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Autore: applestark    18/06/2013    1 recensioni
Piccolo momento Jack + Lexie. Lexie è un personaggio estratto dalla mia storia “Light it up like the 4th of July” (in corso) .
Un pò di tempo fa mi era stato chiesto di scrivere qualche one shot su di loro, e adesso ci ho provato.
E' meglio leggere questa fanfic se si conosce già Light it up, ma non obbligatoriamente visto che ho fatto in modo che si capisca comunque.
Genere: Commedia, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Come ho già spiegato nell'introduzione  si tratta di un piccolo momento Jexie. (Jack + Lexie)
Un po’ di tempo fa mi era stato chiesto di fare una raccolta di fanfic dedicate proprio a Jack e Lexie, due personaggi estratti dalla mia storia “Light it up like the 4th of July”.
Oggi ho avuto quest’ispirazione e allora ho buttato giù questa breve storia.
Non penso ancora di fare proprio una raccolta, sinceramente voglio prima pensare a concludere Light it up (che tra un po’ giungerà a fine :’( ), poi vorrei vedere se piacciono le one-shot Jexie e poi chi lo sa… chi vivrà vedrà.
Buona lettura ;)

ps: il titolo è tratto dalla canzone "Blue jeans" di Lana del Rey.
 
_stargirl

 

