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Autore: Glirnardir    18/06/2013    1 recensioni
Ecco come ebbe luogo la famosa congiura degli amici di Frodo.
Lavoro in corso.
Questa storia non è mia. Io l'ho semplicemente tradotta per farvi conoscere la meravigliosa autrice Dreamflower. Per chi fosse interessato alla versione originale, la trovate http://www.storiesofarda.com/chapterlistview.asp?SID=1707
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Frodo, Merry, Pipino, Sam
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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IX.

     Appena arrivato, Grassotto fu messo in un angolo da Pipino, che sembrava decisamente disperato.
     “Grassotto, ho bisogno di parlarti al più presto possibile - in privato.” Gettò uno sguardo a Folco, che stava salutando Eglantina. La madre di Pipino era il solo membro della famiglia Tuc che trovasse divertente il giovane Boffin.
     “D’accordo, Pipino. Ti raggiungo subito nella tua stanza. Dove sono Merry e Frodo?”
     “Oh, Perla e Falco li hanno invitati per un tè. Falco ha qualcosa da fare nella Terra di Buck, e ha chiesto aiuto a Merry.” Falco, il marito di Perla, era anch’egli un Bolgeri, un lontano parente di Grassotto.
     Poco dopo, Grassotto si recò nella stanza del giovane Tuc. Questi era molto irrequieto, e continuava a spostarsi da un capo all’altro della camera, lasciandosi cadere sul letto per poi saltare su e affacciarsi alla finestra. C’era un non so che di selvaggio nel suo sguardo.
     “Grassotto, sono incarcerato! Dovrò restare qui, negli Smial… almeno fino a Uccellaio!” Spiegò le restrizioni impostegli dai genitori. “Insomma, come potrò sapere che diamine succede? E se capitasse qualcosa, e partissero tutti prima del Compleanno? E se…”
     “Pipino, calmati.” Grassotto aveva intenzione di dire certe cose che gli ossessionavano la mente da quando Pipino era entrato nei giochi, e temeva proprio che all’adolescente non sarebbero piaciute affatto. “Ascoltami bene, e non interrompere.” Si servì di un tono più risoluto di quello che gli era consueto, e Pipino annuì con occhi sgranati. “Tu sai che Merry aveva a cuore il tuo interesse nel volerti tenere fuori da questa faccenda.” Pipino aprì la bocca, ma Grassotto sollevò una mano, e lui la richiuse. “Non so se hai tenuto in conto questa eventualità, ma se tutti voi decideste di intraprendere questa… questa fuga… e poi chissà come riusciste a tornare, Merry e Frodo potrebbero ritrovarsi in serissimi guai per essersi trascinati dietro un giovanotto della tua età, e in particolar modo il figlio del Conte. E se nessuno di voi farà mai ritorno - cosa assai probabile per degli hobbit che decidano di recarsi all’avventura oltre i confini della Contea - i tuoi genitori saranno in lutto per sempre, e tu lascerai tuo padre senza un erede.” Gli occhi di Pipino si riempirono di lacrime. “Per quanto bene tu possa volere a Merry e a Frodo, sarebbe decisamente più saggio da parte tua lasciar perdere tutta questa storia.” Ancora una volta Pipino fece per parlare, ma di nuovo Grassotto sollevò una mano. “Tuttavia, se ancora insisti, farò tutto il possibile per aiutarti ad andare con loro, perché sospetto che se ti dessero il fumo potresti metterti a seguirli tutto da solo. E questa sarebbe una cosa oltremodo sciocca ed estremamente pericolosa.”
     “Grazie, Grassotto.” Pipino emise un profondo sospiro. “Non sono uno stupido. Ho pensato a tutte queste cose. Se li seguissi, credo che chiunque mi conosca non riterrebbe responsabili Merry e Frodo - ma saprebbe che l’idea è tutta farina del mio sacco. Per quanto riguarda la mia famiglia…” I suoi occhi si riempirono nuovamente di lacrime, e tutt’a un tratto Pipino si mise a singhiozzare. Grassotto estrasse un fazzoletto e glielo porse, e per qualche minuto non fece altro che consolarlo dandogli pacche sulle spalle.
     “Mi dispiace,” singhiozzò Pipino, “so quanto sarà difficile per loro. Ma non posso lasciare che Merry e Frodo se ne vadano senza di me. Davvero, non posso! Non riesco neppure a immaginarlo. E hai ragione, non lo accetterei, mi metterei a seguirli di nascosto, sai che lo farei.” L’espressione caparbia si era ridipinta sul suo viso.
     “Benissimo, allora. Ti terrò aggiornato su eventuali sviluppi, e se Frodo e Sam daranno segno di voler partire prima del previsto te lo riferirò al più presto.”
     Il volto di Pipino fu illuminato da un sorriso luminoso come un faro. “Oh, Grassotto! Sei una persona meravigliosa.” Strinse a sé Grassotto in un caloroso abbraccio. “Perdonami se una volta ti consideravo ottuso!”
     Grassotto scosse il capo. I Tuc erano così volubili. Eppure, al tempo stesso, davvero straordinari.
  
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