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Autore: serve    17/06/2013    5 recensioni
Bella è una giovane madre molto impegnata, abitudinaria, single e felice di esserlo. Edward è fidanzato, ma non si sente ancora pronto ad impegnarsi, e crede che la causa sia il suo desiderio di libertà. Lui cambierà idea quando inizierà un nuovo lavoro e incontrerà lei, la sua segretaria. Lei, forse, ci metterà un po’ più di tempo per capire. Ma si sa: se son rose, fioriranno…
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan | Coppie: Bella/Edward
Note: AU, Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Una volta mio padre mi disse che non importa quanti ostacoli troviamo sul nostro percorso; se davvero vogliamo qualcosa, con impegno e buona volontà, la otterremo.

Me lo disse il giorno in cui gli confessai di essere incinta a soli diciotto anni. Dopo un primo momento di confusione e di rabbia, mi abbracciò e pronunciò quella frase così rassicurante a cui io, però, non diedi il giusto peso. Pensai che fossero le parole di un padre che non voleva accettare il fatto che la sua unica figlia si fosse rovinata la vita per sempre.
Mia madre morì in un incidente stradale quando avevo solo otto anni e, nel preciso instante in cui i medici ci dissero che non ce l’aveva fatta, io diventai l’unica ragione di vita per mio padre. La sua luce, la sua speranza, il suo orgoglio. Per questo aspettai due mesi prima di parlargli della mia gravidanza. Non riuscivo a sopportare l’idea di dargli un dispiacere così grande. Non mi importava di dover mettere la parola fine alla mia adolescenza. Non ero mai stata una ragazza molto vivace ed estroversa. Non era un problema non uscire con gli amici, ma sapevo che mio padre sognava per me un futuro brillante, e sapevo anche che con un bambino in arrivo quel futuro sarebbe stato difficile da raggiungere.
La mia gravidanza durò tutto l’ultimo anno di liceo e io partorii due bellissimi gemellini il 3 luglio del 2008, pochi giorni dopo la consegna dei diplomi. Quando me li misero in braccio per la prima volta, capii perfettamente cosa volesse dire la frase di mio padre sull’ottenere ciò che davvero si desidera. Io desideravo una vita splendida per i miei bambini e avrei fatto di tutto per riuscire nel mio intento.
Oggi, cinque anni dopo, ho una laurea, un piccolo appartamento, una macchina un po’ scassata, un lavoro e due splendidi e sani bambini. E posso dire in tutta coscienza di essere soddisfatta e di avere un padre fiero di me. Non navigo nell’oro e non ho un uomo al mio fianco, ma la mia vita mi piace così com’è. Non sento il bisogno d’altro. I miei figli non hanno un padre perché il mio ex non se l’era sentita di affrontare una simile responsabilità, ma sono comunque due bimbi felici, e questo mi basta.

  
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