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Autore: i love kurt    18/06/2013    2 recensioni
"Presentatore: e ringraziamo Austin Mahone per la sua esibizione!!
Dal pubblico si levò un applauso. Tania e Francesca cominciarono a saltellare per il corridoio.
Francesca: questo è il giorno più bello della nostra vita, i nostri due idoli suonano allo stesso concerto!!"
Genere: Fluff, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ff Francesca...
"Non andare!" Diceva Tania "vieni!" Diceva Austin. Cosa dovevo fare? Ovvio che la ragione era dalla parte dei maghi, Frederick ci aveva perfino fatto leggere in libro che raccontava ciò che ci avevano fatto. Aspetta un attimo: a quel libro mancavano delle pagine! E se il libro del quale parla Austin fosse lo stesso nostro con delle pagine in più? E se avessero strappato delle pagine apposta per far sembrare la storia in modo diverso?
Strinsi la mano di Austin.
Io: d'accordo vengo.
Austin sorrise, i canini erano scomparsi.
Tania: ma sei impazzita?! Vuoi farti mordere?
Io: se avesse davvero voluto farlo lo avrebbe fatto prima, non credi?
Tania: Frederick ci ha chiaramente detto che non dobbiamo interagire con i vampiri, non voglio che tu diventi un unicorno!
Io: e allora tu non dire niente a nessuno. Mancavano delle pagine al libro che ci ha fatto vedere Frederick, devo sapere cosa c'è scritto!
Tania: ma sta' attenta!
La abbracciai, era davvero la migliore amica del mondo.
Tania sparì dietro un albero e io andai a casa di Austin. Era il mio sogno visitare casa sua, ma mi portò in cantina. Prese dallo scaffale un libro e me lo porse, era lo stesso che ci aveva fatto vedere Frederick. Lo aprii e cercai le pagine mancanti, le lessi.
Io: il mondo della magia fu formato in origine da sette persone: sei maghe e un vampiro. Questo era sposato con tutte e sei le maghe e governava incondizionatamente su tutto e tutti. Non permetteva ai maghi di prendere alcun tipo di decisioni, decideva tutto lui. I maghi non avevano la forza di ribellarsi, erano troppo terrorizzati. Tutto cambiò quando una sera il vampiro sovrano morse una delle sue mogli, trasformando in vampiro anche lei. Nel villaggio si scatenò il panico: i maghi si rifiutavano di assomigliare all'essere che aveva rovinato la loro esistenza, tirarono fuori il coraggio e si ribellarono. Il vampiro sovrano fu cacciato ai confini del regno insieme alla sua sposa trasformata, non volevano rischiare che anche lei mordesse qualcuno.
Rimasi un po' in silenzio a pensare, Austin mi si avvicinò ma io lo allontanai.
Io: ancora non ho capito una cosa: perché da un vampiro e una maga nasce una maga?
Austin: hai presente la genetica? Occhi marroni più occhi blu uguale occhi marroni? Qui è la stessa cosa.
Io: ha-ha noi siamo la razza più forte!
No, non era il momento di scherzare.
Austin si avvicinò di nuovo.
Io: stammi lontano.
Austin: cosa? Hai letto quello che c'è scritto!
Io: infatti, e ho visto che abbiamo ragione in pieno.
Austin: come? No! Ci avete cacciati nella palude oscura per secoli senza nemmeno ascoltare quello che avevamo da dirvi!
Io: vi abbiamo cacciati perché siete degli approfittatori, ci costringete a fare il lavoro sporco.
Austin: ecco dove è il problema di voi angeli: fate di tutta l'erba in fascio.
Io: che vuoi dire?
Austin: che a sottomettervi e sfruttarvi è stata una persona sola, non tutti i vampiri! Ci state giudicando per gli errori che ha commesso uno di noi. Ma anche se lui ha sbagliato non vuol dire che siamo tutti come lui!
Io: e noi come facciamo a saperlo? Non possiamo farvi rientrare in città come se niente fosse con il rischio che possiate mordere qualcuno.
Austin: è un rischio che dovete correre, non ci credo che tutti i maghi siano persone corrette...
Stavo per dargli ragione ma mi tornò in mente il discorso di Frederick:" i vampiri sono in grado di giocare con i tuoi pensieri e farteli cambiare, sono in grado di farti credere e pensare cose che non vuoi"
Dovevo andarmene prima che succedesse anche a me.
Austin: ma dove vai?
Io: via, non ti permetterò di manipolarmi la mente!
Austin; aspetta solo un secondo!
Salii velocemente le scale quando mi fermò, mi girai e guardai i suoi dolci occhi verde smeraldo brillare, sembravano supplicarmi.
Austin: capisco che tu non mi voglia parlare, ma devi promettermi che in questo periodo non andrai nel mondo della magia.
Io: e perché scusa?
Austin: tu promettimelo e basta.
Tolsi velocemente il braccio e corsi a casa e raccontai tutto alla mia mamma, per me era come un'amica.
Mamma: tesoro non te ne occupare, sei giovane e a volte le cose possono sembrare per quello che non sono.
Io: ma sono sicura che le pagine del libro di Frederick siano state strappate.
Mamma: e io ti credo, ma non vale la pena scoprirlo e rischiare di essere punita per un ragazzo.
Io: ma lui non è in ragazzo qualunque, è Austin!
Mamma: per me può essere anche dio, ma se rischia di metterti in pericolo va scansato.
Io: va bene mamma.
Mi buttai giù e dormii.
La mattina dopo qualcuno mi chiamò, era la casa di Tania.
Io: pronto.
Tania: sono io, vieni subito perché è successo qualcosa nel mondo della magia!
  
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