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Autore: Blossom_    17/06/2013    6 recensioni
- Pronto? Chi è?-
-Le domande le faccio io marmocchia.-
Avevo già intuito chi potesse essere.
-Sono Nicole, se te lo stai chiedendo si, proprio quella a cui hai rovinato la camicia.-
Avevo ragione.
-Si, ha trovato qualcosa per far sì che io possa ripagarla? Perché io non ho un soldo, sono appena arrivata dall’Italia con il presupposto di venire a vivere qui, solo che non ho ancora un lavoro e una casa.-
Non sentì più la sua voce per qualche secondo, quando la sentì dire con tono deciso:
-Come te la caveresti se ti chiedessi di farmi da assistente?
E se non lo avessi capito gratuitamente, dato il danno che hai fatto e che non puoi rimediare con il denaro. -

-Da…Da assistente?-
Pensai che avrei dovuto mentire dicendo che avevo avuto almeno un po’ di esperienza.
-Beh non me la cavo male, l’ho già fatto per uno stage a scuola; mi spieghi meglio. –
Super bugia.
-Allora ,Naomi, giusto? Io sono la Manager di una famosa band, e sto cercando un’assistente perché la mia è un’incapace. Se tu lavorassi per me io ti darei vitto e alloggio, l’unica pecca è che non si sta mai fermi..
Genere: Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti, Zayn Malik
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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I love you one, a two, a three shoobee-doo
I love you four, that’s more than I can afford
And I can tell, some day that I’m gunna’ say the truth

I love you five times more than any boy from before
‘Cause all they really cared about was whether you put out
And I truly believe [Truly Believe]
That this love could be

I Love You 5 – Never Shout Never











 

Ero appena atterrata all’Aeroporto di Londra – Heathrow e già mi sembrava di respirare quell’aria grigiastra a pieni polmoni, cavolo, non avevo pensato al fatto che Londra è per definizione ‘ la città grigia’. Beh, per la mia adorata meta dovevo pur fare qualche sacrificio, chissà magari avrei anche iniziato ad amare questo dannato colore.

Bene, ero lì. Ora dovevo solo trovarmi una sistemazione, un lavoro ed era fatta.

Dall’Italia avevo completamente sottovalutato questo passaggio.

Merda! E adesso cosa faccio? Sono ufficialmente nei casini, fino alla punta dei piedi.

Decisi di andare a bermi un caffè, convinta che mi avrebbe aiutata a schiarirmi le idee, la fortuna volle che io fossi un vero asso con l’inglese, era da sempre la mia materia preferita, la approfondivo, la amavo e la imparavo come se fosse la mia lingua madre, ed effettivamente il mio livello era più o meno quello!

Ordinai un caffè lungo, e dopo averlo preso mi diressi verso un tavolino libero, il fato volle che mentre io me ne stavo sulle mie beneamate nuvole, rovesciai accidentalmente il mio caffè sulla camicetta bianca di una donna vestita veramente alla moda, sembrava proprio una super donna in carriera con una borsa che avrà avuto si e no il valore di casa mia.

Quest’ultima mi guardava con fare veramente arrabbiato, vedevo uscire il vapore dalle sue orecchie ( con dei pendenti che saranno costati come più o meno mia madre non avrebbe mai guadagnato in due vite.. ah mia madre, mi manca già!! Tornando a me..)

Mi guada dall’alto delle sue decolletè che parevano essere proprio delle Christian Louboutin dicendomi:

– Ma guarda questa ragazzina! Non guardi neanche dove vai? Mi hai rovinato tutta la camicia; sai quanto costa ? Non l’hai nemmeno mai sentita quella cifra, tanto vale dirtelo! Me la ripagherai fino all’ultimo centesimo, non so ancora come ma lo farai! Ora lasciami i tuoi dati prima che chiami la polizia!-

(???????? Che tipo di problemi aveva questa donna?) pensai ovviamente tra me e me.

Le lasciai numero di cellulare e mail, visto che non le potevo dare null’altro.

La donna mi diede un’ultima occhiataccia e si girò lasciando svolazzare i suoi capelli lunghi e mossi, camminando come una persona sicura di sé, un’altra cosa da aggiungere alla lista delle cose che io non avevo e lei si; la prima erano certamente i soldi.. ah i soldi…. I SOLDI!!

COME POTEVO PERMETTERMI DI RIPAGARE QUELLA STUPIDA CAMICIA QUANDO NON AVEVO NE’ UN LAVORO NE’ UNA CASA?

