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Autore: Eliessa    18/06/2013    9 recensioni
Anna ed Emiliano, due vite ed un solo cammino.
Quello che i due ragazzi non sanno, è che il destino ha riservato per loro una sorpresa.
Riusciranno ad essere più forti di tutto quello che, forse, li sta allontanando?
Genere: Romantico, Sentimentale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ti prego, stammi vicino




 

La notte, nonostante tutto, era passata in modo tranquillo per Anna.
Evidentemente la presenza di Marco l’aveva rassicurata, facendole dimenticare il suo più grande pensiero in quel momento.
Il mattino seguente, quando la sveglia suonò Marco la spense senza alzarsi e così tornò ad addormentarsi; mentre Maria appena si svegliò, vide che la parte di letto di Marco era disfatta ed iniziò a preoccuparsi perché aveva capito che non aveva dormito lì la notte passata.
Comunque, senza pensarci più di tanto, si alzò ed iniziò a prepararsi. Dopo essersi vestita andò prima in camera di Palù e poi di Jonathan, ma anche lì il suo Marco non c’era.
“Forse sarà uscito presto per andare a comprare il giornale”, pensò la donna e una volta arrivata in cucina vide che non c’era ancora nessuno sveglio, così andò in camera della sorella per vedere se era già pronta per andare a scuola, ma quando entrò in camera vide Marco abbracciato alla sorella.
Maria dapprima si gustò la scena e poi cercò di svegliarli dolcemente, ma appena la ragazza aprì gli occhi saltò dal letto ed andò vicino a Maria per abbracciarla.
-Scusami, scusami se Marco ha dormito qui questa notte.-
-Ehi, guarda che non è successo niente.-
-Si, scusami.- tornò a ripetere.
-Anna, sei strana è successo qualcosa?- chiese Maria.
-No, no. Ora scusa ma, vado a lavarmi.- disse Anna andando via.
-Ancora con queste scuse?!- chiese Maria senza ottenere risposta perché Anna andò via.
-Comunque buongiorno.- disse Marco ancora assonnato.
-Buongiorno a te.- rispose Maria baciandolo. –Senti, mi spieghi tu cos’ha mia sorella?- Marco si tirò su, mettendosi seduto.
-Senti Maria, sarebbe un segreto ma da soli non possiamo fare niente e forse tu sei una delle poche persone che possa aiutarla.-
-Marco mi spaventi. Non farmi stare sulle spine, per favore.-
-Maria, Anna è incinta.-
-Come incinta? Ma di Emiliano. E ne siete sicuri?-
-Si, questa notte ha fatto un test di gravidanza che io stesso le ho comprato.-
-Che situazione!- esclamò Maria passandosi una mano sulla fronte.
-Non hai idea di come sta.-
-Me ne sono accorta. Prima non hai visto che non faceva altro che chiedermi scusa?-
-Sai, ieri sera prima di mettermi a letto sono tornata da lei, perché stava troppo male e l’ho trovata che piangeva nel letto, così sono rimasto con lei.-
-Ed hai fatto bene, perché sa che ha qualcuno su cui contare.- E mentre i due parlavano in camera ritornò Anna, con una mano sopra il ventre.
-Maria, visto che papà dorme mi dai tu il permesso di rimanere a casa? Non mi sento bene. E poi sono sicura che Marco ti abbia raccontato tutto quindi puoi immaginare come sto.-
-Si, certo tranquilla.- Rispose Maria abbracciandola. - Come ti senti?-
-Guarda non poteva iniziare meglio questa gravidanza, di già le nasuee mattutine.-
-Quelle passeranno. Di quanto credi potresti essere?-
-Non lo so Maria.-
-Vabbeh, più tardi passa in clinica da me, che ti faccio fare un prelievo da Oscar.-
-Non ci penso proprio, è un amico di papà.-
-Ma è anche un medico e c’è  il segreto professionale.-
-Allora neanche tu parlerai con lui perché, anche sei specializzata in neuropsichiatria infantile, sei pur sempre una dottoressa.-
-E infatti non ne parlo con papà, perché dovrai essere tu a dirglielo.-
-Ma non ora, per favore. Non me la sento.-
-D’accordo. Quando te la sentirai gli parlerai, ma spero sia prima che si noti la pancia.-
-Beh, magari aspetterò così tanto che poi invece di parlare, gli mostrerò solo la mia pancia.- rise.
-Meno male che la prendi a ridere.-
-È per non piangere.-
-Dai, senti io devo scappare in clinica, e se non te la senti oggi a scuola non vai ma se vuoi quando Marco accompagna i bambini all’asilo puoi farti portare da me, tanto non ho molti appuntamenti e non avresti neanche papà tra le scatole che ti fa domande.-
-D’accordo.-
-E un’ultima cosa: Emiliano lo sa?-
-No, glielo dico questo pomeriggio quando viene, non posso prendere il telefono e dirgli: sai, aspetto nostro figlio.-
-Hai ragione. Vabbeh, io vado a lavoro ti aspetto dopo.- continuò Maria dando un bacio sulla fronte alla sorella.
