Anime & Manga > Tokyo Mew Mew
Segui la storia  |       
Autore: My_Destiny    17/06/2013    5 recensioni
ATTENZIONE: STORIA MOMENTANEAMENTE SOSPESA!
Tratto dal 1°capitolo:
* Che noia... Sempre la solita palla..* pensava.
Come dargli torto. Ghish era un tipo avventuroso, desideroso di nuove sfide e negli ultimi 6 anni, la sua vita era diventata piuttosto monotona.
Gli mancava un obbiettivo da raggiungere, uno scopo da realizzare.
Doveva tornare… Solo per un giorno… Per passare una giornata diversa! Magari anche per… Per vedere come sta lei…
Nuovi pericoli, nuove sfide e nemici da affrontare! Ma di certo non mancherà l'amore nella mia nuova FF! Eccomi qua con una nuova Fan fiction sulle nostre 5 paladine della giustizia! Spero vi piaccia. Buona lettura **
Genere: Azione, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ichigo Momomiya/Strawberry, Kisshu Ikisatashi/Ghish
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

NOVITA'


-Ti sono mancato fratellone?-
 
-F-Fratellone?-balbettò Lory sbigottita.
 
-Affatto- rispose freddo Ghish.
 
Era una giornata come tante. Il cielo era nuvoloso e il vento gelido scompigliava i morbidi capelli verdi dell’alieno dagli occhi ambrati
 
-Cosa vuoi, Asami?!-
 
-Sai bene cosa vogliamo. I miei amici non te ne avevano già parlato?-
 
-Zarath è perfettamente abitabile grazie all’acqua Mew… Perché vuoi distruggere la Terra???-
 
-Perché è nostra! Lo è sempre  stata e la rivogliamo indietro!-
 
-Ti do’ un consiglio Asami. Ritorna a casa. E porta con te i tuoi amici.- s’intromise Pai.
 
-Pai! Da quanto tempo! Tart, ci sei anche tu a quanto vedo…-
 
-Non te lo ripeterò una seconda volta… Ritornatene da dove sei venuto-ringhiò Ghish.
 
-Hahahah Vorrei trattenermi qui per la piacevole conversazione ma, non abbiamo tempo per le chiacchiere. Ci rivedremo…-
 
Detto questo Asami sparì, insieme a Ukyo e Koan.
 
L’alieno dagli occhi dorati ritornò da Strawberry, ancora intontita, la prese in braccio e si teletrasportò nel laboratorio.
 
-Strawberry!-
 
-Ryan…-
 
Dopo aver fatto i dovuti controlli, la rossa potè ritornare a casa. Il giorno dopo, sarebbe stata tormentata dalle domande dei suoi amici… Ne era più che certa.
 
-Tesoro!-
 
-Ciao mamma-
 
-Sei tornata finalmente! Come è andata la gita?-
 
-Gita?-
 
-Ma si, quella organizzata dai genitori di Ryan!-
 
*I genitori di Ryan?*
 
Quella doveva essere la scusa che i suoi amici si erano inventati per giustificare la sua assenza.
-Ah, si certo mamma! Mi sono divertita molto.-
 
 
 
 
Dopo aver cenato insieme ai suoi genitori, Strawberry tornò in camera sua.
 
Si stese sul suo letto ripensando al tempo passato lontano da casa.
 
Immersa com’era nei suoi pensieri, non si accorse della presenza di qualcuno nella stanza.
 
-Ehy micetta… Tutto bene?-
 
 
-G-Ghish…-
 
-In persona-
 
-Perché sei qui?-
 
-Volevo solo vedere come stavi-
 
-Grazie ma, intendevo qui sulla Terra.-
 
 
-La risposta già la conosci…-
 
La ragazza divenne rossa in volto.
 
-Senti Ghish.. Io volevo dirti una cosa-
 
-Dimmi-
 
-Volevo ringraziarti… Ecco… Per avermi salvato…-
 
-Non c’è bisogno che mi ringrazi. Non è la prima volta-
 
La ragazza sorrise tristemente mentre calde lacrime le rigavano il volto.
 
