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Autore: fanficsforbabes    18/06/2013    0 recensioni
Arianna Brooks è sempre stata una persona piuttosto normale; ovviamente ha commesso qualche sciocchezza, ma a chi non è mai capitato? Quando viene assunta dal management della Modest! per fare da ragazza ad Harry Styles, la sua vita cambia per sempre. Non può più essere se stessa, dovendo risultare il ritratto della 'fidanzata' perfetta in ogni momento. Ma riuscirà a sopportare a lungo tutte le pressioni, l'odio e i pregiudizi? E cosa più importante: cosa accadrà quando il contratto sarà finito?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Merda. Sono sirene quelle?
« Mettilo via, Cass! » urlo, abbassando il volume della radio ed accostando « Sbarazzatene! »
Lei si dimena sul sedile del passeggero, cercando di capire dove poter nascondere il blunt.
Decide di infilarlo nel portaoggetti giusto prima che agente lasci la sua auto.
« Proprio un colpo di genio. » abbasso il finestrino.


« Merda, non possono beccarmi di nuovo. » sento Cassie mormorare.
« Buon giorno, sono l'agente Blind. » io annuisco.
« Qual'è il problema, signore? »
« Stavate andando a trenta in una strada da sessanta kilometri orari e nessuna di voi due indossa la cintura di sicurezza. » ci indica ed io guardo in basso per esserne sicura. Ha ragione. « Patente e libretto, perfavore. »
« Uh, si, un attimo. » mormoro, cercando i miei documenti. Raggiungo il portaoggetti, causando un mormorio nervoso da parte di Cassidy. Non appena lo sportello si apre, l'erba rimane in piena vista. E' impossibile che l'agente non l'abbia vista, a meno che non renda davvero fede al suo nome.
« Cazzo. »
« Devo chiedervi di scendere dall'auto. Entrambe. »
Qulche minuto dopo, dopo aver ascoltato tutti i nostri diritti, io e Cass veniamo interrogate dal poliziotto a qualche metro di distanza dalla mia auto.
« E' roba mia, lei non ne sapeva niente » mento. Credo sia meglio che solo una di noi finisca nei guai anzi che entrambe. Cass non capisce la mia logica, ovviamente, ma sta al gioco, mandandomi qualche occhiata di tanto in tanto.


Dopo qualche discussione, mi ritrovo all'interno di un furgone della polizia poco illuminato di fianco ad una bionda con un vestito corto e dall'aria snob. Le uniche altre persone presenti nel vanoltre a noi sono due ragazzi di fronte seduti di fronte, ma siamo separati da una lastra di vetro. Uno di loro sembra piuttosto devastato e ha del vomito sulla maglietta. Il ragazzo di fianco a lui invece ha un livido sulla guancia. Sembra decisamente a disagio e lo si può dire dal modo in cui arriccia il naso. Si guarda intorno con disgusto, incontrando infine i miei occhi.
Distolgo lo sguardo rapidamente, sentendo il calore salire alle guance.
Mi sembra di averlo già visto prima, ma non so dirlo con precisione; è dannatamente troppo buio in quel furgone.
« Tu cosa hai fatto? » la bionda mi guarda come se io sia un animale. Beh, perché non divertirsi un po'? Sorrido.
« Ho accoltellato questa stronza. Se la stava proprio cercando! » la ragazza mi guarda con orrore, facendomi ridacchiare. « Te invece? »
«Io ..Io ..» il suo balbettio mi fa ridere ancora più forte; il fatto che creda veramente che io abbia accoltellato qualcuno è esilarante. « Ho rubato un vestito da Kohls » wow. « Lo volevo davvero, ma avevo lasciato la mia carta di credito a casa. Ho provato a spiegare alla manager che avrebbero semplicemente potuto chiamare mio padre e che lui lo avrebbe pagato, ma lei non mi ha ascoltata. » Poverina.
« Huh » i miei occhi si riportano sul ragazzo, che sembra ridere di noi. Ride ancora più forte quando la ladra di vestiti si allontana da me.
Mi guarda, gli occhi blu che colgono la luce fioca, e dice qualcosa, ma non riesco a capire cosa. Corrugo semplicemente la fronte.

Non appena siamo fuori dal camioncino, la bionda ed io siamo condotte in una piccola cella di fianco a quella dei ragazzi, una di quelle attrezzate per la notte delle piccole centrali di polizia cittadine.

La stanza è vuota, con un odore di muschio persistente nell'aria. Nessuno parla; la bionda ed io ci guardiamo solo intorno per un po' ed il mio stomaco si lamenta, rompendo il silenzio della prigione per un breve istante.
« Sono Arianna » le allungo una mano per stringere la sua, ma lei la rifiuta. Ok, fa lo stesso.
« Emily » Si avvicina alle barre e parla verso l'agente là fuori « Posso avere una telefonata libera? » lui la osserva ed annuisce, prima di guardare sulla scrivania.
La ragazza prende il telefono che lui le offre ed inizia a digitare.
« Papà? Sono Em. Sono in una cella piccola e sporca, con una pazza criminale » l'agente mi guarda ed io scrollo le spalle.
Attacca dopo aver fatto una specie di balletto e dà indietro il telefono. « Mi sta venendo a prendere! » sorride.

