Serie TV > Squadra Speciale Cobra 11
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Autore: Maty66    17/06/2013    2 recensioni
. Lui non stava lì dentro, non poteva stare in quella bara… E quel pensiero si rifece strada nel suo cervello, martellante come un trapano “ non è vero… non può essere vero… se fosse vero lo sentirei, sentirei dolore, invece non riesco a provare dolore, solo paura, angoscia, ma non dolore”.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questione di scelte

Semir chiamò la Kruger e le diede appuntamento la mattina dopo, sul presto,  in un caffè a due isolati dal distretto. Trascorse una notte agitatissima svegliandosi più e più volte, ancora una volta tormentato  di nuovo da quella sensazione  che qualcosa stava per andare storto. Così  al mattino  spedì di forza Andrea  e e le bambine dai suoceri a Berlino e nervoso si recò all’appuntamento con il capo. Quando arrivò Kim lo stava già aspettando seduta ad un tavolino. “Gerkan ma che sta succedendo? Hoffman è morto, lo sa? E con lui altre tre persone tutte del  servizio protezione testimoni E ci sono segnalazioni  della sua auto sul luogo del massacro…” Semir fu investito dalle domande del capo . “Sì capo, ora le racconto tutto…” rapidamente informò una sempre più sbalordita Kim dell’accaduto. “Ma davvero Jager è vivo? E come sta?” chiese a Semir,  nonostante cercasse di non mostrare emozioni si vedeva che  era felice. “ Sì capo l’ho lasciato ieri sera con Anna in un posto sicuro. Fisicamente sta abbastanza bene, meno dal punto di vista psicologico” “Lo posso capire” fece la Kruger. “ Capo che facciamo ora? mi fido solo di lei…”  “ Posso cercare di parlare di Goering con il procuratore generale, è un uomo retto ed onesto, su questo posso giurarci” “ E come proteggiamo Ben?” “ Possiamo pensarci noi del Distretto, ci organizziamo in turni senza coinvolgere nessun altro…” Il Distretto, una vera famiglia, pensò Semir, tutti per uno ed uno per tutti Mentre stavano discutendo sul da farsi il cellulare della Kruger squillò. Il Commissario capo rispose alla chiamata e Semir si accorse subito dell’aria sempre più preoccupata che stava assumendo. Chiusa la chiamata Kim guardò Semir “ Capo che succede?” chiese questi “ Semir… ieri sera hanno rapito il padre di Ben”

Anna e Ben avevano trascorso la notte abbracciati sul letto, cercando di farsi forza e togliersi dalla mente le immagini spaventose della villetta nei boschi. Ben non aveva chiesto nulla ad Anna e non aveva pronunciato il nome di Goering, capiva quanto doveva essere difficile per lei la situazione. Ma lui sapeva di cosa poteva essere capace quell’uomo,  gli aveva suscitato da subito brutte sensazioni ed era sicuro che c’era il suo zampino anche nell’affossamento dell’indagine su Hoffman. Hoffman… poveraccio alla fine era morto per salvare lui, ora provava rimorso per tutto l’odio provato. Ma quello che Ben non riusciva a togliersi dalla mente era Beate, l’abbraccio che le aveva dato poco prima della sparatoria, l’amore con cui l’aveva curato per mesi, quasi come una madre… non era giusto, tutto questo non era giusto, sette persone morte per salvare lui.

Al mattino presto Anna decise di scendere per prendere qualcosa da mangiare, in cucina non c’era nulla. “Tu resta qui torno subito, porto  con me solo i soldi e le chiavi, fra poco brioche e caffè”  gli disse dandogli un  bacio. Ben annuì stancamente. Uscita Anna Ben accese la tv, giusto per distarsi. C’era il telegiornale. Il cronista leggeva mentre sullo schermo scorrevano le immagini di una Lamborghini con la portiera aperta finita in una cunetta lungo la strada. Ben riconobbe immediatamente la targa e si fermò attonito ad ascoltare “ Non ci sono ancora notizie del noto miliardario Konrad Jager, sparito da ieri  sera senza dare più notizie. La Polizia ha ritrovato l‘auto dell’imprenditore ferma lungo la strada A4 per Bonn con la portiera aperta; si sospetta un rapimento. Non sono certi i collegamenti con l’omicidio avvenuto due mesi fa del figlio di Jager, un ispettore della Polizia autostradale ucciso in una operazione…” Ben sentì il cuore che iniziava furiosamente a battergli nel petto. “Maledetto, l’ha preso lui” pensò.
 Ben cercò di calmarsi e pensare al da farsi. Il suo primo impulso fu quello di chiamare Semir, ma mentre stava già componendo il numero con il cellulare di Anna si fermò. “ No- pensò-  cercherà di fermarmi e si metterà in pericolo, tutti si metteranno in pericolo per me… questa storia deve finire”  Ora doveva agire lui, doveva salvare suo padre ma non avrebbe più consentito che altri morissero per lui, soprattutto non Anna e non Semir. Freneticamente pensava a cosa doveva fare quando scorrendo la rubrica del cellulare di Anna vide il nome “Goering Jan”. Ecco… ora sapeva cosa doveva essere fatto.  Compose il numero di Goering.  Alla risposta  annunciò “Sono Ben Jager, suppongo che mi stiate cercando…” “ Fra un’ora alla vecchia cava nel bosco, vieni da solo altrimenti tuo padre è morto” rispose la voce dall’altro lato della linea   
Prese dall’ingresso le chiavi dell’auto di Salim, parcheggiata nella strada adiacente. Prima di uscire  vide per caso un rossetto di Anna nella borsa. Non poteva lasciarla così senza dirle nulla, così Ben scrisse il suo saluto con il rossetto sullo specchio della camera da letto.
Uscito in strada fece molta attenzione a che Anna non fosse già di ritorno, trovò con il segnale di ricerca delle chiavi l’auto di Salim e partì.    
 
