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Autore: ManuBlackVIP    18/06/2013    6 recensioni
La vita di Chanyeol era perfetta, finché…
“E perché dovrei far entrare qualcuno che non conosco in casa mia?” chiese, incredulo.
“Perché ho dato a te il mio primo bacio” rispose Baekhyun.
“Non l’ho chiesto!” esclamò Chanyeol, sicuro di essere arrossito come una ragazzina.
....Finché non è arrivato Baekhyun. E ora tutto è sotto-sopra, ma lui stesso non vuole lasciarlo andare.
Perché, FORSE, la vita di Chanyeol prima di Baekyun non era così perfetta, dopotutto.
Pairing: Baekyeol, Kaisoo, Taoris e altri
[TRADUZIONE]
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Baekhyun, Baekhyun, Chanyeol, Chanyeol, D.O., D.O., Kai, Kai
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Non riusciva a credere di aver trascorso 10 minuti a fissare il volto addormentato di Byun Baekhyun.
Chanyeol si lasciò andare sullo schienale del divano, chiudendo gli occhi. Era troppo presto per essere già in piedi il sabato mattina, ma aveva realizzato di non poter più rimanere nella sua camera.

Non sapeva perché si fosse svegliato. Aveva semplicemente aperto gli occhi e visto i raggi del sole che filtravano dalle tende della finestra. Si era voltato per ripararsi dalla luce e lo sguardo gli era caduto sul cucciolo addormentato sul pavimento. Aveva lo fronte corrucciata e le labbra sporgevano in un leggero broncio. Aveva le braccia e le gambe attorcigliate attorno ad un cuscino, che teneva stretto a sé. Le lunghe ciglia di Baekhyun tracciavano ombre delicate sulle sue guance e per qualche ragione, Chanyeol non era riuscito a distogliere lo sguardo.

Inconsciamente, si era proteso in avanti, allungando la mano verso la fronte del ragazzo. Aveva toccato con le dita lo spazio tra le sopracciglia, appianando le rughe. Non era più corrucciato. Ora va meglio, aveva pensato.
Stava per ritrarre la mano, ma il suo sguardo era slittato sulla guancia di Baekhyun e lui sapeva che non avrebbe dovuto guardare, ma sembrava così morbida e divenne un imperativo dover confermare se fosse veramente morbida.. giusto per esserne sicuri.. giusto ..per..

E poi Chanyeol si era ritrovato a toccare la guancia di Baekhyun e aveva pensato che fosse proprio come la immaginava e anche di più. Vagamente si domandò da quando avesse iniziato ad essere curioso riguardo la morbidezza delle guance di Baekhyun. Le sue dita vagarono lungo la mascella del ragazzo più piccolo, delimitandone il profilo fino al mento. Le labbra del ragazzo erano così vicine, leggermente aperte mentre respirava. Un piccolo gesto e le dita poterono toccare ancora più morbidezza lì. Le dita di Chanyeol iniziarono a sfiorarle ed era insano quanto desiderasse toccarle. Ma poi Baekhyun si era agitato nel sonno e Chanyeol si era ritratto di scatto, cadendo indietro sul letto.

Chanyeol aveva emesso un gemito, affondando la faccia tra le mani. E ora indossava ancora la sua banale maglietta bianca e i pantaloni scuri del pigiama. Era uscito dalla sua camera così in fretta che non aveva avuto il tempo di prendere un cambio d’abito. Aveva desiderato solamente uscire di lì il più velocemente possibile. Nemmeno lavandosi la faccia riuscì ad allontanare quel senso di stranezza che provava. Che stava facendo poco fa?

Sentì i muscoli delle spalle tendersi. Dannazione. Era sabato e si supponeva dovesse rilassarsi, ma non ci era nemmeno vicino. Si sentiva stressato e confuso. Si disse che era normale essere curiosi, giusto? Aveva vissuto da solo per così tanto tempo che era normale volesse sapere cosa si provava toccare il viso di  Baekhyun.  Ovviamente.

Chanyeol sentì passi strascicati avvicinarsi e si preparò mentalmente. Avvertì Baekhyun fermarsi a qualche passo di distanza davanti a lui, ma passò un minuto e il silenzio continuava. Chanyeol si raddrizzò e aprì gli occhi, scoprendo che il ragazzo lo stava studiando con curiosità. I suoi capelli erano ancora arruffati e sul bordo del labbro vi era ancora un residuo di dentifricio. Indossava ancora il pigiama rosa extra large che lasciava intravedere la spalla chiara del ragazzo. Chanyeol sentì che la stranezza stava tornando. Dannazione.

