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Autore: sswagonlou    16/06/2013    2 recensioni
Mamma adorava Harry. Non me, Harry. Si ricordava di tutto quello che faceva, mentre se dovevo fare una cosa io aveva degli impegni.
Non sopportavo Harry.
«Hazelle?» mi fermò la mamma prima che potessi chiudermi in camera.
«Fai ancora una volta la lotta nel fango con Harry e ti metto in punizione fino a quando non sei maggiorenne.» mi minacciò.
Entrai in camera con le lacrime agli occhi e quel giorno decisi che non sarei mai più stata la Hazzie carina e dolce.
Quel giorno decisi che sarei diventata la ragazza ribelle che i miei odiavano.
Quel giorno decisi che Hazelle Anne Rebecca Bloowood non si sarebbe mai più fatta mettere i piedi in testa da nessuno.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Agosto 2003.
 
«Hazelle, Harry. Tornate in casa su!» la voce di mamma ci fece voltare verso la porta sul retro. Era in piedi appena fuori dall'uscio, fasciata nel suo tubino verde, e ci stava guardando male come faceva tutte le volte. 
«Dai, muovetevi.» ci rimbottò mamma una seconda volta.
Io e Harry ci tirammo su in piedi e con la testa bassa tornammo dentro casa. 
«Harold, tua zia ha chiamato. Devi richiamarla appena sei più pulito.» continuò mamma con voce più dolce, mentre salivamo le scale verso il bagno.
Harry non è mio fratello. E' il figlio dell'ex moglie dell'ex marito della zia. 
Quando la mamma di Harry morì, andò a vivere con il suo papà. Poi però morì anche lui e Harry sarebbe dovuto andare a vivere con la sua zia, che però viveva in Amazzonia e quindi rimase a vivere con noi. 
Mamma adorava Harry. Non me, Harry. Si ricordava di tutto quello che faceva, mentre se dovevo fare una cosa io aveva degli impegni. 
Non sopportavo Harry. 
«Hazelle?» mi fermò la mamma prima che potessi chiudermi in camera.
«Fai ancora una volta la lotta nel fango con Harry e ti metto in punizione fino a quando non sei maggiorenne.» mi minacciò. 
Entrai in camera con le lacrime agli occhi e quel giorno decisi che non sarei mai più stata la Hazzie carina e dolce. 
Quel giorno decisi che sarei diventata la ragazza ribelle che i miei odiavano.
Quel giorno decisi che Hazelle Anne Rebecca Bloowood non si sarebbe mai più fatta mettere i piedi in testa da nessuno.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Agosto 2013.

«Chachiiiii!!» urlai piombando nella camera di Claire. 
«Hachiiiiii!!» urlò lei di rimando prima di abbracciarmi.
Ero appena tornata dalle vacanze e la prima persona che ero a trovare era la mia migliore amica. 
«Haz, devo parlarti.» esclamò appena si staccò dall'abbraccio. 
«Spara.» le sorrisi mentre mi sedetti sul suo letto.
«Simon è andato a letto con Alexia mentre tu eri alle Maldive.» disse Claire tutto d'un fiato.
«Simon. Con Alexia.» ripetei con gli occhi sbarrati.
Sarebbe stato meglio se qualcuno mi avesse tirato un pesce avariato in faccia. 
Claire annuì lentamente. «Vuoi dire che io ho rinunciato alle avances di uno spagnolo stragnocco mentre lui si scopava quella troietta?» la mia voce si alzò di un'ottava a ogni parola. 
«Hachi, calmati. Mi dispiace, ma dovevo dirtelo.» Claire mi abbracciò, poggiando la sua testa sulla mia spalla. 
«Claire Benson. Abbiamo una vendetta da preparare.» sussurrai.
«Hazzie, pensavo che dopo le Maldive non saresti più stata la cattiva ragazza di prima. Anche se le punte azzurre continuano ad esserci.» borbottò Claire sedendosi sul letto contro la parete.
«Quando avevo otto anni mi sono promessa che nessuno mi avrebbe messo i piedi in testa.» le dissi incrociando le gambe.
«Sì, lo so. Quella sera mi hai chiamata in lacrime. Ma pensavo che adesso che hai diciotto anni avessi smesso di preparare vendette. A scuola ti conoscono tutti per le tue vendette e nessuno ti vuole come nemica.» 
«Peccato che la gente mi fa favori solo perchè sono la figlia di Frank Bloowood.»
«Guarda che io non sono tua amica perchè tuo padre possiede le industrie Bloowood e tua madre è direttrice di una casa editrice.»
«Lo so Chachi.» le risposi sedendomi di fianco a lei.
«E' solo che odio che mi si tratti da bambina. Ci pensa già la mia famiglia.» borbottai posando la testa sulla sua spalla.
«Hachi è tardi!» esclamò Claire balzando in piedi. «Muovi il culo e vai a casa. Tra un po' arriva la signora Lunder con suo figlio e gli devo fare da baby-sitter.» continuò buttandomi praticamente fuori di casa. 
«Ti chiamo stasera.» mi urlò poi dalla finestra dell'appartamento.
Claire abita in un appartamento in centro città con sua madre e suo fratello piccolo. Ha lunghi capelli neri e gli occhi verdi. Ci conosciamo da sempre e ognuna sa i segreti più intimi dell'altra.
A mia madre non è mai piaciuta. Non era l'amica che voleva per me. Sosteneva che era per colpa sua se io andavo ad una scuola pubblica e frequentavo gente semplice. 
 
