Sale
A Seiryu e Minako, le mie cuginusse patite di
D&G. Con tanto amore
°.°.°.°.°
Un lago dall’acqua grigia, circondato da una stretta
striscia di sabbia chiara, bianca come il sale. Il cielo nuvoloso si specchia
nell’acqua che ha il colore dei suoi
occhi.
Gli occhi dell’amato di quella donna. Alcuni ciuffi
di capelli, usciti dallo chignon in cui sono ordinati guizzano al vento come
piccole fiamme. Fili sottili d’argento solcano il capo fulvo, segno del tempo
che è trascorso. Il lungo tempo passato da quell’ultimo sguardo.
Sulle ginocchia un blocco, e una piuma.
Vorrei scriverti una
lettera, una lettera vera,
attraverso gli strati di
lava e di argilla che la vita ha steso su tutto.
Ti direi che io sono
ancora io, e mantengo sogni.
Ti direi che amo ancora,
anche se i sensi sono stanchi.
Ti direi: guarda, quello
che c’è stato in tutto questo frattempo,
impossibile da perforare,
tutto questo è niente.
Lei guarda il mare grigio.
Grigio come i Suoi occhi.
Amore
mio
Ti
ricordi quando mi dicesti che il fuoco e il ghiaccio insieme possono solo farsi
male?
Io
piansi a quelle parole, non davanti a te. Non me lo sarei mai permesso. Piansi
da sola. In quella casa piccola e fredda che per me era una reggia. Piansi
quando non c’eri, quando la guerra ti aveva già portato via da me. La prima di
tante volte. Piansi perché sapevo che avevi ragione.
Piansi
così a lungo che quando tornasti avevo ancora gli occhi rossi.
Credo
che tu te ne accorgesti. Lo capii dal tuo sguardo quando mi guardasti con
quegli occhi colore del cielo in tempesta.
Ti
accorgevi sempre di tutto.
Poi
ti avvicinasti a me e mi baciasti.
Era
un bacio caldo e dolce che mi spinse a pensare che tutto era finito, che
finalmente avremmo potuto vivere in quella casa piccola e fredda la nostra vita
di ghiaccio e di fuoco legati insieme da un miracolo.
Ma
la guerra non è amica della speranza, la guerra è nemica di ogni amore.
Dopo
quel giorno non ti vidi più.
Inizia
a cercarti
Correvo
alla ricerca di te come un’assetata
Mi
dicevano di averti veduto in questo o quel luogo.
Luoghi
un tempo nostri, in cui si respirava ancora l’odore del nostro amore.
Quei
pochi amici rimasti mi consolavano dicendo che eri fuggito per proteggermi,
perché tuo padre avrebbe potuto ucciderci entrambi.
Troppo
ghiaccio avrebbe soffocato il mio fuoco, dicevano gli amici.
«E’
meglio così!» mormoravano dandomi piccole carezze, come si fa con le bambine… o
con i cani.
Il
tempo aumentava la mia sete.
Come
un segugio ho seguito ogni traccia di te.
Ti
ho cercato in amori che mi ricordavano il tuo sapore, ma il sapore non era mai
lo stesso.
Mancava
sempre qualcosa.
Ti ho cercato amore mio in ogni atomo
di te disperso nell’universo.
Ne ho raccolti quanti più ho potuto
nella terra, nell’aria,
nel mare, negli sguardi e nei gesti
degli uomini.
E
il tempo è passato.
È
passato sul mio viso, sul mio corpo e sui miei capelli che tanto amavi, ma non
è passato sulla mia anima che è ancora tua.
Il
mio fuoco si è affievolito, come soffocato da arida cenere, anzi da sale.
Quindi
ho compreso.
Ti
ho cercato tanto e ora, che sono vecchia e stanca ti ho trovato.
Ti
ho trovato in questo lago che ha il colore dei tuoi occhi, ti ho trovato in
questa sabbia bianca come il sale.
Sì
come il sale, amore mio.
Cercando
di te ho capito.
Nelle
parole di chi ti raccontava, negli sguardi di chi ti ha veduto, ho scoperto:
Tu
non sei ghiaccio per me.
Tu
sei sale.
Sei il sale della terra, sei il sale
del mare.
Sei il sale del sudore di ogni mio
amore.
Sei il sale sotto il sole, sei il sale
della ferita.
Sei il sale delle lacrime, il sale
della mia vita.
Come sale io
ti ritrovo ora.
E quando lascerò questa terra, abbraccerò
questa sabbia e guarderò quest’acqua. Poi chiuderò gli occhi e aspetterò di
ritrovarmi abbracciata a te, come quando eravamo felici.
Poi rimarremo
così per l’eternità.
°.°.°.°.°
AVVERTENZA: I testi in corsivo sono tratti dal libro “Salt”
pubblicato dall’Odin Teatret (www.odinteatret.dk) e fanno parte dello
spettacolo “Salt” (attori: Roberta Carreri e Jan Ferslev. Regia: Eugenio
Barba). Lo spettacolo è basato sulla novella “Lettera al vento” di Antonio
Tabucchi. Chiedo scusa se ho usato una cosa così bella per un fine futile come
una fan fiction, ma l’ho fatto solo spinta dall’amore per tutte i personaggi e
le persone che nomino in queste poche righe. Prendete questa cosa per quello
che è, un gioco d’affetto.
Sono gradite recensioni!!!