{INFERNO} 

- Che stai leggendo Potter? – le chiese sprezzante, sedendosi accanto a lei in Biblioteca.
La ragazza non alzò nemmeno lo sguardo; ormai riconosceva quella voce altera a distanza di chilometri.
- Una cosa con tante pagine Malfoy, non so se hai presente; lo chiamano LIBRO. –
- Ah ah ah – rispose lui atono, per poi sbirciare il titolo dell’enorme volume che la rossa teneva in mano.
- “Storia della Magia Medievale: tra verità e menzogna”. Wow, roba forte. – commentò il biondo, rubandole il testo.
Lily si ribellò e fece per riprenderlo, quasi balzandogli sulle gambe cercando di afferrare il volume che Scorpius continuava a tenere lontano da lei, ridendo della sua reazione.
- Ridammelo Malfoy! Ridammelo sub…-
- No. – rispose risoluto lui, allontanandolo sempre più.
Lei si ricompose e mise il broncio.
- Sei veramente irritante! – esplose poi, mentre le orecchie le si coloravano per la rabbia, tratto purtroppo trasmesso dai geni Weasley.
- Oh, così mi aduli troppo Potter, potrei addirittura arrossire più di quanto, in effetti, stia facendo tu! – sghignazzò Malfoy.
Lily divento, se possibile, ancora più rossa.
- Sai Malfoy, nel Medioevo avevano l’abitudine di bruciare le streghe. Potrei iniziare la moda di bruciare i maghi, non credi? – sputò inviperita.
Scorpius lanciò il libro sul tavolo e continuò, il sorriso sornione sempre sul volto:
- Oh, ma dai! Lo sappiamo tutti che quelle streghe non bruciavano davvero, un semplice incantesimo SpegniFiamma e l’atroce dolore si trasformava in un piacevole solletico! –
- Sì, ma i Babbani non sapevano il contro incantesimo alla SpegniFiamma, io sì! – esclamò Lily, avvicinandosi senza accorgersene al ragazzo.
Scorpius ghignò ancora, accorciando le distanze tra di loro.
- Non lo faresti mai. Sono troppo importante per te. –
- Oh oh oh, la Superbia è peccato capitale Malfoy. –
- Se è per questo anche la Gola, e da come ti ingozzi ogni giorno a pranzo e cena direi che sei già condannata. –
Lily rimase stupita per un secondo dall’accusa rivoltale, ma quell’attimo finì presto, lasciando il posto ad una rabbia ancora maggiore.
- IO NON MI INGOZZO! RIMANGIATELO! –
- Mi sembra che l’abbia già fatto tu, mangiare intendo. – continuò lui, imperterrito.
- Ora che ci penso anche la Lussuria fa parte di te Malfoy, con tutte le ragazze che ti porti a letto! – rispose lei a tono.
- Invidia Potter? Vuoi aumentare la tua pena negli Inferi? – scherzò lui.
Ormai erano a pochi centimetri l’uno dalle labbra dell’altro.
- Va’ all’Inferno Malfoy! – sibilò Lily.
- Solo se vieni con me. –
E qualcosa attraversò gli occhi grigi del ragazzo, qualcosa che mutò completamente l’atmosfera, qualcosa che Lily non seppe individuare.
Passione? Desiderio?
Non riuscì a capirlo, ma ciò che le provocò, quello sì che lo capì: felicità, voglia, ansia, paura…amore.
Lily non lo calcolò, si buttò semplicemente addosso a lui, cercando le sue labbra.
Nessuna incertezza, nessuna paura di cadere: era come se fosse sicura che lui l’avrebbe presa.
E Scorpius l’accolse tra le sue braccia, in un moto animalesco di pura felicità; come se lo avesse aspettato da tanto.
Lily allora si chiese se ciò che stava provando lo avessero provato anche le Streghe nel Medioevo: il fuoco che sentiva crescere dentro non le bruciava il corpo, ma l’anima.
E mentre lui le baciava il collo, per poi mordicchiarle le orecchie; Lily elaborò un unico pensiero, prima di spegnere il cervello e godersi quell’incredibile piacere.
‘Se devo andare all’Inferno, non m’importa. Se c’è lui, anche bruciare diventa un dolce piacere.’