 
«Sono tornata!» urlai entrando nell'atrio dell'enorme villa che tecnicamente dovrebbe essere casa mia. 
«Hazelle, piccola mia, sei cresciuta tantissimo!» la voce di Emma mi fece girare verso la cucina, dove la trovai con indosso il suo grembiule a fiori e i capelli rossi legati in una morbida crocchia. Emma è la governante. Per lei bastano dieci secondi fuori di casa e io sono cresciuta, come se mi avessero innaffiato. Like a pianta. 
«Sono stata alle Maldive solo per due settimane.» borbottai abbracciandola. 
Mentre salii le scale sentii papà discutere al telefono nello studio al primo piano e vidi mamma entrare nella vecchia camera di Harry. Strano. 
Arrivai fino al secondo piano, dove ora c'è la mia camera. 
Dopo vari piagnistei, e dopo aver promesso a mia mamma che sarei stata promossa a scuola con il massimo dei voti, avevo convinto i miei genitori a spostare la mia camera nella serra. Così adesso mi ritrovavo a dormire circondata dalle piante. Papà aveva anche fatto in modo che fosse autosufficente e a prova di incendio. Adoravo le piante. Avevo fatto in modo di costruire il letto su uno dei rami del nocciolo, così da dormire per aria. L'armadio era posizionato in mezzo ai ciclamini e altri fiori in vaso, mentre la scrivania era a destra della porta. Amavo la mia stanza.
Mollai la borsa sulla scrivania, tirai fuori una mega t-shirt e un paio di pantaloncini dall'armadio e mi cambiai in un lampo. Presi cuffiette e pc e mi arrampicai sul nocciolo, diretta al letto. 
Appena seduta sul letto tirai fuori i biglietti acquistati alle Maldive dalla tasca dei pantaloncini e li appesi ad uno dei tanti fili che ornavano il soffitto e da cui pendevano foto, biglietti, ricordi. 
Appena attaccai i biglietti delle Maldive, mi sdraiai sul letto, attaccai le cuffiette su youtube e con Ed Sheeran nelle orecchie girovagai su Twitter.
Aprii le menzioni, per vedere se qualcuno mi aveva scritto e mi trovai un tweet di Harry. 
Harry Styles in persona mi aveva menzionato.
 
@Harry_Styles: @_xloveya e così adesso vivi nella serra :)
@_xloveya: @Harry_Styles e tu come lo sai?
@Harry_Styles:@_xloveya io so tutto, dimentichi? 
@_xloveya: @Harry_Styles come dimenticarsi del riccio che ti rovina la vita?
@Harry_Styles: @_xloveya  ti sei messa contro metà delle mie fan.
@_xloveya: CHISSENEFREGA!
 
