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Autore: BuryIt    01/01/2008    8 recensioni
Ci sono un sacco di quesiti esistenziali che una persona si può porre nel corso della sua esistenza, ad esempio cosa ci facciamo qui? Perché esistiamo? Oppure, come in questo caso, cosa ci fanno quei meravigliosi bouquet di rose gialle in quegli orribili vasi viola? Tutte domande che rimarranno senza risposte. A parte forse nel caso di una vampira parecchio esagitata dove c’era un’unica possibile risposta.- Emmett! - strillò. Una ff scritta a 4 mani.
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Ecco a voi, signori e signore, Giuggiolina e Solembun unite in una ficcy a 4 mani di una demenzialità assurda!

Lasciate la speranza o voi che leggete!!

...

No!! Dove scappate stavamo scherzando!!

E’ ora bando alle ciance, vi lasciamo a ...

...Crazy Vampire!

le follie di una vampira

-Emmett!- by Giuggiolina

Ci sono un sacco di quesiti esistenziali che una persona si può porre nel corso della sua esistenza, ad esempio cosa ci facciamo qui? Perché esistiamo? Oppure, come in questo caso, cosa ci fanno quei meravigliosi bouquet di rose gialle in quegli orribili vasi viola? Tutte domande che rimarranno senza risposte.

A parte forse nel caso di una vampira parecchio esagitata dove c’era un’unica possibile risposta.

- Emmett! - strillò.

Se lo vide immediatamente comparire a fianco.

 Senza degnarlo di uno sguardo si avvicinò al vaso di rose più vicino.

 - Cos’è esattamente questo? - sibilò con gli occhi che mandavano scintille.

Il grosso vampiro di irrigidì, la sua espressione trasudava puro terrore.

 - Questo co-cosa, Alice? - balbettò.

- Questo… coso! -

- A vu-vuoi dire il vaso? Non è carino, l’ho trovato in quel negozietto in… -

Sicuramente qualcosa nell’ espressione della sorella doveva avergli suggerito di tenere chiusa la bocca.

- No, no caro fratellino… non ci siamo capiti minimamente. Adesso tu muovi quelle gambette tozze che ti ritrovi e fili a comprare dei vasi perlomeno DECENTI! - disse cercando di mantenere la calma nonostante la mia voce salì di un’ottava all’ultima parola. - Esigo che tutto sia perfetto per il matrimonio di Bella e Edward - concluse con aria sognante. Non le pareva vero di avere ricevuto il via libera per l’organizzazione delle nozze. Carta bianca, tabula rasa. Praticamente il suo sogno.

I suoi occhi assunsero la forma di due cuoricini palpitanti stile manga e Emmet la  guardò preoccupato per la salute mentale, ormai dimostrato, molto precaria della sorella.

- Alice, ti senti bene? -

- Sì, ma adesso FILA! -

Il vampiro sussultò e sparì velocemente dalla stanza. Le labbra di Alice si dischiusero in un sorrisetto sadico. Doveva essere tutto assolutamente, inconfutabilmente perfetto.

Non avrebbe permesso a nessuno di rovinare i suoi preparativi, e soprattutto avrebbe tenuto d’occhio Emmett e i suoi strani accostamenti cromatici!!

******************************

-Rosalie!- by solembun

- Eccoti! Meno male che ti ho trovato! Ho assolutamente bisogno del tuo aiuto!!-

Rosalie si trovò davanti un’Alice con un disperato bisogno di aiuto e con gli occhi sbrilluccicanti stile manga.

Vedendo quegli occhini Rosalie cedette e decise di aiutare la sorella...anche se sapeva che se ne sarebbe pentita...

- Va bene, che succede?-

Alice felice di aver trovato qualcuno disposto ad aiutarla, cosa rara in quei giorni, prese e per un polso la sorella e dicendo: - Vieni con me-, trascinò letteralmente la povera Rose al piano di sotto.

Il salone era invaso dai più svariati tipi di decorazioni, tutto era sommerso da decorazioni tanto che sembra di essere in un reparto di un supermercato sotto le feste, che in un salone di una casa.