-Uh, se non sei occupato.. devo dirti una cosa- disse Baekhyun, leggermente esitante.
-Siamo nel weekend e ho intenzione di riposare-
-Oh, ma ci metterò circa trenta secondi a dirt---
-Byun Baekhyun, qualunque cosa sia, per favore risparmiamelo- rispose Chanyeol, crollando di nuovo sul divano.
-Ma è davvero importante. Vedi..-
Chanyeol roteò gli occhi. –Fai il morto-
-..volevo dirti che.. cosa?- Baekhyun lo guardò, incredulo.
-Ho detto di fare il morto-
L’altro mise il broncio –Non sono un cane. Io..--
-Questa è casa mia. Se io dico che sei un cucciolo, tu sei un cucciolo. Quindi.Fai.Il.Morto-
Baekhyun sembrò voler discutere, poi chiuse la bocca e mise il broncio –Bene-

A Chanyeol tornò in mente l’immagine di Baekhyun che dormiva e non gli piacque affatto. Non erano passati nemmeno cinque minuti e si sentiva già esausto per aver parlato col cucciolo sperduto.  Stava per chiudere nuovamente gli occhi, quando il suo cellulare squillò. Chanyeol si ricordò di averlo lasciato sul tavolo della cucina la notte scorsa. Stava per alzarsi, quando vide Baekhyun e pensò che fosse giunto il tempo di riscattarsi per tutta la confusione che il ragazzo aveva causato nella sua testa.
-Vai a prendermi il cellulare- ordinò.
Ma Baekhyun rimase fermo a guardarlo.
-Ho detto vai a prendermi il cellulare- ripeté Chanyeol esasperato.
-Ma sono morto-
Avrebbe voluto sbattersi la testa sul tavolo. Ovviamente aveva perso. Di nuovo.
-Pensi di essere carino, huh?-
Baekhyun alzò innocentemente le spalle ed ebbe pure il coraggio di sbattere quelle lunghe ciglia e guardarlo, prima di scoppiare a ridere. Chanyeol inciampò sui suoi stessi piedi e arrancò velocemente verso la cucina. Smettila di essere così adorabile, dannazione.

Chanyeol vide il nome sullo schermo. Uccidetemi ora, pensò.
-Pronto, nonna?-
-Dove sei?- chiese l’anziana donna.
-Perché?- domandò Chanyeol cauto.
-Cosa vuol dire perché? Tua nonna ti chiede dove sei e tu rispondi “perché”? E mi hai fatto aspettare fino a che le mie orecchie non stavano sanguinando prima di deciderti a rispondere!-

Non è che non volesse rivedere sua nonna. Era solo che, ogni volta che andava a farle visita, sua nonna tentava di immischiarsi nella sua vita e Chanyeol si sentiva a disagio. E questa settimana non aveva intenzione di andarci. Voleva solo stare in pace e magari chiudersi nella sua stanza tutto il giorno. E sapete una cosa? Avrebbe fatto proprio così.

-Scusa nonna, a dire la verità sono ad un meeting d’emergenza- Chanyeol si complimentò con sé stesso per la sua parlantina pronta.
-Quale meeting d’emergenza? Siamo nel weekend e tu hai promesso..---
-Nonna, conosci bene il mio lavoro. E so che ti ho promesso di venire alla villa, ma non penso di farcela-
Il campanello di casa suonò, interrompendolo. Chanyeol si avviò verso la porta e intravide Baekhyun vicino al tavolino in soggiorno. Stava per ordinargli di andare ad aprire, ma poi ci rinunciò. Probabilmente gli avrebbe di nuovo risposto “Sono morto”. Seriamente, che ne era stato della sua vita tranquilla?

