Capitolo 15 - Missione al Passato
In quel momento non sapevo dove mi
trovassi. Tutto buio. Tutto soffocante. Le mie ferite erano ancora aperte,
causate dall'incontro contro Takao alla finale...
Pensavo che scoprire di non essere umano poteva essere scioccante per gli altri.
Si, magari è proprio così! Lo è stato per Takao in quel tempo, ma nonostante
questo, lui non si arrese anche se ha vacillato un po' all'inizio. Takao è
sempre stato un ragazzo da ammirare. Mi aveva insegnato i veri valori di
amicizia e per me era quasi un sogno essere allenato da un campione del mondo
come lui! Purtroppo la mia mente fu turbata violentemente quando scoprii da mio
padre che ero un robot, i resti del suo figlio defunto. Così un po' per voler
accontentare mio padre, un po' anche perché forse lo volevo anche io, decisi di
allontanarmi dai BladeBreakers e, quindi, da Takao per riuscire a diventare un
essere umano grazie all'aiuto dei loro 4 bit power. Credo che in realtà mi abbia
spinto di più il senso di eventuali pregiudizi da parte loro nel scoprire che in
realtà fossi un robot. Come avrebbero potuto reagire? Mi avrebbero discriminato,
pensavo.
Non era così, però...
Tutto sembrava sospeso, come se il tempo si fosse fermato. Nonostante avessi
perso, ero contento perché, nonostante fossi un robot, in quella finale Takao mi
fece capire quanto non fosse poi così importante.
Alla fine siamo comunque bladers...
Alla fine quel che importa è l'incontro...
Alla fine conta divertirsi...
Peccato che la verità non fosse tutta lì.
Quel buio totale mi tolse il respiro e sembrò che si volesse impossessare di me
stesso.
"Ecco l'Hougyoku" disse una voce a me sconosciuta. L'Hougyoku?
"Non è stato poi così difficile trovarlo, Hiruta sarà felice" disse un'altra
voce anch'essa sconosciuta.
"Beh impossessiamocene subito, no?" nell’istante in cui ultimò di pronunciare
quelle parole, sentii al petto un dolore lacerante, non ero più in grado di
controllare il mio corpo. Dentro di me qualcosa si muoveva. Qualcosa dentro di
me veniva staccata forzatamente dal mio corpo. Riuscii a distinguere il suono di
un beyblade che ruotava nelle mie vicinanze...
"E' lui" udii con forza da uno dei due. Il dolore era talmente lancinante che
non riuscivo neanche a gemere per quel che ne stavano facendo di me. Mi accorsi
che nella mia mente vagheggiava intermittente l'immagine di un oggetto che si
faceva, man mano appariva, sempre più chiaro. Quell'oggetto era un qualcosa di
simile ad una gemma con dentro un qualcosa che luccicava di bianco. Nel momento
in cui appariva mi dava delle forti fitte al cervello, come una bomba ad
orologeria che, con il suo lento scorrere dei secondi, mi avvertisse che da un
momento all'altro sarebbe esplosa.
"Zeo!"
Una voce mi chiamò. Sentii delle parole incomprensibili, ed un rapido sollievo
al mio dolore mi sovvenne.
"Lo stanno portando via!" disse una delle voci precedenti.
"Non glielo permetteremo!" disse l'altra voce precedente.
Evidentemente mi trovavo al centro di uno scontro tra persone che non conoscevo!
Pochi attimi passarono da quel momento prima che...
"Ma che cosa succede qua?!" era la voce di Takao! Ebbi appena il tempo di
accorgermene che tutto diventò bianco. I due tipi che mi stavano facendo del
male si girarono verso Takao, probabilmente questo causò quello strano fenomeno,
o no?
"Zeo!" di nuovo quella voce!
Di dopo quell'attimo non ricordo più nulla, forse perché non ero più lì. Non
ebbi idea di cosa accadde a Takao dopo quel momento, finché non ci fu qualcuno a
dare una risposta al mio dilemma.
"Entrò in coma"
In quel momento rimase scioccato.
"T-t-tu sei... m-me?!" esclamò Zeo, guardando il suo sosia un po' cresciutello
(perché i robot crescono? XD NdTakao / Già... Zeo è particolare! XD Insomma,
scrivo io la fanfic! Quindi posso permettermi queste cose! ùOù NdA.)
