Ecco a voi, signori e
signore, Giuggiolina e Solembun unite in una ficcy a 4 mani di una
demenzialità
assurda!
Lasciate la speranza o
voi che leggete!!
...
No!! Dove scappate
stavamo scherzando!!
E’ ora bando alle ciance, vi lasciamo a ...
...Crazy
Vampire!
le
follie di
una vampira
-Emmett!- by Giuggiolina
Ci sono un sacco di quesiti esistenziali che una persona si può porre nel corso della sua esistenza, ad esempio cosa ci facciamo qui? Perché esistiamo? Oppure, come in questo caso, cosa ci fanno quei meravigliosi bouquet di rose gialle in quegli orribili vasi viola? Tutte domande che rimarranno senza risposte.
A
parte forse nel caso di una vampira parecchio
esagitata dove c’era un’unica possibile risposta.
-
Emmett! - strillò.
Se lo
vide immediatamente comparire a fianco.
Senza
degnarlo di uno sguardo si avvicinò al vaso
di rose più vicino.
- Cos’è
esattamente questo? - sibilò con gli
occhi che mandavano scintille.
Il
grosso vampiro di irrigidì, la sua espressione
trasudava puro terrore.
- Questo
co-cosa, Alice? - balbettò.
-
Questo… coso! -
- A
vu-vuoi dire il vaso? Non è carino, l’ho
trovato in quel negozietto in… -
Sicuramente
qualcosa nell’ espressione della
sorella doveva avergli suggerito di tenere chiusa la bocca.
I suoi occhi assunsero la forma di due cuoricini palpitanti stile manga e Emmet la guardò preoccupato per la salute mentale, ormai dimostrato, molto precaria della sorella.
-
Alice, ti senti bene? -
-
Sì, ma adesso FILA! -
Il
vampiro sussultò e sparì velocemente dalla
stanza. Le labbra di Alice si dischiusero in un sorrisetto sadico.
Doveva
essere tutto assolutamente, inconfutabilmente perfetto.
Non
avrebbe permesso a nessuno di rovinare i suoi
preparativi, e soprattutto avrebbe tenuto d’occhio Emmett e i
suoi strani
accostamenti cromatici!!
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-Rosalie!-
by solembun
-
Eccoti! Meno male che ti ho trovato! Ho
assolutamente bisogno del tuo aiuto!!-
Rosalie
si trovò davanti un’Alice con un disperato
bisogno di aiuto e con gli occhi sbrilluccicanti stile manga.
Vedendo
quegli occhini Rosalie cedette e decise di
aiutare la sorella...anche se sapeva che se ne sarebbe pentita...
- Va
bene, che succede?-
Alice
felice di aver trovato qualcuno disposto ad
aiutarla, cosa rara in quei giorni, prese e per un polso la sorella e
dicendo: - Vieni
con me-, trascinò letteralmente la povera Rose al piano di
sotto.
Il
salone era invaso dai più svariati tipi di
decorazioni, tutto era sommerso da decorazioni tanto che sembra di
essere in un
reparto di un supermercato sotto le feste, che in un salone di una casa.
- Con
tutto questo materiale, non vedo dove sia il
problema Alice.- disse Rosalie con la speranza di risolvere in cinque
minuti la
faccenda. ( ndautrice: illusa!!)
-
Invece il problema c’è!! Ed è pure
grave!!- la
voce di Alice stava toccando i toni dell’isteria - Non riesco
a trovare un’
abbinamento decente!! Pensavo di mettere qualcosa di blu, che si intona
bene
con la carnagione di Bella. Ma il blu fa a pugni con i colori del
salone! E del
rosso neanche a parlarne! Troppo natalizio!-
Mentre
Alice continuava a blaterare sui pro e
contro di ogni singola decorazione, Rosalie capì che sarebbe
stata una lunga
giornata...
