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Autore: Shatzy    31/12/2007    10 recensioni
Una serie di 15 temi di argomento e genere vario, ma legati insieme da un filo conduttore sotteso a tutta la raccolta, e dedicati ad un futuro re e alla sua insostituibile e degna regina. R-15 themes. RoyAi.
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Riza Hawkeye, Roy Mustang
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Nota: e siamo giunti alla conclusione. Prima o poi doveva succedere (e meno male ^^).
Questo capitolo è nato volutamente leggero, direi che come genere è commedia e romantico. E’ un po’ lunghetto, ma spero sia leggero (almeno per me è così).

Volevo ringraziare tutte le persone gentili che hanno sempre commentato e mi hanno sostenuta, e anche quelle che si sono perse per strada, e di cui non ho più notizie :(. Grazie! Questo ultimo capitolo lo voglio dedicare a voi. (In ordine alfabetico):

elyxyz (so che farai i salti di gioia, visto che ti ho dedicato una royai, eh? ^^)
Irene Adler
Mame
Nimphadora (non ho più tue notizie, ancora rotoli tra gli scatoloni? XD)
Riza_chan
Sisya
Stray
The_Dark_Side
Valy88




- RUN -



“Colonnello? Colonnello Mustang!”
Il diretto interessato si fermò di colpo, arrestando la sua corsa in una posizione decisamente sbilanciata.
“Che c’è? Havoc, non vedi che sono di corsa? Ne riparliamo dopo in ufficio” sputò fuori Roy, riprendendo a correre e sparendo dietro l’angolo del corridoio.
Lo vedo che va di corsa, avrebbe voluto controbattere ironicamente il Sottotenente, che non aveva fatto in tempo neanche ad aprire la bocca. Il suo superiore era fuggito via come il vento prima di qualunque spiegazione.
“Che succede?” chiese Breda, arrivando vicino all’amico, mentre teneva tra le mani una pila di documenti.
“Vorrei tanto saperlo… stamattina il Colonnello mi ha chiesto di recuperargli questo documento” espose, agitando un foglio davanti agli occhi dell’altro, “ma è tutto il giorno che lo cerco, è come sparito nel nulla, e adesso che l’ho trovato è fuggito via senza una scusa.”
“Perché, era al Quartier Generale, oggi? in ufficio non c’era…”
“Ma che gli prende?”

Intanto Roy continuava a correre per tutto il Quartier Generale, poteva assicurare di conoscerlo meglio dell’architetto che aveva ideato il progetto, non sapeva neanche lui quante volte quel giorno avesse incontrato quei corridoi, salito e disceso scale, varcato porte e travolto personale. Ormai non esistevano più segreti, aveva scoperto l’esistenza di piani a lui sconosciuti, o trovato uffici che non immaginava neanche esistessero. Conosceva ogni ala dell’edificio meglio di casa sua, nonostante fosse risaputo che più di un militare aveva vagato per ore all’interno del palazzo senza trovare la strada da cui era partito… c’era da perdersi là dentro!

“Uhm, cos’era?”
“Cos’era cosa?”
“Non lo so, una macchia blu ha appena attraversato il corridoio.”
I due si spinsero oltre l’angolo, per avere una migliore visuale del corridoio e dell’essere che doveva ancora stare là.
“Quella figura di schiena che corre non mi è nuova” pensò Fuery.
“Ma certo, è il Colonnello Mustang!” chiarì Falman.
“E che ci fa qui? Pensavo che oggi non fosse in ufficio, è tutto il giorno che non l’ho visto.”
“La domanda giusta è perchè corra...” lo corresse l’altro.