-Ti prego Strawberry… Non piangere… Non ha più importanza ormai…-
 
-Invece si… E’ stata tutta colpa mia -
 
-Questo non è assolutamente vero… Adesso smettila di piangere… Ti ho portato un regalo…- Gli porse un lecca lecca a forma di gatto -So che ami molto i dolci- sorrise.
 
-Grazie…- rispose al sorriso.
 
-Posso farti una domanda?-
 
-Si-
 
-Sei ancora fidanzata con Mark?-
 
La ragazza abbassò il capo.
 
-Si…-
 
-Capisco…-decise di tralasciare l’argomento- Certo che sei proprio cambiata, sai?-
 
In effetti anche Strawberry era diversa da sei anni prima.
 
Aveva dei lunghi capelli rossi che le arrivavano a metà schiena. Era molto più alta e anche il viso era un po’ più maturo.
 
-Bè… Tu no invece!-rise- Tu sei sempre il solito Ghish… Un po’ più alto forse!-
 
-Ghish Ikisatashi è unico e inimitabile!-
 
Entrambi risero di gusto.
 
-Senti Ghish… Oggi quando mi avete liberata, Asami ti ha chiamato fratellone…-
 
L’alieno sospirò, mentre un triste sorriso si impadronì del suo volto.
 
-Bè, si. Asami è mio fratello.-
 
-Pensavo che i tuoi fratelli fossero Pai e Tart-
 
-In realtà io sono il loro fratello adottivo-
 
-Adottivo?-
 
-Già, i miei genitori sono morti in un incendio quando io avevo solo 3 anni e il migliore amico di mio padre adottò me e Asami-
 
-Perchè non me ne hai mai parlato?-
 
-Non c'è ne stata mai occasione, bambolina- ammiccò.
 
-E come mai vi odiate così tanto?-
 
-Da quando Asami e io eravamo piccoli siamo sempre stati in competizione. Non ha mai sopportato che io fossi più bravo di lui in qualcosa. Si comportava male con tutti. Gli insegnanti venivano a lamentarsi con i nostri genitori quasi ogni settimana, perchè Asami litigava con qualche suo compagno e arrivava ad usare le mani... A volte arrivava anche a picchiare a sangue. Io, tra i due ero il preferito e di questo ne era sempre stato geloso-
 
-Ma è terribile!-
 
-Già... A dodici anni è scappato di casa e a quanto pare in tutti questi anni non ha fatto altro che covare il rancore che provava nei miei confronti-
 
 
-Vi somigliate davvero tanto.-
 
-Davvero?-
 
-Si. E’ un tipo possessivo. Non gli andava giù che i tuoi genitori amassero te più di lui-
 
-Io non sono come lui-
 
-Non ho detto questo...Pensaci su… Ora io me ne vado a dormire, quindi se non ti dispiace…-
 
Si stese sul letto e si coprì con le lenzuola.
 
-Certo, che non mi dispiace!-
 
L'alieno sorrise e si accoccolò vicino alla ragazza, sotto le coperte.
 
-Ghish!! Esci subito dal mio letto!-
 
-Uffa…-sbuffò- A domani gattina-
 
La rossa sospirò.
 
*Non cambierà mai…*
 
Si ristese nel suo letto, addormentandosi di colpo.
 
 
**
-GHISH!-
-Sai Strawberry in fin dei conti sono fortunato… Me ne vado tra le tue braccia… Addio per sempre…-
Una lacrima, seguita da molte altre, attraversò il volto della ragazza.
-Stai piangendo per me Strawberry? -
-Ghish…-
-Ascolta… Devo… Devo dirti una cosa…Io…Io ti…-
Il corpo senza vita dell’alieno si afflosciò a terra, nel tentativo di rubare un ultimo bacio alla ragazza.
-NOOOOOOOOOOOOOOOOOO!-
**

 
 
-GHISH! NOOOOOOOOOO-
 
Strawberry avvampò. Era tutta sudata e aveva gli occhi rossi dalle lacrime.
 