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-Bella!-
by Giuggiolina
-
Bella!! -
Un
piccolo ciclone entrò nella camera della povera
e ignara ragazza sbattendo violentemente la porta. Si era quasi
scardinata ma
ce lo vogliamo mettere un bel chissene frega?
- Oh
no - sospirò affranta la poverina.
-
Ti ho
sentito. Comunque dobbiamo andare a prendere il vestito.. e le
scarpe… e le
fedi… e gli accessori.. e… - Disse cominciando a
saltellare per la stanza tutta
contenta.
-
Alice calmati, calmati, calmati. Sembri un
tornado sovraeccitato. -
Naturalmente
non le diede minimamente retta e
continuò nel suo monologo, che si preannunciava alquanto
lungo.
- E i
gioielli… e i trucchi… e… -
Bella
sospirò nuovamente, sconsolata, ma la vampira
persa nel proprio momento di totale menefreghismo acuto non la
calcolò neanche
di striscio.
-
Dobbiamo proprio fare così tante cose oggi, Alice?
Non so non potremmo farle, non so, il mese prossimo? -
Alice
non si curò nemmeno di risponderle.
############
Arrivate
a Seattle dopo varie peripezie (Chi ti ha
insegnato a guidare idiota? Topo Gigio?! (te l’ho rubata
fede! XD) ) che non
citeremo, ecco le nostre eroine pronte a per una lunghissima seduta di
shopping. (NOOOOOOO ndbella) (SIIIIIIIIIII ndautrice)
-
Bella, Bella, Bella! C’è quel negozio carino,
nella vietta parallela a questa, te lo ricordi?? Ma si! Quello in cui
siamo
andate per comprare i completino intimi per sedurre
quell’idiota di mio
fratello… - Urlò Alice in mezzo alla strada
mentre Bella assumeva una bella
tonalità color mattone e i passanti si giravano a guardare
quella specie di
folletto rimbalzante e quella che assomigliava ormai in tutto e per
tutto a un
bel pomodoro maturo.
Raggiunsero
in fretta il primo una lunghissima
serie di negozi, mentre Bella camminava a testa china ancora con le
guance
tendenti al rosso porpora.
-
Pronta, Miss Swan? - squittì eccitata Alice
battendo le mani.
- No -
- Bene
allora! - Inutile dire che tanto non la
ascoltava.
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-Edward!-
by solembun
Il
giovane vampiro sentì la voce della sorella
chiamarlo, e capi in quel momento che per lui la serenità
era finita.
Vide
la sorella sulla soglia di camera sua, non
stava un secondo ferma un secondo, saltellava da una parte altra,
neanche fosse
stata una pallina da ping pong.
Questa
faccenda dei preparativi l’aveva mandata molto
su di giri.
-
Edward vero che hai già pensato all’abito per la
cerimonia? -
-
Certo, è dentro l’armadio. - rispose intimorito.
La
vampira si diresse saltellando verso l’armadio
per vedere, ma quando vide quello che c’era dentro...
- Non
va assolutamente bene!!! questi vestiti sono
vecchi quasi quanto te!! Non puoi andare al tuo matrimonio vestito come
un
barbone!!! -
Prima
che il fratello potesse ribadire qualcosa,
Alice continuò a sommergerlo di parole.
- Su
avanti, alza le tue granitiche chiappe da quel
divano, e vieni con me!! Bisogna andarti a comprare un vestito
perlomeno
decente!! E non credere di potermi sfuggire!! -
E lo
trascinò via dalla stanza e dalla speranza di
potersi strozzare con la manica del suo abito da cerimonia.
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-Jasper!-
by Giuggiolina
Lo guardo
di meticoloso di Alice vagò per tutta
casa Cullen. Deserta. Se fosse stato un film western sarebbero passate
le balle
di fieno trasportate dal vento, ma siccome non lo è dobbiamo
accontentarci di
una vampira assatanata che stava iniziando a percepire un
certo… disappunto.
Se non
fosse stata convinta del contrario avrebbe
iniziato a pensare che la stessero evitando. Ma in fondo
perché mai dovrebbero?