Roy ormai non ce la faceva più, era tutto il giorno che correva avanti e indietro, su e giù. Ricordava perfettamente una delle regole fondamentali che gli avevano insegnato in Accademia: fai perdere le tue tracce al nemico. E oggi, per lui, quella era diventata una regola aurea. Ed era sicuro di aver pedinato il suo inseguitore, di essersi mimetizzato bene, fuso con l’edificio e nascosto tra il personale. Colui che lo stava seguendo di certo sarebbe impazzito, e questo lui lo sapeva bene, aveva appositamente cambiato direzione ogni cinquanta metri, allungato e rallentato il passo, tendendo agguati, sparendo alla visuale, magari entrando di soppiatto in qualche ufficio (con evidente incomprensione dell’ufficiale di turno), senza contare che aveva in pugno il suo nemico, con il coltello dalla parte del manico. Poteva osservare i suoi spostamenti, e quindi regolarsi di conseguenza.
Era tutto il giorno che fuggiva, beh, lui non l’avrebbe mai ammesso, era più un “prendere le dovute precauzioni” che fuggire. Era arrivato in ufficio come al solito in ritardo e dopo neanche dieci minuti ne era uscito di corsa, inventando che aveva bisogno di un caffè, scusa di certo non accettabile, dato che sulla sua scrivania c’era ancora una tazza fumante della suddetta bibita, preparata dal suo Tenente in persona, come ogni mattina.
Ma ormai era quasi finita. La giornata lavorativa era al termine, mancavano trenta minuti, dopo di che sarebbe stato finalmente salvo. Anche perché avrebbe avuto tutto il fine settimana per scampare al pericolo.
Trenta minuti e sono salvo, pensava, trenta stupidissimi minuti e poi potrò riposarmi, e poi…

“Colonnello? Allora è qui!”
Roy fece un salto di venti centimetri, mentre il cuore gli si fermava per cinque secondi buoni. Conosceva quella voce, era quella del suo inseguitore, del suo nemico, di colui che aveva cercato di evitare per tutto il giorno! A quanto pareva invano.
“C-che ci f-fai tu q-qui?” balbettò lui, in preda all’agitazione di essere braccato, e alla mancanza di fiato dovuta alla corsa.
“Deve ritornare in ufficio, subito” il suo tono non ammetteva repliche, “ha perso fin troppo tempo oggi.”
“Ma… ecco, io…” provò, sconsolato.
“Niente ma! Avanti Colonnello, non faccia storie, è già abbastanza nei guai per il lavoro che non ha svolto oggi.”
“Ma Hawkeye, io” tentò di spiegare lui, ma un’occhiata fulminante di Riza lo bloccò, “arrivo subito” si affrettò a rispondere, impaurito.

Non poteva essere… aveva perso. Era tutto il giorno che correva da tutte le parti, lui aveva il controllo, lui era nella posizione migliore, lui era avvantaggiato, poteva spiarla, vedere le sue mosse, eppure… No, non l’avrebbe mai permesso. Mancavano venticinque minuti alla salvezza, non poteva arrendersi proprio ora, non lui, non Roy Mustang!
E infatti appena poté voltò di scatto l’angolo e si precipitò giù per le scale, sfuggendo dalle grinfie del suo Tenente. Riprese a correre, ce l’avrebbe fatta, doveva solo nascondersi per altri venti minuti e poi era finita. Dopo quella giornata passata ad essere inseguito non sarebbe più stato sotto pressione durante una missione, ne era sicuro. Certo, era arrivato con il fiato corto, un dolore lancinante alla milza, le gambe che gli tremavano e i capelli spettinati, ma questo era niente in confronto a ciò che lo aspettava se fosse stato catturato. Non pensava potesse esistere niente di peggio, sarebbe stata una cose terribile, una catastrofe! Sarebbe andato di sua spontanea volontà a combattere in cento guerre pur di non dover affrontare quel pericolo.

Mancavano cinque minuti. Decise che era meglio uscire dal ripostiglio delle scope, dove aveva trovato un non tanto accogliente rifugio, e dirigersi verso l’uscita secondaria, dopodiché allontanarsi di soppiatto, scavalcare il cancello del Quartier Generale, e poi avrebbe assaporato la tanto agognata libertà. Già sentiva il gusto in bocca, i dolori fisici erano miracolosamente passati. Guardò prima a destra e poi a sinistra: via libera! Il corridoio era deserto. Scese per le scale e vide davanti a sé la porta dell’uscita aperta, e il sole rosso sangue che tramontava all’orizzonte, libero e lontano come si sentiva lui in quel momento. Era il momento perfetto, uno scatto e varcò la soglia.

