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Autore: TheIrishGirl_    17/06/2013    1 recensioni
Non odiate l'amore. E' vero,fa male. Uccide. Pugnala. Tradisce. Ma regala meravigliosi momenti. Emozioni forti. Sensazioni mai provate. Il vero amore non crolla mai. Neanche con la morte. Nessuno può sciogliere l'incantesimo che c'è tra due innamorati. Nulla potrà mai dividerli.
Genere: | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Le sfiorò i capelli dolcemente. Come se potesse sentirlo. Le lunghe punte color biondo cenere erano raccolte in un coda. Alta. Stretta. Cascava giù dal lettino. Bianco. Freddo. Triste. Malinconico. Inspirò il suo profumo. Dolciastro. Femminile. Sensuale. Il suo. Deglutì. La saliva. Pastosa. Calda. Appiccicosa. Lungo la gola. Si sfiorò la testa. Lucida. Contornata da pochi capelli. Fragili. Grigi. Bianchi. Chiuse gli occhi. Le palpebre. Salde. Ermeticamente. Sospirò. Il lieve fiato sfiorò la pelle della donna. Rosata. Tenue. Troppo. Le strinse una mano. Piccola. Asciutta. La guardò. Era bellissima. Per lui. Era bellissima. La donna più bella che avesse mai visto. La donna angelo. Paola. Anche il suo nome suonava armonioso. Come un bacio passionale rubato alla persona amata. Come un sorriso scambiato in cima ad una montagna russa. Come l’odore indelebile rimasto nei vestiti. Nella mente. Le accarezzò con un dito la guancia. Destra. Pallida. Il suo cuore iniziò a palpitare. Forte. Velocemente. Come quello di un ragazzino. Di un giovane. Al primo appuntamento. Insieme a quella ragazza. Tanto carina che lo fa emozionare. Lui. Un uomo. Di cinquant’anni amava ancora sua moglie. Come da fanciulli. Come prima del matrimonio. Prima della nascita del figlio. Prima di tutto. Ma non di loro. Un sorrise apparve sulle sue labbra. Amaro. Difficile. Duro. Si ricordò dei bei momenti passati insieme. Mano nella mano. La sera. Sul divano. A guardare un film e mangiare popcorn. Come nelle migliori commedie. Loro. Soli. Nel mondo. Nell’universo. Loro. Il loro amore. Lacrime cristalline caddero dai suo occhi. Vuoti. Spenti. Le lasciò scorrere. Come un fiume in piena. Senza sosta. La voce del figlio rimbombava nella sua testa. Calda. Timida. Persa. Chiamava la madre. Addormentata. Come la più bella delle principesse. Quella che non si sveglierà mai,perché un male troppo grande sta vegliando su di lei. Tremava. Come alla loro prima uscita. Lui si era imbrillantinato i capelli. Rideva. Rideva e rideva. L’aria serena si snodava nell’atmosfera. Lei era un diamante. Così fine nel suo abito nero. Appena lui la vide non riuscì a trattenere l’espressione stupita che gli si formò in volto. La prese per mano. Quella sera. Tanti anni fa. La strinse a sé. Forte. Contro il petto. Contro la fronte. Le diede tanti baci. Sulle labbra. Rosse. Morbide. Sottili. Che lo facevano impazzire. Avrebbe voluto abbracciarla per un’ultima volta. Quell’ultima volta. Solo un’ultima volta. Non avrebbe voluto lasciarla andare. Non poteva. Sarebbe morto senza di lei. Solo. Non poteva. Come avrebbe fatto?! Lei era la sua guida. La sua luce nell’oscurità. Il suo fiore. Il suo sole. Il suo sorriso. La sua vita. Era. Lei. Si asciugò le ciglia. Bagnate. Umide. Fradice. Si coprì il volto. Lo vedevano. Attraverso la parete in vetro. Sottile. Trasparente. Notò il fratello. Premeva le dita contro la superficie. Piangeva. Appoggiò la fronte. Liam si sentì male. Senza forze. Senza anima. Senza niente. Neanche un punto di riferimento. Senza lei. Si sentì perso. Pregava con tutto il cuore che quello fosse solo un incubo. Un orribile incubo. Da cui si sarebbe svegliato. Il mattino seguente. Nel proprio letto. Con la sua Paola. La sua amata. La sua Beatrice. La musa. Lei. Guardò le sorelle. Sembravano forti. Mandavano baci al nulla. Come se quello potesse farlo sentire meglio. Una docile rabbia nacque dal profondo. Dallo stomaco. Da dentro. Rimase vicino al lettino. Il camice verde lo infastidiva. Spostò le coperte dal corpo della donna. Le accarezzò un braccio. Delicatamente. Le baciò la fronte. Respirava a fatica. Tenuta in vita da delle macchine. Il suo cuore batteva. Di rado. Piano. Come se non volesse disturbare. Le si avvicinò al volto. Alla bocca tanto desiderata.

-Paola…- Sussurò l’uomo con un fil di voce.

Parve che lei l’avesse sentito. Si riempì di speranza. Un’infondata speranza. La vide muovere la testa. Con fatica. La vide muovere le dita. Della mano. La vide quasi sorridere. La vide. Lui. Per l’ultima volta. Si asciugò la fronte. Si mosse ancora verso il suo bel viso. Sembrava tranquilla. Questo lo rassicurava. Tanto. Le stampò un bacio veloce. Morbido. Al gusto di farmaco. Di menta. Di sogni infranti e di promesse. Di una vita spezzata. Le accarezzò la testa. Come si fa con una bambina. Piccola. Innocente. La ammirò in tutta la sua pura bellezza. Il piccolo corpo. Freddo. Immobile. I piedi segnati dall’uso incessante dei tacchi. Le unghie perfette. Come lo era lei. Perfetta. Sorrise. Sorrise guardando il suo amore. James si voltò. Si tolse il camice. Lo appese. Esitò. Avrebbe voluto voltarsi. Ma non lo fece. Uscì dalla stanza che sapeva di ospedale. Di ammoniaca. Di disinfettante. Sospirò. Il fratello gli corse incontro. Come se non si vedessero da tempo. Gli circondò le spalle con un braccio. Non si mosse. Il minore capì. Si allontanò. Liam, appena, fuori dalla camera. La porta chiusa. Si voltò verso la moglie rinchiusa in quelle pareti.

-Ti amo…- Sibilò prima di lasciare l’edificio.

Paola morì. Semplicemente. Senza soffrire. Senza versare lacrime. Ma con la consapevolezza di essere amata.


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Spazio dell'autrice!

Salve! Eccomi qua,con una nuova One Shot,questa volta su Liam! Come avrete capito è ambientata nel futuro,circa fra 30 anni,e se devo essere sincera il racconto avrebbe dovuto essere inserito nelle Storie Orginali,ma visto che quelle nessuno se le fila,ho deciso di inserilo qua...Lo so,ci sono cose che non quadrano,come ad esempio nella storia si parla di un fratello,che Liam nella realtà non ha,ma come ripeto,la storia inizialmente non era sui One Direction.
Spero vi sia piaciuta! Fatemi sapere cose ne pensate!
RECENSITE! <3
  
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