Era comprensibile! Eravamo riusciti a recuperarlo da una situazione un po'
complessa. Lo Zeo più grande annuì semplicemente, non sapendo che dire in quella
più che stramba situazione. Rivedersi giovane arreca uno strano effetto. Lo
arreca di già quando si guardano le foto della propria infanzia, immaginate
vedersi di persona! Ma in quel periodo non era affatto il momento di perdersi in
conversazioni. Mi avvicinai allo Zeo più piccolo e gli poggiai una mano sulla
spalla.
"Professore, - sussultò Zeo al tocco del professore - dove mi trovo?"
"Le domande a dopo, ti spiegherò un po' tutto durante il percorso. Adesso vieni
con me, c'è qualcosa di molto importante che dobbiamo fare"
Zeo era sensibilmente spaventato, tremava.
"Zeo, non essere così agitato, calmati!" dissi per tranquillizzarlo.
"Ti prego! Dimmi... dimmi cos'è successo a Takao!" esclamò tremolante lui.
Sussultai alla sua richiesta, come me, lo fece anche lo Zeo più grande.
Tentennai in un primo momento a rispondere, ma quando ne avevo trovato il
coraggio, lo Zeo più grande mi precedette.
"Entrò in coma"
All'affermazione dello Zeo grande... l'altro Zeo rimase impietrito. Mi avvicinai
a lui e gli spiegai rapidamente cosa accadde e che buttarsi giù non sarebbe
servito a salvare Takao e tutti gli altri.
Raggiunti in una semplice ma confortevole stanza, feci accomodare Zeo su una
sedia intorno ad un tavolo. Mi sedetti accanto a lui, ma solo dopo aver preso
alcuni documenti da un piccolo cassetto di una scrivania vicina.
"L'Hougyoku è un'antica pietra preziosa leggendaria che, come si narra in un
antico testo, permetta di avere un potere sovrannaturale illimitato al
possessore." scandii bene le parole. Zeo rimase ad osservarmi incapace di capire
cosa c'entrasse.
"Il motivo per cui sei stato attaccato è perché quella pietra preziosa ce l'hai
tu, nel tuo corpo." disse lo Zeo più grande al più piccolo.
"In realtà mi è sembrato di sentire a quei due tipi che hanno tentato di farmi
del male la parola Hougyoku" disse Zeo scandendo lentamente il nome della pietra
preziosa.
"Stavano tentando di impossessarsene, proprio come hanno fatto con me, ed il
risultato è questo mondo pieno di sofferenze." disse lo Zeo più grande.
"Siamo riusciti a trovare il modo di portarti via da quella fine grazie agli
studi sul Libro dei Bit Power" continuai.
"Quale libro?" chiese Zeo.
"Il Libro dei Bit Power è un libro che possiede un'immensa potenza, durante il
periodo di coma di Takao, Kei trovò il libro che permise a Takao, possessore
dell'anima del custode, di risvegliarsi dal suo coma grazie al libro."
"Bene, dove sono loro?" disse inconsciamente Zeo.
"Beh..." cominciai non sapendo cosa dire. Sapevo bene cosa accadde a Takao e gli
altri...
"In realtà siamo solo noi due" rispose Zeo maggiore.
Zeo capì che cos'era successo agli altri e che con questa risposta si voleva
evitare che si perdesse tempo prezioso.
"Cosa devo fare?" chiese Zeo.
"E' il momento di mettersi al lavoro."
Portai Zeo in un'altra camera, piena di particolari e sofisticate
apparecchiature che, come mi affermò lui, neanche durante le manutenzioni che
suo padre effettuava sul suo corpo aveva mai visto. Gli spiegai che l'Hougyoku è
dentro di sé perché era quello che usò suo padre per mantenerlo in vita, anche
se come fece non si sa. L'Hougyoku serviva per far si che il corso del tempo
cambiasse, ed insieme a quell'elemento vi era bisogno del libro e del custode,
ovvero Takao. Fin da allora effettuammo varie ricerche e finalmente riuscimmo a
trovare una svolta, trovammo Takao nel passato.
Dopo essere stato portato in una strana stanza piena di aggeggi evidentemente
sofisticati, il professore mi spiegò tutto quel che accadde, chi ero e qual'era
il mio compito.