 

L'agente mi offre il telefono, perciò chiamo mia sorella. Nessuna risposta. Non posso dirlo ai miei genitori o faranno una scenata. Provo con Cassidy, ma neanche lei mi risponde. Bell'amica. Sospiro, dando indietro il telefono. « Cosa accadrà alla mia macchina? » chiedo al poliziotto.
« Sta per essere rimorchiata » Fantastico.
Mi siedo sul letto freddo e scomodo.
Potrei anche abituarmici, se mai passassi la notte qui dentro.
Sento lo stridio di una porta che si apre, perciò alzo lo sguardo. E' la cella con occhi blu. Viene condotto fuori, verso la stanza principale, probabilmente per accordarsi sull'appuntamento in tribunale.
Si volta verso di me ed annuisce prima di essere portato via. Gli sorrido di rimando, chiedendomi cosa abbia fatto per finire qui.

« Hai visto?! Quel ragazzo mi ha appena fissata » urla Emily.
Faccio roteare gli occhi, sperando che suo padre la venga a prendere al più presto.
Qualche minuto più tardi, l'agente fuori dalla mia cella drizza le orecchie e mormora per qualche istante, prima di alzarsi e andar via.
Aggrotto le sopracciglia quando sento una voce profonda in lontananza.
Dev'essere la cauzione di Emily.
I passi diventano più pesanti e sonori. Prima ancora di capirlo, sto fissando nuovamente il ragazzo dagli occhi blu.
Un sorrisetto compiaciuto appare sulle sue labbra quando il poliziotto apre la mia cella.


Dopo aver organizzato il mio appuntamento al tribunale, aver ripreso il mio telefono e aver saputo la collocazione della mia auto, io ed il ragazzo dagli occhi blu usciamo dalla centrale.
« Ti conosco? » lo guardo dall'alto verso il basso, provando a ricordare. Assomiglia proprio a .. no, non può essere.
« Forse. Qual'è il tuo nome, tesoro? » un accento britannico si rivela per quel che è. Lui è un po' più basso di me di qualche centimetro, facendomi sentire una gigante.
« Arianna. Tu sei..? » ha le stesse fattezze di..
« Louis » Porca puttana. E' lui. Il fottuto Louis Tomlinson.
La sua mano si sporge, gesticolando per una stretta. Non appena ci stringiamo le mani, lui ridacchia, perciò inarco un sopracciglio con curiosità. « Cos'è che ha reso quella bionda così spaventata da te? »
« Io, uhm, le ho detto di aver accoltellato qualcuno » spalanca la bocca mentre mi fissa. « Non l'ho fatto per davvero, comunque, l'ho semplicemente detto. Mi hanno beccata con dell'erba in macchina » la sua espressione si raddolcisce « Tecnicamente non era neanche mia. Invece che hai fatto tu e perché mi hai fatta uscire? » Lui prende un gran respiro.
« Mi sono ritrovato in una rissa in un bar » borbotta « E ti ho sentita provare a chiamare per farti uscire. Non ha risposto nessuno? » scuoto il capo « Vorrei che nessuno stesse in un buco come quello per un'intera notte. » rido, aggiustandomi i capelli castani « In più il poliziotto era uno stronzo. »
« Si, beh, grazie » ribatto. Perchè sono così goffa?
« Nessun problema. Posso chiamarti un taxi, se vuoi?» annuisco, provando a non chiedergli di poter fare una foto.
Presto, un taxi giallo accosta e Louis ed io ci salutiamo. Lo ringrazio ancora per tutto l'aiuto e salgo prima di vederlo entrare in una macchina nera dall'aria costosa.
 

Nessuno crederà a ciò che è successo oggi.



Note dell'autore traduttore.
Ok uhm, è la prima volta che traduco qualcosa che non sia un compito assegnatomi per casa,
ma ho trovato questa fanfiction in inglese su wattpad.com e l'ho reputata molto carina, perciò mi sono detta ..'perchè non tradurla per i lettori di efp?' 
Il link dell'originale è questo: Hired for Styles se qualcuno di voi la volesse leggere in lingua originale e la scrittrice è l'adorabile fanficsforbabes, che mi ha dato il permesso di poter fare tutto questo lavoro e ne è stata perfino entusiasta.
Ovviamente tutto ciò che leggete nei capitoli è di sua proprietà, tutto frutto della sua mente; io sono solamente ..che ne so, un intermediario? ahahaha. 

Come da regolamento, vi devo postare anche la prova che lei mi ha dato il permesso ...et voila.
Lo so che vi sto annoiando, ma ho solo più poche cose da dire ovvero:
-spero che questa storia vi piaccia così come è piaciuta a me ( non è ancora stata terminata ;D )
-ovviamente eviterò di pubblicare, se a voi non piace / se credete che traduca pessimamente / se non la reputate interessante, perciò basta lasciare una critica
-ho anche un account mio, nel senso ..dove scrivo cose mie su questi cinque ( per adesso, ma sto cercando di evolvermi anche a delle originali ) perciò se volete che io lo posti, just ask.
-il banner che vedete prima del capitolo, non l'ho fatto io, ma è quello che si trova anche nella storia originale perciò darò i crediti anche a lei ( voldemortspancake )
Bene, non ho altro da dire, spero che la storia di Arianna ed Harry vi piaccia ..alla prossima!

  
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