“Colonnello, se ha finito di giocare la pregherei di tornare in ufficio” pronunciò una voce alla sua destra, appartenente a una figura poggiata sul muro appena fuori la porta, evidentemente ad attenderlo.
“Hawkeye! Ma come cavolo hai fatto a sapere che ero qui?” strillò lui, decisamente in preda al panico, bagnato di sudore e ricominciando a sentire tutti i suoi acciacchi.
“Ancora non l’ha capito? Ora mi segua, credo proprio che dovrà passare tutta la notte qui. E se ha intenzione di farmi perdere ancora altro tempo, sappia che sono stanca e non tollererò oltre, signore” aggiunse marcando l’ultima parola, mentre portava una mano al fianco, e alla fondina.
Roy deglutì, spaventato, e decise che per il suo bene era meglio seguirla. La vita aveva ancora importanza per lui, anche se piena di umiliazioni e sconfitte. Aveva perso, lo sapeva, e forse lo sentiva dentro di sé dall’inizio della fuga. Non sarebbe mai stato capace di sfuggire al suo Tenente, neanche dopo mille anni di addestramento.
Se ne stava mogio dietro di Riza, seguendola pedissequamente. Certo che aveva proprio una bella andatura, fluida ed elegante, non ci aveva mai fatto caso, anche perché di solito era lui a starle davanti. E quella divisa le stava così bene, senza una piega, e i capelli perfettamente raccolti…
“Ehi!” si riprese lui dai suoi pensieri, “ma non è possibile! Dovrebbe essere stanca almeno quanto me!” gridò, più a se stesso che a qualcuno in particolare.
“Cos’ha detto, signore?” chiese Riza, voltandosi verso di lui e inarcando un sopracciglio.
“Ehm, niente…”mormorò Roy, arrossito, non si era accorto di aver formulato ad alta voce i suoi pensieri.
“Tenente?” azzardò timidamente, “dove è stata oggi?”
“Ho lavorato in ufficio, io” rispose, “poi sono stata in biblioteca, nella mensa C, al Reparto Cancelleria, alla reception dell’ala nord, e.. ah sì, in infermeria” enumerò.
Roy rimase attonito, non riusciva a capire perché mai il suo Tenente avesse visitato tutti quei posti, che si trovavano ognuno in un punto lontano dall’altro, nell’edificio. Ma soprattutto non capiva perché si era trovata in tutti i posti che aveva frequentato lui quel giorno, e non solo, tutti quei posti che lui aveva frequentato appositamente per sfuggirle!
“Come mai ha fatto tutti questi giri così lontani dal nostro ufficio?”
“Avevo voglia di una passeggiata” spiegò lei, con un chiaro sorriso che lasciava intendere ben altro.
Continuarono a camminare in silenzio fino a raggiungere il loro ufficio, Riza aprì la porta e vi fece entrare per primo Roy, che si buttò letteralmente sulla sua sedia.
“Sono stanco morto! Vorrei solo andarmene a casa” sospirò lui.
“Ci andrà, signore, ma prima deve finire il lavoro di oggi. E se non si fosse messo in testa di correre i cento metri per tutti i corridoi dell’edificio sono sicura che non sarebbe così stanco, Colonnello” disse tranquilla lei.
Inziarono a lavorare in silenzio, ma dopo poco Roy non poté fare a meno di non pensare a ciò che aveva passato quel giorno. Non ci poteva ancora credere, erano ore che cercava di nascondersi da Riza, aveva percorso i sentieri più impervi e i luoghi più nascosti dell’intero palazzo. Per scoprire poi che Riza sapeva esattamente dove era, che lo precedeva ogni volta. Ecco perché la trovava sempre sul suo cammino, Roy pensava di essere il cacciatore, di conoscere i suoi spostamenti, e appena l’avvistava correva nella direzione opposta, sicuro di perderla di vista. In effetti si era chiesto perché la ritrovava sempre davanti a sé, dopo ore che correva zigzagando per i piani più disparati, ma non aveva avuto tempo per fermarsi a riflettere. Si era riscoperto preda, debole, inutile, prevedibile preda. Eppure non gli dispiaceva più di tanto.
“Hawkeye, a quanto pare per quanto io possa stare lontano sono destinato a correre sempre incontro a te, eh?” domandò sorridendo, anche se non era tanto sicuro che fosse una domanda, “e a quanto pare anche tu fai lo stesso con me, dato che sai sempre dove sono e riesci a sentire la mia presenza ovunque…” concluse, con il sorriso che divenne incredibilmente malizioso.
A quanto pare, signore, ormai la conosco così tanto bene da sapere che è disposto a rendersi ridicolo davanti a tutto il Quartier Generale per non voler firmare uno stupido foglio.”