Senza
alcun preavviso entrò nella loro camera,
rischiando di scardinare un’altra porta. Ma Alice non le
prestò più attenzione
di quanto ne presterebbe a un filo d’erba in un prato di un
ettare e mezzo.
-
Jazz!! - strillò pestando il piede a terra e
mandando in fumo la possibilità del disperato vampiro di
scappare dalla
finestra.
Non potendo
fare a meno di imprecare fra i denti in ogni lingua che conosceva si
avvicinò
sconfitto alla moglie.
- Cosa
c’è (scassaballe! ndJasper) …
ehm… cara?
-
- Non
riesco a trovare nessuno! Esme mi deve
aiutare con gli inviti e Rose con gli abiti delle damigelle! Tu per
caso sai
dove sono finti, amore? -
- Io??
Noooo… figurati. Non li vedo da stamattina…
no dai ieri sera… o era l’altro ieri? -
Balbettò il vampiro che continuava a
lanciare strane occhiate all’armadio a muro vicino alla
finestra.
- Ma
ieri non ho visto neanche te! Dove eri finito?
-
-
Tesoro, ma i tuoi occhi sono neri! - disse Alice
che iniziava a farsi leggermente sospettosa.
-
Questo perché… questo perché ho
cambiato idea! Si
ecco sono andato a fare un giretto di piacere nella foresta.
Così, per
rilassarmi. - il vampiro stava iniziando a sudare freddo.
- E
come mai non mi hai chiamato? - Chiese allora
Alice con aria imbronciata.
- Beh,
perché sembravi così impegnata con i
preparativi del matrimonio che non ho voluto disturbarti -
- Oh,
si forse hai ragione Jas. Magari sono andati
a caccia! Se sono veloce faccio in tempo a raggiungerli! - esclamo la
piccola
vampira, con il suo solito entusiasmo.
Jasper,
palesemente rasserenato, non esitò a darle
corda.
-
Sì, sì, sarà così!
Stamattina hanno detto che
sarebbero andati a caccia! -
- Ma,
tesoro, non avevi detto di non averli visti
stamattina? -
- Oh
si, beh, mi sono sbagliato! Ma adesso vai, eh.
-
- Ok, ciao amore! Ci
vediamo dopo! - e detto questo scoccò un bacio sulla guancia
al marito e uscì
trotterellando dalla stanza.
Nell’armadio
a muro 5 vampiri evidentemente sollevati,
sospirarono di sollievo, rischiando quasi di far saltare via le ante
dell’armadio.
Per un
paio di ore avrebbero avuto tempo per
pensare a come sfuggire, per il resto della giornata, alla loro
assatanata
sorella.
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-Esme!-
by Giuggiolina
Tutto nella cucina di casa Cullen sembrava tranquillo. Sembrava.
Quando il suono dei passi saltellanti di Alice raggiunse le orecchie di Esme e Bella era ormai tardi per scappare.
Alice
entrò in cucina come una furia e urlando come
una pazza.
-
Esmeeeeee! -
La
poverina sussultò e si mise a pregare come una
disperata in punto di morte prima di rispondere.
- Si,
Alice? Cosa c’è? -
Bella
non essendo stata interpellata cerco di
avvicinarsi alla porta senza dare nell’occhio, che nel suo
caso vuol dire
inciampando soltanto una volta o due.
Esme
che, forse per il casino che la ragazza aveva
fatto inciampando nel cestino dei rifiuti o forse per il fatto che
aveva
rischiato di dare fuoco alla cucina
scivolando sopra il fornello, l’aveva notata
sussurrava minacce a mezza
voce contro la piccola e non tanto innocente umana che naturalmente la
ignorò
bellamente.
Rimasta
sola in cucina, Esme si vide perduta.
Alice
che, figurarsi, nono si era accorta
assolutamente di nulla disse:
-
Esme! Ma non hai ancora preparato la torta
nuziale?!?!?! Dobbiamo scegliere il gusto, la dimensione, la forma, la
consistenza, il colore e le bamboline a forma di Bella e Ed versione
sposini!
