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Autore: WingsForFly_    18/06/2013    2 recensioni
-e se gli provassi a scrivergli una lettera?- mi chiese Rose con un fare da finta scienziata.
-una lettera?- le domandai sbarrando gli occhi.
-si, una lettera, in anonimo.- affermò sicura di ciò che diceva.
-ma no... non andrà bene.- le dissi io poco sicura e facendo scomparire la finta lampadina che si era immagginata vicino la testa.
-hai solo paura.- mi disse lei prendendomi una mano. Io la scrollai.
-ma paura di cosa?- domandai io non capendo a cosa si riferisse.
-hai paura del futuro.- mi disse lei poggiandomi una mano sulla spalla. Scrollai anche quella.
-del futoro? Io non ho paura del futuro.- affermai poco convinta girando i tacchi e andandomene, correndo verso casa.
-pensaci...- mi urlò quando ancora potevo sentirla.
Genere: Commedia, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                                                         Prologo.
Dedico questa Fan Fiction
al tipo che mi piace e che non mi caga.


 

Hey...perchè piangi?- le domandai alzandole il volto. Lei mi guardò con i suoi grandi occhi azzurri ormai rossi per le lacrime. Aveva 16 anni e mi ricordava molto me alla sua età.
-Ho combinato un disastro, nonna.- mi disse con la voce rotta per i singhiozzi. Io la guardai con tutta la premura che può avere una nonna per la propria nipote.
-ma che sarà mai?!- le chiesi io sorridente. -nulla è tanto grava da poter farti piangere.- le dissi asciugandole le lacrime con un dito.
-lo è invece. Io non volevo. Ora sto malissimo.- mi disse abbracciandomi.
-hai voglia di dirmi cos'è successo?- le domandai slacciando l'abbraccio. Lei annuii e si tirò il naso in su con una mano. Proprio come facevo io.
-Mi ci è voluto un minuto, giuro. Ormai sono 2 anni che mi piace... ma lui di me non ne vuole sapere. Quando provo a parlarci mi guarda con una faccia strana e aggrotta le sopracciglia e distoglie lo sguardo da me, mi fa sentire stupida.- io sorrisi.- e io non sono stupida.- disse sicura, io le annuii- Oggi fuori scuola ho deciso di farmi avanti, sotto il consiglio di una mia amica. L'ho preso per mano e l'ho portato con me dietro scuola. Lì gli ho detto quanto lo amassi e l'ho baciato.- disse mentre le lacrime continuavano a scendere.
-e lui?- le domandai io 
-lui non ha detto nulla, è rimasto fermo. Ma poi io capendo cosa volesse dire quel silenzio me ne sono andata correndo. E ora sono quì che piango. Giuro...mi ci è voluto un minuto.- mi disse mentre si tirò un'altra volta il naso in su. Io la guardai dispiaciuta.
-tesoro... Si possono fare molte cose in un minuto. Si può litigare, si può amare, ci si può scusare e si può piangere... davvero, si possono fare molte cose. Anche scrivere una lettera.- le dissi ricordando le parole della mia migliore amica.
-una lettera? ma nonna, queste cose sono antiche.- mi disse lei bocciando imediatamente la mia idea.
-invece è una bella idea e poi non è una cosa antica...scrivere una lettera è il miglior modo per comunicare.E te lo dico io, che sono una nonna sprint.- le dissi finalmente sicura e sorridendo ricordando il giorno in cui mi chiamò Nonna sprint. -Prendi il mio caso, io ero come te. Solo che ero un pò più...strana. -dissi sorridente.
-strana?- mi domandò lei alzando un sopracciglio.
-si, lo ero...odiavo qualsiasi forma di affetto, da parte di tutto. Odiavo gli abbracci, odiavo i baci e odiavo immagginare il futoro, anzi...quello mi faceva paura.
-paura del futuro? ma che c'entra?- mi domandò lei sempre più preoccupata.
-c'entra, c'entra...- la rassicurai io. - E' complicato da spiegare... ma è così che è iniziata la mia storia, è così che ho scritto il mio futoro.
-hai scritto il tuo futuro avendo paura di esso?- mi domandò lei aggrottando le sopracciglia.
-non aggrottare le sopracciglia...mi fai sentire stupida.- le dissi ricordando il suo volto, quel magnifico volto. Ricordando Lui.- lei mi sorrise pensando che mi aveva detto le stesse cose. Io ricambiai.
-ti va se te ne parlo? -le domandai sperzosa quasi a rivivere quei momenti.
-ma è una storia lunga?- mi domandò lei sbuffando.
-è la storia della mia vita e io ho 68 anni...quindi un po lunga lo è.- dissi sonoramente sconfortata.
-e va bene...tanto non ho altro da fare...se non piangermi addosso. quindi vai, comincia.- mi disse lei con un finto entusiasmo.
-comincio?- le domandai mentre le immagini nella mia mente mi riportarono a quei tempi.
-comincia...- mi disse lei sbuffando.
-Cominciò tutto in un giorno di primavera con gli uccelli che cinguettavano e...-
-nonna, andiamo al dunque.- mi incitò lei non lasciandomi continuare.
-si però se devo raccontare fammi raccontare come voglio.- le dissi andandomi a sedere sul suo letto mentre lei era già lì.
-si però non vorrei che una volta finito avrò anch'io 68 anni.- mi disse con ironismo. io le sorrisi scrollando la testa.
-no, non preoccuparti...comincio?- le domandai ancora sperando che avesse un pò più di entusiasmo.
-e comincia...- mi disse sempre con poco entusiasmo. io alzai le spalle sapendo che dopo se ne sarebbe pentita.
-Cominciò tutto in un giorno di primavera con gli uccelli che cinguettavano e il sole brillava nel ciel...-
-nonna?!- mi interruppe ancora lei
-cosa c'è?- le domandai io scrollando la testa e ritornando alla realta.
-allora?!- quasi mi rimproverò lei.
-e vabbene. - dissi rassegnandomi all'inizio poetico- Avevo 17 anni e...



                                                                                        
 ~ ~ ~

 
Eccomi quì!
Bene... è probabile che in questo momento io stia parlando da sola, ma se c'è qualcuno che sta leggendo le note vuol dire che ha letto anche il capitolo quindi Grazie, se esisti. Ok, tralasciamo. Questa è la mia prima FanFiction e credo che si sia capito (lol) quindi non siate cattive con me, vi prego. Mi è venuta in mente molto tempo fa, perchè era una cosache volevo accadesse davvero e se fossi stata almeno un po coraggiosa, avrei fatto tutte ste' cazzate per il tipo che mi piace e che non mi caga proprio (sono una sfigata D:), ma basta pensarci. Ppppoi, Parliamo del capitolo/Prologo... allora, credo che si sia capito che ormai a distanza di molti anni la protagonista comincia a ricordare le cose che le sono successe all'età della nipote e infatti ci si rispecchia.Così dopo che la nipote le racconta il motivo del perchè è così triste lei decide di far uscire fuori la storia del suo primo amore. 
Ah, e volevo precisare che la storia della non non accade in tempi antichi come il 1856, ma ai giorni nostri e quindi la nipote è come se arrivasse dal futuro (?). Ok, forse non mi sono spiegata bene. Fate come se la nonna raccontasse la storia che ha vissuto nel 2013 e che la nipote vive la sua nel 2058. ok? credo di essermi spiegata.
E... e niente, se continuerai a leggere te ne sono grata e ti farò santa per tutte le cazzate che sparo. Vabbene, mi dileguo.
 
:)
-WingsForFly.
 
  
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