Da 6 anni. Da 6 fottutissimi anni, il ricordo di quell’orribile giorno la tormentava senza tregua.
 
Si portò le ginocchia al petto, mentre l’aria gelida della notte le rinfrescava la pelle.
 
Iniziò a dare libero sfogo alla sua disperazione tra mille singhiozzi.
 
Se solo avesse capito. Se solo si fosse resa conto prima di quello che lui stava provando.
 
Solo in quel momento si rese conto che quella non era una semplice ossessione.
 
Lui l’aveva cercata.
 
Lui l’aveva salvata.
 
E di Mark nessuna traccia. Se solo avesse usato metodi più dolci, forse un giorno sarebbe riuscita a ricambiare quel sentimento. Ma lui era un alieno. Ed era sempre stato solo… Che ne sapeva lui di amore?
 
Non poteva sapere… Non poteva prevedere i rischi a cui sarebbe andato incontro.
 
Una lacrima attraversò il volto della ragazza.
 
Dopo qualche ora, Strawberry riuscì a riaddormentarsi.
 
 
 
Il giorno che seguì, fu molto più piacevole del precedente.
 
Il sole splendeva alto nel cielo e una leggera brezza mattutina oltrepassò la finestra della camera di Strawberry, scompigliandole la frangetta rossa, mentre fragili raggi di sole attraversarono l’intera stanza, illuminandola.
 
Strawberry, infastidita dalla luce, aprì gli occhi.
 
Si voltò di lato, verso la sveglia e saltò giù dal letto.
 
-Cavolo è tardissimoooooo-
 
Erano le 7:40 e la scuola cominciava alle 8 in punto.
 
Si vestì in fretta e furia, scese le scale, salutò i genitori e corse fuori di casa dirigendosi verso l’istituto.
 
Arrivò giusto in tempo.
 
Si sedette al suo solito posto e aspettò l’arrivo dell’insegnante.
 
-Strawberry!-
 
La ragazza si girò in direzione della voce.
 
-Ciao Megan!-
 
-Sei tornata finalmente! E’ da due settimane che non vieni a scuola!-
 
-Ehm… -
 
*E adesso che le racconto?*
 
Fortunatamente, in quel momento entrò l’insegnante e tutti si alzarono educatamente in piedi.
 
-Buongiorno ragazzi!-
 
-Buongiorno!-
 
-Accomodatevi, cominciamo a fare l’appello.-
 
La donna fu interrotta dall’entrata di un uomo di circa 40 anni, che teneva in mano delle cartelle.
 
-Scusi l’interruzione signorina Sugiyama ma la preside mi ha chiesto di informarla che…-
 
La fine della frase non fu udibile dagli studenti, poiché l’uomo l’aveva pronunciata quasi in un sussurro.
 
-Bene ragazzi. Ho una notizia importante da darvi. Avrete un nuovo compagno di classe…. Vieni avanti Kisshu-
 
Fece la sua entrata un ragazzo alto, con un fisico da fare invidia a tutti i ragazzi della scuola, dei capelli verdi di media lunghezza di un  colore verde smeraldo e un paio di occhi color dell’ambra.
 
Indossava la divisa della scuola, con la cravatta allentata e la camicia fuori dai pantaloni e un cappello nero che serviva a nascondere le lunghe orecchie a punta.
 
 
Nel vederlo Strawberry strabuzzò gli occhi.
 
*Che cavolo ci fa, Ghish qui??*
 
I suoi pensieri furono interrotti dalla voce dell’insegnante.
 
-Kisshu si è appena trasferito qui da Kyoto… Mi aspetto che lo trattiate come uno di voi… Accomodati pure Kisshu- Concluse indicandogli un banco in prima fila, poco più lontano da quello di Strawberry.
 
L’alieno  attirò l’attenzione di molte ragazze, scatenando l’invidia dei ragazzi della classe.
 
Presto la lezione terminò e Strawberry non perse tempo. Furiosa, si precipitò al banco dell’alieno, facendosi strada tra i compagni che circondavano quest’ultimo.
 