Ora ero doppiamente nella merda.

Si fece ormai sera, era tutto buio e potevo notare quella pioggerellina inglese cadere sul terreno.

Io ero ancora in quell’aeroporto non sapendo che cosa diamine fare.

In quel momento sentì il mio telefono squillare sulle note di Hall of fame dei the script ft twill.i.am, era un numero sconosciuto, risposi incuriosita.

- Pronto? Chi è?-

-Le domande le faccio io marmocchia.-

Avevo già intuito chi potesse essere.

-Sono Nicole, se te lo stai chiedendo si, proprio quella a cui hai rovinato la camicia.-

Avevo ragione.

-Si, ha trovato qualcosa per far sì che io possa ripagarla? Perché io non ho un soldo, sono appena arrivata dall’Italia con il presupposto di venire a vivere qui, solo che non ho ancora un lavoro e una casa.-

Non sentì più la sua voce per qualche secondo, quando la sentì dire con tono deciso:

-Come te la caveresti se ti chiedessi di farmi da assistente?

E se non lo avessi capito gratuitamente, dato il danno che hai fatto e che non puoi rimediare con il denaro. -

-Da…Da assistente?-

Pensai che avrei dovuto mentire dicendo che avevo avuto almeno un po’ di esperienza.

-Beh non me la cavo male, l’ho già fatto per uno stage a scuola; mi spieghi meglio. –

Super bugia.

-Allora ,Naomi, giusto? Io sono la Manager di una famosa band, e sto cercando un’assistente perché la mia è un’incapace. Se tu lavorassi per me io ti darei vitto e alloggio, l’unica pecca è che non si sta mai fermi, cioè ci si sposta spesso.-

Ma che diamine? Io ero venuta a vivere a Londra e non ci posso già stare?

Dannato caffè! Ormai non avevo scelta.

Così accettai e la telefonata si concluse con un :

-Cominci domani, ci troviamo in studio di registrazione perché stiamo lavorando al nuovo album, ti mando per messaggio tutte le informazioni su luogo e orario e cosa voglio per colazione.. P.s: Benvenuta Naomi! Anche se per farmi dimenticare della mia amata camicia dovrai sudarne tu sette -

Cominciai a pensare che Nicole, la mia nuova capa non fosse così male, ma mai aprire la bocca troppo presto. Forse quella sorta di battuta “triste”, oserei dire non avrebbe dovuto portarmi a fare delle conclusioni affrettate su di lei.

Chiamai un taxi e mi feci portare in uno squallido Motel, era tutto squallido a partire dalla stanza allo stesso nome.

“Sex Motel”.

Grazie ad esso iniziai a capire perché nella mia ‘stanza’ ,se così si poteva chiamare, traballava tutto e si sentivano dei gemiti provenire da entrambe le ‘stanze’ affiancate alla mia.

Decisi di uscire nel balconcino a fumarmi una sigaretta, non ero una fumatrice accanita ma mi rilassava fumare, mi faceva sentire in un vortice in cui c’ero solo io, solo e soltanto io.

Erano le 22.00 e mi arrivò un messaggio da Nicole con scritto il luogo e l’orario, dicendo anche di non dimenticarmi un cappuccino e una brioche alla marmellata di fragole, e che l’indomani sarebbe passato a prendermi l’autista. Mi vergognavo a darle l’indirizzo dove mi trovavo, ma non avevo scelta ed ormai Nicole era al corrente della mia situazione economica.

Sorrisi, avevo trovato un lavoro.

Decisi di coricarmi, anche se non riuscivo a dormire a causa dell’idea che dalla mattina seguente il mio universo sarebbe cambiato.

Dopo poco, anche se a me sembrava un’eternità, riuscii a dormire su quel letto che sembrava fatto di pietra.

Nicole: Ho deciso di darle il volto di quella ultrabellissima di Rachel Bilson, spero la possiate immaginare così, io ce la vedo bene in questo ruolo ;)

♣     

 

Ciao Ragazze! Ci sto prendendo davvero gusto a scrivere questa storia, vorrei far si che voi leggendo veniste trasportate dallo scorrere degli avvenimenti e che vi sentiste un po’ parte di ciò che la mia mente pensa e che le mie dita battono sulla tastiera.

Spero che come storia vi inizi a piacere!!

P.S: Passate a leggere la ff di una mia amica su Harry, posso assicurarvi che è davvero bella! Ne vale assolutamente la pena, ecco il link:
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1902928

Buona lettura! :)

Un bacione one one

Blossom_

   
 
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