Colpito e affondato, ormai aveva perso il conto di tutte le volte che era successo.

Ma Riza sapeva che le sue parole erano vere, in qualche modo sapeva sempre lui che stesse facendo, dove volesse andare, come volesse agire.
Era quasi come leggergli nella mente.
Era divertente, e utile, ma le dava anche un senso di unicità, perché lei era la sola a riuscire in questo scopo, a capirlo perfettamente. Forse dipendeva dal fatto che in fondo, molto in fondo, i loro caratteri erano simili; e qualcosa di uguale c’era, a pensarci bene.
Avevano lo stesso sogno, e questo non vuol forse dire che si è simili nell’anima?
E poi bisognava considerare gli anni passati insieme, prima come convivenza in casa di lei, poi come lavoro nello stesso ufficio, e inoltre c’era l’esperienza degli stessi dolori, la conoscenza della sofferenza, ma anche del cameratismo, la gioia di avere una famiglia non comune, formata dai colleghi, e i piccoli momenti divertenti e rilassanti che si concedevano tra una firma e l’altra, o tra una battuta contro Edward e la sua conseguente smisurata reazione.
Era questo, sicuramente, o forse era quel qualcosa di indefinito che sentivano a livello del cuore quando si guardavano negli occhi, o il sussulto dello stomaco quando si sfioravano, o la capacità innata di entrambi di percepire la presenza dell’altro, e di sapere a priori se stesse bene o se fosse in pericolo. In realtà, potevano correre quanto volevano lontano dalla verità, ma prima o poi la strada sarebbe finita, la loro corsa si sarebbe arrestata, e si sarebbero guardati negli occhi, uno di fronte all’altro, perché i loro percorsi camminavano paralleli per buona parte della vita, come i loro sogni, ma inevitabilmente alla fine si sarebbero incrociati, e loro si sarebbero dovuti fermare, perché la strada era finita, perché la loro conclusione era l’altro, e non potevano andare da nessuna altra parte se non continuare a rimanere così, l’uno di fronte all’altra, per sempre.
E forse allora avrebbero ammesso quel “qualcosa in più” che tenevano ben relegato dentro di loro, ignorandolo continuamente. Sarebbe arrivato il tempo in cui tutto fosse perfetto, senza leggi, senza guerre, senza morte, c’erano soltanto loro due, in un infinità immobile.

“Colonnello, firmi questo foglio, per favore, è l’ultimo.”
Roy guardò il pezzo di carta, riflettendo per un momento. Era per questo che era fuggito per tutto il giorno, non voleva trovarselo davanti. Eppure era là. Sapeva di doverlo affrontare prima o poi, e il suo Tenente gli aveva gentilmente offerto questa possibilità.
“Sei sicura? Devo proprio?” chiese speranzoso, scrutando il foglio e rigirandoselo tra le mani.
“Temo di sì, signore” rispose semplicemente, ma subito dopo aggiunse, con voce più dolce “ma non credo che sia un grande problema, non ha proprio niente di cui preoccuparsi, e poi sono solo tre giorni, passeranno presto.”
Roy sembrò convinto, prese la penna e firmò, liberandosi di un peso che lo aveva oppresso per tutto il giorno, rendendosene conto solo ora. Riza prese il documento e fece per andarsene, ma prima di uscire definitivamente dalla porta si voltò, fissando pensierosa il suo Colonnello.

