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Autore: i love kurt    17/06/2013    3 recensioni
"Presentatore: e ringraziamo Austin Mahone per la sua esibizione!!
Dal pubblico si levò un applauso. Tania e Francesca cominciarono a saltellare per il corridoio.
Francesca: questo è il giorno più bello della nostra vita, i nostri due idoli suonano allo stesso concerto!!"
Genere: Fluff, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ff Tania: ora tocca a te, dimmi che ti è successo?
Era sera, erano uscite tutto il giorno per distrarsi, Tania aveva raccontato a Francesca tutto riguardo alla sera precedente su Olly. Francesca le aveva consigliato di lasciarlo perdere, anche se era sconvolto per la storia di Denise non aveva alcun diritto di tradirla, anche perché lei cercava solo di aiutarlo.
Francesca: andiamo a prenderci in frullato, che ti racconto.
Si sedettero a un tavolo.
Tania: cos'è che dovevi dirmi?
Francesca: Julian ha scoperto che sono una maga.
Parlava a bassa voce per non farsi sentire dalle persone vicine a lei, e Tania non capì.
Tania: cosa? Non capisco.
Francesca: ho detto che....
Arrivò la cameriera, ordinarono il frullato e continuarono a parlare.
Francesca: stavo dicendo: Julian sa che sono una maga.
Tania stava bevendo in sorso d'acqua e lo sputò.
Tania: Julian sa di noi?!
Francesca: sa di me, di te non ha nemmeno sospettato.
Tania: e come è successo?
Francesca ricominciò a pensare a quel giorno quando realizzò, strappò il bicchiere d'acqua da Tania e glielo tirò addosso.
Tania: ehi! Ma che stai facendo?!
Si alzò e cercò di pulirsi i pantaloni bagnati.
Francesca: mi sono appena ricordata che il motivo dal quale è iniziato tutto è la tua voglia di incenerire la professoressa di informatica!!
Tania cercava un tovagliolo e un cameriere glielo portò, ma non era proprio un cameriere, era Austin.
Tania: Austin? Oh te qui?
Austin: ehi la! Che fate?
Tania: renditi utile e prendimi un tovagliolo!
Austin: già fatto.
Alzò il braccio e le porse il tovagliolo, era stranamente accondiscendente, anche fin troppo. Tania si asciugò un po' i pantaloni e si mise a sedere, Austin si autoinvitò.
Francesca: fai con comodo non disturbi.
Austin: grazie allora rimango.
"Ma è scemo?" Pensò Francesca, però non poteva parlare a Tania di Julian con lui presente, anche se era il ragazzo più bello della terra doveva tenere la bocca chiusa.
Francesca: ma non hai niente da fare? Autografi da firmare? Concerti da aprire?
Austin: no, dall'ultimo concerto in cui due pazze si sono intrufolate ho deciso di fare una pausa.
E le fece la lunguaccia. Francesca sarebbe rimasta a scherzare con lui per ore, scordandosi di Julian, ma Tania era curiosa di sapere. Austin diventò serio.
Austin: seriamente, devo parlavi di una cosa importante.
Tania: si, perché prima non ci vai a prendere i frullati?
Austin acconsentì e si alzò dal tavolo.
Tania: ora che se ne è andato, raccontami tutto.
Francesca: quel pomeriggio, al parco, ha chiesto a suo cugino di tirare un sasso addosso alla mia mamma. Io non sapevo che lui era nei paraggi e allora con una piccola magia ho fatto in modo che il sasso cambiasse direzione e lui se ne è accorto.
Tania: che impiccione! Che gliene frega di cosa sei?
Austin tornò pimpante e le diede i loro frullati.
Austin: allora, posso parlare?
Tania: aspetta aspetta... Quindi sei sicura che non parlerà?
Francesca: quando glielo ho chiesto si è arrabbiato e mi ha lasciata.
Tania: e non gli hai mandato un messaggio? Non lo hai più sentito?
Austin: ma chi quello dell'altro giorno? Lasciatelo perdere!
Francesca: lo spero proprio che non parli.
Cominciarono a bere i loro frullati in silenzio, poi si ricordarono di Austin.
Tania: oh scusa volevi dirci qualcosa?
Austin: si, volevo parlare con te,Tania.
Tania: io? E cosa vuoi dirmi?
Austin: torni con Olly?
E fece una delle sue facce da cucciolo se che solo lui sa fare. Francesca cominciò a sbavare ma ritrasse velocemente la saliva, Tania era seria.
Tania: no.
Austin: ti prego!
Tania: no.
