Percepisco la rabbia negli occhi di Josh. Intravedo due fiamme ardenti, due tizzoni pronti ad appiccare fuoco all’intero covone che bruciano nelle sue pupille. Le labbra sono strette, le narici allargate e le guance infuocate. I capelli, di solito così in ordine, ora sono arruffati e disposti in modo disordinato. Mi afferra il polso con forza e lo sbatte contro il muro. “Lasciami, Josh! Sei ubriaco!” esclamo, spaventata. “Non sono ubriaco! Sono solo molto, molto incazzato!” mi grida, afferrando anche l’altro polso. Sono contro il muro. Sento il suo respiro caldo sul mio collo, la pressione dolorosa sui polsi, l’odore di alcol che aleggia nel corridoio, le urla della festa al di là della porta. Si appoggia al mio corpo. “Non pensavo che potessi essere così stronza” mormora, fissandomi negli occhi. Sto piangendo. Il trucco deve stare colando visibilmente. “Lasciami, Josh, per favore” sussurro. Il cuore mi martella il petto. Vedo Josh che stringe i denti, rabbiosamente. Mi lascia i polsi, con lentezza. Mi lascio andare e crollo seduta sul pavimento freddo, affondando la testa fra le gambe. Mi asciugo gli occhi con il braccio, notando effettivamente un segno scuro di trucco. Ascolto. Un sospiro. I passi di Josh che si allontanano.da PensieriParole