-D’accordo, ciao Marì.- disse Anna con un leggero sorriso sulle labbra.
-Vabbeh, a questo punto vado anche io, così sveglio i bambini.-
-Perfetto, io inizio a vestirmi, e poi ti raggiungo in cucina.-
-Ok, a dopo.- e così anche Marco andò via. Nel mentre Emiliano aveva inviato il solito messaggio del buongiorno ad Anna e lei rispose come sempre, ma gli aveva anche scritto che non sarebbe andata a scuola e fu molto brava a non destare sospetti.
Una volta preparata andò in cucina dove ad attenderla c’erano Marco ed i bambini ma prima che uscisse di casa il padre si alzò per fare colazione.
-E tu non dovresti essere già fuori per andare a scuola?- chiese molto gentilmente il padre.
-No, non mi sono sentita bene ed ora vado da Maria.-
-Se non ti senti bene è il caso che tu rimanga a casa.- A questo punto Marco intervenne a favore della ragazza perché aveva capito che Anna non riusciva a mentire.
-Si, voleva rimanere a casa, ma Maria deve parlarle così le ha chiesto di passare in clinica. Dopo la nottata che ha avuto ora sta meglio. Sono sempre stato con lei.-
-Va bene, come dite voi, ma non prenderci l’abitudine Anna.-
-No papà, tranquillo. A dopo.-
Una volta entrati in macchina, Anna ringraziò Marco per averla levata da quella situazione e dopo aver lasciati i bambini all’asilo andarono in clinica.
-Grazie del passaggio, ci vediamo a pranzo?-
-Se riesco a liberarmi si, ma non prometto nulla. Tu cerca di stare bene.-
-Vedrò quello che posso fare.- disse sorridendogli. –Ciao Marco.- Scesa dalla macchina entrò in clinica e la rima persona che vide alla reception fu Gloria.
-Ehi ciao Gloria, per caso sai se Maria è nel suo studio?-
-Ciao Anna, no l’ho vista due minuti fa e mi ha detto che andava da Oscar.-
-Perfetto, grazie.- e così Anna andò nello studio di Oscar.
-Permesso.- chiese Anna.
-Si, vieni pure.- rispose Oscar. –Allora, per quale piacere ho qui davanti a me le sorelle Martini?-
-Diglielo tu.- disse Anna rivolta a Maria.
-Diglielo tu, cosa?- chiese Oscar.
-Anna è incinta. Potresti farle un prelievo del sangue e farmi avere i risultati senza che papà ne sappia nulla?-
-Ah.- rispose Oscar meravigliato. –Va bene. E state tranquilli, a parte noi non lo saprà nessuno. E per quanto riguarda Lele stai tranquilla.- disse Oscar rivolto ad Anna. –C’è pur sempre il segreto professionale e non intendo infrangerlo. Sei pur sempre una mia paziente.-
-D’accordo.-
-Dai, allora siediti lì che facciamo questo prelievo.- Anna seguì le indicazioni di Oscar.
-Piano, per favore.- disse come al solito Anna.
-Quasi diciottenne e la fobia degli aghi non ti è passata.-
-Alcune cose restano a vita.-
-Se vuoi ci pensa tua sorella.- Max bussa alla porta di Oscar. –Ehi Oscar, potresti venire un momento?- chiese l’uomo. –Anna, ciao.-
-Ciao Max.- rispose la ragazza.
-Si vengo subito. Pensaci tu.- continuò Oscar rivolto a Maria per poi uscire con Max.
-Dai, ti faccio io questo prelievo, ti fidi?-
-Tanto se succede qualcosa siamo in una clinica, circondati da medici veri.- disse a sfottò Anna sorridendo alla sorella.
-Dai, scopri il braccio che iniziamo.- e così Maria fece questo prelievo.
-Ora aspettiamo Oscar e poi andiamo nel mio studio, ti va?-
-Si, però prima ho bisogno di mangiare qualcosa.-
-Ti porto al bar dietro la clinica e facciamo colazione. Ma Emiliano, l’hai sentito?-
-Si, per il buongiorno, come sempre.- entra Oscar.
-Allora, tutto a posto?-
-Si, ho fatto.- rispose Maria.
-Queste le porto io in laboratorio e vediamo se entro questo pomeriggio riusciamo ad avere i risultati.-
-Perfetto.- rispose Maria. –E ancora grazie Oscar.-
-Figurati, per voi questo ed altro. Comunque se passate da Federica, Anna potrebbe fare anche un’ecografia.-
-Dai, poi vediamo.- rispose la sorella maggiore, leggendo negli occhi di Anna un po’ di paura, tra l’altro comprensibile.