Lo prese per un braccio e lo trascinò fuori dall’aula richiudendosi la porta alle spalle.
 
-Che cosa ci fai qui???-
 
-Che c’è? Non sei contenta di vedermi, micetta?-chiese divertito.
 
-Affatto! Che cosa ci fai nella mia scuola???-
 
-Shirogane mi ha consigliato di tenerti d’occhio… E io sto solo seguendo il suo consiglio!-
 
-Ah, quindi l’idea è stata di Ryan… Adesso mi sente!- fece per allontanarsi ma fu afferrata per un braccio dall’alieno.
 
-Ghish! Lasciami!-
 
-Dove credi di andare? Dobbiamo rientrare in classe-
 
La ragazza lo strattonò, mettendosi a correre.
 
Oltrepassò i cancelli dell’istituto e si fermò per riprendere fiato. Si appoggiò alla parete, passandosi una mano tra i morbidi capelli rossi.
 
Era una bella giornata, un leggero venticello primaverile rinfrescava la candida pelle rosea della ragazza, mentre quest’ultima chiuse gli occhi per assaporare quel momento di goduria.
 
Aprì lentamente gli occhi, ritrovandosi di fronte l’alieno dagli occhi dorati che la guardava con un sorriso sghembo stampato in faccia.
 
Fece per andarsene ma il ragazzo fu più veloce afferrandola per i polsi. La bloccò contro il muro, impedendole la fuga.
 
-Lasciami andare!-
 
-Si può sapere che ti è preso?-
 
-Non ho bisogno del tuo aiuto! Non ho bisogno dell’aiuto di nessuno, adesso lasciami andare!-
 
Cercò di divincolarsi ma la presa di Ghish era ben salda.
 
Si avvicinò sempre di più alla ragazza. Le loro fronti si sfiorarono… Erano talmente vicini che potevano sentire l’uno il battito del cuore dell’altro.
 
La guardò dritto nei suoi grandi occhi color nocciola e la baciò.
 
Allentò la presa sulla ragazza. Pessima mossa. In un battito di ciglia l’alieno si ritrovò a terra, piegato in due dal dolore dopo che Strawberry gli aveva assestato una ginocchiata in pieno stomaco.
 
-Sei impazzita per caso?-disse tentando di rialzarsi.
 
-Non sei cambiato affatto!-incrociò le braccia -Come hai osato baciarmi senza il mio consenso!-urlò.
 
-Se te lo avessi chiesto, me lo avresti permesso?-
 
-Bè… No!-
 
-Visto?! E poi si può sapere perché sei scappata, prima?-
 

-Non sono affari tuoi! E adesso lasciami in pace-
 
-E dove vorresti andare?-
 
-A casa.-
 
-E la scuola?-
 
-Me me infischio-
 
-Cosa?-
 
Ghish era sbigottito. Strawberry non era tipo da saltare la scuola. Era sorpreso ma allo stesso tempo divertito.
 
-Strawberry Momomiya che salta le lezioni… Evento più unico che raro…- la canzonò.
 
 
Lei per tutta risposta ridacchiò.
 
Com’era bella quando rideva… Le si illuminavano gli occhi.
 
-Ah quindi ti faccio ridere eh?! Ride bene chi ride ultimo!-
 
La prese in braccio  e la capovolse a testa in giù tenendola per gambe.
 
-Ghish! Rimettimi in piedi!-urlò ridendo.
 
-Come vuoi!-
 
La ripose a terra, cingendole i fianchi con le braccia. Iniziò a farle il solletico tra proteste e risate della rossa, che non facevano altro che aumentare quella piacevole tortura.
 
 

 
*********************************
Hola!
Ecco qua un altro capitolo:)
Grazie a S n o w  a Ichigopotterhead  e a Vocal_Dreamer per aver recensito **
Non avevo altre idee quindi dovrete accontentarvi :D
Alla prossima :)
  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Tokyo Mew Mew / Vai alla pagina dell'autore: My_Destiny