Continuò a camminare verso la porta, tenendo il cellulare all’orecchio.
-Aspetta un attimo nonna, c’è qualcuno alla porta e--- nonna??!-
Chanyeol fu spiazzato di vedere alla porta sua nonna, insieme alla preoccupata governante.
-Park Chanyeol, da quando il presidente della compagnia tiene i meeting in pigiama?-
-Uh, da quando… ahio!- Chanyeol gemette, quando la donna lo colpì al braccio con la borsetta.
-Chi pensi di prendere in giro? Ho parlato con la tua segretaria ieri!- l’anziana donna lo stava di nuovo minacciando con la borsetta.
Chanyeol pensò rapidamente a come potesse salvarsi dall’ira di sua nonna.
-Nonna, la verità è che.. sono malato- tossì un po’ per dimostrarlo –quindi non sono potuto venire oggi. Ho pensato che ti saresti preoccupata e non volevo che lo fossi, quindi ho mentito – aggiunse qualche altro colpo di tosse.

Funzionò. Grazie a dio.
-Sei malato? Perché non mi hai detto niente? Ti farò fare una zuppa da Nonna- disse preoccupata.
Chanyeol si sentiva un po’ colpevole per dover mentire, ma lo faceva per la propria salvezza.
-Non ce n’è bisogno. Davvero. Ho solo bisogno di riposare tutta la giornata e--
-No. Mi prenderò cura di mio nipote, lasciami passare- l’anziana donna tentò di entrare e Chanyeol andò nel panico. Se sua nonna avesse visto Baekhyun.. non era sicuro di cosa sarebbe successo se avesse scoperto che stava vivendo con un’altra persona senza averle detto niente. Lanciò una breve occhiata alle sue spalle, sperando che Baekhyun avesse deciso di andarsene dal soggiorno e se ne fosse andato lontano, possibilmente su Giove.

-Nonna, aspetta! Non puoi entrare!-
-Smettila di urlare Chanyeol, non sono sorda!- disse sua nonna indignata.
-Scusa nonna, ma non puoi entrare. Sono malato e.. e penso di essere contagioso- Chanyeol si coprì la bocca –non voglio attaccartelo pure a te. So che non ti piacciono i dottori e gli ospedali. Ricordi quando sei stata ricoverata una settimana per colpa dell’influenza? Ricordi quanto eri irritata perché non potevi uscire dalla stanza? Ricordi quando ti mancavano i tuoi “tea party” settimanali?- Chanyeol lanciò un’occhiata disperata alla governante dietro sua nonna.Aiutami!
Fortunatamente, Nonna annuì comprensiva.
-Chanyeollie ha ragione, Mrs. Park. Non vorrà essere costretta a restare chiusa in camera per giorni?- disse.
-E va bene, voi due- Nonna Park sospirò –volevo spendere il weekend con mio nipote e lui è malato. Dovresti prenderti più cura di te. Chiama il dottor Jung, fatti visitare e poi fammi sapere. Okay?-
-Certo, nonna. Lo farò- disse Chanyeol sollevato.

La donna gli diede una pacca sulla schiena –Io vado, ma faresti meglio a sentirti meglio il prossimo weekend, così potrai venire a trovarmi-
Chanyeol annuì. Le avrebbe promesso di tutto se questo sarebbe servito a farla andare via in fretta.
-Ciao nonna. Ci vediamo halmeoni-

Le due donne stavano per andar via, quando---

-Halmeoni?- disse una voce dietro Chanyeol. Si congelò sul posto e vide sua nonna voltarsi e sollevare un sopracciglio. Byun Baekhyun, sei morto.

Come se non fosse abbastanza fottuto, Baekhyun si avvicinò e sbirciò sopra la sua spalla. –Oh-
Sua nonna lo spostò da un lato (come faceva ad essere così forte alla sua età?) e mosse un passo in avanti, entrando, con Nonna al seguito. Merda.

Chanyeol osservò terrorizzato l’anziana donna avanzare verso Baekhyun.- E tu chi sei?-




 





 
Baekhyun fece un passo indietro quando l’anziana donna si avvicinò.  Lanciò un’occhiata a Chanyeol che sembrava rassegnato ed era poggiato allo stipite della porta.
-Ti ho chiesto chi sei- disse la donna.
-Mi scusi- s’inchinò rapidamente –sono Byun Baekhyun-
Era nervoso, mentre la donna lo studiava dalla testa ai piedi. Un pensiero improvviso lo colpì. La donna somigliava a Chanyeol. E molto. Era più bassa di circa tre centimetri dei 174 cm di Baekhyun. Sembrava essere della stessa età di Nonna halmeoni, ma le similitudini finivano qui. Era vestita elegantemente, indossava un completo di seta color viola scuro e collo e orecchie erano ornati con preziose perle. I suoi capelli erano tirati in alto in un semplice chignon e i suoi occhi… beh, in quel momento stavano fissando il.. petto di Baekhyun?
Lui guardò alternativamente la donna e il punto in cui stava guardando. La donna allungò la mano e sfiorò la scritta ricamata “Channie” sulla tasca del pigiama.