-Va bene. Fammi sapere così l’avverto.-
-Ok, a dopo.- rispose Maria.
-Ciao Oscar.- continuò Anna. Dopo di che andarono al bar a fare colazione e poi ritornarono nello studio di Maria fino a quando non si fece l’ora di pranzo ed insieme tornarono a casa.
Dopo pranzo, Anna si chiuse in camera e non uscì per niente. Cercò di studiare, per quel poco che riuscì, ma i suoi pensieri erano concentrati sulle parole giuste da trovare per dire ad Emiliano del bambino ma alla fine capì che le parole giuste per quanto lei possa cercarle, non esistono. Ma di una cosa era convinta:  se avesse avuto accanto a se qualcuno da farle da sostegno mentre parlava con il suo Emiliano, avrebbe di certo avuto il coraggio di confessare tutto. Così, per evitare di uscire dalla stanza ed incontrare il padre o qualche altro familiare, chiamò con il suo telefonino la sorella che però stava uscendo per andare a fare la spessa con i bambini. Ed a questo punto l’unica persona che rimaneva era Marco che si dimostrò subito disponibile nell’aiutarla.
Dopo la chiamata andò subito nella stanza della ragazza ed insieme aspettarono Emiliano che anticipò il suo arrivo di più di mezz’ora. Meglio.
-Ehi Scricciolo.- disse Emiliano appena entrò dalla porta esterna del garage, senza rendersi conto della presenza di Marco. –Ehm, ciao Marco.- continuò.
-Ciao Emiliano.- disse Marco sorridendogli e rimanendo seduto sul letto di Anna.
-Che hai? Ho scelto un brutto momento per venire?-
-No, ma devo parlarti.-
-Beh, sembra seria la situazione.-
-Un po’ lo è.- disse Anna mentre qualcuno bussò alla porta principale. Marco si alzò per andare ad aprire ma per fare rima uscì direttamente dal giardino. Quel qualcuno era Oscar con il risultato della analisi del sangue che confermavano la gravidanza di Anna. Una volta andato via Oscar, Marco rientrò in camera della ragazza e diete la busta ad Anna. Diede un’occhiata veloce al contenuto e poi si fece coraggio per dire la verità al ragazzo.
-Anna, non mi piace tutto questo silenzio.-
-Emiliano, sono incinta. Questi sono i risultati delle analisi che ho fatto questa mattina, e questo.- disse Anna pendendo dal suo beauty-case il test di gravidanza.- …e questo è il test che ho fatto questa notte.-
-Perché non mi hai detto nulla.-
-Perché… perché ci ho pensato mentre  ritornavo a casa ieri notte dopo essere stata da te. Allora? Non dici niente?-
-Non so che dire!-
-Dimmi che non vuoi il bambino, che vuoi lasciarmi, che non te ne frega niente di noi, dimmi una qualsiasi cosa, ma dimmela per favore.- disse Anna con le lacrime agli occhi.
-Io ti voglio e con te voglio anche nostro figlio. Su questo non ci sono dubbi. Un figlio, ci pensi? Saremo genitori.-
-Non gridare perché a parte Marco e Maria non lo sa nessuno in casa.-
-D’accordo, scusami.-
-Emi, ti prego, stammi vicino perché se non fosse per te, Marco e Maria mi sentirei sola e non saprei cosa fare.-
-Forse dovremo iniziare dicendo la verità agli altri.-
-E poi chi lo sente mio padre?!-
-Tanto questo non si può nascondere, lo sai, tanto vale…-
-Lo so, ma dammi un po’ di tempo per cercare di capire. Emi, in meno di 12 ore mi sono resa conto di aspettare nostro figlio.-
-D’accordo, faremo come vuoi, aspetteremo.-
-Grazie.- disse Anna prime che le prendesse un attacco di nausea improvvisa.
-Eh beh.- iniziò a dire Marco che era rimasto in silenzio ascoltando la chiacchierata tra i due. –Dovrai farci l’abitudine con le nausee e la voglia che avrà Anna di mangiare in continuazione.-
-Sai che c’è? Non m’importa.- rispose Emiliano con uno dei suoi migliori sorrisi. -Amo Anna e questo è l’importante. Tutto quello che succederà lo affronteremo insieme perché io e lei siamo una cosa sola.-
-Sono fiero di te.- rispose Marco dando una pacca sulla spalla ad Emiliano per poi dirigersi insieme in cucina ad aspettare Anna.

 
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Angolo autrice.
Buon giorno a tutti!
Beh, io veramente non so che dire e per ringraziarvi delle belle parole che mi avete scritto, ho deiso di buttare giù questo secondo capitolo.
Per il terzo ci sarà un po’ da aspettare perché… perché domani iniziano gli esami :P
Ma prometto di aggiornare presto! :D
Ancora grazie per avermi incoraggiato a continuare questa storia che neanche volevo pubblicare.
Un bacione a tutti voi.
Eliessa ~
   
 
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