"L'Hougyoku è stato creato dai Bit Power tantissimi anni fa. Loro hanno donato
questa gemma agli umani, ma fu rubata da gente poco raccomandabile, così la
pietra fu, dopo una dura battaglia, presa in custodia da un custode, dai tuoi
antenati, Takao... e tu sei il nuovo custode. Per gestire l'Hougyoku è stato
creato il libro dei Bit Power, custodito da un'altra persona, ma solo il custode
dell'Hougyoku è in grado di usarlo per comandare l'Hougyoku." il professore si
fermò prendendo fiato, io sospirai.
"Quello è il libro dei Bit Power, prendilo."
Mi avvicinai al libro e porsi entrambe le mani verso il volume. Toccandolo emise
un piccolo raggio di luce e mi sentii avvolto da un enorme onda di informazioni
che entravano nel mio cervello, informazioni che non avevo. Qualcosa del mio
passato e qualcosa prima del mio passato, di prima che nascessi, invase i miei
pensieri. Quella donna, era una mia antenata. E quel vecchio signore, il custode
del libro dei Bit Power. Ormai tutto era chiaro nella mia mente.
Adesso sapevo cosa fare.
Aprii il libro senza neanche pensarci due volte, riuscivo tranquillamente a
leggerlo.
"Zeo, per favore, avvicinati" gli chiesi. Lui obbedì senza esitazione.
Poggiai una mano sul suo petto e con l'altra tenevo il libro in mano. Le pagine
si sfogliarono da sole rapidamente fino al fermarsi su di una. Pronunciai
rapidamente un incantesimo. Un incantesimo che davvero avrebbe portato pace nei
cuori di tutti. Il mio bit power apparve, e con lui pian piano arrivarono anche
l'aquila rossa e gli altri. L'Hougyoku uscì da Zeo, senza procurargli evidenti
fastidi. L'Hougyoku si sbriciolò.Tutto diventò improvvisamente bianco e
rapidamente il tempo tornò indietro.
Mi risvegliai improvvisamente: il sole era già alto. Un attimo prima ricordavo
di essere stato con Takao, e ora? Mi alzai, vagando un po' facendomi strada
verso la cucina.
"Buon giorno!" squillò Takao, beccandosi un altrettanto saluto, anche se un po'
confuso da parte mia.
"Sai, credo che questo appartenga a te." Takao mi porse un libro.
"Conservalo bene" presi il libro, e subito la mia mente fu pervasa da alcuni
ricordi. Takao, anche stavolta, aveva salvato il destino dell'umanità da una
dolorosa fine.
Ci abbracciammo senza renderci conto di essere osservati dagli occhi di Max, Rei
ed il professore che ridacchiavano di nascosto.
"Takao!" ci interruppe una voce familiare.
"Zeo!" risposi felice.
Sapevo bene quel che avevo fatto, sacrificai l'Hougyoku per salvare l'umanità ma
ne conservai un granello per riportare in vita Zeo, volevo che il suo desiderio
si esaudisse, che lui diventasse un umano, anche se pensavo che andasse bene
anche così.
Kei continuò a tenermi un braccio stretto a lui, quasi non volesse più mollarmi.
Ed infine, questa storia, ci ha permesso di unirci e di non dividerci mai.
-FINE-
Note dell'autore:
Ahhh finalmente è finita! E' stata dura per me, eh! XD Mi sa che ho battuto il
record assoluto: quasi 4 anni per finire di scrivere una fic di miseri 15
capitoli!! Specifico che, casualmente, proprio la notte della vigilia di Natale
mi doveva venire il pallino di finire di scrivere sta fanfic, e sempre
casualmente alle 3 di notte, domani mattina ho da svegliarmi presto, quindi non
sarò prolisso!
Ringrazio tantissimi tutti quelli che mi hanno supportato e sopportato XD a
partire da Umbry e mia cugina più tutti gli altri come Nari, ecc... siete
troppi, lo sapete benissimo che ho da ringraziarvi!
Non dico che il tutto sia finito qui, come anticipato nel forum forse potrei
riservare qualche "special" ^^ vedrò se riuscirò a trovarne l'ispirazione!
Beh con questo è tutto, spero vi sia piaciuta.
Ciao! ^^