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Autore: Nefele    02/01/2008    6 recensioni
Amore mio Ti ricordi quando mi dicesti che il fuoco e il ghiaccio insieme possono solo farsi male? Io piansi a quelle parole, non davanti a te. Non me lo sarei mai permesso.
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ginny Weasley | Coppie: Draco/Ginny
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Sale

Sale

A Seiryu e Minako, le mie cuginusse patite di D&G. Con tanto amore

°.°.°.°.°

Un lago dall’acqua grigia, circondato da una stretta striscia di sabbia chiara, bianca come il sale. Il cielo nuvoloso si specchia nell’acqua che ha il colore dei suoi occhi.

Gli occhi dell’amato di quella donna. Alcuni ciuffi di capelli, usciti dallo chignon in cui sono ordinati guizzano al vento come piccole fiamme. Fili sottili d’argento solcano il capo fulvo, segno del tempo che è trascorso. Il lungo tempo passato da quell’ultimo sguardo.

La donna è seduta sulla spiaggia. Il viso lievemente corrucciato mette in evidenza le piccole rughe che solcano quel volto ancora attraente.

Sulle ginocchia un blocco, e una piuma.

Vorrei scriverti una lettera, una lettera vera,

attraverso gli strati di lava e di argilla che la vita ha steso su tutto.

Ti direi che io sono ancora io, e mantengo sogni.

Ti direi che amo ancora, anche se i sensi sono stanchi.

Ti direi: guarda, quello che c’è stato in tutto questo frattempo,

impossibile da perforare, tutto questo è niente.

La piuma prende a scorrere lieve sulla carta, senza che lei la guardi. Scorre come se a guidarla fossero i pensieri di quella donna.

Lei guarda il mare grigio.

Grigio come i Suoi occhi.

Amore mio

Ti ricordi quando mi dicesti che il fuoco e il ghiaccio insieme possono solo farsi male?

Io piansi a quelle parole, non davanti a te. Non me lo sarei mai permesso. Piansi da sola. In quella casa piccola e fredda che per me era una reggia. Piansi quando non c’eri, quando la guerra ti aveva già portato via da me. La prima di tante volte. Piansi perché sapevo che avevi ragione.

Piansi così a lungo che quando tornasti avevo ancora gli occhi rossi.

Credo che tu te ne accorgesti. Lo capii dal tuo sguardo quando mi guardasti con quegli occhi colore del cielo in tempesta.

Ti accorgevi sempre di tutto.

Poi ti avvicinasti a me e mi baciasti.

Era un bacio caldo e dolce che mi spinse a pensare che tutto era finito, che finalmente avremmo potuto vivere in quella casa piccola e fredda la nostra vita di ghiaccio e di fuoco legati insieme da un miracolo.

Ma la guerra non è amica della speranza, la guerra è nemica di ogni amore.

Dopo quel giorno non ti vidi più.

Inizia a cercarti

Correvo alla ricerca di te come un’assetata

Mi dicevano di averti veduto in questo o quel luogo.

Luoghi un tempo nostri, in cui si respirava ancora l’odore del nostro amore.

Quei pochi amici rimasti mi consolavano dicendo che eri fuggito per proteggermi, perché tuo padre avrebbe potuto ucciderci entrambi.

Troppo ghiaccio avrebbe soffocato il mio fuoco, dicevano gli amici.

«E’ meglio così!» mormoravano dandomi piccole carezze, come si fa con le bambine… o con i cani.

Il tempo aumentava la mia sete.

Come un segugio ho seguito ogni traccia di te.

Ti ho cercato in amori che mi ricordavano il tuo sapore, ma il sapore non era mai lo stesso.

Mancava sempre qualcosa.

Ti ho cercato amore mio in ogni atomo di te disperso nell’universo.

Ne ho raccolti quanti più ho potuto nella terra, nell’aria,

nel mare, negli sguardi e nei gesti degli uomini.

E il tempo è passato.

È passato sul mio viso, sul mio corpo e sui miei capelli che tanto amavi, ma non è passato sulla mia anima che è ancora tua.

Il mio fuoco si è affievolito, come soffocato da arida cenere, anzi da sale.

Quindi ho compreso.

Ti ho cercato tanto e ora, che sono vecchia e stanca ti ho trovato.

Ti ho trovato in questo lago che ha il colore dei tuoi occhi, ti ho trovato in questa sabbia bianca come il sale.

Sì come il sale, amore mio.

Cercando di te ho capito.

Nelle parole di chi ti raccontava, negli sguardi di chi ti ha veduto, ho scoperto:

Tu non sei ghiaccio per me.

Tu sei sale.

Sei il sale della terra, sei il sale del mare.

Sei il sale del sudore di ogni mio amore.

Sei il sale sotto il sole, sei il sale della ferita.

Sei il sale delle lacrime, il sale della mia vita.

Come sale io ti ritrovo ora.

E quando lascerò questa terra, abbraccerò questa sabbia e guarderò quest’acqua. Poi chiuderò gli occhi e aspetterò di ritrovarmi abbracciata a te, come quando eravamo felici.

Poi rimarremo così per l’eternità.

°.°.°.°.°

AVVERTENZA: I testi in corsivo sono tratti dal libro “Salt” pubblicato dall’Odin Teatret (www.odinteatret.dk) e fanno parte dello spettacolo “Salt” (attori: Roberta Carreri e Jan Ferslev. Regia: Eugenio Barba). Lo spettacolo è basato sulla novella “Lettera al vento” di Antonio Tabucchi. Chiedo scusa se ho usato una cosa così bella per un fine futile come una fan fiction, ma l’ho fatto solo spinta dall’amore per tutte i personaggi e le persone che nomino in queste poche righe. Prendete questa cosa per quello che è, un gioco d’affetto.

Sono gradite recensioni!!!

  
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