-So chi ha fatto questo- la donna si avvicinò –Nonna, non sono forse stata io a farlo?-
-Si, Mrs.Park. Lo ha fatto lei- rispose Nonna.
-L’ho cucito per mio nipote. Perché lo stai indossando tu?-
Nipote? Questa è la nonna di Chanyeol?
Il sopracciglio di Mrs. Park s’inarcò mentre osservava il volto di Baekhyun. Baekhyun deglutì. Il suo sguardo truce era simile a quello di Chanyeol ad essere onesti, ma molto più spaventoso.
-Um, posso spiegarle..-
-Nonna, posso spiegarti..-
Baekhyun e  Chanyeol parlarono nello stesso momento. Ma alla donna non sembrò importare, perché spalancò gli occhi e squittì.

Baekhyun si spaventò quando improvvisamente la nonna di Chanyeol lo avvolse in un abbraccio. I suoi occhi cercarono Chanyeol che era a bocca spalancata davanti alla scena. Esattamente, come avrebbe dovuto reagire a questo?
La donna lo strinse forte per qualche secondo prima di lasciarlo andare. E questa volta fu lui a restare a bocca aperta, perché prima che potesse dire qualcosa, Mrs. Park colpì il nipote con la sua borsetta viola.
-Park Chanyeol, perché non me l’hai detto?-  gli colpì nuovamente il braccio. Baekhyun avrebbe riso, se non fosse stato troppo confuso per farlo.
-Nonna, fermati. Sono  malato, ricordi?- Chanyeol mise le mani avanti –e cosa non ti avrei detto?-
-Ho aspettato, aspettato e aspettato. Pensavo che sarei morta senza riuscire a vederti sposato e ora finalmente scopro che hai già un ragazzo!- la donna concluse la sua invettiva con un ultimo colpo sul sedere di Chanyeol.
Baekhyun vide Nonna in un angolo, che tratteneva una risata. In effetti, era davvero divertente, specialmente quando Mrs. Park aveva iniziato a picchiare Chanyeol mentre lo rimproverava per non avergli detto che Baekhyun fosse il suo ragazz--- Oh, my God. Non di nuovo.

-Um, mi scusi? Mrs.Park?- Baekhyun voleva chiarire le cose una volta per tutte.
-Si tesoro? Baekhyun, giusto?- Baekhyun annuì –Baekhyunnie, puoi chiamarmi nonna-
Sentì Chanyeol sul punto di strozzarsi e si schiarì la gola. –Um, si.. ma Mrs. Park, c’è qualcosa che..--
-Nonna- lo interruppe la donna.
Baekhyun si sentì il volto andare in fiamme. Cosa doveva fare? –Non..na?  C’è stato un malinteso. Io e Chanyeol non siamo.., uh, non sono il suo ra-raga..- Si sarebbe voluto picchiare. La sua lingua continuava ad inciampare su quella parola –non sono il suo r-ragaz--
-Oh, sshh. Non tentare di negarlo, caro. Non sono cieca. Sei proprio il tipo di Chanyeol- Mrs. Park annuì. A Baekhyun ricordò una versione più magra di Nonna.
-Come fai sapere chi è il mio tipo?- intervenne Chanyeol.
L’anziana donna si avvicinò nuovamente a Baekhyun, gli prese il viso tra le mani, pizzicandogli le guance.
-Lo so e basta. Awww. Guarda il nostro Baekhyun, è così carino-

A quel punto, Baekhyun non sapeva più cosa pensare o provare –Uh?-
-Si, troppo carino- Poi notò nuovamente il pigiama che Baekhyun stava indossando.
-Sei adorabile nel pigiama del mio piccolo Channie, ma è davvero troppo grande per te, non è vero? Non preoccuparti. Nonna Park te ne farà uno nuovo abbinato a quello di Channie! Cosa ne pensi Nonna?-
L’altra donna applaudì di gioia –Penso sia una fantastica idea!-
No, non lo è affatto, pensò Baekhyun. I suoi occhi corsero a Chanyeol, che li guardava male. Un’occhiata ed era chiaro che a Chanyeol non piaceva la piega che stavano prendendo gli eventi. Chiaramente non voleva essere scambiato per il ragazzo di Baekhyun, chi avrebbe voluto?
Baekhyun avvertì inaspettatamente una fitta di dolore al petto. Scosse la testa. No, non aveva nessun diritto di provare qualcosa. Nessuno.