 
Lexie era appena tornata casa dopo un’estenuante pomeriggio passato ad allenarsi in vista del campionato di cheerleading che avrebbe visto protagonista la sua squadra di ragazze pon pon.
Come ben sapeva, se voleva conquistare la cima della piramide e il controllo su tutto il gruppo di ragazze, non doveva mancare nemmeno a una lezione, approfittandone così del momento fiacco di Frannie, la sua migliore amica, per fregarle il posto.
Voleva molto bene a Frannie, e sapeva altrettanto bene che se le avesse tolto il posto di capo-cheerleader le avrebbe fatto un enorme piacere, per questo non osava mai mancare a qualche lezione e non aveva mai litigato con la sua amica per quel ruolo.
La stanchezza si faceva proprio sentire, soprattutto dopo la doccia bollente con il bagnoschiuma alla lavanda che si era fatta appena giunta a casa, eppure, non aveva molta voglia di rinchiudersi in casa. Era comunque sabato, e a quanto pare Frannie era a casa a crogiolarsi con i suoi problemi sentimentali da “Esco con Alex oppure no? Gliela do oggi o è meglio tra un mese?”.
Le voleva bene. Tantissimo, come se fosse sua sorella… ma era inevitabile che risultasse noiosa e pensate quando stava lì a farsi tremila problemi quando il ragazzo che le sbavava dietro era… Alex Gaskarth!
Adorava gli All time low, li seguiva dagli inizi della loro carriera ed essere nata a Baltimora era un vanto proprio dal momento in cui quei ragazzi erano partiti dalla polvere di quelle strade per giungere al successo.
Cosa che adorava ancora di più era il modo in  cui ogni volta che si vedevano ,Jack Barakat, proprio il chitarrista degli ATL, filtrava con lei senza alcun pudore.
Stando a leggende metropolitane, il ragazzo non era proprio un tipo affidabile, ma per Alexandra detta Lexie quello era davvero l’ultimo dei suoi problemi perché neanche lei era tutta quest’affidabilità.
Spinta da quel pensiero un sorriso maligno le colorò il volto, si alzò in piedi, aprì l’armadio e iniziò a pensare a qualcosa di carino da indossare per fare un salto a casa All time low, dove quasi sicuramente avrebbe trovato Jack.
Dopo una serie di prove riuscite male indossò un paio di jeans stretti dal lavaggio scuro, una camicetta in jeans e delle Converse malandate con i lacci di un rosa acceso, stessa cromatura del rossetto che aveva applicato sulle labbra carnose.
Si ravvivò i capelli con un gesto della mano, pennellò del mascara sulle ciglia per rendere lo sguardo più profondo, spruzzò sul corpo dell’acqua profumata alle fragole e poi uscì di casa senza avvertire i genitori, prendendo per giunta anche l’automobile del padre dal garage.
Dopo una manciata di minuti passati nel traffico tipico del fine settimana, sulle note di “My only one” degli All time low, Lexie arrivò fuori la villetta in periferia dove vivevano temporaneamente i ragazzi, in pausa da album e tour.
Parcheggiò fuori il vialetto che portava all’entrata di casa e scese in fretta dalla macchina,  borsa di pelle in spalla e occhiali da sole poggiati sulla testa, anche se il sole ormai stava tramontando del tutto.
Bussò a lungo al campanello ma nessuno si decideva ad aprire, probabilmente era tutti usciti, oppure quel qualcuno in casa dormiva, o era sotto la doccia, o stava scopando con una ragazza e non voleva interrompere il momento.
A Lexie però non fregava niente, quindi si intrufolò in casa senza che nessuno la aprisse.
Tutto ciò che sentì una volta puliti i piedi sul tappeto d’entrata fu  come un ronzio proveniente dal salotto, le luci in casa erano tutte spente e quasi ebbe paura che si potesse trattare dei ladri.
-Ehm.. c’è qualcuno?- balbettò, prendendo gli occhiali da sole e gettandoli nella sua borsa dalle dimensioni in stile Mary Poppins.
-Cazzo! Ma muori Rose! Muori! Sei una gran noia, le tue lacrimucce mi fanno ridere!- esclamò una voce, poi seguita da un sonoro rutto. Si, proprio un rutto.
Lexie si rilassò un attimo e fece capolino con la testa nel salotto, trovando conferma nella sua prima ipotesi: in casa c’era solo Jack.
-Ma non senti?!- chiese, un po’ scorbutica, entrando nel salotto e mettendosi davanti alla televisione a braccia incrociate.
-Ehi Lexie, ciao! Ehm scusa stavo vedendo Doctor Who, puoi…puoi spostarti?- chiese Jack, con un sorrisino stampato in volto.
-NO! Non mi tolgo! – protestò Lexie mettendo subito il broncio e incrociando le braccia al petto. –Rose è il mio personaggio preferito e tu l’hai offesa-
Il ragazzo spalancò gli occhi e fece una smorfia sorridente. –E dai, scherzavo…era solo uno sfogo! Tu stavi origliando intanto-
-Tu non fai gli onori di casa, non è colpa mia. E ritira tutto ciò che hai detto riguardo a Rose- sentenziò caustica, rimanendo ferma immobile davanti alla televisione, con la solita espressione di chi la sa lunga.
Jack sbuffò, passandosi una mano tra il ciuffo biondo che gli faceva sembrare la testa una specie di Ape Maia.