“Credo proprio che dovrò chiamare spesso in ufficio, altrimenti i ragazzi non combineranno niente, per lei va bene?” e senza aspettare una risposta, sorrise ed uscì, lasciando Roy solo e rassicurato, in ufficio.

Si alzò e si mise a guardare fuori dalla finestra: ormai era notte fonda, non si riusciva bene a distinguere le figure, in strada.
“Per me va bene” si rispose da solo, “lo so che il corso di addestramento annuale per tiratori scelti è fondamentale, ma tre giorni senza di te saranno lunghi e noiosi.”




- Fine -





Nota: se non finivo con una scemenza non ero felice, e quindi eccola qua!
Purtroppo per voi ho altre idee in programma, quindi non vi libererete presto di me! E poi c’è anche un famoso seguito a cui ho iniziato a lavorare… vedremo se ne uscirà fuori qualcosa di decente.
Oddio, è finita davvero, un po' di tristezza c'è :(

Intanto,
BUON ANNO NUOVO ^^




Ringraziamenti:
grazie per aver lasciato un parere, anche se le vacanze sono impegnative ^^
Nel caso qualcuno avesse il coraggio di commentare anche questa mia ultima cretinata, aggiungerò le risposte sotto a queste (sarà un casino, me lo sento, sono quasi tentata di chiedervi di non commentare XD no, era uno scherzo!!! Non fuggite!).



Stray: fa nulla se hai perso il cap precedente ^^ credo che se Roy avesse detto ad ognuna di noi (mi ci metto anche io nel mucchio) di essere “sua”, come lo dice di Riza, essendo il suo Tenente, credo che saremmo tutte delle gelatine ambulanti XD anche per me il tema della distanza è significativo per loro, ci sono quei maledetti gradi militari nel mezzo, che sono la gioia e il dolore di noi fan (gioia per la famosa storia delle divise *ç*), è la loro bellezza. Secondo me Roy considera Riza ad un livello più alto, esattamente come Riza considera Roy ad un livello più alto del suo… insomma, non ne escono fuori XD magari dovrebbero solo fermarsi e girarsi indietro, come è stato fatto in questo capitolo, così da accorgersi che l’altro è là, a una piccola distanza di due passi ^^ Eh, il lato B… Riza ne sa una più del diavolo XD

Mame: grazie per aver commentato ^^ sì, i giri di ronda sono una bella occasione, e non trasgrediscono neanche le regole! Meglio di così… Ho evitato di scrivere qualcosa di spinto, dai, è stato un gentiluomo, in fondo ^^ E poi a “quelle cose” ci pensi tu, no? Mi avevi detto che avevi in programma qualche altro lavoretto, ma temo sia stato cancellato dalla lista L Cmq, sono contenta che Roy ti abbia intenerito con l’ultima frase ^__^ io non oso pensare a come è andata dopo, cioè, o Riza è svenuta o gli è saltata addosso XD
Ps. Leggerò COAT, è deciso! Anche nel caso tu aggiornassi non preoccuparti che ti commento ogni capitolo ^^ ma perché trascrivi al pc? Non ti conviene scrivere direttamente là? È più comodo.

Irene: sì sì, il lato B rimane il lato B! XD Ci sarà anche rimasta male che lui l’ha presa per mano e l’ha avvicinata a sé XD Guarda, io sono ingenua come una bimbetta di 5 anni, e mi piace tantissimo l’idea del prendere per mano un’altra persona, non so, mi affascina, la trovo una cosa molto più intima di un bacio. Mi dà idea dell’affetto che lega due persone, il loro volersi bene, e questo può essere più importante dell’amore stesso, a volte (volere il bene di un’altra persona… io lo trovo meraviglioso). Quindi nelle mie storie ci sono sempre questi piccoli gesti, al massimo qualche carezza sfiorata, preferisco queste piccole cose a baci, abbracci o altro. E sono contenta che hai apprezzato, in effetti sono molto carini così vicini ^^ Eh, già, mi sono accorta che l’Arakawa ultimamente non si preoccupa di Roy e Riza, e neanche di noi povere fan! -___- Io continuo ad aspettare le tue ff, ti presterei volentieri il mio pc, se il tuo non funziona, ma non credo sia una cosa fattibile XD Ciao!