-… ma almeno ora capisco perché mio nipote non viene più a farmi visita. E perché boicotta tutti gli appuntamenti che gli combino. D’accordo. Chanyeol, non pretenderò più che tu venga alla villa ogni fine settimana, dato che stare con Baekhyun è certamente più importante. Come si dice, stare sempre insieme fortifica una relazione. Ma mi aspetto che tu venga ogni tanto-
Nonna Park si girò verso Baekhyun –e mi aspetto che anche tu venga insieme a mio nipote. Dato che mi ha detto di essere malato, ti prenderai tu cura di lui, d’accordo?-
Baekhyun poté solamente annuire.
-Bene, allora. Nonna, andiamo. Ricordi ancora dove comprai la stoffa per quel pigiama? Penso che il giallo stia bene a Baekhyun…- l’anziana donna continuò a parlare mentre si allontanava verso l’uscita. Nonna gli sorrise, prima di seguire Mrs. Park.
Chanyeol le accompagnò fuori e poi tornò subito in soggiorno.
 
Cosa faccio? Cosa faccio? Era abbastanza sicuro che Chanyeol fosse arrabbiato con lui. Non si sarebbe dovuto far vedere. Byun Baekhyun, tu e il tuo dannato naso.  Giocherellò con il bordo della maglia del pigiama. Si era ripromesso di essere il meno invadente possibile, ma eccolo là, che restava sempre più coinvolto nel mondo di Chanyeol.
Sentì i passi di Chanyeol alle sue spalle. –Baekhyun..-
-Mi dispiace- praticamente urlò. Si voltò e s’inginocchiò, le sue mani al petto.  Chiuse gli occhi con forza –mi dispiace!
Non volevo, non l’ho fatto apposta! Ho solamente sentito la voce di Nonna e volevo salutarla e così..scusa.  Farò il morto per tutto il tempo che vorrai! Farò il bucato! Non so come si faccia ma.. laverò i piatti! Io..io farò..- s’inchinò e pensò a cos’altro avrebbe potuto fare.
Non notò Chanyeol posizionarsi di fronte a lui, finché non sentì le sue mani sollevargli il viso. Baekhyun aprì un occhio e su sorpreso di vedere il volto di Chanyeol a qualche centimetro di distanza dal suo.

-Sta zitto- disse il ragazzo più alto.
-Ma.. sono davvero dispiaciuto. So che sei arrabbiato. Se avessi saputo che c’era tua nonna, non sarei..- fu interrotto perché Chanyeol gli pressò le guance tra le mani e Baekhyun poteva soltanto immaginare quanto fosse orribile la sua faccia deformata in quel modo.Perché si preoccupava di quello ora?
Chanyeol si protese, avvicinandosi. Baekhyun respirava a malapena.
-Byun Baekhyun, ho detto di fare silenzio. Non sono arrabbiato-
Beh, quello lo zittì.
-Non lo sei?-
-No- rispose Chanyeol. E forse Baekhyun stava davvero sognando perché ..erano fossette quelle sulle sue guance? Chanyeol gli stava davvero sorridendo?
-Perché no?- chiese senza fiato. Fortunatamente, Chanyeol lo allentò la presa, così il suo viso non era più deformato. Ma le sue mani erano ancora sulle sue guance e Baekhyun ebbe come la vaga sensazione che quelle dita lo avessero già toccato in passato. Il che era impossibile.

-Perché ora sono libero!- Chanyeol rise e la sua profonda voce scaldò Baekhyun, invadendolo. Non poté fare a meno di sorridere a sua volta.
-Ora non sono più obbligato ad andare alla villa ogni weekend e nonna la smetterà di programmare quegli stupidi appuntamenti combinati!- disse il ragazzo più alto con gioia.
-O-okay- Che altro avrebbe dovuto dire?
-Diamine, non pensavo che lo avrei mai detto, ma..- Chanyeol si avvicinò ancora di più, i loro nasi quasi si toccavano -.. grazie-
Baekhyun riusciva a malapena sentire quello che l’altro stava dicendo, assordato dal battito del proprio cuore.  Questo non doveva succedere. Andiamo, Byun Baekhyun, piantala. Ti sta solo ringraziando, si ammonì da solo. Pensa semplicemente a lui come ad una patata. Era solo una patata.