Arrabbiata chiusi il portatile e con l'aiuto di qualche santo riuscii a trattenenrmi dal buttarlo per terra. Non so dove trovavo la forza per non andare da quel cretino riccioluto e spaccargli la faccia dopo avergli fatto la piastra! Era in tour in America, ma ci sarei anche arrivata in monorotaia, pur di fargli del male. 
Staccai le cuffiette, lasciando che le canzoni dei Muse inondarono la serra. 
Il biiiiip che ad un certo punto interrompè la musica mi avvertì che era arrivata una mail. 
 
Da: Claire Benson
A: Hazelle Bloowood
Oggetto: strane menzioni
Harry che ti menziona? O.o Che diavolo succede?
-C.
 
Da: Hazelle Bloowood
A: Claire Benson
Oggetto: strane menzioni
Non lo so nemmeno io. Però sa che vivo nella serra. 
-H.
 
Da: Claire Benson
A: Hazelle Bloowood
Oggetto: COSA??
E come lo sa se non vive più da voi da praicamente tre anni e tu hai la camera nella serra da un anno e mezzo?
-C.
 
Da: Hazelle Bloowood 
A: Claire Benson
Oggetto: e chi lo sa?
Non ne ho idea. Ma ho visto mamma entrare nella vecchia stanza di Harry poco fa. Strano.
-H.
 
Da: Claire Benson
A: Hazelle Bloowood
Oggetto: nella tua famiglia sono tutti strani.
L'oggetto parla da solo. 
Vado che mamma sta per tornare a casa.
Ti voglio bene
XO -C.
 
Non sapendo più cosa fare, decisi di fare un salto da papà. 
Entrai furtiva nello studio e lo trovai al telefono che guardava fuori dalla finestra. Senza farmi sentire corsi verso la sedia dietro la scrivania e mi sedetti, imitando mio padre senza farmi sentire.
«Hazelle, ma non la smetti mai?» mi sorrise papà quando si girò verso la scrivania. 
Scossi la testa sorridendo.
«Piaciute le Maldive?» chiese appoggiandosi alla scrivania di fianco a me.
Annuii mordendomi un labbro.
«Ce qualcosa che non va?» mi domandò incrociando le braccia al petto.
«Harry mi ha scritto su twitter.» sussurrai.
Papà scosse le spalle. «E allora? Siete come fratelli.»
«Papà, sa che ho la camera in serra.» esclamai guardandolo con gli occhi spalancati.
«Può averlo letto ovunque. Quando l'abbiamo finita hai scattato trecento foto e le hai pubblicate ovunque.» disse lui accarezandomi la testa.
Gli diedi ragione e rimanemmo a chiacchierare fino quando Emma non bussò alla porta comunicandoci che la cena era pronta.
 
Erano ormai le undici quando spensi la televisione in camera. Lasciai cadere la testa all'indietro, facendo quasi toccare il pavimento dai capelli, visto che ero seduta sul puff a righe color pastello. Che noia.
Decisi di andare a letto, così mi trascinai sopra il nocciolo, sdraiandomi poi sotto le coperte.
 
 
«Haaaaaaaaaaaazzzzzz! Scendi dal letto!» mi svegliai di soprassalto, rischiando quasi di cadere per terra.
«Ma che diavolo..?» chiesi a nessuno in particolare scendendo dal nocciolo.
«La mia piccola Haz che dorme in mezzo al verde.» mi voltai di scatto verso la porta notando una figura appoggiata allo stipite della porta, in controluce.
Qualcuno era tornato. 
E quel qualcuno era.. «Essere riccioluto ruba soprannomi, che minchia ci fai in camera mia alle sette di mattina?» urlai fuori di me.
«Volevo solo salutare la mia biondina.» Harry avanzò dopo aver acceso la luce e mi scompigliò i capelli. 
«Non sono tua. E ora esci dalla mia stanza!» continuai urlando.
«Quando ti sei fatta le punte azzurre?» domandò senza prendermi in considerazione.
«Qualche mese fa. Ora esci?»
«Fammici pensare... No.»
Mi massaggiai le tempie. «Perchè sei tornato?» domandai.
«Ma per darti fastidio, ovvio.» rispose lui con il suo solito sorriso strafottente.





















YAOHIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII.
Yo yo gente!
Sono tornata con una nuova FF!!
Ok, vi avverto subito che Hazelle sarà una piccola pazzoide e diaciamo che Hazelle sarà un po' me.
Okky evaporo. 
Adios peipi.
B.
  
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