elyxyz:
ma di che ti scusi? Io ancora mi sto chiedendo perché leggi ^^” Riza è proprio fortunata… altro che panorama! Dillo che vorresti stare volentieri al suo posto XD Dici che neanche di fianco è male? Uhm, ma non è che a te va bene sempre, da qualunque angolazione lo si guardi? XD Ok, la smetto, scusami, torno seria. Bah, a me non dispiace che sia finita, almeno non dimenticherò più di aggiornare ^^ e tanto ho altro lavoretti da sistemare (tu-sai-cosa). Ciao ^^



Un piccolo ringraziamento anche a chi ha messo la raccolta nei preferiti ^^




Ringraziamenti per Run: ed eccoci qui, abbiamo finito davvero adesso. Grazie a tutte per le splendide rencensioni sempre troppo buone, non smetterò mai di essere grata ad ognuna di voi!

Kathleen: XD Non avevo pensato che potesse sembrare che Roy fosse inseguito da una delle sue ragazze XD o da il ragazzo di una delle ragazze XD certo che sarebbe stato proprio ridicolo! Ma Roy avrebbe affrontato il pericolo a viso aperto, dai, non ce lo vedo a fuggire (anche se l'idea mi fa ridere come una pazza). Ma penso che Riza lo possa spaventare molto più di ragazze e fidanzati messi insieme! E tre giorni senza di lei saranno veramente lunghi... Grazie mille del commento, non sai quanto mi abbia fatto felice, andavo in giro saltellando per casa gridando "una nuova lettrice!!!". E non preoccuparti, anche io all'inizio mi vergognavo tantissimo di lasciare una recensione, poi ho finito con lo scrivere commenti-fiume ^^" Grazie per aver lasciato un segno della tua presenza, l'ho apprezzato molto. Spero leggerai altro, anche perchè questa raccolta era abbastanza pesante... ed è sempre un piacere quando si incontrano altre royai fan! Ciao ^^
Ps. scusami se ti rispondo in ritardo, mi ero proprio dimenticata che mancavano ancora le risposte a questa raccolta ^^" tu in particolare avevi la precedenza su tutto, essendo una mia nuova recensitrice.

*O* (Sisya): hai ragione, cara, ho aggiornato velocemente, ma ci tenevo a terminare la raccolta entro l'anno, era troppo che me la portavo dietro. Così ho concluso senza aspettare i commenti, scusamiii. Figurati se mi sono offesa, mica hai firmato un contratto per cui devi commentarmi sempre XD Ma sì, viva la liquefazione! La presa per mano ci voleva, è un particolare che adoro, fosse per me scriverei ff piene zeppe di romanticherie smielate del genere. E alla mia liquefazione ci pensi tu e i tuoi lavoretti meravigliosi *O* passando a Run, ora sono curiosa di sapere da cosa pensavi che Roy fuggisse!E poi mi pare che ne parlavo proprio con te, del fatto che Roy non riuscirebbe a resistere neanche tre giorni senza la sua Riza (neanche tre secondi, per me)... questo theme l'ho scritto molto tempo fa, ma a quanto pare ho ripreso il concetto XD Guarda, ho talmente tanti altri lavori che il fandom chiuderà prima che riesca a postarli tutti ^^" quindi non disperare, mia carissima Sisya XD Ok, mi prendo volentieri i tuoi complimenti, ma il bacio appiccicoso magari lo lascio in disparte, ok? XD Sono contenta che la mia raccolta ti sia piaciuta, io aspetto i tuoi lavori, e non studiare troppo che fa male! Ciao ciao

elyxyz: XD Buraha non inseguirebbe mai Roy, io sono sicura che sia affezionatissimo a lui! ^^ o almeno nelle mie fic è così. Amo troppo quel cagnolino. Volevo concludere 'sta pesantezza di raccolta con un theme più leggero, che almeno rialzasse i toni un pochino. Non mi sembrava carino concludere con una deathfic, io amo i lieto fine!! Grazie per aver commentato sempre (posso ringraziarti o ti arrabbi? XD), per me è stato molto importante. A presto ^^