- Con tutto questo materiale, non vedo dove sia il problema Alice.- disse Rosalie con la speranza di risolvere in cinque minuti la faccenda. ( ndautrice: illusa!!)

- Invece il problema c’è!! Ed è pure grave!!- la voce di Alice stava toccando i toni dell’isteria - Non riesco a trovare un’ abbinamento decente!! Pensavo di mettere qualcosa di blu, che si intona bene con la carnagione di Bella. Ma il blu fa a pugni con i colori del salone! E del rosso neanche a parlarne! Troppo natalizio!-

Mentre Alice continuava a blaterare sui pro e contro di ogni singola decorazione, Rosalie capì che sarebbe stata una lunga giornata...

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-Bella!- by Giuggiolina

 - Bella!! -

Un piccolo ciclone entrò nella camera della povera e ignara ragazza sbattendo violentemente la porta. Si era quasi scardinata ma ce lo vogliamo mettere un bel chissene frega?

- Oh no - sospirò affranta la poverina.

 - Ti  ho sentito. Comunque dobbiamo andare a prendere il vestito.. e le scarpe… e le fedi… e gli accessori.. e… - Disse cominciando a saltellare per la stanza tutta contenta.

- Alice calmati, calmati, calmati. Sembri un tornado sovraeccitato. -

Naturalmente non le diede minimamente retta e continuò nel suo monologo, che si preannunciava alquanto lungo.

- E i gioielli… e i trucchi… e… -

Bella sospirò nuovamente, sconsolata, ma la vampira persa nel proprio momento di totale menefreghismo acuto non la calcolò neanche di striscio.

- Dobbiamo proprio fare così tante cose oggi, Alice? Non so non potremmo farle, non so, il mese prossimo? -

Alice non si curò nemmeno di risponderle.

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Arrivate a Seattle dopo varie peripezie (Chi ti ha insegnato a guidare idiota? Topo Gigio?! (te l’ho rubata fede! XD) ) che non citeremo, ecco le nostre eroine pronte a per una lunghissima seduta di shopping. (NOOOOOOO ndbella) (SIIIIIIIIIII ndautrice)

- Bella, Bella, Bella! C’è quel negozio carino, nella vietta parallela a questa, te lo ricordi?? Ma si! Quello in cui siamo andate per comprare i completino intimi per sedurre quell’idiota di mio fratello… - Urlò Alice in mezzo alla strada mentre Bella assumeva una bella tonalità color mattone e i passanti si giravano a guardare quella specie di folletto rimbalzante e quella che assomigliava ormai in tutto e per tutto a un bel pomodoro maturo.

Raggiunsero in fretta il primo una lunghissima serie di negozi, mentre Bella camminava a testa china ancora con le guance tendenti al rosso porpora.

- Pronta, Miss Swan? - squittì eccitata Alice battendo le mani.

- No -

- Bene allora! - Inutile dire che tanto non la ascoltava.

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-Edward!- by solembun

Il giovane vampiro sentì la voce della sorella chiamarlo, e capi in quel momento che per lui la serenità era finita.

Vide la sorella sulla soglia di camera sua, non stava un secondo ferma un secondo, saltellava da una parte altra, neanche fosse stata una pallina da ping pong.

Questa faccenda dei preparativi l’aveva mandata molto su di giri.

- Edward vero che hai già pensato all’abito per la cerimonia? -

- Certo, è dentro l’armadio. - rispose intimorito.

La vampira si diresse saltellando verso l’armadio per vedere, ma quando vide quello che c’era dentro...

- Non va assolutamente bene!!! questi vestiti sono vecchi quasi quanto te!! Non puoi andare al tuo matrimonio vestito come un barbone!!! -

Prima che il fratello potesse ribadire qualcosa, Alice continuò a sommergerlo di parole.

- Su avanti, alza le tue granitiche chiappe da quel divano, e vieni con me!! Bisogna andarti a comprare un vestito perlomeno decente!! E non credere di potermi sfuggire!! -

E lo trascinò via dalla stanza e dalla speranza di potersi strozzare con la manica del suo abito da cerimonia.

