La pioggia fu spazzata via da un caldo vento del sud e all’alba un sole
caldo e luminoso finalmente si stava levando di nuovo. Lo Scirocco la faceva
scivolare dolcemente la Perla nera nel mare tinto di scarlatto dalla luce dal
crepuscolo mattutino.
Dopo aver passato l’intera nottata a battersi, al fine Jack e Mirya
uscirono dalla cabina del capitano..
Nonostante l’esplosione di rabbia tristezza e sollievo della sera
precedente, ora Mirya appariva evidentemente più fresca e serena rispetto anche
ad uno dei Jack più stremati che la ciurma avesse mai
visto..
Tuttavia Sparrow camminava davanti alla ragazza, che nonostante il volto
finalmente tranquillo, appariva comunque leggermente
intimidita.
Tuttavia Jack si fece da parte e per la prima volta da quando era salita
sulla nave Mirya parlò alla ciurma esterrefatta: “ehm… signori… vorrei dirvi
alcune cose” borbottò leggermente
imbarazzata.
“ era ora” sussurrò Pintell ridacchiando al suo
compare.
Mirya inclinò leggermente il busto in avanti, nel classico inchino
orientale
“Innanzitutto vorrei scusarmi per aver causato la bonaccia… e la
tempesta… e la pioggia.. e ehm, mi scuso anche per il mio comportamento schivo e
chiuso, nonostante fossi circondata da persone in gamba come
voi”
man mano che continuava a parlare la sua voce si faceva più acuta e
veloce, nonché imbarazzatissima, mentre Marty, Cotton, Pintell, Ragetti e Gibbs
la ascoltavano sorpresi ed increduli; certo la cura speciale di Jack era stata
davvero portentosa se ora la sardina stava esprimendo in una manciata di secondi
tutto quello che le era passato per la testa in quella settimana di
navigazione.., a quanto sembrava nonostane non si fosse mai espressa circa la
ciurma considerava Il signor Gibbs il più straordinario narratore di storie che
avesse mai udito, trovava adorabile il pappagallo di mastro Cotton, che per di più riteneva un
timoniere eccezionale, invidiava Marty per la sua straordinaria velocità
nell’arrampicarsi e, anche se la prendevano spesso in giro non poté non ribadire
che i Mastri Pintell e Ragetti erano incredibilmente simpatici e
divertenti.
Ad ogni sua parola forti e calde raffiche di vento sospinsero con maggior
forza la perla, come a volersi far perdonare per la loro assenza durante i
giorni di bonaccia;
Improvvisamente Mirya si senti leggera, sollevata e serena come non si
era mia sentita
In tutta la sua vita.
“Beh se ora hai finito, potresti cominciare a scusarti salendo sulla
coppa di vedetta a dare un’ occhiata, comprendi?” disse Jack, con tono
serio.
Mirya si inchinò nuovamente e corse verso le sartie dell’albero di
vedetta e vi si appesa, cominciando a risalirle.. dal lato sbagliato, dando le
spalle all’albero;
Dopo aver fatto meno di due metri però, mollò accidentalmente la presa ad
una mano, ritrovandosi a testa in giù, appesa per un piede e con il viso rivolto
perso la ciurma che la fissava immobile.
E fece un’altra cosa che non aveva mai fatto prima:
scoppiò a ridere
scoppiò a ridere così forte da farsi venire le lacrime agli occhi e la
sua risata cristallina e magica come il suo canto contagiò l’intera ciurma che
esplose in risa sguaiate sorreggendosi a vicenda per non cadere a terra, anche
se Pintell in particolare stava già rotolando sul ponte tenendosi la pancia con
le mani, Jack, poi si era completamente abbandonato tra le braccia di Gibbs che
stava rischiando di soffocare, oltre a causa dell’eccesso di risa, per il peso
che aveva addosso.
Nello stesso tempo gagliarde raffiche di vento accelerarono il moto della
nave e uno stormo di gabbiani apparve nel cielo per indicare che la terra era
vicina…
La Perla era divenuta così veloce che il veliero della Compagnia delle
Indie Orientali che la stava seguendo da lontano, rischiò seriamente di perderla
di vista, come era accaduto durante la tempesta e la bonaccia…
Lord Gabriel Tuckerton era stupito dal fatto che il capitano della Perla
Nera non si fosse accorto di essere seguito dalla Highness, la nuova Ammiraglia
della Compagnia.