The_Dark_Side: ebbene sì, la raccolta è proprio finita, prima o poi doveva accadere ^^ Ma brava, hai intuito subito da chi scappava Roy, e in effetti solo Riza poteva essere XD Lei lo conosce benissimo, quindi sa già dove si dirigerà, per questo lo riacchiappa sempre. E beh, 3 giorni sono tanti da passare senza qualcuno a cui sei affezionato ^^ io mi immagino che la chiamerà ogni 3 secondi inventando qualche scusa, tipo "dov'è la spillatrice", "oggi a pranzo c'era il pesce", "con quante N si scrive Colonnello" e cose stupide del genere XD Grazie mille anche a te per essere stata sempre presente! Baci.

mame: oh, bene, non sapevi dove volessi andare a parare ^^ in effetti non poteva fuggire dal lavoro, lui è un uomo adulto e vaccinato, non farebbe mai una cosa del genere. In compenso scappa dal suo tenente perchè non vuole autorizzarla ad andare via 3 giorni XD Penso che Riza abbia capito cosa aveva in mente, il senso di tutta la raccolta era mostrare il legame che c'era tra loro, tra frasi non dette e sguardi eloquenti, quindi in questo ultimo capitolo c'era un po' la somma di tutto.
Uhm, io allora continuo ad aspettare i tuoi lavoretti royai, se dici che non hai smesso del tutto (ma che è, un vizio? XD) , grazie per avermi seguito sempre, a presto spero.

Irene Adler: sì, tutto sto casino per una firma, esattamente! XD Ma era una firma importante, in fondo. Eh già, 'sti due testoni sono proprio fatti l'uno per l'altra, speriamo che se ne accorgano, io intanto continuo a decantarli per mari e monti XD Ho in serbo per voi altre fic royai, devo ultimarle e poi viene la parte più difficile: trovare il coraggio di pubblicarle! Grazie per avermi sempre seguito, un bacione!

Nimpha: il tuo commento collettivo va benissimo ^^ la raccolta era votata a descrivere il loro rapporto, sono felice che tu l'abbia notato. In particolare sono contenta che tu abbia notato il theme Replica, e il fatto che tutti i momenti più importanti della loro vita siano davanti a delle tombe, per me è un particolare importante, mi ha emozionato molto (insomma, davanti a delle tombe! Mica è da tutti, e se non sono fuggiti l'uno dall'altra vuol dire che è amore, ormai non si divideranno più!). Per Risk, mi sono rotolosamente rotolata anche io mentre scrivevo, ho calcato un po' la mano su tutta quella ossessione di Riza nel proteggere Roy, ma è stato proprio divertente, non ridevo così tanto dai tempi di Once upon a time (e dalla nascita del rotolamento collettivo XD). Insomma, senza rendermene conto ho trattato vari generi, dal serissimo al comico-ironico (mi sto facendo i complimenti da sola, non farci caso, sono matta. No, scherzo, il fatto è che me ne sono resa conto solo ora di questa cosa ^^"). Grazie del commento cara, a presto!

Stray: ma no, non piangere ç___ç ma almeno adesso capisci cosa si prova quando finisce una raccolta che piace, e quindi moltiplica il tuo stato d'animo per mille e otterrai cosa ho provato io alla fine dei tuoi 100themes! XD Non ti preoccupare se il tuo capitolo sarà simile, Run non è che ha molti significati, ed è vero, si pensa subito a Roy, chissà perchè XD E poi c'è sempre la nostra telepatia di mezzo, già già ^^ Quindi il tuo preferito è Road? e pensare che a me non ha entusiasmato tanto, ma mi fido del tuo giudizio ^^ A presto!