Abbiamo tantissime cose da fare e tu sei qui a pettinar le bambole? Mi
hai
profondamente deluso! Mi aspettavo di trovare già tutto
pronto sul tavolo, in
bella mostra e invece non hai preparato nemmeno
l’impasto!… -
La
vampira che aveva smesso di ascoltare la sorella
alla parola “Torta” tutta intenta com’era
a prendersi a testate contro il muro
si fermò solo quando Alice esclamò:
- Esme
tutto bene? Ma mi stavi ascoltando? -
-
Ma certo cara… cosa te lo fa
pensare - rispose Esme che intanto si era voltata mostrando un
bernoccolo
pulsante grande come l’ego di Rosalie sulla fronte e con uno
strano tik
all’occhio destro.
- Mah,
non so… mi sembri strana. - esclamò pensosa
la sagace vampira.
- Ma
no tesoro… sarà soltanto una tua
impressione…
Va tutto MERAVIGLIOSAMENTE. - disse Esme cercando di controllare la
voce,
abbastanza inutilmente.
- Bene
allora! Meglio così! Adesso però mettiti al
lavoro! Quando torno voglio vedere tutto pronto! - ordinò e
uscì salterellando
dalla cucina, lasciando una povera Esme sull’orlo di una
crisi isterica.
***************************
-
Carlisle!- by solembun
Alice
entrò come un tornado nello studio di
Carlisle, senza curarsi per la terza volta della porta che
sbattè con uno
schianto tremendo contro il muro, e
i
quadri appesi alla parete quasi caddero per la potenza
dell’urto.
Se
alla fine di tutto ci sarebbero stati un muro e
una parete ancora integri, sarebbe stato un miracolo.
Ma
conoscendo Alice sarà molto improbabile...
Carlisle si guardò un’ attimo attorno per vedere se c’erano possibili vie di fuga, ma non né trovò, e con rassegnazione chiese: - Alice, cosa ci fai qui? Jasper mi ha detto che volevi andare a caccia. -
Addio
tranquillità
pensò il povero dottore.
E
prima che Carlisle potesse aprire bocca, venne
sommerso da un torrente di parole da parte dell’esaltata
vampira.
-
Pensavo di addobbare anche il tuo studio, che ne
dici? Ha sempre un’ aspetto così serio!! E poi
dovrò portare pure te a comprare
un’ abito per la cerimonia.
Insomma
sei il padre dello sposo!!! E poi sarebbe
anche ora di portare una ventata di novità nel tuo armadio!
Insomma da quanto
tempo non lo rimodernizzi? Un centinaio d’anni?... -
Alice
non accennava a volersi fermare, ma la
fortuna sarebbe rimasta ancora per poco dalla sua parte...
Infatti
la salvezza di Carlisle era vicina, e si
manifestò sotto la forma di...uno squillo di cellulare!
Carlisle
afferrò subito l’apparecchio e dalla foga
quasi strappò via lo sportellino.
-
Pronto?!? - rispose in tutta fretta, e mentre ascoltava
il suo salvatore, si dimenticò di continuare a respirare per
due minuti buoni.
Riprese
fiato quando dovette rispondere: -
Fantastico! No, cioè...volevo dire...che terribile tragedia.
Ci sono feriti
gravi? -
Ascoltò
la risposta e quasi urlò quando disse: -
NO!!! NESSUN PROBLEMA! Sono subito li! -
Chiusa
la comunicazione, non potè credere alla sua
fortuna.
- Mi
dispiace tantissimo ma devo andare! C’è
un’emergenza all’ospedale!! -
E
così dicendo scappò via riuscendo a celare un
enorme sospiro di sollievo e lasciando
un’interdetta e poi delusa Alice.
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Speriamo di essere riuscite a farvi almeno sorridere=Giù= e Fede