Qualcuno mi stava portando (ma chi?) da qualche parte (ma dove?)…non avevo la forza di aprire gli occhi, il dolore alla gamba era lancinante come se qualcosa me l’avesse spezzata.

Infine riuscii a socchiuderli ma scorsi solamente due occhi grigi che guardavano fieri davanti a loro…poi tutto diventò buio e io svenni.

“Si sta svegliando…” sentii una voce ma non riuscii a capire di chi fosse

“Herm…tutto bene?!”

Finalmente riuscii ad aprire gli occhi e a guardarmi intorno; ero nell’infermeria e attorno al mio letto c’erano Ron, sua sorella Ginny ed Harry che mi guardavano sollevati.

“Come va?!” chiese Ginny

“Abbastanza bene, grazie” riuscii a spiccicare qualche parola, mi tirai su e appoggiai la schiena alla testata del letto; tutti mi guardavano e la mia domande sorse spontanea “Scusate mi potreste spiegare che mi è successo?! Non ricordo più niente!”.

“Eravamo alla partita di Quidditch” iniziò Harry “Tu eri sugli spalti a fare il tifo per noi quando…” si fermò

“Quando?!” ripetei…

“Bhé” riprese Ron “Harry era inseguito da un bolide e per evitarlo si tuffò verso le tribune…e, bhé, il bolide…”

“Insomma…un bolide ti è venuto contro e tu ti sei rotta una gamba…” terminò Ginny scocciata “Ma non ti preoccupare…Madama Chips ti ha curato e ha assicurato che in poco tempo ti rimetterai”  mi sorrise e in qualche modo mi tranquillizzò.

Annuii…avrei voluto chiedere “chi mi ha portato qui?!” ma Madama Chips arrivò e i miei amici furono costretti ad andarsene.

“Hai bisogno di riposo!” sentenziò la Chips senza darmi il tempo di pronunciare parola.

Iniziai a leggere un libro ma dopo pochi minuti mi addormentai.

Quando mi svegliai la notte era calata…saranno state circa le nove quando la porta dell’infermeria si aprì mostrando un ragazzo dai capelli biondi e occhi grigi come argento fuso…davanti a me, con il suo solito ghigno, c’era Draco Malfoy in persona.

Mi girai dall’altra parte del letto nonostante la fitta che il movimento del mio corpo aveva provocato alla gamba rotta.

“Potresti almeno ringraziare Granger…” disse lui acido.

“Ringraziarti?!” ridacchiai “E per cosa scusa?!” domandai scocciata.

“Per averti portato in infermeria ovviamente!!” rispose lui e si sedette sul mio comodino.

“Cosa?! Non mi vorrai raccontare che mi hai portato tu in infermeria?!”

“No…non te le vengo a raccontare…sono pronto a giurartelo!”

Non risposi…nella mia mente c’era qualcosa che faceva capolino ma non riuscivo a capire cosa; poi, improvvisamente, mi ricordai gli occhi grigi che avevo scorso di sfuggita. Quindi era vero ero stato lui a portarmi in infermeria?!

“Ah…si…grazie!!” ero intenzionata a finire lì quella nostra strana conversazione senza offese di alcun genere.

“Bhé…prego!” Draco si alzò e se ne andò senza guardarsi indietro.

Non ci potevo credere…perché mai Draco Malfoy mi avrebbe dovuto portare in infermeria?! Un posto dove le persone si portano per essere curate e non per essere prese in giro, derise…?!

Questa domanda mi tenne sveglia tutta la notte quando finalmente mi addormentai Draco Malfoy entrò anche nei miei sogni.