt e Blaine, aveva scoperto che Mike Chang stava con Tina, che prima dell’incidente stradale Artie faceva parte della band dei ragazzi, era venuta anche a conoscenza del fatto che Finn cambiava corso di studi ogni mese e che Sebastian era stato cacciato dalla compagnia del microfono – così la bionda li aveva ribattezzati – perché stava con Santana ma secondo Kurt ci provava con Blaine.

Le caddero addosso anche le ultimo poche certezze che le erano rimaste di quel ragazzo. L’unica cosa buona che gli rimaneva probabilmente era la moto.

Quando arrivò all’ultima fermata, come aveva previsto, c’erano solo lei e il conducente. Scese gli scalini e si incamminò in quel labirinto fatto da vagoni fino a che non vide la snella figura di Sue Sylvester in una tuta dai materiali e colori discutibili quasi quanto quelli del professor Tanner.

« Ciao Harmony. »

Quinn represse a stento un’espressione di disgusto a sentire quel nome. « Sue. Mi hai fatto fare tutta la linea del tram. »

Precauzioni. – disse con tono sbrigativo – Seguimi. »

Sue la condusse all’interno di uno dei tram e si misero a sedere una fronte all’altra.

« Va bene, aggiornami. »

« Non c’è niente da dire. Lo so che non sono lì da molto ma.. conosco la gente pericolosa e la non ce n’è nessuna. »

« Dà un’occhiata a questo.. » disse Sue porgendole un quotidiano.

Quinn lo prese e andò alla pagina della cronaca nera.

« Donna trovata uccisa con un colpo di pistola in un motel a sud. Oh mio Dio.. è Sugar! »

Si. Kashalov l’ha fatta uccidere.

« Non capisco, perché non uccidono Rachel? Perché piazzare qualcuno? »

« Se fa uccidere Rachel, suo padre testimonierà. L’unico modo di cui può approfittare e piazzando un killer in attesa. Devi prendere questa cosa seriamente. Scopri chi non è chi dice di essere, e cerca di scoprire informazioni su quello che
Rachel sta nascondendo. »

Quella sera Quinn non riuscì a dormire, e qualcosa nel suo cuore le diceva di stare sveglia per vegliare su Rachel. Perché si, adesso che rischiava davvero la mora aveva bisogno di un angelo che la tenesse al sicuro.

Quella sera Quinn capì che oramai non si trattava più solo di lavoro, lei iniziava a voler davvero bene a quelle persone.
 


 
Angolo dell’autrice: mi scuso per il ritardo, ma ho avuto un po’ di problemi a livello scolastico che mi terranno impegnata diciamo.. per tutta l’estate -.-“ maledette economia e matematica. Spero che il capitolo vi sia piaciuto e se tutto va bene ci rivediamo la settimana prossima con il nuovo capitolo :’’)
Un bacione, JustAWarbler <3

   
 
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