-Cosa mi dai in cambio, piccola Lexie?-
Un sorriso beffardo gli colorò il volto e la ragazza scosse appena la testa, poi con un dito spense la tv dal tasto posizionato nel lato e sorrise innocentemente al chitarrista.
-Ma guarda un po’… sei una bambina cattiva, te l’hanno mai detto?!-
Spostò la ciotola strapiena di pop corn dalle sue gambe e si alzò in piedi, pronto a farla pagare cara a quella Lexie.
La conosceva da poco, eppure tutto quel pepe che aveva, quel caratterino forte e sfrontato… gli facevano venire una gran voglia di cosacce, si sentiva tipo… infuocato, in sua presenza.
E anche lei sembrava alimentare quel fuoco, ogni volta che si vedevano, per puro caso, nel tentativo di far accoppiare Alex e Frannie, la bionda- angelo che aveva fatto perdere la testa al suo migliore amico.
-Cosa vuoi, Barakat?-
-Meglio per te se inizi a fuggire, signorina-
Si guardarono negli occhi, carichi di tensione, poi la ragazza prese a correre intorno al divano, diretta verso la cucina.
Jack, con le gambe indolenzite di un pomeriggio passato davanti alla tv, dondolò in cucina, fingendo di camminare piano, nella speranza di fregare quella Lexie tutto pepe.
-Bassam è un cretino, Bassam è un cretino- canzonava lei con il tono di una bambina antipatica, nascosta dietro il frigorifero.
-Lexie pensa di fregarmi, Lexie pensa di fregarmi…- disse Jack, imitando il tono della ragazza.
A “piccoli” passi, Jack  uscì dall’entrata secondaria e rientrò subito dopo per la veranda, in modo da trovarsi proprio dietro Lexie, che non si era accorta di niente.
-ops!-  esclamò, facendola sobbalzare e sbiancare allo stesso tempo.
-Mi hai spaventata!- gridò, prendendo di nuovo a correre come una matta , diretta verso le scale all’entrata.
-Ti ho fregata piccola, adesso non sfuggirmi!-
Risero entrambi, ma Jack la fece prima salire su per le scale, poi iniziò a seguire il suo stesso percorso, solo più lentamente, fino ad arrivare al corridoio che portava alle camere da letto.
Fuori la sua stanza vi era scritto a caratteri cubitali “Jack”, quindi era sicuro che Lexie si trovasse proprio in quella stanza.
E così fu.
Trovò Lexie accovacciata dietro la porta, con un sorriso furbo stampato in volto.
-Pensavi che non ti avrei trovata?- le chiese a bassa voce, allungandole una mano per farla rialzare in piedi.
Lexie fece una smorfia, ignorando la sua mano ed alzandosi da sola.
-Sapevo che mi avresti trovata, invece-  replicò, e Jack alzò le mani in segno di resa.
-Mi devi qualcosa in cambio o sbaglio?- incalzò, posandole una mano sulla spalla, piccola com’era doveva quasi abbassarsi per guardarla negli occhi.
-Mi stai fregando, Jack…- si lamentò, consapevole che quegli occhioni scuri la stavano soggiogando, profondi com’erano.
-Io non gioco sporco!- esclamò lui sulla difensiva
- I tuoi occhioni si però!-
Scrollò le spalle. –Non so che farci-
-Ti odio- sussurrò Lexie, abbassando lo sguardo e poi cedendo, nonostante una vocina dentro la sua testa protestasse con dei sonori “pappamolla!” , che lei ignorava.
-Cosa vuoi in cambio?- domandò, inarcando un sopracciglio ramato e incrociando le braccia al petto.
-Uhm, vediamo un po’…-
Lexie iniziò a muovere il piedino insistentemente, nervosa e curiosa allo stesso tempo della sporca richiesta che sicuramente Jack avrebbe fatto.
-Non ti muovere- mormorò lui, sorridendole in modo spontaneo, così tanto che Lexie rimase a fissarlo per qualche secondo.
-Non mi muovo- disse quasi a se stessa, mordendosi appena il labbro inferiore perché, caspita, Jack era davvero.. carino?!
No, molto di più.
-Okay- sussurrò il ragazzo, facendo scivolare la mano lungo il braccio di Lexie fino a giungere al suo fianco, che cinse con un braccio, spingendola con l’altra mano al muro dipinto di blu della sua camera da letto.
-Oh- sospirò la ragazza, guardandolo negli occhi con fare malizioso.
Risero entrambi, e lei si lasciò completamente andare, si vedeva alle strette, e con Jack Barakat che vuole baciarti… chi sarebbe la stupida a non approfittarne?
Lexie socchiuse gli occhi , arricciando appena le labbra in attesa di un bacio che invece non arrivò.
-Vuoi sempre avere la parola in capitolo, piccola Lexie?- domandò Jack, con fare retorico, facendola sussultare perché con la barbetta sul mento le aveva solleticato il collo, che il ragazzo andò poi a baciare provocando dei brividi lungo le braccia di Lexie.
-Shhh- le disse, guardandola in volto, ma lei aveva già gli occhi chiusi.
Le cinse entrambi i fianchi e con le labbra, dopo averle baciato il collo e il mento giunse sulle labbra.
Lexie sorrise, portò le braccia al collo di Jack e ricambiò il bacio  aprendo di tanto in tanto gli occhi per perdersi nei pozzi scuri che erano gli occhi del ragazzo, forse il primo, che era riuscito a metterla a tacere.
 

 
  
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