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-Jasper!- by Giuggiolina

 Lo guardo di meticoloso di Alice vagò per tutta casa Cullen. Deserta. Se fosse stato un film western sarebbero passate le balle di fieno trasportate dal vento, ma siccome non lo è dobbiamo accontentarci di una vampira assatanata che stava iniziando a percepire un certo… disappunto.

Se non fosse stata convinta del contrario avrebbe iniziato a pensare che la stessero evitando. Ma in fondo perché mai dovrebbero?

Per fortuna di Alice, ma un po’ meno dell’interessato, c’era sempre il suo Jasper su cui poteva contare.

Senza alcun preavviso entrò nella loro camera, rischiando di scardinare un’altra porta. Ma Alice non le prestò più attenzione di quanto ne presterebbe a un filo d’erba in un prato di un ettare e mezzo.

- Jazz!! - strillò pestando il piede a terra e mandando in fumo la possibilità del disperato vampiro di scappare dalla finestra.

 Non potendo fare a meno di imprecare fra i denti in ogni lingua che conosceva si avvicinò sconfitto alla moglie.

- Cosa c’è (scassaballe! ndJasper) … ehm… cara? -

- Non riesco a trovare nessuno! Esme mi deve aiutare con gli inviti e Rose con gli abiti delle damigelle! Tu per caso sai dove sono finti, amore? -

- Io?? Noooo… figurati. Non li vedo da stamattina… no dai ieri sera… o era l’altro ieri? - Balbettò il vampiro che continuava a lanciare strane occhiate all’armadio a muro vicino alla finestra.

- Ma ieri non ho visto neanche te! Dove eri finito? -

- Beh, ecco io…sono dovuto andare a… a caccia!! Si, sono dovuto andare a caccia! -

- Tesoro, ma i tuoi occhi sono neri! - disse Alice che iniziava a farsi leggermente sospettosa.

- Questo perché… questo perché ho cambiato idea! Si ecco sono andato a fare un giretto di piacere nella foresta. Così, per rilassarmi. - il vampiro stava iniziando a sudare freddo.

- E come mai non mi hai chiamato? - Chiese allora Alice con aria imbronciata.

- Beh, perché sembravi così impegnata con i preparativi del matrimonio che non ho voluto disturbarti -

- Oh, si forse hai ragione Jas. Magari sono andati a caccia! Se sono veloce faccio in tempo a raggiungerli! - esclamo la piccola vampira, con il suo solito entusiasmo.

Jasper, palesemente rasserenato, non esitò a darle corda.

- Sì, sì, sarà così! Stamattina hanno detto che sarebbero andati a caccia! -

- Ma, tesoro, non avevi detto di non averli visti stamattina? -

- Oh si, beh, mi sono sbagliato! Ma adesso vai, eh. -

- Ok, ciao amore! Ci vediamo dopo! - e detto questo scoccò un bacio sulla guancia al marito e uscì trotterellando dalla stanza.

Nell’armadio a muro 5 vampiri evidentemente sollevati, sospirarono di sollievo, rischiando quasi di far saltare via le ante dell’armadio.

Per un paio di ore avrebbero avuto tempo per pensare a come sfuggire, per il resto della giornata, alla loro assatanata sorella.

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-Esme!- by Giuggiolina

Tutto nella cucina di casa Cullen sembrava tranquillo. Sembrava.

 Quando il suono dei passi saltellanti di Alice raggiunse le orecchie di Esme e Bella era ormai tardi per scappare.

Alice entrò in cucina come una furia e urlando come una pazza.

- Esmeeeeee! -

La poverina sussultò e si mise a pregare come una disperata in punto di morte prima di rispondere.

- Si, Alice? Cosa c’è? -

Bella non essendo stata interpellata cerco di avvicinarsi alla porta senza dare nell’occhio, che nel suo caso vuol dire inciampando soltanto una volta o due.

Esme che, forse per il casino che la ragazza aveva fatto inciampando nel cestino dei rifiuti o forse per il fatto che aveva rischiato di dare fuoco alla cucina  scivolando sopra il fornello, l’aveva notata sussurrava minacce a mezza voce contro la piccola e non tanto innocente umana che naturalmente la ignorò bellamente.