Ma Baekhyun pensava che questa patata aveva il sorriso più particolare che avesse mai visto. Non era il più bello, ma era così perfetto nella sua imperfezione che faceva battere forte il cuore di Baekhyun.
Mi piaci.

Baekhyun balzò all’indietro, tentando di scacciare dalla mente quello che aveva pensato. Perché non poteva piacergli Chanyeol. Il ragazzo era innamorato di Kyungsoo, era il presidente della KSE  e vi erano miliardi di altri motivi per cui non poteva. La sua mente arrancò disperata, alla ricerca di qualcosa, di qualsiasi cosa potesse fermare questi sentimenti indesiderati dentro di lui.
-Non devi essere così shockato. Sai, anche io sono capace di esprimere la mia gratitudine- mugugnò Chanyeol, avendo la clemenza di lasciar andare Baekhyun.
-Lo..lo so- L’aria si era fatta un po’ troppo pesante, quindi Baekhyun aprì la bocca per dire una qualsiasi sciocchezza per allentare l’atmosfera, scherzandoci su. Perché era tutto uno spiacevole scherzo. Chanyeol non era innamorato di Baekhyun –P-per mostrare la tua gratitudine, mi farai dormire nel tuo armadio ora?-
Chanyeol roteò gli occhi, prima di colpirlo in fronte e poi stiracchiarsi.
-No. Mai.
Mai.  Baekhyun guardò Chanyeol allontanarsi.  Non dovrà saperlo mai.
-Oh, e dimenticavo. Fai il morto- disse il ragazzo più alto, prima di entrare in camera da letto.
Sapeva che innamorarsi di Chanyeol avrebbe significato sicuramente avere il cuore spezzato. Baekhyun poteva elencare all’infinito tutti i motivi per cui non avrebbe dovuto esserlo.
Ma quel suo sorriso imperfetto… forse poteva innamorarsi almeno un pochino?
Solo un pochino, promise.

Sebbene non fosse certo che sarebbe riuscito a frenarsi. Proprio per niente.




 


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Era estate e i raggi del sole erano caldi sulla pelle, ma la grigia distesa d’acqua davanti a loro dava l’impressione di un freddo sabato mattina. Jongin bevve un sorso del suo Latte, sorridendo appena quando lesse la parola “babe” scritta sul lato della tazza.
-Hai ragione. E’ davvero diverso qui. Non c’è nemmeno una nuvola di pioggia all’orizzonte- disse Sehun, prima di sedersi accanto a Jongin sulla distesa d’erba davanti al fiume. Il suo volto non diceva mai molto, ma Jongin aveva imparato a leggere il suo sguardo per capire il suoi pensieri.

-Cosa ti ha portato fin qui?- chiese a Sehun. Si erano visti il giorno della sua partenza da Londra. Ovvero solamente una settimana prima. Non si aspettava di rivedere Sehun così presto. Non che non volesse rivedere quello che ormai era il suo migliore amico da tre anni. Era stato solo inaspettato.
Sehun posò il suo caffè tra di loro e sollevò davanti al viso la macchina fotografica che portava al collo. Regolò la messa a fuoco e fece uno scatto, prima di rispondere.
-Competizione… e lavoro. Forse-

Jongin suppose che non doveva esserne sorpreso. Sehun si era laureato con lode nel suo corso di Fotografia. A Londra, anzi in tutta Europa, si poteva sempre leggere il nome Oh Sehun nelle mostre fotografiche e nelle competizioni internazionali. Era famoso per il suo stile semplice, la maggior parte dei suoi soggetti erano au naturel. Sehun era affascinato dallo studio dei volti e delle espressioni facciali, centro dei suoi capolavori.