“Lord Tuckerton!”
esclamò un ufficiale presentandosi al cospetto del nuovo rappresentante
di sua Maestà presso la Compagnia
“La tempesta che si era miracolosamente interrotta ha lasciato il posto
ad un vento molto forte, signore”
“Avete individuato la destinazione della Perla
nera?”
chiese Tuckerton
“c’è solo un isola nelle vicinanze,
signore!”
rispose l’ufficiale
“e se questo vento resterà costante, la Perla Nera la raggiungerà molto
prima di noi! Almeno con una mezza giornata di
anticipo”
“Non per nulla la definiscono come la nave più veloce dei
Caraibi”
ammise tranquillamente Tuckerton..
“noi continueremo a seguirla con andatura lenta… agiremo quando i pirati
avranno ormeggiato, quando saranno occupati con i rifornimenti di acqua e
viveri, e li coglieremo di sorpresa”
detto questo si rimise a sorseggiare tranquillamente il suo the,
comodamente seduta alla scrivania della sua cabina.
La cosa che più spaventava di lui, e la cosa che gli aveva permesso di
succedere a Lord Cuttler Beckett erano la sua indole calcolatrice e spietata e
la sua freddezza, che nascondeva un’ardente desiderio per il potere e l’ordine…
il SUO ordine.
Ed era certo che ciò che andava cercando il capitan Jack Sparrow, avrebbe
fatto proprio al caso suo.
La navigazione della Perla procedette serena e incredibilmente veloce,
anche per una nave rinomata per la sua
velocità.
Mirya, in seguito a quel giorno dopo la tempesta era divenuta infine la
beniamina della nave; ora più loquace e serena, collaborava assiduamente con la
ciurma e a volte si era ritrovata ad assumere temporaneamente il comando della
nave quando si vedeva costretta a spedire Jack nella sua cabina a smaltire
l’ennesima sbornia di rhum
“Ma cos’avrà di tanto irresistibile questo Rhum… a me sembra una vera
sciagura!” si ritrovava a pensare quando raccoglieva il buon capitano dal ponte
e lo trascinava nel suo letto.
Nonostante i continui errori, Mirya, a poco a poco sembrava iniziare ad
apprendere quello che forse aveva avuto paura di imparare nei suoi quasi
vent’anni di vita presso la vedova Ching.
Quando poi calava la sera e il sonno rischiava di vincere anche chi stava
al timone, Mirya cantava gioiosamente una canzone piratesca (a “Pirate’s Life”,
ovvio XD) mantenendo la vitalità e l’allegria.
Era persino riuscita ad avere una piccola rivincita sui suoi nuovi
migliori amici/nemici, Pintell e Ragetti… infatti nell’ultima giornata di
navigazione furono loro a rimanere appesi sulle sartie come pesci imbrigliati
nella rete dei pescatori!
“Ebbene Gioia!” esclamò soddisfatto Jack venendole vicino sul ponte
dopo aver lasciato il timone al signor Gibbs
“Ora hai capito perché rivolevo per me la perla Nera per il nostro
viaggetto??”
“In effetti è davvero una splendida nave… ed è velocissima” constatò
Mirya
“Non ne avevo mai vista una così!”
“Ovvio cara! La Perla è unica, come il suo capitano del
resto!”
esclamò Jack, pavoneggiandosi e tralasciando il fatto che se la Perla
conservava quell’andatura era proprio grazie al buonumore della
Sardina
“E mio padre???? Che tipo di capitano
era??”
incalzò improvvisamente Mirya, lasciando il capitan Jack talmente
sorpreso che il poveraccio si ritrovò con le braccia incastrate tra i raggi del
timone, con l’espressione di chi ha qualcosa di traverso nella
gola.
“Come scusa?”
“Mio p-a-d-r-e!”
esclamò Mirya
“Avevate promesso, capitano!”
“Ah si??”
borbottò Jack facendo il vago
“SI!” Esclamò Mirya
“Vi prego capitano, non mi prenda in
giro!”