Rimasta sola in cucina, Esme si vide perduta.

Alice che, figurarsi, nono si era accorta assolutamente di nulla disse:

- Esme! Ma non hai ancora preparato la torta nuziale?!?!?! Dobbiamo scegliere il gusto, la dimensione, la forma, la consistenza, il colore e le bamboline a forma di Bella e Ed versione sposini! Abbiamo tantissime cose da fare e tu sei qui a pettinar le bambole? Mi hai profondamente deluso! Mi aspettavo di trovare già tutto pronto sul tavolo, in bella mostra e invece non hai preparato nemmeno l’impasto!… -

La vampira che aveva smesso di ascoltare la sorella alla parola “Torta” tutta intenta com’era a prendersi a testate contro il muro si fermò solo quando Alice esclamò:

- Esme tutto bene? Ma mi stavi ascoltando? -

 -  Ma certo cara… cosa te lo fa pensare - rispose Esme che intanto si era voltata mostrando un bernoccolo pulsante grande come l’ego di Rosalie sulla fronte e con uno strano tik all’occhio destro.

- Mah, non so… mi sembri strana. - esclamò pensosa la sagace vampira.

- Ma no tesoro… sarà soltanto una tua impressione… Va tutto MERAVIGLIOSAMENTE. - disse Esme cercando di controllare la voce, abbastanza inutilmente.

- Bene allora! Meglio così! Adesso però mettiti al lavoro! Quando torno voglio vedere tutto pronto! - ordinò e uscì salterellando dalla cucina, lasciando una povera Esme sull’orlo di una crisi isterica.

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- Carlisle!- by solembun

Alice entrò come un tornado nello studio di Carlisle, senza curarsi per la terza volta della porta che sbattè con uno schianto tremendo contro il muro, e  i quadri appesi alla parete quasi caddero per la potenza dell’urto.

Se alla fine di tutto ci sarebbero stati un muro e una parete ancora integri, sarebbe stato un miracolo.

Ma conoscendo Alice sarà molto improbabile...

Carlisle si guardò un’ attimo attorno per vedere se c’erano possibili vie di fuga, ma non né trovò, e con rassegnazione chiese: - Alice, cosa ci fai qui?  Jasper mi ha detto che volevi andare a caccia. - 

Addio tranquillità pensò il povero dottore.

- Ho cambiato idea. Ho cose molto più importanti da fare qui!! - rispose esaltata Alice.

E prima che Carlisle potesse aprire bocca, venne sommerso da un torrente di parole da parte dell’esaltata vampira.

- Pensavo di addobbare anche il tuo studio, che ne dici? Ha sempre un’ aspetto così serio!! E poi dovrò portare pure te a comprare un’ abito per la cerimonia.

Insomma sei il padre dello sposo!!! E poi sarebbe anche ora di portare una ventata di novità nel tuo armadio! Insomma da quanto tempo non lo rimodernizzi? Un centinaio d’anni?... -

Alice non accennava a volersi fermare, ma la fortuna sarebbe rimasta ancora per poco dalla sua parte...

Infatti la salvezza di Carlisle era vicina, e si manifestò sotto la forma di...uno squillo di cellulare!

Carlisle afferrò subito l’apparecchio e dalla foga quasi strappò via lo sportellino.

- Pronto?!? - rispose in tutta fretta, e mentre ascoltava il suo salvatore, si dimenticò di continuare a respirare per due minuti buoni.

Riprese fiato quando dovette rispondere: - Fantastico! No, cioè...volevo dire...che terribile tragedia. Ci sono feriti gravi? -

Ascoltò la risposta e quasi urlò quando disse: - NO!!! NESSUN PROBLEMA! Sono subito li! -

Chiusa la comunicazione, non potè credere alla sua fortuna.

- Mi dispiace tantissimo ma devo andare! C’è un’emergenza all’ospedale!! -

E così dicendo scappò via riuscendo a celare un enorme sospiro di sollievo e  lasciando un’interdetta e poi delusa Alice.

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Speriamo di essere riuscite a farvi almeno sorridere

=Giù= e Fede
   
 
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