Al contrario, Oh Sehun non era molto espressivo. Non era una persona socievole e preferiva trascorrere il suo tempo da solo. Infatti fu così che Jongin lo incontrò la prima volta nel club nel quale era solito lavorare. Sehun era seduto da solo al bancone del bar e sembrava annoiato. Ma guardando meglio, Jongin realizzò che stava studiando attentamente le altre persone con il suo occhio affilato. Sehun fu un po’ sorpreso quando Jongin si avvicinò e balbettò appena quando lo coinvolse in una conversazione. I suoi capelli erano castani all’epoca e contrastavano con la sua pelle bianca come la porcellana. Aveva l’abitudine di leccarsi le labbra e per la maggior parte del tempo sembrava essere in un mondo tutto suo.

Jongin fu contento di avergli parlato, perché scoprì che frequentavano la stessa università e i loro dormitori erano vicini. Notte dopo notte, Jongin incontrava il suo amico al bar, fino al punto di diventare talmente vicini che Jongin lo presentò al suo gruppo di amici. Sehun era il più giovane del gruppo e dato che erano gli unici due coreani, Jongin iniziò a chiamarlo maknae. Gli altri ragazzi presero a fare lo stesso, ma dato che non riuscivano a pronunciarlo correttamente, finirono col chiamare Sehun baby, che col tempo divenne babe.

-Stavo collassando quando prima il barista ha detto “Coffee for babe”- sghignazzò Jongin.
Sehun lo guardò assente –Non mi pare che tu abbia riso, quando ieri ti ho chiamato così-
Jongin grugnì –Non avresti dovuto farlo-
-Era uno scherzo-
-Si, ma… aishh, dimenticalo- Ricordò l’espressione di Kyungsoo prima che corresse fuori dalla stanza. Non aveva mica pensato che lui e Sehun fossero una coppia, vero? Ma perché era scappato via?

-Il piccoletto nella practice room era Kyungsoo?- chiese Sehun, rivolgendo la sua attenzione a Jongin.
-Si- Kyungsoo, colui che mi rende pazzo anche solo pensando a lui, Jongin annuì.
Sehun si spostò la frangia argentata da davanti agli occhi.
-E come vanno le cose?-
-Cosa intendi?-
-Tra te e Kyungsoo-
-Non c’è nessun Kyungsoo e me!- agonizzò Jongin.
-Non dovrebbe esserci?- chiese Sehun, con un lampo malizioso nei suoi occhi castani.
Jongin stava per dire di no, ma non ci riuscì. Rimase a fissare l’amico, in attesa delle risposte che stava evitando.
Sehun gli diede una pacca sulla schiena –Tienimi aggiornato, okay?-
Jongin annuì. Non dovrebbe esserci?






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Tao stava in piedi su una gamba sola, la gamba sinistra piegata all’indentro e le mani stese sopra la testa. Quale modo migliore di trascorrere il weekend che fare yoga e rilassare la mente? I suoi muscoli ben definiti erano messi in mostra dalla canotta nera che stava indossando per sconfiggere il caldo dell’estate.
I calci e gli esercizi che avrebbe dovuto fare più tardi sarebbero stati agevolati dai pantaloni larghi che indossava. Si stava abbassando per raggiungere la punta dei piedi, quando il computer emise un beep, facendolo risollevare. Finalmente.

Tao camminò fino alla scrivania. Sullo schermo del computer era apparsa la scritta “RISCONTRO”. Aprì il file trovato dal software che un suo amico gli aveva installato. Contrariamente a quello che Baekhyun pensava, Tao non aveva interrotto le ricerche. Sapeva che Baekhyun non avrebbe più risposto alle sue domande, perciò aveva deciso di occuparsene da solo.

Voleva solamente aiutare, perché Baekhyun sembrava sperduto e se c’era una cosa che faceva intenerire il cuore di Zitao, erano le persone alla ricerca di un posto a cui appartenere. Tao cliccò su “visualizza” e si aprì una finestra con un articolo di giornale datato 5 Agosto 2009. Perché quella data gli era familiare?

Lesse con attenzione. Incidente d’auto? Incheon… tre veicoli… ubriaco al volante.. cinque morti.. la mente di Tao scattò. Era lo stesso incidente. Tre anni fa. Che diamine..?

Stava ancora elaborando l’informazione quando ci fu un altro beep. Apparì un nuovo file e Tao lo aprì, trovando una foto di un Byun Baekhyun più giovane e il suo profilo della Hanyang University.
Si, pensò, non è molto ma è un inizio.



  
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