Mirya lo guardò con uno sguardo a metà tra l’offeso e il
supplichevole
che iniziava ad irritarsi di
nuovo, e la sua espressione turbò nuovamente il capitano
Sparrow
“E guardi che se lei nom ricorda di avermi promesso che mi parlerà dei
miei genitori, io potrei anche scordarmi come si fa a NON scatenare una tempesta
proprio ADESSO!!”
“Ehi, ragazza!!”
Esclamò infine Jack
“da quando sei così insistente? Certo che adesso ti senti davvero
meglio!”
Mirya si fermò un attimo.
“E comunque penso che ti convenga di più indagare su un parente alla
volta o non capirai più nulla di quel che volevi sapere, sapendo si ciò che
vorresti sapere, ma non sapendolo in modo da saperlo come tu lo sapresti
altrimenti, sapendolo poco alla volta ma sapendolo bene,
comprendi??”
Mirya aveva sgarrato gli occhi ed era rimasta con la bocca mezza
aperta…
“No, certe volte non vi comprendo
affatto…”
gemette confusa, arrendendosi all’evidenza… Jack avrebbe risposto alle
sue domande a tempo debito, ovvero quando avrebbe fatto comodo a
lui.
“Avete vinto Capitano Sparrow, niente domande fino a nuovo ordine... e
poi tra brave dovremo raggiungere l’isola dove avete detto che viveva mia
madre…”
“Esatto Sardina! Ed ora che non ti comporti più in modo strano, vedrai
che andrà tutto bene!”
esclamò il capitano stappandosi la sesta bottiglia di Rhum della
giornata: non era ancora passato il mezzogiorno che lui aveva già il copro
completamente annegato nell’alcol
“sapete una cosa capitano?”
disse d’un tratto Mirya
“Ora che mi sento bene mi rendo conto che finora mi sono sempre sentita
come se…”
“…Se il tuo Cuore fosse rimasto chiuso in un
Forziere??”
chiese improvvisamente Gibbs spuntando alle spalle di Mirya, anche lui
completamente paonazzo per il bere.
“Si… Era proprio quello che stavo per
dire!”
esclamò Mirya sorpresa
“TERRAAA!”
L’urlo di Marty dalla vedetta distrasse abbastanza Mirya da non farle
notare che Jack stava nuovamente minacciando di morte il suo secondo, imitando
il gesto di impiccare, squartare e decapitare un uomo invisibile posto tra lui e
Gibbs. Ma rinunciò all’ omicidio quando Mirya iniziò a dare ordine di sbarco in
vece sua
“Ohi!! MIA NAVE, IO CAPITANO!!”
Esclamò mentre la ragazza si lanciava rapida su una
scialuppa
“E allora sbrigatevi capitano!!”
esclamò lei raggiante
Jack salì sulla scialuppa con lei ma decise che sarebbero andati solo
loro due alla casa di Tia Dalma; gli altri si sarebbero occupati degli
approvvigionamenti.
“Allora Sardina?”
Chiese infine con voce seria, mentre iniziava a risalire il fiume che
sfociava poco lontano dal punto d’attracco della
Perla
“Pronta a scavare nel torbido passato dei tuoi
vecchi??”
Mirya sorrise e nel suo volto si accese un’espressione decisa che spinse
Jack ad allontanarsi un po’ da lei
“Prontissima!!”
Note
dell’autrice:
Mi
scuso profondamente per il terribile ritardo ed il pessimo rapporto
Tempo/qualità capitolo, non ho avuto modo di trascrivere questo capitolo su
computer per parecchio tempo, e dato che il prossimo capitolo sarà molto
importante, scriverlo su carta mi ha preso la maggior parte del mio tempo libero
(oltre,
ammettiamolo alle vacanze che hanno su di me lo stesso effetto di una dose
eccessiva di Rhum, ovvero stramazzare sul divano in stato semi comatoso per
ore)
farò
di tutto perché non si ripeta mai più una cosa simile e spero che nonostante
questo continuerete a seguire e a commentare la bizzarra avventura della povera
Mirya che non ha colpa se la sua creatrice è ancor peggio di lei
XD
Grazie
a tutti quanti e a presto!! (STAVOLTA)