Austin; ti preeeeeeeeego!!
Tania: ma cosa te ne frega?
Austin: io e lui siamo amici, e mi dispiace vederlo soffrire.
Tania: ma la colpa è solo sua!
Finirono velocemente il frullato e si alzarono verso l'uscita. Tania camminava a passo svelto ma Austin riusciva a starle dietro.
Austin: ti prego aspetta, voglio solo parlarti!
Tania si fermò, ma non per Austin, ma per aspettare Francesca che le faceva troppa fatica per correre accanto a lei.
Tania: Francesca, vuoi muoverti? Mi spieghi come faccio ad evitarlo se cammini più lenta di una lumaca?!
Francesca; eccomi, eccomi.
Quando li raggiunse sentirono dei rumori provenire dal fondo della via: dei marocchini in vespa stavano sfrecciando sul marciapiede. Francesca e Tania si scambiarono uno sguardo di intesa
Tania/ Francesca: correre!!!
Francesca prese per un braccio Austin e iniziarono a correre a per di fiato. Corsero fino al parco dei cani. Li avevano seminati.
Austin: avevi ragione ad avere paura dei marocchini in vespa, sono un pericolo pubblico!!
Francesca: già...
Tania annaspava e guardò Francesca.
Tania: ehi, nel correre ti sei tagliata al braccio.
Francesca si tirò su la manica della camicia e si guardò la ferita, era un graffio, nulla di che.
Francesca: oh... Devo essermi graffiata con una fronda di un albero mentre scappavo.
Austin cominciò a diventare nervoso, si guardava intorno con aria circospetta e poi iniziò a mordersi un braccio.
Francesca: emm... Austin? Stai bene?
Austin: stammi lontana!
E nel parlare Francesca li vide: due canini più lunghi del normale pendevano dalla sua bocca perfetta. Lei è Tania cominciarono ad urlare, ma non se ne andarono.
Austin: shh! Volete che i marocchini in vespa ci sentano?!
Tania: si certo, come se fossero loro il vero problema...
Francesca le diede una gomitata, ma ancora era sconvolta: ora che conoscevano la sua vera natura avrebbero dovuto evitarlo ad ogni costo, non potevano rischiare di essere morse.
Austin: vi prego, non dovete dire a nessuno quello che avete visto.
Tania: oh scordatelo! Ora noi andiamo a dirlo a chiunque ci capiti intorno! Andiamo Francesca.
Le prese il braccio e fece per allontanarsi ma Austin le fermò, teneva stretta la presa al braccio di Francesca.
Austin: vi prego no! Noi vampiri scappiamo da qualcuno che vuole farci del male, potrei finire in guai seri. Francesca, è la stessa cosa che è successa a te qualche giorno fa, ti avrebbe fatto piacere se lui avesse detto a tutti il tuo segreto?
Francesca si rivolse a Tania: Austin ha ragione, non possiamo svelare il suo segreto.
Tania: e va bene! Comunque adesso dobbiamo andare.
Austin: ehi non dovete avere paura di me, non farei del male a una mosca!
Francesca: non è per quello...
Rimasero un po' in silenzio.
Austin: scusate un attimo: perché non siete scappate appena mi avete visto i canini? Cosa siete vampiri anche voi? Oppure delle disperate?
Francesca: esattamente quello!
Tania cercò si strattonarla lontana ma Austin non voleva lasciare la presa.
Austin: vi prego non mi giudicate, possiamo continuate a essere amici.
Francesca: mi dispiace, ma non possiamo più vederci.
Austin: perché?
Francesca: perché...
Con la coda dell'occhio vide arrivare i marocchini a piedi e affacciarsi nel parco.
Francesca: non abbiamo alternativa, crea una bolla protettiva!
E la bolla si attivò, i marocchini non videro nessuno e passarono oltre. Francesca scoppiò la bolla e rimase in silenzio, ecco perché non potevano più vedersi.
Austin: qui voi siete...
Francesca: esatto! Siamo quello da cui voi scappate.
Tania: e per la cronaca siete voi a torturare noi!
Austin: noi?! Ah questa è proprio bella!
Tania: smettila di fare il sarcastico, sappiamo quello che avete fatto a noi maghi!
Austin: evidentemente vi hanno raccontato la favola sbagliata, perché per come la vedo io siete voi i veri mostri.
Tania: si si certo...
Austin: c'è un libro che lo può provare, volete vederlo?
Tania: scordatelo! Noi ce ne andiamo!
Austin: ti prego Francesca, fidati di me.
E tese la sua mano verso Francesca con aria innocente.
  
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