valy88: ma certo che continuo a scrivere su loro due! che domande sono? ho il pc pieno di fic sul royai ^^ Roy in questo ultimo cap è a metà tra il dolce e il ridicolo, mi sa, ma il foglio che doveva firmare era molto improtante, tutta la raccolta serviva per rendere lode al loro legame, e io alla fine gli faccio firmare un foglio che li divide, per questo doveva essere qualcosa di difficile da fare, e da qui l'idea della corsa per tutto il HQ. Volevo concludere con un cap comico, me lo era ripromessa da tempo, ed eccolo qui. Grazie come sempre del sostegno, sei tanto tanto gentile, ciao ciao ^^

Lely1441: non finirò mai di ringraziarti per aver letto questa raccolta, e per averla giudicata positivamente ^^ Non riponevo molta fiducia nei miei 15R, sarà l’insicurezza di fondo, o i temi particolarmente pesanti e seri. Il punto è che il loro rapporto è molto complicato, secondo me non si finirebbe mai di descriverlo in tutte le sue sfaccettature. Io ci ho provato, qui, ma credo di averne trattato solo una piccola parte. Rhythm è stato uno dei primi che ho scritto, il secondo o terzo capitolo scritto nella mia vita, ci sono affezionata. Considera che ci ho messo due mesi solo per capire quante H c’erano ^^” Scrivere qualcosa di romantico, o dolce, per me è difficile, bisogna cercare di trasmettere molte emozioni o il pezzo perde significato. Sono contenta che addirittura risulti il tuo preferito, significa che i miei sforzi sono stati capiti, grazie ^^ C’erano diversi ritmi inseriti nel capitolo, quello del respiro, del cuore, dei passi, dello sparo e dell’orologio (e forse qualcos’altro che non ricordo), in particolare lo sparo legato al respiro indicava quanto le due cose fossero diverse e simili allo stesso tempo.
Release è anche uno dei miei preferiti, l’ho scritto in un momento particolare e si vede dalla pesantezza che ne è uscita fuori. Sono stata cmq soddisfatta del risultato finale, ci ho messo molto animo a scriverlo. Remember forse è il mio preferito tra tutti, mi sono talmente divertita a scriverla che dopo ho avuto l’idea della raccolta famosa sulla loro infanzia, è stato un po’ il trampolino di lancio, e mi ha fatto scoprire la mia passione per il “prima” della storia, per la loro adolescenza comune. Sulla tua frase preferita non ho nulla da dire, ma forse inconsciamente Riza risente un po’ del fascino di Roy, per quanto voglia farci credere il contrario. Di sicuro ammette che il suo superiore ha fascino, ma dirlo davanti al padre (beh, alla tomba del padre) secondo me ha un tocco in più ^^.
Dovresti cercare di fare un’opera di convincimento alla tua amica XD il Royai è una coppia meravigliosa, Riza sarà anche divertente quando è minacciosa, ma c’è molto altro sotto, molto più profondo e affascinante. A volte non riesco neanche a vederli insieme per quanto sono legati, penso che una storia romantica tra di loro in parte rovinerebbe il loro legame. Confido nell’Arakawa ^^ (se non me li fa morire -___-). Con me sfondi una porta aperta, non mi chiedere come si fa a non adorare questa coppia o parto per la tangente con un discorso a metà tra il serio e il fangirlismo (solo io ci riesco XD). Grazie ancora per il commento, sei stata proprio gentilissima, a presto!

silvia: ciao! una nuova lettrice, una nuova appassionata di royai ^^ me entusiasta! non so neanche se leggerai mai questa risposta, vista dove si trova (in fondo alla pagina), ma sono proprio contenta del tuo commento! ti ringrazio per i complimenti, non so se hai letto tutta la raccolta o solo il primo capitolo, ma tanto trovo "debole" tutto ciò che scrivo ^^". Grazie ancora, ciao ciao.



Grazie a chi mi ha sempre seguito e sostenuto, e a chi ha solo letto, e ha apprezzato comunque.
E un grazie particolare a chi ha messo la mia raccolta tra i preferiti. Vi adoro dal profondo del cuore.


   
 
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