Anna ci aveva messo più tempo del previsto a  fare la spesa, c’era la fila al negozio e la commessa era terribilmente lenta, ma lei doveva necessariamente procurarsi qualcosa da mangiare, Ben era ancora debole e doveva mangiare. Tornata in casa Anna chiamò  Ben ma non  ricevette risposta. Impensierita iniziò a girare tutta la casa senza alcun risultato.  Guardò fuori nella speranza che Ben fosse imprudentemente uscito a prendere una boccata d’aria, scese in strada e fece il giro dell’isolato… nulla. Terrorizzata rientrò in casa e solo allora vide la scritta sullo specchio “Ti amo Anna”
 Con le mani tremanti Anna prese il cellulare di ufficio e compose il numero di Semir                 
 
Semir urlava nel cellulare, in strada iniziarono a guardarlo tutti “ Come sarebbe a dire sparito?? Perché lo hai lasciato solo? Sei sicura che non è entrato nessuno nell’appartamento? Aspettami sto arrivando” Semir corse più velocemente che poteva alla BMW  “ Ecco lo sapevo, non dovevo lasciarli da soli, stupido che sono!” Con un gesto  spontaneo  di rabbia picchiò le mani sul volante.
Arrivato alla casa di Salim  trovò Anna completamente isterica ed in lacrime. “ Se n’è andato Semir, se n’è andato…  ora lo troveranno, lo uccideranno…” “ Calmati e dimmi cosa è successo” Semir aveva bisogno della razionalità della ragazza, che invece ora stava ragionando solo come una donna innamorata “ Come fai a dire che se n’è andato volontariamente?” Anna gli indicò la scritta sullo specchio. “Ecco perfetto- pensò Semir-  ha fatto un’altra delle sue levate di testa..” “ Cosa è successo prima? Cerca di essere precisa” “ Nulla Semir sono solo scesa a prendere da mangiare perché non c’era nulla in casa e tutto era a posto, quando sono tornata la tv era accesa e lui   non c’era più… “  “ La tv accesa? Su quale canale?” “ Quello delle news” “ Oh Dio ha saputo del padre….” “ Del padre? perché cosa è successo a Konrad?” “Ieri sera è stato rapito…” “ Oh mio Dio…” Anna era ora completamente terrorizzata. “ Dove può essere andato Semir? E come si è allontanato? Ho fatto subito il giro dell’isolato se era a piedi avrei dovuto incontrarlo, zoppica ancora”  Semir sbiancò “L’auto di Salim…  le chiavi erano all’ingresso…” I due si precipitarono all’ingresso e  da un rapido controllo Semir capì che aveva ragione. “ Dove può essere andato Semir? Oh Mio Dio… Ben” Anna ormai piangeva istericamente. “ Pensa Anna pensa, deve avere una meta, per lasciare così in fretta l’appartamento non voleva che lo fermassimo”   Solo allora Anna si accorse che il suo cellulare personale nella borsa era acceso. “ Semir… il mio cellulare personale, sono sicura che l’ho lasciato spento ed ora è acceso…” Con le mani che le tremavano Anna controllò le ultime telefonate. “ Oddio Semir, Ben ha chiamato Jan Goering”

PS Come vedete la storia si avvia al suo epilogo, ma molte cose devono ancora succedere... piccolo sondaggio... siete amanti del lieto fine? o vi piacciono anche storie altamente drammatiche?.

  
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